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Descrizione completa Aristotele, Appunti di Filosofia

vita, opere, differenza con Platone, metafisica, le quattro cause, non-sostanza e molto altro...

Tipologia: Appunti

2022/2023

In vendita dal 05/07/2023

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giorgia-mik 🇮🇹

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Scarica Descrizione completa Aristotele e più Appunti in PDF di Filosofia solo su Docsity! Aristotele LA VITA. Aristotele si colloca in un periodo di crisi irreversibile della pòlis che crolla di fronte alla potenza macedone. Aristotele nacque a Stagira nel 384 a.C., a 17 anni divenne allievo di Platone nella sua scuola ad Atene e vi rimase per venti anni fino alla morte del maestro. Durante questo periodo maturò un atteggiamento di grande rispetto verso il suo maestro che però non gli impedì di sviluppare verso lo stesso Platone un pensiero di critica alla sua filosofia. Divenne maestro di Alessandro, figlio del re macedone e, a lui stesso, comunicò la sua convinzione della superiorità della cultura greca e l'esigenza di una forte unità politica per dominare il mondo. Aristotele tornò ad Atene e fondo il Liceo. A seguito di scontri politici si rifugiò a Calcide dove nel 322 a.C. morì. Il problema degli scritti Le opere che ci sono pervenute comprendono solo gli scritti che Aristotele compose per la necessità del suo insegnamento. Oltre a questi scritti che sono stati chiamati ACROAMATICI, perché destinati agli ascoltatori o esoterici, cioè racchiudenti una dottrina segreta, ma che in realtà sono soltanto gli appunti di cui si serviva per l’insegnamento, Aristotele compose altri scritti in forma dialogica, che egli stesso chiamò ESSOTERICI, cioè destinati al pubblico, nei quali si serviva di miti e di altri ornamenti vivaci e appariva altrettanto eloquente quanto è scarno e severo negli scritti scolastici. Ma di questi scritti essoterici non sono rimasti che pochi frammenti del cui valore per intendere la personalità di Aristotele la critica si è accorta solo recentemente. Gli scritti essoterici (=destinati al pubblico) (Scrisse un Simposio, un Sofista, Eudemo Della retorica …) Nell’Eudemo la dimostrazione dell’immortalità prendeva spunto da un racconto. Eudemo malato, fa un sogno profetico che gli preannuncia tre cose: la sua guarigione, la morte di un tiranno e il suo ritorno in patria. Le due prime cose si realizzano, ma mentre aspetta la terza Eudemo muore in battaglia. Preannunciandogli il ritorno in patria, la divinità aveva voluto indicare che la vera patria dell’uomo è quella eterna. Il PROTRETTICO (=discorso esortatorio) era un’esortazione alla filosofia. Il filosofare è ancora concepito nel senso platonico come abbandono del mondo sensibile e ritrarsi dell’anima verso la sua contemplazione delle idee eterne. Il dialogo SULLA FILOSOFIA è concepito il 1° segno di distacco di Aristotele dal Platonismo. Le opere acroamatiche (=destinate all’insegnamento) Dopo la morte degli immediati discepoli di Aristotele, si era persa la traccia dei testi di scuola. Essi furono ritrovati molto tempo dopo, in Asia Minore, tra il II e il I secolo a.C., da un ricco ateniese di nome Apellico-ne. Questi, bibliofilo e collezionista di antichi testi, avendo udito della presenza dei volumi aristotelici nel-la città di Scepsi, sarebbe riuscito ad acquistarli per la propria biblioteca, ordinando che ne venissero fatte nuove copie. La biblioteca di Apellicone venne in seguito a far parte del bottino che Silla portò a Roma nell'86 a.C., dopo aver conquistato Atene. A Roma, le opere di Aristotele furono pubblicate a cura di un dotto greco, Andronico di Rodi, tra il 40 e il 20 a.C. Andronico raccolse sotto lo stesso titolo i testi che gli sembravano dedicati a un medesimo argomento, derivandone in tal modo opere dal contenuto unitario; queste vennero a loro volta classificate in raggruppamenti più ampi, corrispondenti alle grandi aree disciplinari di appartenenza. A seconda dell’argomento si dividono in: 1)scritti di logica definiti Organon, "strumento", in quanto le opere raggruppate studiano gli schemi di ragionamento e il linguaggio, gli strumenti impiegati sia nelle diverse scienze sia nella comunicazione quotidiana. L'Organon comprende: Categorie, Dell'interpretazione, Analiticiprimi, Analitici secondi, Topici, Elenchi sofistici; 2)metafisica in 14 libri. Un’opera di scritti diversi composti in epoche diverse. Andronico classificò gli scritti riguardanti quelle che Aristotele denomina «filosofia prima» e «scienza dell'ente in quanto ente». Il titolo ebbe grande fortuna, venendo per la tradizione a indicare la scienza che studia gli enti che stanno "sopra" quelli fisici; 3)scritti di fisica, di storia naturale, di matematica e psicologia. Fisica, Sul cielo, Sulla generazione e corruzione, Meteorologia, Sulla generazione degli animali, Storia degli animali, Sulle parti degli animali, Sull'anima 4)scritti di etica, politica, economia, poetica e retorica. Etica Nicomachea, Etica Eudemea, Politica; 5. scritti di poetica e retorica. IL DISTACCO DA PLATONE E L’ENCICLOPEDIA DEL SAPERE Platone (età classica) e Aristotele (età ellenistica) si collocano in due contesti storico-culturali diversi e ciò incide sui loro interessi: i due sommi maestri del pensiero greco discordano, infatti, tra di loro, per la diversa concezione generale degli scopi e della struttura del sapere. Per Platone la ricerca e la conoscenza hanno una finalità politica, sono cioè finalizzate alla realizzazione di uno stato che realizzi la giustizia. Aristotele fissa lo scopo della filosofia nella conoscenza disinteressata del reale. Quindi se in Platone prevale il momento politico-educativo, in Aristotele predomina quello conoscitivo e scientifico. A questa diversità di interessi corrispondono due versioni della realtà diverse. Platone guarda il mondo secondo un’ottica verticale e gerarchica, che distingue tra realtà “vere” e realtà “apparenti” da un lato e fra conoscenze “superiori” e conoscenze “inferiori” dall’altro. Aristotele invece, nella maturità del suo pensiero, giunge a guardare il mondo secondo un’ottica unitaria, che considera tutte le realtà su di un piano di pari dignità ontologica e tutte le scienze su di un piano di pari dignità gnoseologica. Aristotele ritiene, infatti, che la realtà, pur essendo unitaria, si divida in “regioni”, che costituiscono ciascuna l’oggetto di studio di un gruppo di scienze basate su principi propri e formanti, nel loro insieme, un’enciclopedia del sapere, in cui si rispecchiano i multiformi aspetti dell’essere. Così dicendo, Aristotele rispecchia la situazione culturale del IV secolo a.C., caratterizzata da una molteplicità di scienze in espansione che, resasi autonome dalla filosofia, definivano uno specifico ed esclusivo settore di competenza e i principi e i metodi sulla base dei quali studieranno quel settore. Però Aristotele ritiene che la filosofia, intesa come metafisica (= scienza dell’essere) si differenzi dalle altre scienze perché essa, anziché prendere in considerazione le varie facce della realtà o dell’essere, si interroga sull’essere o sulla realtà in quanto tali. In tal modo, la filosofia diventa la scienza prima, ossia la disciplina che studia l’oggetto (l’essere) e i principi (i principi dell’essere) comuni a tutte le scienze. Il discorso della filosofia sui caratteri generali dell’essere sta, quindi, a monte di tutti gli altri discorsi delle altre scienze. Così concepita, la filosofia appare come l’anima unificatrice e organizzatrice delle scienze, in quanto studia il loro comune fondamento prospettando un quadro completo ed esauriente di tutte le discipline, nei loro rapporti di coordinazione e subordinazione.
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