Scarica Descrizione dei vari tipi di dizionari e più Appunti in PDF di Storia delle Traduzioni solo su Docsity! Descrivere in sintesi quali sono i principali tipi di vocabolario e quali le loro principali caratteristiche I vari tipi di dizionario esistenti sono: dizionario storico, dizionario etimologico, dizionario dei sinonimi, dizionario dei neologismi, dizionario dell’uso, dizionario bilingue. I dizionari storici hanno lo scopo di registrare il patrimonio di una tradizione scritta (letteraria, filosofica, scientifica, giuridica, e così via), fornendo una documentazione che illustri le varie accezioni registrate di un vocabolo, compresi gli idiotismi e le espressioni polirematiche. La fraseologia o, è essenziale per la comprensione della lingua del passato, poiché, per riconoscere il valore di un’espressione o di un vocabolo che non sono più in uso, non possiamo fare riferimento alla nostra competenza di parlanti. Un esempio di dizionario storico è il Vocabolario degli Accademici della Crusca che comprende in primo luogo le voci usate dai grandi trecentisti: Dante, Petrarca, Boccaccio; tuttavia, il lemmario è integrato attingendo ai minori del ’300, a scrittori non fiorentini e, con prudenza, all’uso moderno. Il dizionario etimologico ricostruisce l’etimo di una parola. A partire dal ’900 l’etimologia opera ormai su basi scientifiche e non si limita solo a individuare la provenienza di un vocabolo, ma i moderni dizionari etimologici mirano a ripercorrere l’intera storia di un termine o di un’espressione, dalla più antica attestazione in poi. Un esempio di dizionario etimologico è il Dizionario etimologico italiano (= DEI), realizzato da Carlo Battisti e Giovanni Alessio. Nonostante risulti ormai vecchio, tale dizionario , ha comunque il grande merito di raccogliere e presentare una mole considerevole di voci, documentando ampiamente il lessico tecnico-scientifico. Il dizionario dei sinonimi, invece, riporta quelli che sono i sinonimi di un determinato lemma. Tra le parole si può stabilire un rapporto di corrispondenza o di contrasto. Si parla così di sinonimi quando due o più vocaboli condividono i tratti semantici essenziali (per es.: buco/foro) oppure di analoghi quando la loro sovrapponibilità è solo parziale. Inoltre, vi sono o i contrari (o antonimi), cioè vocaboli i cui significati si oppongono (per es.: bello/brutto), e gli inversi, cioè parole che sono in un rapporto di stretta reciprocità. Anche nei casi in cui due vocaboli hanno un’ampia area di significato in comune, a renderli non sovrapponibili intervengono restrizioni semantiche (relative al significato), diafasiche (relative a variazioni di stile e di registro espressivo) e diatopiche (relative alla diversa provenienza geografica dei vocaboli, denominati geosinonimi). Un esempio di dizionario dei sinonimi è o il Dizionario dei sinonimi (1830) di Niccolò Tommaseo, e ancor prima il Il Dizionario generale de’ sinonimi (1825-26) di Giovanni Romani.