Scarica Futurismo: Il Movimento Letterario, Artistico e Politico del XX Secolo e più Appunti in PDF di Storia solo su Docsity! FUTURISMO Fu un movimento letterario, artistico e politico fondato nel 1909 da Marinetti. Questo movimento, attraverso una serie di manifesti e di clamorose polemiche, propugnò un costume e un'arte che avrebbero dovuto fare tabula rasa del passato e di ogni forma espressiva tradizionale ispirandosi al dinamismo della vita moderna, della civiltà meccanica e proiettandosi verso il futuro come modello per tutte le avanguardie. Il primo dei manifesti, pubblicato a Bologna e a Parigi nel 1909, culmina con queste asserzioni: “Noi affermiamo che la magnificenza del mondo si è arricchita di una bellezza nuova: la bellezza della velocità. Un’ automobile da corsa è più bella della Nike di Samotracia. Bisogna che il poeta si prodighi, con ardore, sfarzo e munificenza, per aumentare l’entusiastico fervore degli elementi primordiali. Nessuna opera che non abbia un carattere aggressivo può essere un capolavoro. Noi vogliamo glorificare la guerra -sola igiene del mondo. il militarismo, il patriottismo, il gesto distruttore dei libertari, le belle idee per cui si muore”. Il clima generale è caratterizzato dal nazionalismo che si unisce a una confusa e aggressiva richiesta di azione; viene teorizzato anche il ricorso alla violenza, che rappresenta un concetto condiviso da un'intera generazione di artisti europei, i quali sperano che la guerra attui il rinnovamento in cui tanto sperano. La ricerca di provocazione è spasmodica, l'ansia di rinnovamento sfocia in atti irrazionali. Nasce il disprezzo della donna, che non condanna tanto la donna in sé, quanto la sua immagine letteraria, ancora ben presente. Un tema principale del futurismo è l'affermarsi della tecnica, tra i quali spicca la macchina; è la forza occulta che ha generato la nuova società, l’uomo nuovo, la modernità. Il mito della macchina come oggetto non solo concreto, ma anche ideale, nasce ora e si svilupperà anche con le generazione successive di futuristi. Il futurismo, ricollegandosi all'irrazionalismo filosofico e spingendo alle estreme conseguenze la confusione tra arte e vita delle poetiche di fine Ottocento, si fece promotore di un atteggiamento attivistico che avrebbe dovuto investire e modificare radicalmente ogni dominio artistico e culturale e la stessa politica. LETTERATURA In campo letterario, eliminata ogni consequenzialità logica, il Futurismo promosse le parole in libertà, che coinvolsero anche lo stile espressivo dei manifesti, che restano il risultato più notevole del movimento. Nel 1905, pochi anni prima della nascita del movimento vero e proprio, Marinetti promosse sulle pagine della rivista “Poesia” la diffusione del verso libero. Alcuni esperimenti precedenti risalgono addirittura a Foscolo, soprattutto con la sua ode libera, intitolata Il tempo. I futuristi cercano un verso libero come un complesso di ritmi sul quale costantemente influisce una sensazione musicale. Nel 1912 vengono elencati i principi generali per superare l’inanità della vecchia sintassi ereditata da Omero, con la disposizione a caso dei sostantivi, l'uso dell'infinito, l'abolizione dell'aggettivo, l'abolizione della punteggiatura. Questi principi verranno affermati l’anno successivo, in un altro manifesto. Il Futurismo, sorto in reazione alla letteratura borghese dell'Ottocento e alla magniloquenza e all’'estetismo dannunziani, fu per molti aspetti la radicalizzazione del dannunzianesimo. Esso sfocerà in una problematica di ordine politico, nelle manifestazioni di tipo interventistico al tempo della Prima Guerra Mondiale. D'altra parte l'importanza del Futurismo si trova in questo suo attivismo, nella sua funzione disgregatrice, che benché tra equivoci e confusione, riuscì a fare giustizia di una letteratura che era diventata eccessivamente convenzionale (non in ambito creativo: produsse scarsi risultati). Nonostante questi risultati, alcuni autori, come Palazzeschi e Pirandello, partiranno dal Futurismo e si ispireranno a questo movimento, grazie alla libertà e il bisogno di rinnovamento tipici del periodo. Nel Manifesto del teatro futurista del 1915, scritto da Corra, Marinetti e Settimelli, si propugnava un teatro sintetico, dinamico, a-logico. Anche Marinetti scrisse delle opere in questo ambito, ma il più importante drammaturgo fu probabilmente Pompeo Vasari. Le correnti futuriste possono essere osservate in altri paesi, soprattutto in Russia e Polonia. In Russia si cercarono nuovi mezzi espressivi, con artisti come Majakovskij, Pasternak e Chlebnikov. Esso ebbe il suo manifesto nel 1913, da cui derivarono i movimenti che affiancarono la rivoluzione. In Polonia, i centri furono Cracovia e Varsavia e il periodo più importante fu 1917-1922. ARTE E ARCHITETTURA Nel 1910 vennero redatti il Manifesto dei pittori futuristi e il Manifesto tecnico della pittura. Veniva affermato il desiderio di distacco dalla tradizione, con conseguente adesione alla vita moderna. Furono elaborati i concetti di dinamismo, simultaneità, compenetrazione dei piani, dalla sintesi oggettiva di Boccioni, all'analisi oggettiva della rappresentazione dinamica come sequenza o traiettoria di Balla, alla ricerca di una struttura di matrice cezenniana, di effetti ritmici nella frammentazione di forma e colore. Queste ricerche trovavano il loro punto di partenza nel