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Descrizione del personaggio di Lucia Mondella, Appunti di Italiano

Descrizione del personaggio di Lucia Mondella del romanzo "I Promessi Sposi" di Manzoni. Analisi dettagliata, descrizione del comportamento, dell'amore con Renzo e del rapporto con la madre Agnese. Annessi riferimenti ai capitoli.

Tipologia: Appunti

2020/2021

Caricato il 21/05/2021

Utente sconosciuto
Utente sconosciuto 🇮🇹

4.5

(18)

36 documenti

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Scarica Descrizione del personaggio di Lucia Mondella e più Appunti in PDF di Italiano solo su Docsity! Lucia, insieme a Renzo, è la protagonista del romanzo dei “Promessi Sposi”. I percorsi di formazione dei due protagonisti, però, sono diversi, esattamente come i loro caratteri e le loro funzioni nel racconto. Mentre Renzo, all'inizio della narrazione, è un personaggio immaturo, al contrario Lucia sembra avere sin da subito quella consapevolezza della vanità dell’azione che Renzo acquisterà soltanto in seguito. Lucia è fiduciosa e si abbandona totalmente alla volontà di Dio. E’per questo motivo che di solito è vista come un personaggio statico, che non subisce trasformazioni nel corso della vicenda, perché non ha bisogno di imparare niente. In realtà anche Lucia attraversa un suo percorso di formazione: anche lei all'inizio ha dei limiti, che deve superare grazie all'esperienza. La giovane donna, all'inizio del racconto, sembra prigioniera di una visione ingenuamente idillica della vita che poggia su un’idea di un futuro di gioia e serenità. Nella sua visione la provvidenza pensa sempre a preservare i giusti dalla sventura, a guidare la loro esistenza verso la felicità. Lucia è sicuramente un personaggio realistico e autentico, le sue reazioni nei confronti degli eventi negativi che sarà costretta ad affrontare sono del tutto naturali e coerenti con la visione che Manzoni ci presenta di lei. Anche se in alcune circostanze appare come una donna debole, in realtà non lo è, perché è proprio la grande forza che ripone nella fede in Dio a salvarla e darle coraggio. La profonda cristianità di Lucia non rappresenta una sottomissione ma la fonte della volontà d’animo per non cedere al male. E’ una ragazza ricca di un innocente pudore e di una dolce femminilità. Se Lucia da un lato può apparire troppo legata al cristianesimo, risultando quindi come un personaggio non ben delineato nella vicenda e senza delle ideologie precise, dall’altro lato secondo me sono proprio queste virtù che hanno fatto in modo che non cadesse nella disperazione, proprio perché la fede rappresenta per lei l’unico conforto nei momenti di difficoltà. Lucia, secondo me, è un personaggio molto positivo: non ha alcuna malizia e la sua emotività, insieme alla forza d’animo, sono il simbolo più evidente della sua purezza e di una castità innocente. Lucia è una donna molto intelligente, a mio parere, che decide consapevolmente di non cedere al male e che affronta con dignità tutte le difficoltà del suo cammino. Proprio la genuinità di questo personaggio è l’elemento che maggiormente influenza in maniera positiva i personaggi che sono attorno a lei: un esempio è l’Innominato che proprio grazie alla dolcezza e alla purezza di Lucia subirà la conversione che lo porterà a liberarla. La differenza principale tra l’incontro di Lucia con l’Innominato e quello con il Nibbio sta nel fatto che l’Innominato è più restio a farsi coinvolgere dall’atteggiamento di Lucia. Quando il Nibbio rapisce Lucia, la ragazza inizia a tremare e piangere, per cui egli la definisce “un pulcin bagnato che basisce per nulla”, vedendo Lucia come una ragazza debole e inerme. Durante tutto il viaggio Lucia prega continuamente e il Nibbio, per tranquillizzarla, le dice che se avessero voluto ucciderla, l’avrebbero già fatto. Giunto dall’Innominato, al quale fa rapporto, il Nibbio ammette che avrebbe preferito uccidere la ragazza piuttosto che sentire i pianti e le preghiere durante il viaggio, che lo hanno portato a provare compassione. Il Nibbio dichiara che la compassione è come la paura e quando uno ne è preda non è più uomo, come ha sperimentato egli stesso nel lungo viaggio da Monza. Ancora una volta si vede come Lucia, buona nell’animo, generi compassione e dolcezza nelle persone con cui si ritrova a contatto. E’ proprio qui la forza di questo personaggio, cioè nella capacità di portare un mutamento significativo nella vita di personaggi che sono abituati a guardarla soltanto da una prospettiva, quella del male. Infatti, una volta ascoltate le parole del Nibbio, anche l’Innominato vorrà incontrarla e, in seguito a questo incontro, sarà un uomo nuovo, cambiato grazie a Lucia. La visione di Donna Prassede, invece, è molto diversa. Lucia si trasferisce a casa di Donna Prassede per sfuggire a Don Abbondio, e la donna la invita perché è incuriosita dalla sua figura. Donna Prassede, però, non si mostra come una donna disponibile e dolce nei confronti di Lucia, al contrario mostra un forte pregiudizio nei confronti della giovane, che secondo lei ha intrapreso una brutta strada nel tentativo di sposare Renzo, che era ricercato dalla legge. Quindi la donna cerca spesso di mostrare a Lucia quanto sconveniente sarebbe sposarlo, provocando, invece, in Lucia una profonda nostalgia
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