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Descrizione della vita, pensiero e opere principali., Appunti di Italiano

Descrizione della vita, pensiero e opere principali.

Tipologia: Appunti

2017/2018

Caricato il 09/07/2018

E.lena.
E.lena. 🇮🇹

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Scarica Descrizione della vita, pensiero e opere principali. e più Appunti in PDF di Italiano solo su Docsity! LUIGI PIRANDELLO Pirandello nacque il 28 giugno 1867 ad Agrigento. La vita familiare non era serena, a causa della personalità prepotente del padre, e per questo in Pirandello si insinuò l’idea della famiglia come trappola, come un luogo soffocante dove i rapporti non possono essere autentici. Dopo il liceo si iscrisse nella facoltà di lettere a Roma, approfondendo dopo la laurea la letteratura tedesca. Pubblicò in questo periodo la sua prima raccolta di versi. Tornato in Sicilia, sposò Antonietta Portulano, figlia di un socio del padre, che era una donna bellissima, ma di salute cagionevole e psicologicamente fragile. Con la moglie Pirandello si trasferì a Roma, grazie all’aiuto economico del padre, qui conobbe molti intellettuali di alto livello. Alla fine dell’800, Pirandello si dedicò al Teatro, senza però trovare accoglienza nelle compagnie. Il 1903 fu per Pirandello un anno drammatico: una frana distrusse la miniera di zolfo in cui il padre aveva investito tutto il suo capitale e anche la dote di Antonietta. La donna, a questa notizia, ebbe una crisi nervosa che si manifestò prima come paralisi isterica che la costrinse a letto, e poi come vera e propria malattia mentale. Fu in questo periodo che però Pirandello produsse, nonostante il dolore per la moglie, la sua opera più famosa: Il Fu Mattia Pascal. Questo fu pubblicato a puntate tra l’aprile e il giugno 1904. Con la sua fama che cresceva, Pirandello fu contattato da numerose compagnie teatrali per produrre testi da mettere in scena. Nel 1921 scrisse Sei Personaggi In Cerca D’Autore, che fu rappresentato a Roma ottenendo molte critiche, ma l’anno dopo invece lo spettacolo rappresentato a Milano ottenne un clamoroso successo. Nel 1924 si iscrisse al Partito Fascista, ma qualche anno dopo fu protagonista di una polemica nei confronti del segretario del partito, e in privato dovette più volte sostenere di ritenersi un APOLITICO* Nel 1934, ormai raggiunta la fama mondiale ricevette il Nobel per la letteratura. Morì il 10 dicembre 1936 per un attacco di polmonite. *APOLITICO: Che è estraneo alla politica, che non professa o non aderisce ad alcuna fede o opinione politica LE OPERE: Fra il 1904 e il 1905, Pirandello oltre a scrivere novelle e romanzi, stende il saggio L’Umorismo, pubblicato nel 1908, in cui l’autore pone le basi teoriche della sua poetica. Egli definisce l’umorismo come: • L’Avvertimento Del Contrario, che induce al riso; • Il Sentimento Del Contrario, che porta alla compassione. L’ESCLUSA Il primo romanzo di Pirandello L’Esclusa, racconta la storia di Marta una donna che seppur innocente, viene accusata dal marito di adulterio, e viene costretta a lasciare il paese dove viveva. Marta si trasferisce a Palermo dove consuma con indifferenza l’adulterio. Intanto il marito convinto della sua innocenza la riaccoglie in casa. In questo romanzo troviamo un’attenta analisi psicologica della protagonista e della vicenda Paradossale che l’ha investita. Pirandello introduce l’Elemento Grottesco ossia una deformazione della realtà per cui ciò che dovrebbe commuovere provoca il riso e viceversa. NOVELLE PER UN ANNO Nel 1922, Pirandello avviò l’ambizioso progetto di scrivere una novella per ogni giorno dell’anno, tuttavià non ci riuscì pubblicando però ben 256 novelle. Molte di queste sono ambientate in Sicilia e raccontano il mondo contadino, altre invece hanno per protagonista la borghesia impiegatizia. UNO, NESSUNO E CENTOMILA A questo romanzo Pirandello ci lavorò per molto tempo dal 1909 al 1926. Protagonista e voce narrante è Vitangelo Moscarda, il quale percorre un percorso di liberazione dalle forme in cui è rinchiuso dagli altri e nelle quali non si riconosce. In questo senso il protagonista si assomiglia a Mattia Pascal, ma mentre Pascal tenta la propria affermazione in modo passivo, cercando di approfittare di un caso fortuito, Moscarda si fà protagonista attivo, autoescludendosi dalla società. IL TEATRO paragonato a una piccola lanterna, non sufficiente però a conoscere il reale, dal quale se ne ricava una visione parziale e deformata. La produzione di Pirandello può essere accostata all’Espressionismo, per via della rappresentazione deformata e grottesca della realtà, che egli utilizzò anche in Teatro. I PERSONAGGI E LO STILE Il personaggio Pirandelliano appartiene al ceto medio e si porta dentro un senso di frustazione e di vuoto, che lo portano ad attraversare una forte crisi d’identità. È tormentato da tic nervosi o difetti fisici che testimoniano la sua sofferenza interiore. Per quanto riguarda lo stile, Pirandello usa una lingua media, facilmente comprensibile e traducibile, a questo egli cercò, per quanto possibile, di inserire elementi in dialetto o in lingua straniera. Viene usato nelle sue opere il Discorso Indiretto Libero. L’UMORISMO Questo saggio fu scritto tra il 1906 e il 1908, come testo da presentare per un concorso universitario per la cattedra in un Istituto Superiore di Roma. Si compone di due parti: nella prima l’autore analizza dei testi umoristici; mentre nella seconda dà la sua definizione di umorismo. Qui Pirandello introduce una distinzione tra due concetti: #Il comico viene definito «avvertimento del contrario» ovvero come la percezione di un qualcosa di contradittorio che induce al riso; #l’Umorismo viene definito «sentimento del contrario» poichè consiste nella riflessione dei fatti apparantemente comici, che osservati in maniera più approfondita, creano un sentimento di compassione. La definizione del contrario è generata dalla consapevolezza di un senso più profondo che contrasta con l’apparenza. I TEMI PRINCIPALI • La famiglia vista come prigione • L’inettitudine del protagonista, che trova un attimo di sollievo solo dalla fuga da casa, confermandosi di fatto un antieroe • La crisi d’identità, che viene manifestata con difetti fisici ( occhio strabico) • Il Gioco d’azzardo che riveste un ruolo più significativo oltre ad essere un espediente narrativo. Esso è infatti un Simbolo della casualità della vita.
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