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Rousseau: Discorso sulle scienze e le arti e Disuguaglianze, Appunti di Storia Della Filosofia

Rousseau critica il principio illuminista del progresso e discute sulla natura e la disuguaglianza tra uomini. Egli distingue tre fasi dello stato di natura: stato di natura, patto sociale e società civile. L'opera è dedicata a una idealizzata svizzera e esalta il ruolo delle donne, cittadini e clero. Il primo cambiamento dalla natura è la nascita della famiglia, che porta allo stato particolare e alla proprietà privata.

Tipologia: Appunti

2018/2019

Caricato il 18/11/2019

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michela-ronsil 🇮🇹

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Scarica Rousseau: Discorso sulle scienze e le arti e Disuguaglianze e più Appunti in PDF di Storia Della Filosofia solo su Docsity! Le opere Le opere sono state scritte in contemporanea, quindi si influenzano l’una con l’altra. Parte critica • 1750 – Discorso sulle scienze e le arti Nato in risposta al bando dell’accademia di Digione dove nega il principio illuminista del progresso dicendo che la natura è buona perché nata da Dio, tutto peggiora quando passa in mano all’uomo. • 1755 – Discorso sulle disuguaglianze Appartiene al filone del GIUSNATURALISMO che si interroga sull’esistenza o meno di una regola naturale, si ipotizzano tre fasi 1. Stato di Natura – diritto naturale, non statale 2. Patto Sociale • Patto di unione • Patto di assoggettamento 3. Società civile – diritto positivo concordato Quest’opera nasce per rispondere al quesito sulla naturalezza o meno della disuguaglianza, scritta appositamente in totale antitesi con Il Leviatano di Hobbes è divisa in due parti precedute ciascuna da una prefazione e una lettera, una di queste è dedicata a una Svizzera molto idealizzata dove vengono esaltate le donne (in quanto custodi dei costumi), i cittadini (il padre è considerato il modello) e il clero. Lo stato di Natura L’uomo non è sociale ma razionale, vive soltanto nel presente pensa a soddisfare i suoi bisogni senza alcuna progettualità, il concetto di famiglia è inesistente, sostituito dall’istinto dell’accoppiamento, senza rendersi conto delle sue azioni; ma caratterizzato da alcuni sentimenti come ■ L’amor di sé – che non è altro che il desiderio di auto conservazione, è quindi un sentimento positivo, una forma di relazione con noi stessi. ■ La pietà – forma di “relazione” con gli altri causata dalla repulsione nei confronti della sofferenza di qualcuno, non è una forma di società perché è un’azione naturale non morale. Dallo stato di natura siamo usciti per CASO, ci si poteva tranquillamente restare senza problemi, ma a causa di un incontro accidentale con altri individui si è manifestata la perfettibilità, che è l’equivalente dell’istinto per gli animali. Perfettibilità: ▲ Possibilità di scegliere liberamente di modificarsi ▲ No teleologia, non è per forza in meglio il cambiamento ▲ Allo stato di natura è in potenza ▲ Dopo l’incontro diventa in atto ▲ Si attiva per CASO Il primo cambiamento è segnato dalla nascita della famiglia che porta dal nomade al sedentario, questa è detta nazione particolare, poiché gli individui sono uniti dai costumi e non dal diritto e porta a relazioni di confronto. Questo è il momento più felice poiché c’è solo disuguaglianza fisica che non crea problemi. Si ESCE dallo STATO DI NATURA a causa delle nascita dell’agricoltura e della metallurgia che creano un rapporto di dipendenza, visto che viene utilizzato soltanto il baratto nel momento in cui c’è una brutta annata per il grano ci si indebita con quelli che fanno gli utensili portando alla proprietà privata. La nascita della disuguaglianza è identificata in tre fasi: 1. La proprietà privata nasce con il patto iniquo considerato legittimo perché firmato da entrambe le parti, i bisogni dei ricchi aumenteranno e con essi lo sfruttamento dei poveri e visto che la proprietà privata va tutelata nasce... 2. La magistratura (potere esecutivo) non è una cosa sbagliata ma ci si può accedere solo se si è ricchi, facendo aumentare la disparità, poiché hanno degli interessi, facendo sentire non rappresentati i poveri. Ma almeno erano stati scelti per la loro competenza ma poi nasce… 3. Il potere arbitrario, nato del passaggio di carica nei confronti dei poveri è illegittimo, perché è regolato da un contratto che una parte non ha firmato. In questo modo a ogni stadio le categorie evolvono: 1. RICCO POVERO 2. POTENTE DEBOLE 3. PADRONE SCHIAVO Inevitabilmente si arriverà a una condizione di guerra tutti contro tutti (come quella descritta da Hobbes nello stato di natura) perché ci si accorgerà che nessuno ha sottoscritto il patto e la società è caratterizzata dal primato dell’apparire sull’essere e dall’amor proprio (derivazione egoistica dell’amor di sé). Le cose sono finite così a causa di una serie di decisioni sbagliate, non era “scritto” che andasse così, inoltre lui ritiene che l’uomo sia naturalmente buono, ripudierà anche l’idea di peccato originale. Ponte tra le parti • 1761 – Giulia, La Nuova Eloisa E’ un classico romanzo epistolare sentimentale in cui c’è una bella e virtuosa protagonista che ha a che fare con dei problemi ma a differenza degli altri romanzi del genere per la nostra eroina non c’è un lieto fine, solo il contrasto di emozioni. La storia parla di Giulia, una bellissima e nobile ragazza che si innamora del suo precettore che rimarrà senza nome, chiamato semplicemente Saint – Preux, nome che esprime una contraddizione intrinseca (sia santo che prode), ma il padre desidera che lei sposi un nobile e ricco a causa dell’imminente decadenza della loro famiglia, non perché odi sua figlia ma perché in questo modo pensa di
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