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Dewey e l'attivismo, Appunti di Scienze Umane

Dewey e l'attivismo statunitense

Tipologia: Appunti

2019/2020

Caricato il 01/08/2022

camilla-capra
camilla-capra 🇮🇹

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Scarica Dewey e l'attivismo e più Appunti in PDF di Scienze Umane solo su Docsity! 6. DEWEY E L’ATTIVISMO STATUNITENSE Alla fine del 19° secolo gli stati uniti sono improntati verso il futuro e la scuola viene vista come uno strumento di pregresso. Negli ultimi decenni del 800 negli stati uniti nasce un movimento per la riforma dell’educazione e dell’istruzione, il movimento dell’attivismo statunitense. Dewey sarà affiancato da Helen Parkhurst, Carlton Washburne e Kilpatrich, che sostengono sia necessario rinnovare e riorganizzare la struttura scolastica, i materiali e i metodi didattici. Loro sostengono una concezione attiva nella società e nella costruzione della personalità e nel processo di formazione. Dewey nasce nel 1859 a Burlington nel Vermont, da padre commerciante e madre che proviene dai proprietari terrieri. Studia filosofia e si avvicina alla pedagogia dello sviluppo, diventa docente nell’università di Chicago dove fonderà una scuola laboratorio elementare annessa all’università di Chicago. Questa scuola viene definita scuola laboratorio, perché all’interno si sperimenta. Le opere più importanti sono “il mio credo pedagogico”, “scuola e società e democrazia ed educazione”, si trasferisce poi alla Columbia di New York. Dewey compirà numerosi viaggi con obiettivo di diffondere la sua pedagogia. Gli aspetti più importanti di Dewey sono il ruolo e la funzione dell’insegnante, infatti sottolinea quanto questo debba essere lo strumento del progresso, e deve portare l’individuo a adattarsi al cambiamento della società. Inoltre, sottolinea l’importanza che i contenuti didattici siano in accordo con il cambiamento della società. Il pragmatismo era una corrente filosofica che si sviluppa negli stati uniti nella seconda metà dell’800, e si basava su principi empirici, e sottolineava come la validità della conscenda dipende dalla possibilità di incidere concretamente sulla vita. La filosofia, quindi, deve dire come cambiare il mondo che si sta evolvendo. Era basata su tre principi: 1. La conoscenza filosofica deve essere improntata verso la soluzione di problemi reali 2. La conoscenza deve essere utile e deve consentire di fare previsioni e di orientare le decisioni degli individui, in modo che l’individuo non commetta determinati errori. 3. Il pensiero è uno strumento al servizio della vita completa. Dewey ha una visione strumentalista del pensiero, che deve aiutare a superare gli ostacoli della vita, e il mondo in evoluzione, che richiede un continuo adattamento. Secondo Dewey l’uomo non è uno spettatore ma è immerso nei cambiamenti del mondo. L’istruzione è un processo sociale che è inerente alla vita e non propedeutica ad essa, cioè che la cultura si forma mentre il mondo si trasforma, secondo lui non bisogna conoscere prima di entrare nella società, ma apprende all’interno della società. i programmi scolastici, quindi, devono coincidere con la vita sociale del bambino. Ma affinché questo sia funzionale, i contenuti didattici devono partire dagli interessi del bambino pretendo da quello che e per il bambino è più stimolante e piacevole. Alla base del progresso sociale per Dewey c’è l’educazione e l’istruzione che ha una dimensione sociale, perché l’esperienza umana è soprattutto esperienza sociale. L’educazione diventa la riorganizzazione e la ricostruzione dell’esperienza del soggetto. È uno strumento grazia al quale le comunità orientate al progresso possono elaborare forme di vita migliori. L’obiettivo della scuola è creare degli individui che sono capaci di vivere nel mondo e di cambiarlo. È importante quindi che ci sia un rapporto tra individuo e società, e anche all’interno dell’istituzione si deve creare un rapporto democratico tra insegnante e alunno. A scuola bisogna lavorare su: democrazia politica e sul diritto alla cittadinanza. Quindi all’interno della scuola si sviluppa la coscienza politica in prosecuzione che l’esperienza del fanciullo, e dell’ambiente sociale in cui cresce. Quindi la scuola è una scuola attiva che si trasforma con la società. Per questo viene
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