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Dexter Gordon,la sua musica jazz e i suoi anni in eccesso di droga e alcool, Slide di Teoria e Analisi della Musica

Il sassofonista Dexter Gordon (1923-1990) è una figura della quale bisognerebbe tornare a parlare periodicamente, soprattutto a beneficio di chi vuole approfondire il jazz. Non è un caso che per tutto l’anno 2013, in occasione dei novant’anni dalla sua nascita, gli venne reso omaggio in varie parti del mondo, dalla Danimarca agli Stati Uniti, dalla Francia alla Svezia, e così via. Sempre nel 2013 è uscita, inoltre, la pubblicazione di una biografia curata dalla vedova, Maxine Gordon. Per la statura fisica – quasi due metri – e artistica, Gordon fu soprannominato Long Tall Dexter e Sophisticated Giant. Il sassofonista rappresenta una figura emblematica: rievocandola nei suoi aspetti – vita, carriera, musica – si ripercorre un pezzo di storia del jazz: Dexter Gordon è il racconto del jazz, e porta con sé un’infinità di spunti.

Tipologia: Slide

2022/2023

Caricato il 08/09/2023

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rossella-formica-2 🇮🇹

4.5

(2)

6 documenti

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Scarica Dexter Gordon,la sua musica jazz e i suoi anni in eccesso di droga e alcool e più Slide in PDF di Teoria e Analisi della Musica solo su Docsity! 1.5 L’avvento del cool jazz e gli anni bui di Dexter Gordon Il linguaggio musicale sviluppato da Charlie Parker e dai musicisti che collaboravano con lui o gravitavano nell’orbita del Be-bop fosse aspro, spigoloso e particolarmente “ostico” da digerire per gran parte degli ascoltatori di jazz. Del resto, quel linguaggio non rappresentava una pura espressione musicale, ma portava con sé un fardello di implicazioni sociali e culturali che ne giustificavano e ne spiegavano la durezza. Esso era, infatti, prevalentemente praticato da musicisti neri, i quali, attraverso la difficoltà del loro stile, mettevano in atto anche una sorta di “rivalsa” nei confronti dei bianchi, anche loro colleghi, che venivano accettati con diffidenza e difficoltà all’interno dei gruppi musicali. Come però era avvenuto in altre epoche storiche (pensiamo al Rag-time e al Novelty piano, al New Orleans Jazz e al Dixieland, all’Hot Jazz e allo Swing), la risposta “bianca” all’arduo stile Be-bop non si fece attendere. Ma questa volta, invece (probabilmente perché le nuove idee nascevano principalmente dagli stessi musicisti e non da grosse case editrici o discografiche), si fecero strada linguaggi molto meno “commerciali” e decisamente più “artistici”. Una delle caratteristiche di queste espressioni era quella di utilizzare stilemi ed elementi tratti dalla musica europea “colta” (complessi intrecci polifonici, armonia ricercata, sonorità raffinate, strutturazione delle composizioni elaborata etc.), trasposti in contesti jazzistici. Verso la fine degli anni ’40, a New York, nacque il Cool Jazz, definizione spesso impropriamente tradotta con Jazz freddo. Il termine cool (lett. fresco) ha, nello slang americano, varie accezioni: calmo, rilassato, ma anche distaccato. Essere “cool” può voler dire avere un atteggiamento verso la vita un po’ al di sopra delle cose, imperturbabile. I primi esempi di Cool Jazz li troviamo nell’orchestra di Claude Thornhill (1909-1965), pianista, arrangiatore e direttore d’orchestra che si avvaleva spesso degli arrangiamenti di Gil Evans (1912-1988), raffinato compositore. L’orchestra aveva un suono nuovo per un gruppo jazz, comprendendo in organico anche strumenti poco usuali in questo contesto, come il Flauto, il Corno francese, la Tuba. Ma al Cool jazz non aderirono soltanto artisti bianchi. Anzi, uno degli esponenti più illustri di tale stile fu proprio un musicista di provenienza Be-bop e che in gioventù aveva realizzato memorabili incisioni con Charlie Parker: il trombettista Miles Davis (Miles Dewey Davis III, 1926-1991). Per la verità, nella musica di Davis l’impronta “nera”, intesa come una vitalità e una “visceralità” rare nei bianchi, rimane sempre molto forte; ma la ricerca di sonorità raffinate, di caratteri tipici dell’espressione cool mettono in luce uno dei più interessanti e geniali musicisti della storia del Jazz. Davis collaborò spesso con il già citato G. Evans, con il quale realizzò storiche incisioni. È difficile individuare con precisione uno stile cool. Questo termine, infatti, laddove non utilizzato con esplicita connotazione dispregiativa o razziale, ha indicato nel corso degli anni artisti molto differenti tra loro. Mark Gridley classifica quattro diverse (seppur parzialmente intersecate) correnti all'interno del cool jazz: Varianti più morbide del bebop (come quelle create dalla tuba band di Miles Davis o dal Modern Jazz Quartet).Musicisti che hanno evitato di conformarsi al bebop di Charlie Parker, sviluppando un linguaggio alternativo basato su modelli pre-bebop (come Lennie Tristano o Jimmy Giuffrè).Il West Coast jazz, ovvero la scena jazz californiana (tra i cui protagonisti c'erano Gerry Mulligan, Dave Brubeck, Shelly Manne e altri).La musica sperimentale di Teddy Charles, Chico Hamilton, John Laporta e i loro colleghi. Vi fu un secondo divieto sulle registrazioni il 31 dicembre 1947.A tutti i musicisti iscritti al sindacato era proibito registrare. La causa fu la richiesta da parte dell’American Federation of Musicians che le società discografiche versassero una percentuale sulle vendite in un fondo sindacale per il sostegno ai musicisti disoccupati. Il bando sulle registrazioni durò un anno fino al dicembre del 1948. In quel periodo venne introdotto il disco long-playing a 33 giri, seguito da quello a 45 giri. La nuova tecnologia con il tempo avrebbe dato grandi benefici ai musicisti, ma allora il prezzo che pagarono, restando dodici mesi senza incisioni, rese quel 1948 un anno molto difficile dal momento che quei musicisti dipendevano dalle vendite dei dischi e dai passaggi alla radio per sostenere le loro band e le loro stesse famiglie. Dexter andò in tour all’inizio del 1948 con Tadd Dameron ,Kenny Dorham,Curley Russell,Roy Porter e il cantante Coleman Successivamente nel 1948 Dexter lavorò al Royal Roost di New York ,un club che era stato aperto da Ralph Watkins .In quel club si poterono ascoltare i musicisti del bepop come Charlie Parker ,Dizzy Gillispie ,Fast Navarro ,Tadd Dameron ,Art Blakey e Max Roch.Dexter e Miles restarono amici per tutta la vita Il 18 gennaio 1949 con il divieto di registrare concluso Dexter entrò in studio a New York con Tadd Dameron e la sua orchestra per la Capital Records. Incisero Sid’s Delight e Casbah. Tornò a Los Angeles e mentre gli anni 40 volgevano alla fine per lui cominciava il decennio perduto. Purtroppo, in quel periodo, Dexter cadde nella
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