Scarica diario di un maestro e più Appunti in PDF di Storia dell'Educazione solo su Docsity! Diario di un maestro St 1 Ep 1 Il primo incarico del maestro Bruno Cirino (D'Angelo?) è nella scuola di Tiburtino III, un istituto di periferia totalmente abbandonato a se stesso. La maggior parte degli alunni non frequenta regolarmente la scuola e quelli che la frequentano apprendono mnemonicamente qualche nozione col solo fine di raggiungere la sufficienza. Il maestro si mette alla ricerca di coloro che disertano la scuola e ha così modo di entrare in contatto coi contesti disagiati nei quali vivono i ragazzi. St 1 Ep 2 I metodi del maestro Bruno Cirino destano stupore e scandalo fra i colleghi della scuola di Tiburtino in cui è capitato: il maestro viene ben presto ripreso dal preside, che ne contesta i metodi del tutto inusuali. Nonostante ciò, il giovane maestro non demorde e cerca di catturare l'attenzione dei suoi ragazzi a partire dalle vicende quotidiane che meglio possono comprendere, insegnando loro ad adottare una mente critica nei confronti dei grandi temi sociali che li vedono coinvolti: il maestro porta i ragazzi nella vicina campagna alla ricerca di lucertole sulle quali studiare meglio la scienza. Invita poi in classe un ex detenuto, colpevole di furto, per capire insieme se rubare per ragioni di necessità possa essere giustificato o se si tratti di un atto che va condannato senza deroghe. St 1 Ep 3 Il problema della casa tocca profondamente i ragazzi e le famiglie del quartiere Tiburtino: una mattina, le ruspe del comune sono arrivate ad abbattere delle case ed il maestro prende spunto da questo avvenimento per avviare un dibattito in classe. I ragazzi, divisi in gruppi, disegnano l'accaduto secondo le loro personali prospettive, per giungere poi ad un unico grande cartellone, ritratto non solo di un singolo episodio, ma di una tematica forte finalmente elaborata in collettività. St 1 Ep 4 La classe è ormai organizzata secondo una autodisciplina che li rende creativi e produttivi al contempo. Tutte le famiglie hanno collaborato ad una piccola lezione di storia, contribuendo coi racconti di guerra e della prigionia e con quelli sul disagio e la fame di coloro che non erano andati al fronte, ma erano rimasti in città a patire la carestia. Ne emerge un quadro completo della Seconda Guerra Mondiale in Italia, dal quale i ragazzi partono per approfondire l'accaduto nei libri di testo e per redigere una loro opera sul tema, intitolata "Quinto: non ammazzare". E' solo un esempio del metodo rivoluzionario del coraggioso maestro.