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Dieci piccoli indiani di Agatha Christie, Sintesi del corso di Letteratura

Riassunto dettagliato di "Dieci piccoli indiani", di Agatha Christie e analisi dei personaggi

Tipologia: Sintesi del corso

2018/2019

Caricato il 07/08/2019

terri1994
terri1994 🇮🇹

4.3

(66)

33 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Dieci piccoli indiani di Agatha Christie e più Sintesi del corso in PDF di Letteratura solo su Docsity! DIECI PICCOLI INDIANI (di Agatha Cristie) Dieci piccoli indiani (titolo originale: Ten Little Niggers; negli USA: And Then There Were None) è un romanzo giallo (mistery novel) scritto da Agatha Christie, da lei descritto come il più arduo dei suoi libri da scrivere. Uscì dapprima a puntate sul giornale inglese Daily Express da martedì 6 giugno 1939 a sabato 1 luglio 1939 in 23 parti, senza divisioni in capitoli. Il romanzo, oggi celeberrimo, fu pubblicato come libro in Gran Bretagna nel tardo 1939, e negli USA all'inizio del 1940, simultaneamente in versione libresca e serializzata per i giornali; in Italia uscì per la prima volta nell'agosto 1946 col titolo ...e poi non rimase nessuno nella collana Il Giallo Mondadori.[1] Con il suo sensazionale record di 110 milioni di copie, è il libro giallo più venduto in assoluto, e si è pertanto piazzato all'undicesimo posto nella classifica dei best seller con più incassi della storia (terzo posto se consideriamo solo i romanzi). Il luogo dove è ambientata la storia è ispirato a un'isola tidale posta di fronte al Devon. Personaggi • Lawrence John Wargrave: un giudice da poco in pensione sospettato di aver condannato a morte ingiustamente Edward Seton; invitato apparentemente sull'isola da Constance Culmington. • Vera Elisabeth Claythorne: giovane insegnante di ginnastica che ha dovuto rinunciare al suo lavoro di governante dopo la morte del bambino da lei accudito, Cyril Hamilton, evento per il quale è stata coinvolta in un'inchiesta da cui è uscita innocente; invitata sull'isola da Una Nancy Owen, apparentemente per svolgere mansioni di segretaria. • Philip Lombard: un ex capitano ed esploratore dal passato turbolento e in crisi finanziaria, accusato di aver lasciato morire di fame ventuno indigeni di una tribù africana; è giunto sull'isola allo scopo di aiutare in faccende poco chiare il proprietario della casa. • Emily Caroline Brent: un'anziana signorina puritana, bigotta e dal comportamento rigido e severo, da sempre restia a mostrare compassione verso gli altri; accusata di aver provocato il suicidio della sua vecchia governante, Beatrice Taylor, da lei licenziata perché scortese. • John Gordon Macarthur: vedovo, generale veterano della prima guerra mondiale , per sua scelta allontanatosi dagli ex-colleghi dell'esercito a causa delle voci su una sua vendetta consumata nei confronti del giovane ufficiale Arthur Richmond, amante di sua moglie, che avrebbe mandato a morire in una missione inutile. • Edward George Armstrong: medico chirurgo di una certa fama, chiamato sull'isola dal proprietario della casa per seguire la salute della moglie; accusato di aver provocato la morte di Louisa Mary Clees, una ricca, grassa signorotta, sbagliando una semplice operazione di peritonite perché ubriaco. • Anthony James Marston: avvenente e scapestrato rampollo di una ricca famiglia inglese, con un'irrefrenabile passione per le automobili e l'alta velocità che in passato l'ha messo più volte nei guai; accusato di aver ucciso due fratellini, John e Lucy Combes, che ha investito con la propria auto. • William Henry Blore: un rozzo ex agente di polizia che ha intrapreso la carriera di investigatore privato; invitato sull'isola dal proprietario per proteggere i gioielli della signora Owen; accusato di aver fatto condannare all'ergastolo James Stephen Landor, poi morto in carcere, con la sua falsa testimonianza solo per avere una promozione al lavoro. • Thomas ed Ethel Rogers: il servile maggiordomo e sua moglie, cuoca e cameriera assai emotiva, eredi di una parte della fortuna della danarosa, vecchia e malaticcia Jennifer Brady, presso cui prestavano servizio in precedenza e, secondo l'accusa, rei del suo omicidio; assunti come servitù dal padrone di casa. • U. N. Owen (Ulick Norman Owen o Una Nancy Owen): il fantomatico proprietario dell'isola che nessuno ha mai visto o ricorda di conoscere. Le iniziali del nome e il cognome letti di seguito (UNOwen) hanno una pronuncia molto simile alla parola inglese unknown, "sconosciuto". Tra i personaggi secondari: • Fred Narracott, il barcaiolo che accompagna i malcapitati invitati sull'isola; è l'unico che garantisce un collegamento con la terraferma. • Isaac Morris, spacciatore di stupefacenti; aveva indotto a drogarsi una ragazza che in seguito si era suicidata. Usato dall'assassino come intermediario per acquistare Nigger Island. • Lady Costance Culmington, nobildonna amica del giudice Wargrave, che anni prima della vicenda si era trasferita prima in Italia, poi in Siria. • Gabrielle Turl, ex proprietaria dell'isola. • Elmer Robson, primo proprietario dell'isola. • Hugo "Hugh" Hamilton, ex-fidanzato di Vera Claythorne. Zio di Cyril Hamilton. • Elsie Mac Pherson, nominata due volte da Emily Brent, moglie di un cugino del generale Macarthur e conoscenza comune dei due. • Ispettore Sir Thomas Legge. Compare nelle ultime pagine del libro, durante le infruttuose indagini su quanto avvenuto a Nigger Island. • Ispettore Maine, collega di Sir Thomas Legge. CAPITOLO I In un angolo dello scompartimento fumatori di prima classe, il signor Wargrave, giudice da poco in pensione diede un'occhiata all'orologio, mancavano ancora due ore di viaggio. Ripensò allora a tutte le vicende raccontate su Nigger Island dopo di che tirò fuori una lettera dalla tasca contenente l'invito di raggiungere proprio quel luogo. Vera Claythorne, in terza classe, inutilmente aveva cercato un lavoro per le vacanze sino a quando arrivò quella lettera; una certa signora Owen l'aveva assunta come segretaria a Nigger Island. Davanti a lei era seduto Philip Lombard; gua 212d34c rdando la ragazza la giudicò molto carina, (forse una maestra di scuola). A Lombard era stato affidato il compito di sorvegliare un,isola la stessa dove era diretta Vera Claythorne, durante la permanenza del suo cliente e di altre persone, probabilmente degli invitati; ricompensa cento sterline per una settimana di lavoro. Nello stesso tempo, in uno scompartimento dove era vietato fumare, sedeva rigida Emily Brent, sessanta cinque anni già compiuti, molto pensierosa su chi fosse quell'U.N.O., l'autore di quella lettera. Il treno stava arrivando a Exter quando il generale Macarthur ripensò a quell'invito "alcuni suoi vecchi amici verranno...saranno contenti di rievocare con lei il passato". Il dottor Armstrong guidava la Morris sulla piana di Salisbury. Stanchissimo, non vedeva l'ora di trascorrere qualche giorno fuori dalla vita quotidiana.Improvvisamente una Dalmin Super Sport lo sorpassò; al suo interno guidava un certo Tony Marston. Quando si fermò un attimo per rifocillarsi molte ragazze lo fissarono: alto, ben proporzionato, con i capelli ricciuti, il volto abbronzato e gli occhi celesti continuò la sua marcia trionfale. Il signor Blore viaggiava in un accelerato proveniente da Clymouth. Con lui nello scompartimento c'era solo un signore anziano. Blore incominciò a scrivere: "Eccoli qui tutti" si disse "Emily Brent, Vera Claythorne, il dottor Armstrong, Anthony Marston, il giudice Wargrave, Philip Lombard, il generale Macarthur, poi il maggiordomo Rogers e sua moglie". Subito dopo il vecchio si svegliò mormorando al giovanotto che il giorno del giudizio era molto vicino. Quel vecchio marinaio aveva pienamente ragione. letto. Tutti approvarono, ma esitarono un po'.Armstrong chiese al maggiordomo le condizioni di sua moglie; lui rispose che dormiva tranquillamente.Tutti andarono a dormire tranne Rogers che sistemò la sala da pranzo. Esso notò anche uno strano particolare. Le statuine di porcellana erano nove e non più dieci.Tutti nei loro letti pensarono a qualche cosa e chi prima e chi dopo si misero a dormire. CAPITOLO VI Armstrong svegliatosi la mattina seguente da un incubo vide Rogers che lo stava scuotendo impaurito. Quest'ultimo gli disse che non riusciva a svegliare sua moglie. Il dottore si precipitò nella camera dove giaceva immobile la signora e subito accertò che era morta.Il gong suonò per la colazione delle nove; quando quest'ultima fu terminata Armstrong diede la notizia agli altri sei invitati della morte nel sonno della governante."Già due morti nell'isola" commentarono i presenti.Emily disse che l'accusa fatta ai coniugi Rogers era vera.Armstrong scosse il capo, dubbioso e Blore si sentì turbato dalle affermazioni della signorina. La discussione andò avanti fino a quando non apparve Rogers, che li guardò uno per uno.Il generale Macarthur parlò all'improvviso, con veemenza : "Siamo addolorati per sua moglie, Rogers. Il dottore ci ha dato la notizia proprio ora" e lui chinò il capo ringraziandolo.Philip Lombard e Blore uscirono nel terrazzo con la convinzione che quel maledetto battello che li avrebbe portati a casa non sarebbe mai arrivato.In quei momenti di riflessione Rogers chiamò nuovamente Armstrong dicendogli di una cosa molto strana. La sera prima aveva notato che le statuine di porcellana erano solamente nove mentre adesso che aveva sparecchiato ce n'erano solo otto. CAPITOLO VII Dopo la colazione, Emily Brent aveva proposto a Vera Claythorne di fare una passeggiata aspettando il battello; naturalmente Vera aveva accettato. Incominciarono a parlare di queste vicende sinora accadute.Nello stesso istante Armstrong uscì dalla sala da pranzo e tornò sul terrazzo nell'intento di parlare con qualcuno; tra Wargrave e Lombard, il dottore, alla fine, obbiettò per quest'ultimo. Assieme, i due lasciarono il terrazzo per dirigersi sulla spiaggia; commentarono le storie dei vari Rogers, Blore e Wargrave fino a quando, ritornando al discorso delle statuine Armstrong recitò le prime due strofe di quella poesia. Capirono che le morti non si trattavano di sole coincidenze. Successivamente cercarono Blore per raccontare i loro risvolti, tralasciando da parte tutti gli altri credendosi i soli in grado di occuparsi di questo caso molto complicato. CAPITOLO VIII Blore si convinse della loro ipotesi e iniziò a collaborare. Parlando improvvisamente egli chiese poco convinto, se qualcuno possedeva una rivoltella ma Lombard lo contraddì dicendogli che la portava sempre con se. Dopo di che decisero di controllare tutta l'isola. L'impresa si rivelò molto semplice e alla fine non trovarono niente di inquietante, solo il generale, seduto, mirante a guardare il mare, come quasi fosse rassegnato della propria fine.Vera, era stata irrequieta tutta la mattina; aveva evitato Emily Brent provando una specie di repulsione per lei.La signorina Brent aveva portato una sedia dietro la casa, per ripararsi dal vento; lì iniziò a lavorare a maglia.Sul grande terrazzo, il giudice Wargrave era sprofondato in una sedia a sdraio.Dopo un po' Vera s'incammino lentamente verso il mare fino a quando incontrò il generale sempre intento a guardare il mare. Le sue parole avevano molto turbato quella donna.Prima, il dottore, Blore e Lombard si erano messi d'accordo nell'accertarsi la presenza di qualche cavità e proprio in quell'istante Blore tornò con un rotolo di carta appeso al braccio. Iniziarono la "delicata" operazione che si risolse senza trovare nulla di interessante.Ipotizzarono che l'uomo fosse nascosto in casa, ma l'ispezione non diede alcun frutto.Capirono che non c'era nessuno sull'isola, a parte loro otto. CAPITOLO IX I presenti non capirono più nulla di questa faccenda, troppo complicata e altrettanto misteriosa.Lombard intuì invece che quelle cento sterline di ricompensa non erano altro che il pezzetto di formaggio offerto dal signor Owen per attirarlo nella trappola.Intanto al pianterreno, il gong chiamò tutti quanti per il pranzo. Stava iniziando una violenta tempesta e Blore improvvisamente si ricordò di quel vecchio che nel treno gli aveva preannunciato una burrasca.Armstrong andò a recuperare Macarthur. Improvvisamente Rogers e le cinque persone sedute a tavola udirono qualcuno che stava correndo e fissarono la porta. Apparve il dottor Armstrong, senza fiato. "Il generale Macarthur..." cominciò."Morto!". La parola era sfuggita a Vera, di colpo."Sì, è morto...".Ci fu una pausa. I sette presenti si guardarono l'un l'altro, senza parole.La tempesta scoppiò proprio mentre stavano portando in casa il corpo del vecchio generale; quest'ultimo era stato colpito alla nuca con un corpo contundente.Wargrave decise di prendere il comando delle indagini riflettendo sulle morti e sulle probabilità di colpevolezza di ognuno.Ormai era tutto molto chiaro e disse:"Il signor Owen è uno di noi...".Il giudice continuò seriamente le indagini fino a che, disse a tutti gli altri sei che da allora dovevano stare in guardia e sospettare di tutti. "Questo è tutto", e così concluse.Philip Lombard mormorò: "L'udienza è sospesa". CAPITOLO X Tutti erano ancora più sconvolti; le paure ormai avevano preso posto un po' in tutti quanti. Cercarono di entrare nella mente dell'assassino o di sapere qualsiasi informazione utile alle indagini e contemporaneamente anche alla loro vita.Vera cercò di convincere Philip Lombard dicendogli che Armstrong poteva benissimo aver causato tutte queste morti.Proprio lui poco dopo irruppe con veemenza: "Dobbiamo andarcene di qui! Dobbiamo, dobbiamo! A tutti i costi".La tempesta aumentò di violenza e Rogers entrò con il vassoio del tè, tutti sobbalzarono. Esso, un po' incredulo, disse che la tenda della stanza da bagno era scomparsa, non c'era più. Tutti si fissarono l'un l'altro. Arrivo l'ora della cena e il pasto fu consumato velocemente. Tutti andarono a letto, per ultimo Rogers, che aveva chiuso a chiave la porta della dispensa dove si trovavano anche le statuine. Chiuse tutto e per ultimo si avviò verso la sua nuova camera da letto. CAPITOLO XI La mattina seguente tutti si svegliarono, Philip Lombard per primo perché abituato ad alzarsi all'alba.Dopo i vari saluti le sei persone non vedendo Rogers, un po'si allarmarono e in coro decisero di chiamarlo. Non rispose; ispezionarono la sua camera e capirono che si era alzato ma poco dopo Vera gridò : "I negretti! Guardate!". Al centro della tavola c'erano soltanto sei statuine. Lo trovarono poco dopo intento a tagliare la legna, con una profonda ferita al cranio e con l'accetta ancora in mano.Vera affettava la pancetta e Brent aveva preparato il fornello. Gli uomini si riunirono, per l'ennesima volta, a discutere, in questo caso della morte del signor Rogers.Sei persone, che si comportavano in modo perfettamente normale. CAPITOLO XII Terminata la colazione, gli uomini si sarebbero riuniti in salotto; Vera cominciò a raccogliere le stoviglie. Blore, tipo casalingo aiutò la signorina Vera Claythorne a sparecchiare la tavola.Dopo un po' la signorina Brent rimase da sola in sala da pranzo. Vide entrare un'ape e improvvisamente sentì qualcuno che si avvicinava e mentre l'ape ronzava avvertì la puntura."L'ape" l'aveva punta sul collo...Nel salotto tutti aspettavano Emily Brent e quando l'andarono a cercare videro il viso soffuso di sangue, le labbra bluastre e gli occhi fissi. Ere morta.Con voce tranquilla, il giudice Wargrave disse: "Un altro di noi assolto...troppo tardi".Armstrong che la vide capì all'istante che si trattava di cianuro. Lo stesso uomo volle andare a verificare una cosa: la siringa ipodermica della sua valigia non c'era più, ma questo non provò agli altri che Armstrong era colpevole. Infatti, assieme alla siringa sparì anche la revolver di Lombard.Le persone si spogliarono nella speranza di trovare la revolver, ma la prova non diede alcun esito positivo. CAPITOLO XIII Cinque persone terrorizzate.Come una vecchia tartaruga circospetta il giudice Wargrave sedeva rannicchiato.L'ex ispettore Blore sembrava ancora più rozzo e goffo.I sensi di Lombard sembravano acuti, piuttosto che indeboliti.Vera Claythorne era molto silenziosa.Armstrong era in uno stato davvero pietoso.Il tempo passava e tutti si fissavano impauriti.Il giudice mormorò: "Dobbiamo essere guardinghi".Poco dopo Vera andò in camera sua; non poteva più resistere li seduta, ma quando arrivò, qualcosa le toccò la gola e lei urlò. Gli altri accorsero nella stanza e videro una lunga alga pendere dal soffitto. Lo spavento era passato e così aiutarono Vera a rimettersi in forza.Quando finirono il lavoro si accorsero che mancava Wargrave all'appello e Armstrong lo chiamò. Lo trovarono morto, con una piccola macchia rossa al centro della fronte calva. Era lì, seduto in fondo alla stanza, nel salotto. Vestito come un giudice aveva in testa la tenda del bagno scomparsa. Sembrava una parrucca, di quelle che indossano i giudici. Ecco a che cosa serviva. CAPITOLO XIV Wargrave venne portato nella sua stanza dopo di che andarono tutti quanti a mangiare. A quel punto capirono che quell'alga era un falso allarme nel quale l'assassino ha potuto tranquillamente ammazzare Wargrave. Più tardi salirono le scale per andare a letto e tutti quanti tirarono un sospiro di sollievo quando si chiusero a chiave nelle loro camere. Blore disteso nel letto sentì dei leggerissimi passi e quando questi ultimi superarono la sua stanza si gettò fuori per inseguire l'uomo senza riuscirci; capì ugualmente che in una delle stanze mancava Armstrong. Lombard e Blore continuarono a cercare, ma non trovarono nessuno, videro solo un vetro della finestra rotto e solamente tre negretti sulla tavola. CAPITOLO XV Tre persone sedevano in cucina per la colazione dopo di che uscirono all'aperto. Intanto Lombard ritrovò nel cassetto la sua pistola e Blore non era molto convinto di tutta questa storia.Lombard e Vera, non avendo fame, rimasero sul posto contrariamente a Blore che non ancora sazio tornò nella casa. Improvvisamente si sentì un tonfo. Philip s'incamminò verso quel luogo; Vera lo seguì impaurita.Trovarono uno spettacolo agghiacciante. Videro Blore sul lato orientale della terrazza, disteso a terra, con le braccia allargate e il capo fracassato da un blocco di marmo bianco, con vicino un orologio a forma di orso.Philip decise di andare a ricercare Armstrong, convinto della sua colpevolezza, ma poco dopo, lungo gli scogli, lui e Vera videro dei vestiti e il corpo di un uomo.Lombard mormorò: "É Armstrong". CAPITOLO XVI Rimasero solo due persone. Vera disse a Philip di togliere il cadavere di Armstrong dal mare e quando lo fece capì che era un trucco. Vera gli aveva sottratto la sua pistola dalla tasca che ora era puntata contro di lui. Lombard rimase un po' a pensare ma, alla fine, spiccò un salto per sorprendere Vera. Essa però ebbe giusto il tempo di premere il grilletto che bastò per far cadere a terra Lombard, morto, colpito al cuore. Vera si era rasserenata ma era ormai anche distrutta psicologicamente.Il sole tramontava quando Vera si mosse. Entrò in casa e frantumò a terra due delle tre statuine ancora intatte, dirigendosi verso la camera da letto. Ad un certo punto gli cadde la pistola dalla mano, come pure l'unica statuina. Aprì la porta ed entrò in camera. Dal gancio del soffitto pendeva una corda con accanto una sedia. Tutto era ormai chiaro e Vera seguendo l'ultima strofa di quella dannata filastrocca s'impicco respingendo la sedia con un calcio. EPILOGO Sir Thomas, vicecapo di Scotland Yard e l'ispettore Maine cercarono di capire questo intricato mistero. Stabilirono la successioni delle morti con l'aiuto dei diari scritti da alcune delle persone uccise.Dieci persone morte e nessuno in più che possa essere accusato di dieci omicidi. Maine sospirò, scuotendo la testa; "In questo caso...chi gli ha uccisi".DOCUMENTO MANOSCRITTO MANDATO A SCOTLAND YARDDAL CAPITANO DEL PESCHERECCIO "EMMA JANE"Ricordo che sono sempre stato uno con l'immaginazione romantica, col piacere sadico nel vedere o nel causare la morte. Il delitto e il suo castigo mi hanno sempre affascinato. Godo fama di giudice spietato, da forca ma non la merito. Dovevo commettere un assassinio, ma non uno normale, volevo qualche cosa di teatrale e fantastico. Mi raccontarono che esistevano delitti che la legge non aveva il potere di punire.Sentii la storia dei Rogers e da lì partii per il mio piano; mi servivano dieci persone che la giustizia umana non era in grado di giudicare, dieci come i negretti della filastrocca. Cercai quindi di conoscere qualcosa fondamentale per indurli a soggiornare qua nell'isola incastrandoli. Il mio piano riuscì. Però erano solo nove persone escluso me e quindi avevo bisogno di una decima vittima. La trovai in un uomo di nome Morris, spacciatore di stupefacenti e responsabile della morte della figlia di un mio amico, ragazza che si uccise a ventun anni. Lui lo ammazzai per primo uccidendo uno dopo l'altro tutti gli invitati, maggiordomo e governante compresi.All'inizio e cioè per le prime due morti mi fu facile perché nessuno ancora sospettava di niente. Ma poi dovetti agire con molta cautela.Come avevo immaginato fu ispezionata l'isola e si scoprì che non c'era nessuno. Sempre secondo i miei piani, ad un certo punto avevo bisogno di un alleato e scelsi Armstrong, un tipo ingenuo. Lo convinsi dicendo che avremmo simulato la mia morte perché così io potevo indagare la notte senza che nessuno mi scoprisse.Lo scherzetto dell'ape era piuttosto puerile, ma in un certo modo me ne compiacevo.Avevo appuntamento con Armstrong, fuori di casa, alle due meno un quarto. Lo portai con me sul bordo della scogliera; gli diedi una spinta per fargli perdere l'equilibrio e precipitò giù fra le onde. Devono essere stati i miei passi quelli che Blore udì. Passarono alcuni minuti prima che mi inseguissero.E così, venne il momento di Blore; quando si avvicinò avevo già pronto il blocco di marmo. E Blore uscì di scena.Dalla mia finestra vidi Vera sparare a Lombard, una ragazza piena di risorse.E così preparai la scena di Vera, che come da me previsto s'impiccò.Io adesso imbucherò questo resoconto in una bottiglia e la lascerò viaggiare nel mare aperto. Dubito quindi che si risolverà questo caso. Io adesso mi suiciderò sparandomi nello stesso punto dove gli altri videro il sangue.Un giorno qualcuno allarmato raggiungerà quest'isola e troverà dieci cadaveri immersi in un mistero che è quello di Nigger Island.
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