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DIFFERENZA TRA CLASSICISMO E ROMANTICISMO, Appunti di Storia Dell'arte

Riassunto del classicismo e del romanticismo con spiegazione delle differenze tra i due movimenti e analisi delle opere caratteristiche.

Tipologia: Appunti

2020/2021

Caricato il 07/05/2021

rosaalu01
rosaalu01 🇮🇹

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26 documenti

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Scarica DIFFERENZA TRA CLASSICISMO E ROMANTICISMO e più Appunti in PDF di Storia Dell'arte solo su Docsity! DIFFERENZA TRA CLASSICISMO E ROMANTICISMO Il Neoclassicismo e il Romanticismo sono due movimenti artistico-letterari molto differenti. Il Neoclassicismo comparve nella seconda metà del 1700 e, alla ricerca di una nuova armonia tra uomo e natura in contrapposizione con gli stili sfarzosi Barocchi, prese come riferimento la storia classica e le linee armoniche che definiscono la “bellezza classica”. Il Romanticismo, nato alla fine del 1700, oppose a questa visione la sfera del sentimento, del dolore, del mistero, della passione e dell’irrazionalità, prendendo come riferimento la storia del medioevo considerato, fino ad allora, periodo buio e barbarico. IL NEOCLASSICISMO Il Neoclassicismo fu un movimento artistico-letterario che si sviluppò in Europa tra la seconda metà del Settecento e il primo decennio dell’Ottocento, manifestando un rinnovato e particolare interesse verso la civiltà antica, soprattutto greca, scelta come modello da emulare. Per il Neoclassicismo l’imitazione dei modelli classici aveva lo scopo di recuperare le antiche forme di bellezza, l’equilibrio della forma e delle linee in contrapposizione con lo sfarzo e i caratteri mossi del Barocco. In questo senso quella dell’antica Grecia veniva vista dal Neoclassicismo come un’età in cui l’umanità viveva in armonia con la natura ed il bene coincideva con la bellezza. Le scoperte archeologiche di Ercolano, nel 1738 e di Pompei nel 1748, insieme al crescente interesse per le testimonianze del mondo classico rappresentano la spinta fondamentale alla formazione dello stile, e i modelli figurativi greci e romani sono stati i punti di riferimento costanti per tutti i gli artisti neoclassici. Il Neoclassicismo non si è sviluppato soltanto sulla sperimentazione artistica condotta dagli atelier e dalle Accademie ma anche su una riflessione teorica articolata ed erudita con una base filosofica nettamente illuminista. L'estetica neoclassica, infatti non è stata teorizzata da artisti ma da intellettuali aderenti all'Illuminismo. Centrale fu la figura dello storico dell'arte e archeologo tedesco Johann Winckelmann che elaborò la concezione di bellezza ideale. Nei suoi libri principali, le Considerazioni sull'imitazione delle opere greche nella pittura e nella scultura, del 1755 e la sua Storia dell'arte dell'antichità, del 1764, fissò i principi del Neoclassicismo. Il concetto di bello ideale secondo Winckelmann è infatti l'aspetto centrale del suo pensiero, fondato su:  una particolare reinterpretazione dell’arte classica, ritenuta come esempio di perfezione assoluta e assunta come modello.  l'imitazione intesa come il contrario della copia. La conoscenza dell'antico rappresenta uno stimolo creativo, apertura della libertà d'immaginazione per creare opere nuove, moderne.  la "nobile semplicità e quieta grandezza", che si contrappone agli eccessi e alle irregolarità del Barocco e del Rococò.  la "grazia" intesa come armonia, equilibrio e "gradevolezza secondo intelletto".  l'arte intesa come espressione di valori morali e stimolo al miglioramento etico della società. Accanto al Winckelmann troviamo altri teorici del Neoclassicismo, come Lessing e il pittore Mengs, entrambi tedeschi. Tra gli altri teorici si trovano anche alcuni italiani come Leopardo Cicognara e Francesco Milizia. Lo stile è caratterizzato da un sostanziale riferimento all'arte classica e da una ricerca di razionalità e semplicità dell'immagine che si esprime attraverso:  forme essenziali e pure,  semplicità e assenza di dettagli,  geometria,  equilibrio compositivo,  contorni netti,  pochi colori,  chiaroscuri molto graduati,  chiarezza espressiva,  assenza di contenuti emozionali, in un generale "ritorno all'ordine" e come reazione al precedente gusto rococò. La scultura neoclassica è particolarmente legata ai modelli dell'antichità, soprattutto per  la scelta dei temi: mitologici, storici e ritrattistica  la ripresa delle proporzioni secondo i canoni policleteo e vitruviano  la forte idealizzazione  la predilezione del marmo  la valenza moraleggiante o ideologica Per la scultura l'artista che interpreta meglio la bellezza ideale del neoclassicismo è l'italiano Antonio Canova. Tra i maggiori artisti appartenenti a questo stile si possono ricordare, per la pittura: Jaques-Louis David e Antoine-Jean Gros francesi, e l'italiano Camuccini. Jacques-Louis David David compie anche un viaggio a Napoli, Ercolano e Pompei. L'analisi di David sul mondo antico si compie soprattutto attraverso numerosi disegni. Sono opere dal segno nitido e rigoroso, dove la linea, sempre più sottile e precisa crea forme chiuse e solide. Nel 1780, realizza le sue prime opere, tra cui il Belisario che riceve l'elemosina ed espone al Salon Parigino. In questo periodo David sceglie episodi classici intesi come modelli di virtù e riferimenti agli ideali politici contemporanei. Le convinzioni civili e politiche di David si manifestano nel Giuramento degli Orazi, oggi al Louvre, richiesto dal re Luigi XVI e dipinto dopo un secondo soggiorno romano, avvenuto tra il 1784 e 1785. Realizza Le Sabine e Leonida alle Termopili. Affascinato dalla figura di Napoleone, David ne diviene in poco tempo il pittore ufficiale e contribuisce con i suoi quadri a diffondere l'immagine eroica dell'imperatore. Nascono in questo periodo opere come Napoleone valica il Gran San Bernardo del Louvre, La distribuzione delle aquile di Versailles e l'Incoronazione di Napoleone del 1808. Molto intensi sono i ritratti dei personaggi della corte napoleonica, sono opere che rivelano grande capacità di indagine psicologica e particolare finezza tecnica. Opere Il giuramento degli Orazi racconta la vicenda dei tre fratelli romani Orazi. Tra loro e i tre fratelli Curiazi di Albalonga si verificò uno scontro armato. David raffigura il momento nel quale gli Orazi giurano al padre di combattere fino alla loro morte per Roma. L’artista prende in prestito la leggenda per esaltare l’impegno politico ed eroico del singolo a favore del bene comune. Per guidare la lettura nella giusta direzione, David, utilizza una illuminazione particolare. La luce è fredda e cristallina. È sicuramente una luce ideale che scolpisce le forme e i personaggi come fossero statue. Anche la disposizione dei personaggi è attentamente studiata per renderli immediatamente identificabili. Il giuramento degli Orazi è un’operazione di comunicazione collettiva veramente efficace. I protagonisti sono disposti sulla scena come su di un palcoscenico. David raffigura l’avvenimento nel modo più comunicativo e semplice possibile. L’azione si svolge da sinistra verso destra. I fratelli raffigurati insieme, come un gruppo scultoreo classico, sono al cospetto del loro padre. Con un gesto eroico prestano il loro giuramento. Sono dipinti di profilo come le effigi sulle monete romane. La morte di Marat Per rendere l’atmosfera mistica del dipinto, David decise di non rappresentare l’azione dell’omicidio. Infatti, nella scena non compare Charlotte Corday. Marat è rappresentato ormai cadavere. Sulla scena e sul corpo del politico compaiono i segni dell’evento. Questa scelta, inoltre, è coerente con i principi della tragedia classica nella quale non veniva rappresentato il fatto tragico sulla scena ma era evocato. Analogamente ad altri artisti, quali Canova, David rappresenta il momento successivo all’evento drammatico. David, quindi, spoglia la scena dei particolari di cronaca. Elimina anche gran parte dell’arredo presente realmente nella stanza di Marat. Le carte e le pistole affisse alla parete lasciano il posto ad uno sfondo monocromo. L’artista sostituì la cesta usata come appoggio con un piano lineare. La posizione del corpo è volutamente una citazione di epoca rinascimentale. David realizzò il dipinto intitolato La morte di Marat con colori ad olio su tela. Inoltre, sfumò i colori e usò le velature per creare superfici uniformi e accuratamente definite. Infine, progettò il dipinto utilizzando disegni e, probabilmente, un bozzetto ad olio. ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Il tema raffigurato è un seguito del leggendario Ratto delle Sabine, e precisamente l'epilogo di tre anni successivo al violento rapimento: i Sabini, tentando di riprendere le loro donne rapite dai romani guidati da Romolo, si scontrarono con essi. I contendenti decisero di battersi a duello, ma l'intervento delle donne Sabine con i loro bambini fece cessare ogni ostilità. Il centro del dipinto è infatti occupato da Ersilia, che spalanca le braccia, le donne sabine e i bambini nati dall'unione con i Romani, che cercano di impedire lo scontro tra Tazio, Romolo e gli eserciti delle due città. Per questo dipinto a soggetto storico David rompe con lo stile severo e lineare che usava per Il giuramento degli Orazi a favore di uno stile più realistico e morbido, fatto di corpi resi con linee curve ed eleganti, su ispirazione della pittura vascolare greca. Un esempio è la scelta di dipingere nudi alcuni soldati e i bambini: la nudità in pittura era vietata durante la Rivoluzione. Interessante questa rappresentazione: in basso a sinistra si nota un ragazzo nudo, che è probabilmente una figura che indica Roma: la giovane età del personaggio sembra richiamare alla giovane età di Roma stessa, nel periodo del Ratto delle Sabine, mentre il fatto che il giovanetto sia nudo è un riferimento alla Roma sprovvista di risorse, costretta a compiere il rapimento delle Sabine per necessità. IL ROMANTICISMO l termine Romanticismo indica il movimento culturale e artistico che prese piede alla fine del 1700 fino a metà 1800 caratterizzato da una visione passionale della vita e delle arti in cui il sentimento prevale sulla ragione. Il Romanticismo nasce in risposta alla culto della razionalità e della bellezza classica ricercate dalle correnti dell’Illuminismo e del Neoclassicismo . Il Romanticismo e i suoi esponenti si impegnano quindi nella ricerca delle manifestazioni di spiritualità, emotività, fantasia, immaginazione e individualità contro la razionalità e la bellezza astratta della tradizione greco-romana. Ogni espressione artistica viene toccata e coinvolta dalla visione del Romanticismo che indaga ogni aspetto della passione: anche il dolore della non conoscenza, il culto del mistero diventano parte integrante di questo pensiero. Rispetto agli altri paesi europei, il Romanticismo italiano si sviluppa con un certo ritardo e assume caratteristiche diverse. Nel complesso, il Romanticismo si pone come un rovesciamento delle regole, rispetto al Neoclassicismo. Soprattutto sono opposti i due modi di vedere e sentire la natura:  la visione neoclassica si accosta al pensiero dell'illuminismo e segue un criterio di ordine, semplicità e razionalità.  La visione romantica riscopre il sentimento e la passione, subisce il fascino del mistero, dà più importanza alla dimensione irrazionale e al mondo delle emozioni. L'estetica romantica si esprime con il colore, la fantasia, la complessità, il dinamismo, e una componente espressionistica piuttosto evidente. Con il Romanticismo si coglie nell'arte l'esplosione di un'inquietudine di fondo, ma anche una ricerca di individualità, intesa in due modi:  come visione individuale dell'artista attraverso lo stile, la tecnica, la ricerca di un linguaggio originale, personale;  o come coinvolgimento emotivo individuale dello spettatore. Mancano il distacco e il tono moraleggiante tipici del neoclassicismo, e che presumono uno spettatore generico. Ogni contenuto viene sempre spinto all'estremo, contro la misura e l'equilibrio neoclassici, spesso si tende all'eccesso. C'è anche una ricerca di assoluto che rinvia alla filosofia romantica e una riscoperta della dimensione del sacro. Nella filosofia diventano importanti le teorie di Von Schlegel (1803) e di Schelling (1799-1800) sull'identità tra natura e spirito, applicate dal pittore tedesco Friedrich, uno dei maggiori rappresentanti del Romanticismo nell'arte. Friedrich, nei suoi dipinti, pone l'uomo in rapporto con la Natura infinita ed esprime un sentimento di sgomento. Egli afferma: "il compito di un'opera d'arte è di riconoscere lo spirito della Natura, comprenderlo, registrarlo e renderlo con tutto il cuore e il sentimento". In Inghilterra la pittura romantica è rappresentata soprattutto da Turner (1755-1851) e Constable (1776- 1837). Viandante davanti al mare di nebbia di Friedrich, 1818 Il Viandante sul mare di nebbia, è il dipinto più noto e famoso di Caspar David Friedrich. È considerato il manifesto della pittura romantica. Il Viandante sul mare di nebbia fu, già nella sua epoca, considerato un simbolo del Romanticismo. Friedrich riuscì, infatti, a sintetizzare i principi di questo movimento intellettuale con la sua opera. Altri lavori dell’artista riprendono temi inseriti nel dipinto ma il Viandante sul mare di nebbia li unisce tutti in un contesto efficace e comunicativo. Uno dei temi del romanticismo è quello del viaggiatore, del senza patria. Il viandante è bello e sventurato, un eroe contemporaneo che non porta su di sé i segni di una bellezza fisica e di una forza classica. Si tratta di un nuovo eroe che è arreso al mondo e al suo destino e si avventura verso il suo futuro drammatico. I temi rappresentati nel dipinto sono quelli dell’infinito, del sublime e dello smarrimento empatico attraverso l’immedesimazione con il paesaggio naturale sottoposto a un importante evento meteorologico. La natura viene, quindi, assunta come un protagonista vivente, forse, più importante del viandante che rimane di schiena. La personificazione della natura avviene attraverso l’episodio meteorologico che dà anima e vita al paesaggio. L’uomo, Il viandante in questo caso, è, indifeso e misero di fronte al meraviglioso infinito naturale che ha di fronte. Il mare di nebbia rappresenta questa condizione della quale l’uomo romantico ha consapevolezza. Il viandante si perde così nella contemplazione del mare di nebbia e questa perdita annulla la sua individualità in una sorta di nirvana esoterico. Il sentimento che Friedrich vuole mettere su tela attraverso Viandante sul mare di nebbia è il sublime, tema molto caro agli artisti romantici, tanto pittori quanto letterati: si tratta di una sensazione fatta di meraviglia, sorpresa, attrazione, ma anche di sgomento, paura, preoccupazione. È una forza che attrae il viandante verso l’infinito mare di nebbia, ma che al tempo stesso lo turba, lo rende impotente. La natura prevale dunque sull’uomo – spesso rappresentato come una piccola figura nera nei dipinti di Friedrich – e il viaggiatore non può fare altro che ammirarla in silenzio, inerme. Il pittore dipinge quindi non soltanto semplici paesaggi, ma stati d’animo, emozioni umane. Il significato del Viandante sul mare di nebbia può essere inoltre interpretato come una esaltazione della solitudine e dell’individuo: nessuno disturba la quiete del dipinto, popolato soltanto dal protagonista che, solo, ammira il mare di nebbia, estraniato dal mondo, come fosse l’unico ad abitarla. La natura, come per la maggior parte degli artisti romantici, è la protagonista silenziosa di questo dipinto, in grado di rapire l’uomo e di condurlo a un momento di contemplazione e spiritualità. ROMANTICISMO E NEOCLASSICISMO A CONFRONTO Nell'arte, Classicismo e Romanticismo aprono due grandi strade espressive, apparentemente contrarie, ma essendo appartenenti allo stesso contesto culturale e storico presentano molti punti di collegamento. Infatti nelle opere di gran parte degli artisti attivi nella prima metà dell'800 sono spesso presenti elementi stilistici appartenenti ad entrambe le visioni estetiche. E' il caso ad esempio dell'opera di Fussli. Ma anche in artisti decisamente romantici come Gericault e Delacroix ci sono dei particolari classicheggianti. E' più difficile invece rintracciare elementi classici nella pittura di Friedrich e Turner. Eppure gli artisti romantici si oppongono vivacemente a quelli neoclassici (come gli intellettuali romantici a quelli illuministi). Ma l'opposizione radicale rimane solo sul piano teorico e delle intenzioni. Gli artisti romantici e neoclassici hanno di fatto la stessa formazione, hanno compiuto gli stessi studi, e possiedono la stessa cultura. Quello che cambia è la reazione espressiva. Di conseguenza le opere appaiono molto diverse tra loro. Nella pittura di questo periodo, dal punto di vista dello stile si possono riconoscere le componenti più neoclassiche o le componenti componenti più romantiche secondo uno schema di massima. Elementi neoclassici Elementi romantici ordine, rigore regolarità, geometria, semplicità e chiarezza proporzoni forme pulite e nette contorni delineati, razionalità, controllo visione astratta, distaccata sobrietà cromatica ricorso all'antichità classica visione laica visioni eroiche, idealizzate sicurezza, fede nella ragione, nella scienza, nel progresso disordine, spontaneità, irregolarità, naturalismo complessità e confusione deformazione, forme indistinte, macchie assenza di contorni fantasia, sentimento, passione coinvolgimento emozionale colorismo ricco ricorso al Medioevo spiritualità, visioni oscure, strane, misteriose inquietudine, paura dell'ignoto, misticismo
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