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Differenza tra la dittatura cilena, uruguayana e argentina, Appunti di Storia degli Stati Uniti d'America

Nozioni tratte dalla conferenza tenuta da un professore argentino sulle tre dittature negli anni '60

Tipologia: Appunti

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Scarica Differenza tra la dittatura cilena, uruguayana e argentina e più Appunti in PDF di Storia degli Stati Uniti d'America solo su Docsity! Comparazione dell’esperienza cilena, uruguayana e argentina. Cronologia: La prima dittatura di nuovo tipo è quella del Brasile: golpe del 1964. Parliamo di nuovo tipo di dittatura, precedentemente il continente ne aveva di certo conosciute altre, ma abbiamo due differenze sostanziali: 1. Queste dittature nuove non hanno un carattere autoritario ma un’intenzione totalitaria, ovvero l’intenzione dei militari e civili che li appoggiano nel potere di reprimere, controllando tutto. Si vuole ottenere un controllo della popolazione. Le vecchie dittature non si interessavano di ciò che la gente pensava. 2. L’altra differenza riguarda il voler imporre quello che il governo pretende. Se in una vecchia dittatura uno studente protestava, lo portavano in commissariato e veniva picchiato, ma dopo due giorni veniva fatto portare a casa dai genitori sperando che avesse imparato la lezione. Con le nuove dittature vengono introdotti sistemi di tortura come lo shock elettrico, ma soprattutto nell’interrogatorio si vuole sapere di eventuali complici. Similitudini ideologiche e strategiche: La dottrina di sicurezza nazionale. Fu disegnata negli Stati Uniti e inculcata durante gli anni ’60 agli ufficiali dell’esercito latinoamericano. Consiste in una serie di ipotesi di conflitto. L’esercito si prepara ad un eventuale conflitto. Definisce il nemico non come un paese straniero ma come i cittadini che hanno appreso un’ideologia straniera, quindi il nemico è all’interno. Il nemico degli anni ’60 era il Marxismo internazionale, che aveva tre accezioni: 1. I lavoratori influenzati dal Partito comunista; 2. Organizzazioni studentesche di sinistra; 3. Intellettuali ispirati dal Marxismo. Tutti questi passano per nemici. Un altro elemento in comune è la mentalità militare. Le vecchie élite che vogliono conservare potere sociale sono arrivati alla conclusione di non poterlo conservare senza la forza militare. Questo porta alla militarizzazione della vita sociale. non è solo vigilanza, ma controllare lo stile di vita, modo di vestire. Il terzo elemento in comune è la collaborazione tra dittature. Le dittature capiscono che per imporre il potere bisogna collaborare. Il nome che danno a questa collaborazione è Plan Condor. È un piano operativo, dei servizi di intelligence delle dittature del cono sud, esteso al Paraguay. Un altro elemento in comune è il liberalismo economico. Quando salgono al potere queste dittature non hanno un piano economico o un’idea chiara di quello che vogliono fare dal punto di vista economico. Uno dei problemi è che sono dittature che sorgono come reazioni, per questo chiamate controrivoluzioni, senza avere un piano proprio. Alla metà degli anni 70 si adotta un’ideologia creata nell’Università di Chicago, che va a fare i primi esperimenti neoliberali nel mondo. Essi si fanno in condizioni ottime perché sono condizioni di laboratorio, non ci sono sindacati, non ci sono proteste. Differenze: La prima differenza è il contesto. Il primo caso è quello del Cile, che è un caso speciale; in Cile il golpe militare non avviene solo per replicare gli effetti della rivoluzione cubana ma per abolire un governo che era salito al potere in forma democratica però si considerava rivoluzionario e che pretendeva di trasformare il Cile in un paese socialista, non si trattava di una rivoluzione preventiva per prevenire qualcosa che sarebbe potuto succedere oppure una rivoluzione per fermare un processo che stava avanzando. C’era già una rivoluzione, una realtà di sinistra molto forte, socialista, comunista, che era salito al potere e iniziato un periodo di riforme molto importanti. Il golpe militare cileno inizia con un bombardamento con aerei del palazzo presidenziale di Salvador Allende; la morte di migliaia di persone. Era un golpe violento. In cambio il golpe uruguaiano è abbastanza distinto. Le sinistre politiche avevano già creato un fronte politico che non aveva però ottenuto una vittoria elettorale. In Uruguay governava un presidente, eletto democraticamente ed era di destra, rappresentava gli interessi più conservatori. In Uruguay il colpo di Stato verrà fatto perché questo presidente di destra non aveva una maggioranza parlamentare. Il parlamento era diviso in tre partiti e il partito del presidente aveva soltanto il 30% dei voti. Il presidente chiama e militari per chiudere il parlamento, cioè un’auto golpe. Un’altra caratteristica importante è che c’è una continuità nel governo, per assicurarla chiamano i militari e chiudono il parlamento, si reprimono le proteste e si mettono fuori legge i partiti di sinistra. Non ci fu nessun bombardamento. Il caso argentino è un caso anch’esso distinto. In Argentina non fu il primo colpo di Stato ma il primo colpo di stato militare di nuovo tipo. Il governo del 1966 era molto simile a quello brasiliano con una differenza: il governo brasiliano era repressivo, violento, non aveva problemi ad assassinare gli oppositori. La dittatura argentina durò dal 1966 al 1973. Alla fine degli anni 60 a Córdoba ci sarà una ribellione popolare, poi sorge un gruppo che realizza azioni guerrigliere tra gli anni 69 e 72, fino al punto in cui la dittatura argentina militare decide di negoziare con Perón, il leader populista, che si trovava ammalato in Spagna e riportarlo in Argentina per frenare la rivoluzione. La repressione non era servita a frenare il movimento popolare e i movimenti guerriglieri allora la dittatura argentina si ritira e sono convocate le elezioni alle quali vince Perón. La sua terza moglie assume il potere, la situazione continua come un caos in cui ci sono movimenti di estrema destra che uccidono quelli di sinistra, di guerriglieri di sinistra che rapiscono dirigenti e affrontano la destra peronista. In questa situazione di caos interviene l’esercito, chiamati da alcuni civili: questo avviene nel marzo del 1976, quindi la violenza è antecedente al golpe. Abbiamo capito che si tratta di tre contesti diversi e questo è importante per capire il resto delle differenze. La seconda è la metodologia della repressione. Nel caso cileno abbiamo un’esibizione nei primi mesi del golpe, un’esibizione di violenza. Si concentrano tutte le persone nello stadio nazionale del Cile, non si fa segreto che tutte le persone prese sono portate lì. Si fa dimostrazione di crudeltà perché tutti abbiano paura. Questo avrà un effetto collaterale perché crea un’indignazione nel resto del mondo e questo creerà abbastanza problemi al governo militare cileno. In Uruguay c’è un altro elemento: per prima cosa il golpe non era così drammatico. Il governo aveva interesse nel dimostrare che c’era una continuità, Una cosa comica è uno dei primi decreti del governo militare uruguaiano in cui alla stampa è vietato attribuire intenzioni dittatoriali al governo. Il governo non vuole che il sangue scorra per le strade, e quando i sindacati fanno uno sciopero generale in risposta al colpo di stato, l’esercito non uccide nessuno. La dittatura militare argentina del ’76 guarda quella cilena e prende spunto da essa, non conviene che scorra sangue anche per il resto del mondo, ma si pone il problema di come creare una violenza estrema che si noti, allora nascono le sparizioni. Questo confuse all’epoca l’opinione pubblica. Quando ci fu il mondiale in Argentina nel 1978 ci fu l’intenzione di boicottarlo ma questo fallì. Durante il mondiale ci furono interviste alle famiglie di queste persone però la versione delle vittime non veniva quasi ascoltata perché non aveva credibilità. Alla fine si capì che questa non era la strada giusta perché avevano un problema di immagine serio. La terza differenza riguarda la vita politica, le tre dittature dopo aver conquistato il potere hanno un dilemma: come fare la democrazia? Questi regimi non erano solo militari, ma civico militari. Il golpe è un’emergenza ma in futuro dovranno stabilire la loro ideologia. In Cile il capo della giunta militare va a costituire una specie di caudillo-leader e la figura di Augusto Pinochet emerge, diventa una specie di padre della patria e diventa come una specie di tiranno che pretende di diventare governatore. Riesce a creare una costituzione usando la forza e il potere che ha e si stabilisce all’interno del governo. In Uruguay e più complicato: il presidente che chiamò i militari nel 1976 termina il mandato è il potere è preso dalla giunta militare. Dal 1976 il regime in cominciò a volgere al termine, un chiaro segno fu la sconfitta nel 1980 al referendum sulla modifica della costituzione: il 57% dei voti furono contrari. Questo dimostrava l’impopolarità del governo militare, accentuata dalle difficili condizioni economiche. Nel caso argentino non c’è un militare con la capacità politica per imporsi sopra il resto. Si crea una specie di rotazione politica nel governo e l’esercito è il corpo che esercita direttamente il potere. La quarta differenza riguarda l’economia e la quinta la posteriorità della dittatura . La dittatura cilena trovò esito positivo economicamente, conobbe anche crisi economiche però avendo più tempo e più disponibilità riuscì a stabilizzare l’economia. Sotto questo punto di vista molte persone sostengono che la dittatura fu necessaria perché iniziò anche una modernizzazione tecnologica. Nell’economia la dittatura argentina fu un fallimento, non porta soltanto una guerra persa contro la Gran Bretagna, ma anche un’inflazione molto alta e oggi la considerazione che gli argentini hanno della dittatura è essenzialmente negativa. Quando la dittatura militare cade abbiamo giudizi molto negativi contro di lei da parte del popolo argentino, mentre in Cile anche dopo la caduta della dittatura il popolo sosterrà Pinochet. Nel caso dell’Uruguay la sua esperienza dittatoriale è un fallimento economico e sociale, e quando la dittatura terminerà ci sarà un consenso negativo verso di lei. In tutti e tre i casi quando la dittatura finisce, sia che ha un consenso negativo o positivo, l’esercito mantiene un potere importante, per esempio in Argentina pochi anni dopo i comandanti sono liberati. Questi tre paesi si caratterizzano per una cultura politica distinta. L’Uruguay è un paese laico, per niente religioso, la chiesa non ha peso politico. L’argentino dà molta importanza alla religione. È un paese in cui il cattolicesimo e parte della costituzione. Nel caso cileno la questione più complicata perché ci sono settori
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