Docsity
Docsity

Prepara i tuoi esami
Prepara i tuoi esami

Studia grazie alle numerose risorse presenti su Docsity


Ottieni i punti per scaricare
Ottieni i punti per scaricare

Guadagna punti aiutando altri studenti oppure acquistali con un piano Premium


Guide e consigli
Guide e consigli

Differenze tra Nedda e Rosso Malpelo, Appunti di Italiano

Differenze delle opere di Giovanni Verga

Tipologia: Appunti

2019/2020

Caricato il 05/10/2020

Simonam12
Simonam12 🇮🇹

4.4

(17)

18 documenti

1 / 2

Toggle sidebar

Spesso scaricati insieme


Documenti correlati


Anteprima parziale del testo

Scarica Differenze tra Nedda e Rosso Malpelo e più Appunti in PDF di Italiano solo su Docsity! DIFFERENZE TRA NEDDA E ROSSO MALPELO In Nedda, Verga mette in luce la situazione degli umili, dei poveri, dei vinti, che si arrendono al loro destino di fame e povertà. All’inizio della novella il narratore parla di un‟esperienza personale, un ricordo della sua infanzia, e si riferisce a se stesso in prima persona. Rivolgendosi anche al lettore, il narratore tratta la materia con i commenti personali nella narrazione. Il linguaggio è ancora ricco di toscanismi, e gli elementi popolari e dialettali consistono di nomi e soprannomi siciliani, e di qualche proverbio dialettale, inseriti però in un lessico fondamentalmente letterario e tradizionale. Tali elementi sono anche evidenziati dal corsivo, un fatto che li distingue e mette in rilievo la presenza dell’autore. Quando inizia il racconto su Nedda, la narrazione diventa in terza persona. Nedda è la novella che anticipa la poetica verista di Verga. Nella narrazione sono presenti, infatti, alcuni “indizi” caratteristici dello stile verista che Verga svilupperà successivamente. In questa novella, Verga non è nella sua fase del tutto verista, poiché la struttura e la scrittura del testo sono ancora tradizionali, e l’ambiente della campagna non è innovativo. La novità rilevante è la rappresentazione realistica e drammatica, che riguarda da una parte la situazione economica ed esistenziale e dall’altra gli atteggiamenti del mondo popolare siciliano. In Nedda non viene ancora applicato il metodo dell’impersonalità In Rosso Malpelo vi sono più elementi tipici e caratteristici dello stile verista di Verga rispetto alla novella di Nedda. Per esempio, qui viene sviluppata la tecnica dell’impersonalità del narratore e la tecnica di straniamento. In Rosso Malpelo l'inizio evidenzia subito la rivoluzionaria novità dell'impostazione narrativa verghiana: affermare che Malpelo si chiama così perché ha i capelli rossi ed ha i capelli rossi perché è un ragazzo malizioso e cattivo. Da queste parole si rivela una visione primitiva e superstiziosa della realtà e tutta la vicenda viene narrata da questo punto di vista, cioè non quello del narratore colto ma da uno qualunque dei vari minatori della cava in cui lavora Malpelo. Di conseguenza anche il linguaggio non è quello che potrebbe essere dello scrittore, ma è un linguaggio carente, intermezzato da modi di dire, paragoni, proverbi e imprecazioni. La voce narrante non è identificabile con l'autore reale, non è portavoce della sua visione del mondo; il narratore riflette, invece, la mentalità dei personaggi che si muovono all'interno della storia, il loro mondo di valori e necessità. In Rosso Malpelo si proietta tutto il pessimismo dell'autore e la sua visione lucida ma disperatamente rassegnata di tutta la realtà negativa sociale e naturale. Nessuna illusione di trovare lontano dalle luci e dal caos cittadino un genuino mondo contadino dove rifugiarsi e dove trovare brava e buona gente. Rosso Malpelo è l’emblema della diversità: è orfano, debole, diverso, e ha i capelli rossi. Il potere condizionante più forte è dato dalla superstizione che la cattiveria sia legata alla diversità.
Docsity logo


Copyright © 2024 Ladybird Srl - Via Leonardo da Vinci 16, 10126, Torino, Italy - VAT 10816460017 - All rights reserved