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Diritto Amministrativo - Manuale Di Diritto Amministrativo - Casetta, Sintesi del corso di Diritto Amministrativo

Sintesi del compendio CASETTA

Tipologia: Sintesi del corso

2010/2011

Caricato il 04/01/2011

elyazzola
elyazzola 🇮🇹

4.8

(5)

6 documenti

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Scarica Diritto Amministrativo - Manuale Di Diritto Amministrativo - Casetta e più Sintesi del corso in PDF di Diritto Amministrativo solo su Docsity! DIRITTO AMMINISTRATIVO Sintesi del libro: Manuale di Diritto Amministrativo Capitolo II Ordinamento Giuridico e Amministrazione: La Disciplina Costituzionale 1-Diritto Amministrativo e nozione di ordinamento giuridico Per ordinamento giuridico s’intende l’assetto giuridico e l’insieme delle norme giuridiche che si riferiscono ad un determinato gruppo sociale. Ai fini dello studio del diritto amministrativo, è spesso utilizzata la concezione istituzionale del diritto, la quale equipara l’ordinamento giuridico e l’istituzione, e concepisce tale diritto non come insieme di norme ma come l’organizzazione di un ente sociale. Tale teoria appare applicabile ad un diritto che è caratterizzato da una disorganicità del panorama legislativo e dalla presenza di principi non scritti che disciplinano l’azione amministrativa. Per quanto concerne l’impostazione istituzionalistica, essa consente di illuminare facilmente la rilevanza del fenomeno organizzativo, particolarmente evidente nell’esperienza amministrativa. Gli ordinamenti giuridici derivati e il problema del loro riconoscimento giuridico Alcuni ordinamenti giuridici riconosciuti possono dar vita ad ordinamenti derivati, però le norme di questi ordinamenti non sempre vengono accettati dai primi ordinamenti “ufficiali”. A rispetto degli ordinamenti principali, viene preposta la figura del giudice, il quale garantisce la risoluzione dei conflitti sorgenti tra gli ordinamenti e tutela gli interessi dei medesimi. 2-L’amministrazione nella costituzione: in particolare il modello di amministrazione emergente dagli Artt. 5-95- 97-98 I modelli di amministrazione nella costituzione Nella costituzione si rilevano diversi modelli amministrativi senza però individuarne uno di principale. Secondo l’art. 98 della Costituzione, l’amministrazione è direttamente legata alla collettività nazionale, ove al suo servizio vi troviamo degli impiegati. Come riportato dall’art. 95 della Costituzione, il quale è caratterizzato dal disegno del decentramento amministrativo e della promozione delle autonomie locali, capaci di esprimere un proprio indirizzo politico- amministrativo. L’art. 97 della Costituzione prevede un’autonomia da parte dell’amministrazione nei confronti del controllo politico del governo. Tale articolo pone dei limiti anche al legislatore, il quale può disciplinare l’amministrazione solo in merito all’organizzazione. Si può rilevare che l’amministrazione non è pienamente autonoma né totalmente soggetta al potere governativo. L’indirizzo politico e amministrativo del governo L’art. 95 della Costituzione da l’idea che l’amministrazione sia una funzione servente del governo. Questa norma sembra in un qualche modo implicare l’introduzione della politica nella Pubblica Amministrazione, sulla quale il ministro/politico deve in qualche modo decidere. Sempre l’articolo 95 della Costituzione indica l’azione del parlamento e del governo come un azione di indirizzo politico ed amministrativo.  L’indirizzo politico si può definire come quel complesso di manifestazioni di volontà in funzione del conseguimento di un fine unico, le quali comportano la determinazione di un impulso unitario e di un coordinamento affinché i vari compiti statali si svolgano in modo armonico.  L’indirizzo amministrativo, invece, deve essere stabilito nel rispetto dell’indirizzo politico, ciò viene raggiunto attraverso la prefissione di obiettivi da parte dell’azione amministrativa. L’ordinamento fa anche riferimento all’indirizzo politico/amministrativo svolto dai vari organi di governo delle amministrazioni, caratterizzato dalla programmazione generale per l’azione amministrativa e la gestione. Le relazioni tra l’amministrazione e la politica Il momento amministrativo non è una situazione anomala per il governo; nel momento in cui il governo si inserisca nell’azione amministrativa, essendo espressione delle forze politiche di maggioranza, vi pone una certa dose di politicità. Tutto ciò per dimostrare che la distinzione tra politica e amministrazione non è poi così netta; troviamo solo in parte una coincidenza tra politica e governo, mentre si è cercato di mettere al riparo l’amministrazione da manipolazioni politiche indebite soprattutto da parte dei vertici di governo. 4.1-I principi costituzionali della pubblica amministrazione 1-La responsabilità Il principio di responsabilità lo troviamo all’art. 28 della Costituzione: I funzionari e i dipendenti dello Stato e degli Enti Pubblici sono direttamente responsabili secondo le leggi penali, civili e amministrative, degli atti compiuti in violazione dei diritti, in tali casi la responsabilità civile si estende allo stato e agli enti pubblici. Tale principio può essere inteso come corrispondenza tra chi decide e chi risponde. Il termine responsabilità spesso assume significati differenti da quello indicato dalla Costituzione, dove il Costituente si riferiva all’assogettabilità ad una sanzione da parte dell’autore dell’illecito. Principio di responsabilità e responsabile del procedimento Legge sul procedimento amministrativo: Prevede l’istituzione della figura del responsabile del procedimento, tuttavia non si può considerare un applicazione dell’art. 28 della costituzione: tale funzione svolta da suddetto responsabile del procedimento soddisfa un esigenza di trasparenza e di identificabilità di un contraddittore all’interno dell’Amministrazione, che sia individuabile e contattabile da parte del cittadino. Il principio di responsabilità non può essere sostituito da alti principi. Tale rilievo è meno ovvio di quanto si pensi, soprattutto nel caso in cui si consideri la responsabilità politica e la necessità che l’Amministrazione non si trasformi in una struttura autocefala e autoreferenziale, ma risponda al mondo esterno del proprio operato. 2-Il principio di Legalità Tale principio esprime l’esigenza che l’Amministrazione sia assoggettata alla legge, anche se essa, nella sua accezione più alta, è applicabile non soltanto all’Amministrazione, bensì a qualsiasi potere pubblico. Tale principio si rifà all’ideale della legge, quale espressione della volontà generale, rispondendo quindi all’immagine dell’Amministrazione esecutrice della legge. Il principio di legalità come non contraddittorietà Nel nostro ordinamento giuridico convivono più concezioni del principio di legalità. Esso è considerato in termini di non contraddittorietà dell’atto amministrativo rispetto alla legge. Il principio di legalità come conformità formale Oltre alla richiesta di un principio di non contraddittorietà, il principio di legalità richiede anche che l’azione amministrativa abbia anche uno specifico fondamento legislativo. Si tratta nello specifico di un principio di legalità inteso nella sua accezione di conformità formale, nel senso che è fatto obbligo alla Pubblica Amministrazione, oltre a dover rispettare e non contraddire la legge nelle sue azioni, anche di agire nei limiti e nel rispetto delle ipotesi stabilite dalla legge che attribuisce i relativi poteri. Il principio di legalità come conformità sostanziale
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