Scarica Concorrenza Sleale: Atti Illeciti e Remiudi Legali e più Appunti in PDF di Diritto solo su Docsity! LA CONCORRENZA SLEALE: Sono atti di concorrenza sleale gli atti o comportamenti con i quali un imprenditore si avvantaggia in modo illecito a danno degli imprenditori concorrenti. La legge reprime gli atti di concorrenza sleale nell’interesse degli altri imprenditori e non dei consumatori, perché vieta solo i comportamenti che possono danneggiare in concreto altri imprenditori. Sono sleali gli atti idonei a creare confusione, con prodotti e con attività di altri imprenditori in modo tale da sfruttare la loro notorietà. Rientrano nella categoria: L’uso di normi o segni distintivi confondibili con quelli di altri imprenditori e ingannare il pubblico riguardo la natura o alla provenienza. L’imitazione servile, consiste nel copiare la forma o le caratteristiche che distinguono il prodotto da un altro, La concorrenza parassitaria, che ricorre quando un imprenditore riproduce in modo sistematico le iniziative di un concorrente (iniziative pubblicitarie, produttive). ATTI DI DENIGRAZIONE: Sono sleali gli atti di denigrazione, con i quali un imprenditore diffonde notizie o apprezzamenti sull’attività e sui prodotti di un altro imprenditore allo scopo di danneggiare la reputazione. E’ considerata denigratoria non soltanto la divulgazione dei fatti falsi ma anche di fatti veri. ATTI DI VANTERIA: Sono sleali gli atti di vanteria, che consistono nell’approfittarsi di qualità o caratteristiche dei prodotti di un altro imprenditore. Lo costituisce anche la pubblicità per riferimento, che ricorre quando un imprenditore dichiara che un prodotto è simile a quello di un altro imprenditore allo scopo di sfruttarne la notorietà presso il pubblico. ATTI CONTRARI ALLA CONCORRENZA PROFESSIONALE: Sono sleali tutti gli atti contrari ai principi della correttezza professionale, cioè alle regole di comportamento osservate dagli operatori di un settore economico. Sono state considerate scorrette le seguenti: Lo storno di dipendenti, consiste nella sottrazione sistematica del personale di un altro imprenditore, Lo spionaggio industriale o commerciale, consiste dell’appropriarsi dei segreti o delle notizie riservate, Il boicottaggio, realizzato tramite la stipulazione di accordi con altri imprenditori diretti a escludere un imprenditore da rapporti contrattuali o ad applicare ad un imprenditore condizioni contrattuali più gravose, Il dumping, cioè la vendita temporanea di un prodotto sottocosto per provocare una guerra dei prezzi e fare uscire dal mercato uno o più imprenditori concorrenti. RIMEDI CONTRO GLI ATTI DI CONCORRENZA SLEALE: L’imprenditore che ha subito un atto di concorrenza sleale può chiedere al giudice di ordinare la cessazione dell’atto illecito e la rimozione degli effetti dell’atto che è stato compiuto. Se vi è stato dolo o colpa dell’altro imprenditore può richiedere il risarcimento dei danni, che può avvenire mediante la pubblicazione della sentenza di condanna a spese del concorrente. La legge ha lo scopo di scoraggiare i metodi disonesti nell’esercizio di un attività economica, stabilisce una presunzione relativa di colpa a carico di chi ha posto in essere un atto di concorrenza sleale. LE LIMITAZIONI DELLA CONCORRENZA: Derivano da un accordo tra gli imprenditori interessati, che riducono o escludono del tutto la concorrenza tra loro. INTESE: quando gli imprenditori si impegnano a non farsi concorrenza in un dato settore e in una zona per ripartirsi un mercato. CARTELLI: quando gli imprenditori si obbligano a osservare determinate regole comuni per avere profitti più elevati. PATTO DI NON CONCORRENZA: E’ soggetto ad alcuni limiti, a tutela della libertà di iniziativa economica privata in quanto: Deve risultare un atto scritto, ma soltanto ai fini della prova, Deve riguardare a pena di nullità una zona determinata o un’attività determinata. Può avere una durata massima di 5 anni, se è stabilito per un periodo più lungo o a tempo indeterminato, si riduce a 5 anni. EFFETTI DELLA VIOLAZIONE DEL PATTO: Se non rispetta un patto dii non concorrenza un imprenditore è responsabile per il risarcimento dei danni verso gli altri imprenditori con i quali ha concluso l’accordo, ma gli eventuali atti giuridici che ha compiuto con i terzi sono pienamente validi. LIMITAZIONI LEGALI DELLA CONCORRENZA: Sono divieti o restrizioni della libertà di concorrenza tra imprenditori stabiliti dalla legge per motivi di interesse generale. Nel nostro ordinamento i principi limiti legali della concorrenza sono: Le nazionalizzazioni, I monopoli legali, I divieti legali di concorrenza, Le autorizzazioni amministrative. NAZIONALIZZAZIONI: La legge può riservare originariamente o trasferire successivamente imprese o categorie di imprese allo stato o a enti pubblici o a comunità di lavoratori o di utenti. L’espropriazione di un’attività economica può essere disposta solo: Per motivi di preminente interesse generale,