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disegno tecnico prova di discusione, Slide di Disegno tecnico

il documento spiega come si costruisce un disegno tecnico

Tipologia: Slide

2017/2018

Caricato il 30/06/2024

angelo-cinat
angelo-cinat 🇮🇹

5 documenti

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Scarica disegno tecnico prova di discusione e più Slide in PDF di Disegno tecnico solo su Docsity! Idee per insegnare a distanza in maniera efficace Preconoscenze​ > ​Lezione​ > ​Attività​ > Restituzione​ > Conclusione Argomento lezione: Rilievo planimetrico Classe: ultimo anni licei, secondo anno geometri e agrari Tempo previsto: 50’ Obiettivi formativi: Attraverso la conoscenza degli strumenti e delle tecniche del rilievo planimetrico possiamo: • programmare operazioni di rilievo adeguate alle necessità operative prefisse; • reperire e impiegare gli strumenti adeguati; • tracciare uno schizzo di rilievo con tutte le informazioni necessarie; • eseguire un disegno di rilievo con precisione idonea agli scopi da perseguire. Strumenti necessari ● un software per videochiamate per fare la lezione diretta (ad esempio Google Meet, Microsoft Teams, Skype, Zoom, Vydio) Quesito introduttivo - 5 minuti Si può introdurre il quesito ricordando quanto segue. Dalla geometria è noto che non è possibile disegnare un poligono qualunque conoscendone i soli lati; se esso però viene scomposto in triangoli, il problema diviene risolvibile. Infatti, se conosciamo i lati a, b e c di un triangolo dopo aver disegnato il lato a, puntando il compasso sui suoi estremi con aperture b e c, all’intersezione dei due archi troviamo il terzo vertice che definisce il triangolo (il metodo per tracciare questa semplice costruzione è noto allo studente fin dal primo anno). Non esiste quindi nessun altro modo di disegnare i tre lati consecutivi a, b e c che possa dare una forma diversa da quella del triangolo originale. Cosa fa il docente? ​Espone il seguente quesito agli studenti e ascolta le loro risposte. Data la figura qui a fianco, che rappresenta un quadrilatero generico, suggerire una tecnica grafica che riesca a replicarla esattamente a fianco, tramite l'uso delle squadrette e del compasso. Cosa serve? ​Nessuno strumento aggiuntivo Lezione diretta - 20 minuti Replica di poligoni Cosa fa il docente? Si parte dall’analisi del quesito esposto sopra: il quesito si può trattare proprio tenendo presente la scomposizione in triangoli. La figura qui sotto mostra un quadrilatero, del quale vengono fornite le misure dei lati. Procedendo al disegno tramite la semplice rilevazione, col compasso o con la riga, delle misure dei lati, non è possibile essere certi della uguaglianza con l’originale: le due figure a fianco difatti mostrano modi altrettanto possibili di disegnare i lati, pur nel rispetto rigoroso delle loro lunghezze. La sola conoscenza delle lunghezze dei quattro lati non è quindi sufficiente: occorrono altre informazioni. Una buona soluzione è quella di misurare il quadrilatero anche in diagonale (lettera «k» nella figura). Ciò permette in realtà di suddividere il problema in sotto problemi più semplici, dei quali si conosce già il metodo di soluzione esatto. Si esegue uno schizzo a mano libera della piantina dell’appartamento. Le proporzioni sono quelle che risultano dall’immagine che si è creata nella mente del disegnatore dopo aver fatto un vero e proprio sopralluogo. Di solito le proporzioni sono molto diverse da quelle reali, ma la misurazione esatta delle murature restituirà quelle reali. Uno schizzo come quello di destra è da ritenersi di livello accettabile, per correttezza e proporzioni.  Si rilevano le misure. In particolare, occorre misurare sul campo: 1) i lati di tutte le stanze; 2) un certo numero di diagonali, per ottenere la forma reale delle stanze, sia quelle palesemente fuori squadro (che hanno cioè angoli tra i muri visibilmente diversi da 90°), sia quelle che possono apparire in squadro ma non lo sono, per esempio per errore di costruzione oppure a volte per precisa volontà del progettista, che si è magari trovato a dover imporre certe angolazioni non rette a causa di edifici preesistenti ecc. Le diagonali servono inoltre per verificare la correttezza dei disegni; perciò rilevare un numero di diagonali maggiore di quello strettamente necessario è da ritenersi una buona pratica; 3) lo spessore dei muri, che in genere si può misurare facilmente in corrispondenza di porte e finestre, ma che si può ricavare anche come differenza tra le misure dei vani; 4) la larghezza di porte e finestre, e la loro distanza da altri spigoli. Nel caso si debbano disegnare anche delle sezioni verticali dell’appartamento, occorrono anche le altezze delle porte e delle finestre, nonché le altezze da terra dei davanzali delle finestre, le altezze dei soffitti e anche le dimensioni delle eventuali travature che reggono i soffitti. Il terzo passo, infine, è la restituzione grafica in scala della pianta, in cui, oltre alle quote rilevate, aggiungerne altre (come per esempio la somma totale di una serie di quote parziali) per maggiore velocità e semplicità di lettura, oppure in funzione della verifica della loro correttezza. Può essere utile anche la denominazione dei vani, come per esempio «bagno», «camera» ecc.  ● Cosa serve? ​ Eventuali materiali di integrazione tratti dalla programmazione didattica del docente, eventuali risorse online di approfondimento ● Cosa fa il docente? ​Espone i concetti - aiutandosi con le figure di questi esempi - integrando questi materiali con altre immagini ed esempi tratti dalla propria programmazione didattica - usando il proprio libro digitale (Booktab) Potendo disporre di una semiretta (possibilmente parallela al profilo da rilevare) assunta come riferimento, si possono condurre delle perpendicolari dai singoli punti, misurandone la distanza dalla retta e la distanza del piede dall’origine. In pratica si sono rilevate le coordinate cartesiane dei singoli punti. La quotatura dall’origine può essere effettuata con misure progressive (come nel disegno sottostante a sinistra) o parziali (come nel disegno sottostante a destra). C’è da notare che il rilievo con misure progressive consente una maggiore precisione, eliminando il sommarsi di piccoli errori di misurazione. Potendo disporre di uno strumento di rilevazione degli angoli (come un teodolite), si possono effettuare rilievi con coordinate polari. Infatti, se di un triangolo si conoscono due lati (in figura a e b) e l’angolo α tra essi compreso, è possibile definire la posizione del terzo lato. L’idea in più E' possibile fare uso di un altro metodo, come il ​metodo delle coordinate​. ● Cosa serve? ​ Eventuali materiali di integrazione tratti dalla programmazione didattica del docente, eventuali risorse online di approfondimento ● Cosa fa il docente? ​Espone i concetti - aiutandosi con le figure di questi esempi - integrando questi materiali con altre immagini ed esempi tratti dalla propria programmazione didattica - usando il proprio libro digitale (Booktab)
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