Docsity
Docsity

Prepara i tuoi esami
Prepara i tuoi esami

Studia grazie alle numerose risorse presenti su Docsity


Ottieni i punti per scaricare
Ottieni i punti per scaricare

Guadagna punti aiutando altri studenti oppure acquistali con un piano Premium


Guide e consigli
Guide e consigli

Dispensa di Storia Moderna , Schemi e mappe concettuali di Storia Moderna

Dispensa di Storia Moderna che riassume diversi punti di vista di pensatori che si sono interessati alla rivoluzione industriale. Da CLAUDE FOHLEN a HERNY FORD.

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2020/2021

Caricato il 08/05/2024

francesca-perleonardi
francesca-perleonardi 🇮🇹

4 documenti

1 / 6

Toggle sidebar

Documenti correlati


Anteprima parziale del testo

Scarica Dispensa di Storia Moderna e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Storia Moderna solo su Docsity! CLAUDE FOHLEN ITINERARIO DI UN’ESPRESSIONE: RIVOLUZIONE INDUSTRIALE Ricostruisce la nascita e l’evoluzione della semantica dell’espressione “rivoluzione industriale” Dice che è di origine francese e che rappresenta un mutamento fondamentalmente dell’economia e la causa di questa rivoluzione è data dallo sviluppo progressivo del lavoro e dal desiderio di perfezionamento dell’uomo. Ci dice che il primo ad usare questa espressione è Engels PHYLLIS DAENE I CARATTERI DELLA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE Definisce le caratteristiche economiche, sociali e organizzative del nuovo modo di produzione, specificando però che non esiste un unico processo e che ogni paese ha una forma specifica in cui avviene. 1) Applicazione scienza e conoscenza empirica per la produzione di mercato 2) Specializzazione dell’attività economica rivolta alla produzione x mercato nazionale o internazionale 3) Trasferimento popolazione zone urbane 4) Produzione beni manufatti e di servizi 5) Nascita nuove classi sociali ed occupazionali Queste trasformazioni se si verificano contemporaneamente e con sufficiente intensità, costituiscono la rivoluzione industriale. PAT HUDSON CRESCITA ECONOMICA E RIVOLUZIONE INDUSTRIALE Mette sotto accusa l’approccio macroeconomico (reddito nazionale, prodotto interno lordo) allo studio della rivoluzione industriale. La produttività e la produzione industriale registrano una crescita lenta, le quote di capitale fisso, i risparmi e gli investimenti cambiarono solo gradualmente, riporta l’esempio per giustificare tali affermazioni, il tenore di vita operaio e i consumi personali che rimasero largamente inalterati. Per questo mette in dubbio l’esistenza di una rivoluzione industriale. KARL POLANYI L’ECONOMIA NATURALE Mette in discussione l’assunto liberale secondo cui il mercato costituisce la condizione e l’approdo naturale dell’uomo. Sostiene che la formazione dei mercati nazionali non è stata il frutto dell’agire spontaneo dei soggetti quanto invece dell’intervento dello stato. Il mercato auto regolato a suo avviso è una condizione del tutto innaturale, un concetto utopistico, anzi crede che se si fosse affermata tale idea avrebbe finito per distruggere la società. RAYMOND WILLIAMS LA PAROLA CHIAVE DELLA NUOVA Società Ci dice che la rivoluzione industriale abbia portato con se anche una trasformazione del nostro lessico, nuovi vocaboli, quelli gia esistenti iniziano a ad assumere sfumature e significati diversi, arriva una nuova cultura . 1) Industria = Prima significava perseveranza, diligenza Ora significa nome collettivo x istituzioni manifatturiere e produttive 2) Democrazia = con la rivoluzione cessò di essere un termine letterario e divenne di uso politico 3) Classe = Prima per indicare divisione o un gruppo nelle scuole o collegi Ora una struttura in senso sociale (coscienza di classe, pregiudizio di classe, lotta di classe) 4) Arte = Prima era attributo dell’uomo Ora qualsiasi abilità umana ora venne a significare libertà della fantasia, della creazione 5) Cultura = Prima progresso educazione dell’uomo Ora stato generale o alito mentale, insieme generale delle arti. MICHEL FOUCAULT LA NASCITA DELLA SOCIETà DISCIPLINARE Sostiene che la profonda trasformazione dell’assetto sociale ha condotto all’avvento della società disciplinare, essa si basa sulla messa a punto di un insieme di norme volte a regolamentare i molteplici campi del comportamento individuale e collettivo e a far crescere “la docilità e l’utilità di tutti gli elementi del sistema”. Tre criteri 1) Rendere esercizio del potere meno costoso possibile 2) Far si che gli effetti di questo potere siano estesi il più possibile 3) Collegare infine questa crescita del potere al rendimento degli apparati all’interno di cui è esercitata. JEREMY BENTHAM IL CRITERIO DELL’UTILE E IL BUON GOVERNO È il padre dell’utilitarismo, afferma che il principio dell’utile deve essere assunto come criterio di scelta e di verifica per misurare qualsiasi iniziativa legislativa. Sostiene che l’intrusione dello stato sia necessaria per mantenere sicurezza, propagare istruzione e allontanare gli ostacoli. Per accrescere la ricchezza bisogna distruggere i pregiudizi contrari al lavoro, impiegando produttivamente certe classi d’uomini come prigionieri, monaci, mendicanti, soldati, abolire la servitù in quanto dice che un paese di servi sarà sempre povero, ogni libero lavorante vale due schiavi. L’effetto del lavoro si aumenta: per aumento della destrezza, abilità, invenzione delle macchine, risparmio di materie e migliorando la qualità in proporzione al prezzo. Vantaggio delle macchine, suppone un diventare superflui gli operai, ecco su cosa si basa l’obbiezione popolare contro le macchine a suo avviso. THOMAS CARLYLE BAIES EDWARD UN INDUSTRIALE-INVENTORE Ritratto di Richard Arkwright, che fu uno dei pionieri della rivoluzione industriale. Arkwright diede enorme impulso all'industria cotoniera. In particolare al settore della filatura, iniziò la sua carriera con mezzi assai modesti e incontrò non poche difficoltà a trovare finanziamenti per la sua impresa. Dal momento che era privo di mezzi finanziari per perfezionare la sua invenzione egli fece ritorno al suo paese d'origine, a causa dei disordini suscitati nei dintorni di Blackburn dall'introduzione delle macchine, tra- sferirsi a Nottingham, Questa città fu dunque la culla delle due più grandi invenzioni nel campo della filatura del cotone. Una volta a Nottingham, essi chiesero aiuti ai signori Wright, banchieri, che acconsentirono ad anticipare loro delle somme, brevettò la sua macchina nel 1769. ADAM SMITH LA DIVISIONE DEL LAVORO un'analisi della divisione del lavoro, cardine del nuovo sistema industriale, La causa principale del progresso sembra sia statala divisione del lavoro. La divisione del lavoro, comunque, nella misura in cui può essere introdotta, determina in ogni mestiere un aumento proporzionale delle capacità produttive del lavoro: I ... Questo grande aumento della quantità è dovuto a tre diverse circostanze: primo, all'aumento di destrezza di ogni singolo operaio; secondo, al risparmio del tempo che di solito si perde per passare da una specie di lavoro a un'altra; e infine all'invenzione di un gran numero di macchine che facilitano e ab- breviano il lavoro e permettono a un solo uomo di fare il lavoro di molti La maggior destrezza dell'operaio, in primo luogo, non può che accrescere la quantità di lavoro che è in grado di svolgere; e la divisione del lavoro, riducendo l'attività di ogni uomo a una sola semplice operazione e facendo di quest'operazione l'unica occupazione della sua vita, non può che accresce. re di molto la destrezza dell'operaio. Secondo il vantaggio che si ottiene risparmiando il tempo che si perde di solito nel passare da un tipo di lavoro a un altro è molto maggiore di quanto non si riesca a immaginare a prima vista. È impossibile passare molto velocemente da un tipo di lavoro a un altro, che venga svolto in un luogo diverso e con arnesi completamente diversi. .... In terzo luogo, infine, ognuno può rendersi conto di quanto il lavoro sia facilitato e abbreviato dal- l'uso di apposite macchine. Quando tutta l'attenzione delle menti è indirizzata verso un unico scopo, è molto più probabile che si scoprano metodi più semplici e rapidi per raggiungerlo, in conseguenza della divisione del lavoro, l'intera attenzione di ogni uomo viene indirizzata verso un unico oggetto molto semplice. HERNY FORD CATENA DI MONTAGGIO E DISCIPILA SOCIALE racconta la sua vita e le tappe del suo successo come imprenditore. La trasformazione dell'automobile da rarità meccanica in un mezzo di trasporto universale viene presentata come il cardine di una vera e propria filosofia sociale piuttosto che come il semplice risultato di grandi innovazioni produttive. In questa prospettiva la fabbrica rappresenta non soltanto il luogo della produzione, ma anche il centro di un ordine sociale; alla nuova organizzazione e alla nuova disciplina del lavoro, segnate dalla rigidità dei tempi e dalla catena di montaggio, corrispondono i salari elevati e una occhiuta e paternalistica sorveglianza del tempo libero e della vita privata degli operai, con l'invenzione, in fabbrica,
Docsity logo


Copyright © 2024 Ladybird Srl - Via Leonardo da Vinci 16, 10126, Torino, Italy - VAT 10816460017 - All rights reserved