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dispensa primo parziale economia aziendale, Dispense di Economia Aziendale

appunti primo parziale economia aziendale con integrazione del libro

Tipologia: Dispense

2021/2022

In vendita dal 01/07/2024

elena-binetti
elena-binetti 🇮🇹

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Scarica dispensa primo parziale economia aziendale e più Dispense in PDF di Economia Aziendale solo su Docsity! ECONOMIA AZIENDALE Fin dall’antichità l’uomo ha cercato di monitorare/ misurare certe grandezze economiche Le prime grandezze economiche che l’uomo ha iniziato a tenere sotto controllo : *Inventario = documento che si confronta con il patrimonio. Ci si chiede qual è il patrimonio di una persona, di un ente, dello Stato (= quindi è un elenco di beni posseduti da un certo soggetto). Può essere Fisico (x metri quadri di terreno x kg di olio) o a Valore ( gli indico un valore in moneta) .L’inventario porta alla misurazione del patrimonio di un ente o di una persona. Il patrimonio viene visto con tre grandi blocchi di realtà = *attività = beni che costituisco un’aspetti positivo del proprio patrimonio ( terreno - fabbricati -merci -denaro ) *passività (debiti) *sbilancio = che è lo sbilancio tra attività e passività (patrimonio netto o capitale netto). Il concetto che si basa sugli aspetti contabili è il termine Consuntivo = l’inventario misura il patrimonio di un ente a una certa data —> fotografa la realtà aziendale in un certo momento. In un altro momento il mio patrimonio potrebbe essere diverso. La misurazione del patrimonio è consuntiva ma potremmo svolgere considerazioni Preventive nello stimare entrate e uscite (fenomeno di flussi di cassa). Uno stato presume delle uscite pagare dipendi - esercito -svolgere investimenti pubblici = vado incontro a delle uscite. A fronte ho delle entrate legate alla tassazione = questo è un concetto preventivo perché stimo quali saranno le entrate e quali saranno le uscite = per evitare certe difficoltà in certi momenti. Questo concetto fu introdotto nell’antichità ma è estremamente importante tutt’oggi soprattutto nelle aziende. Il concetto di Reddito nell’antichità non c’era = è un concetto Moderno. Con esso si indica quanto ho guadagnato nell’anno, i miei costi e i miei ricavi. Il concetto venne introdotto nel rinascimento e nacque dai viaggi dei mercanti italiani ed europei verso l’oriente; partivano con del denaro, ci acquistavano spezie e prodotti dell’oriente e tornati in Europa e le rivendevano, guadagnandoci. Il loro Reddito Totale di questa impresa (concetto oggettivo) era stabilito dalla differenza tra ciò con cui partivano e ciò con cui tornavano. = diventa importante misurare la rendita in quanto l’iniziativa partiva da più mercanti e poi il totale doveva essere diviso in base alla quota iniziale dei soci. Sorge il problema di misurare il reddito prima che l’azienda venga liquidata = quindi sorge il problema di misurare il reddito in periodi ben precisi. Si comincia a misurare il Reddito d’Esercizio (soggettivo/ convenzionale = perché tramite una convenzione calcolo il reddito ogni 31 dicembre di ogni anno = l’azienda non si liquida, non chiude ma per convenzione calcolo l’utile annualmente), stabilito sui vari periodi (noi 31 dicembre di ogni anno) = per capire annualmente come sta andando l’attività dell’azienda come remunerare i soci e gli altri soggetti coinvolti. 1 PARTITA DOPPIA / CONTABILITÀ La Partita Doppia viene introdotta in un libro di fra Luca Pacciolo nel 1494, “somma de aritmetica geometria, proportioni et proportionalità”. Ne dedica un capitolo alla partita doppia. Nei secoli successivi assistiamo nelle aziende ad un utilizzo della Partita Doppia = strumento utilizzato per arrivare al bilancio. La Partita Doppia prende questo nome perché tutti i fenomeni economici li vede sotto due aspetti: *Aspetto finanziario *Aspetto economico/patrimoniale . Acquisto un cappotto, la partita doppia vede l’aspetto finanziario (pago il fornitore o creo un debito verso di lui) e quello economico (se lo rivendo ricavo del denaro). Con la Partita Doppia la possibilità di fare errori si riduce. Ci sono delle regole da rispettare nella Partita Doppia. Il risultato finale dell’andamento dell’azienda è il Bilancio d’Esercizio = che è il rendiconto di fine anno ed è dato da Stato Patrimoniale (= si rifà al concetto di inventario) e Conto Economico (= riepilogati costi e ricavi ). L’Utile lo posso vedere sia guardando il costo economico tra la differenza di costi e ricavi o a stato patrimoniale tra patrimonio a inizio anno e patrimonio a fine anno. alla base di esso abbiamo tutti i vari conti che vengono tenuti nel piano dei conti di ogni azienda. Le scritture in partita doppia = ho tutti i miei conti e poi abbiamo i fatti gestionali che li rilevo in partita doppia dove sul libro giornale. Tutte queste operazioni svolte dall’aziende si riepilogano nel Bilancio d’esercizio che è il rendiconto di fine anno. Con Francesco Villa, Fabio Besta, Gino Zappa vengono introdotti i concetti di economia aziendale. * Francesco Villa = pubblica un testo dove per la 1° volta non ci si limita a trattare aspetti contabili ma introduce aspetti gestionali/organizzativi= amplia il campo d’indagine * Fabio Besta pubblica un testo in cui prende in considerazione tre aspetti importanti della vita dell’azienda: *gestione = aspetti legati alla produzione, *direzione = aspetto organizzativo e *riscontro o controllo = riguarda la parte contabile. Besta individua nella Ragioneria (libro di testo) questi aspetti, amplia così il. Vampò d’indagine evidenziando solo che il riscontro controllo può e sere studiato per tutte le aziende mentre gli altri parametri variano da azienda ad azienda. * Gino Zappa allievo Besta individua anche lui gli stessi aspetti chiamandoli in modo differente; *gestione *organizzazione * rilevazione= tutti e tre gli aspetti costituiscono l’economia aziendale. Introduce il termine di economia aziendale. ( Per Zappa Ragioneria = determinazioni quantitative d’azienda). Zappa e Besta hanno sviluppato due metodi specifici sulla Partita doppia: Besta = Metodo Patrimoniale = utilizzato in tutto il mondo Zappa = Metodo Reddituale = metodo secondario, più complicato Differenza tra Economia Aziendale ed Economia Politica = entrambe studiano i fenomeni economici. Economia politica = osserva i fenomeni economici propri dei grandi aggregati regionali, nazionali, internazionali. Economia aziendale = osserva i fenomeni economici nelle manifestazioni delle aziende singole, delle classi e degli aggregati di aziende, così come dell’ambiente in cui le aziende operano. Fondandosi anche sui contributi dell’economia politica elabora le conoscenze e le teorie economiche utili per il governo delle aziende di ogni ordine (familiari … no profit …. di produzione) —————— 2 è un impresa quando produce per se stessa perché non vende sul mercato.. Esempio per un agricoltore che produce per sè stesso. * Capitale proprio – chi ha portato capitale di rischio in prima persona (imprenditore - soci) = patrimonio dell’azienda * Capitale di terzi – come le banche e i finanziatori = debito perché bisogna rimborsare banca o finanziatori * Amministrazioni pubbliche = soddisfa i bisogni dei cittadini di riferimentoAzienda di Produzione: ha come scopo il guadagno = ente erogativi ma può avere un attività tipo impresa * Enti non profit – che sono una sorta di ibrido tra un’impresa e un’azienda di erogazione. * Ha le caratteristiche dell’impresa perché opera con rischio di mercato, produce quindi beni e servizi con il rischio dell’invenduto * Ha le caratteristiche dell’ente erogativo perché il suo fine non è quello di guadagno (senza scopo di lucro), ma ha altri fini: culturali, sociali, religiosi ecc. Cicli Produttivi: Un altro aspetto che differenzia le aziende di erogazione dalle aziende di produzione-imprese è la diversa modalità di gestione delle loro attività. L’attività di un’impresa produttiva (es. manifatturiera), si sviluppa sostanzialmente in tre fasi: * Approvvigionamento: acquisto dei fattori produttivi —> I fattori produttivi sono gli elementi che servono per raggiungere lo scopo dell’impresa (materie prime, macchinari, personale ecc.). Questi fattori produttivi danno origine a delle uscite di denaro. I fattori produttivi possono essere utilizzati per un solo processo produttivo, dando origine a costi dell’esercizio (es. materie prime), o per più processi produttivi (es. impianti e macchinari). In questo caso viene calcolata la quota di ammortamento (si ripartisce il costo del fattore produttivo in base agli anni di utilizzo). * Fase della combinazione tecnica: trasformo la materia prima o i semilavorati in prodotti finiti. * Cessione dei prodotti – vendita: avrò delle entrate di denaro. 5 Queste fasi riassumono il ciclo di un’azienda di produzione —> È ovvio che un’impresa di servizi, (es. assicurativa) non avrà questo tipo di ciclo, ma si tratta comunque di iniziare con un’uscita di denaro per poi ottenere delle entrate. Per quanto riguarda il ciclo delle aziende di erogazione, questo è completamente diverso. C’è un certo patrimonio: redditi di lavoro (famiglia), redditi di capitale (famiglia o fondazione), imposte e tasse (amministrazione pubblica) e contributi (non profit). Questa ricchezza viene poi utilizzata per soddisfare i bisogni individuali o collettivi L’economia aziendale —> studia le operazioni economiche svolte dai singoli istituti aziendali. = ha per oggetto l’ordine economico (ossia il sistema degli accadimenti economici) di tutti gli istituti nei quali si svolgono significative attività di produzione e di consumo di beni economici.* Il sistema degli accadimenti economici è riconducibile ai grandi processi di: gestione, organizzazione, ricongiungimento e informazione. L'economia aziendale studia l'attuazione delle produzioni e dei consumi e i connessi procedimenti di: configurazione degli assetti istituzionali, trasformazione tecnica, organizzazione, organizzazione, e informazione. Economia aziendale = definisce il concetto relativo all’oggetto dell’economia aziendale (cosa studia): * L’oggetto proprio dell’economia aziendale = è l’ordine economico di tutti gli istituti = cioè tutta l’attività economica delle aziende che svolgono attività di produzione e di consumo di beni economici. * Classificazione delle 4 classi di istituiti = * Famiglie * Imprese * Stato * Enti nonprofit = ad essere corrispondono 4 classi di aziende: *aziende familiari di consumo *aziende di produzione *aziende di pubbliche amministrazioni *aziende nonprofit. * Studia l’attuazione delle produzioni dei consumi e i connessi processi di configurazione degli assetti istituzionali, di trasformazione tecnica, di negoziazione, di organizzazione, di rilevazione e d’informazione. (Dalla materia prima e dal lavoro dei macchinari ottengo i prodotti). Negoziazione = acquisto materie prime = ho negoziazione con terze economie (negoziazione con credito = ottengo finanziamenti/ negoziazione coi clienti = prezzo/quantità; negoziazione di beni di capitali di prestito negoziazioni assicurative = stipulo una polizza per coprire certi rischi aziendali ) * Il sistema degli accadimenti di azienda è riconducibile ai grandi aggregati dei processi di gestione, di organizzazione e di rilevazioni e informazione. * Le operazioni di azienda si definiscono Condizioni primarie di produzione che sono = il lavoro e il capitale risparmio cui corrispondono i prestatori di lavoro ed i conferenti di capitale risparmio = (inteso come capitale proprio apportato all’azienda) come prime categorie di persone componenti il soggetto economico di un’impresa. * Distinzione produzione dei beni da quello di produzioni dei redditi per la rimunerazione dei prestatori di lavoro e dei conferenti di capitale — la produzione dei beni è il mezzo per la produzione dei redditi= Aspetto legato alla produzione di beni = aziende producono beni e quindi producono reddito per remunerare chi lavora e chi ha conferito capitale * Processi di innovazione |—— Condizioni di produzione = sono ogni elementi che serve per svolgere l’attività = combinazioni produttive nella produzione (condizioni primarie di produzione = lavoro o capitale risparmio ) Soggetto d’Istituto = tutte le persone che portano (hanno) un interesse istituzionale(economici e non economici) (nell’azienda) Soggetto Economico = è costituito da tutte le persone che hanno degli interessi istituzionali economici = rappresentato da i lavoratori, dirigenti, impiegati e chi apporta i capitali 6 Questo concetto di soggetto economico si connette al concetto di Stakeholders = portatori di interessi = ci sono varie categorie di soggetti che per vari motivi sono interessati all’attività dell’azienda. = questo concetto di Stakeholders va a sostituirsi al concetto degli Shareholder che erano i portatori di azioni (soci). Nell’impresa abbiamo vari soggetti: * Dipendenti azienda * Soci ( in caso di società) * Imprenditore ( capitale apportato da una sola persona) * Chi conferisce capitali di prestito (banche - finanziatori) * Fornitori = chi fornisce manufatti —> se l’azienda fallisce il fornitore potrebbe avere dei problemi se in particolar modo tutto ciò che viene prodotto lo fornisce a quella specifica azienda = più vantaggioso avere più clienti * Clienti = se io ricevo una componente che mi serve per produrre un’altro bene sono interessato all’attività dell’azienda e alla qualità del prodotto che acquisto. * Concorrenti = si interessano all’andamento dell’impresa = il rapporto può essere conflittuale/ di competizione = (es: prezzi) * Alleati = altre imprese con cui svolgo certe attività insieme con cui si collabora * Collettività con lo Stato = imposte che devo pagare - agevolazioni = es: interventi che lo stato fa per aiutare le aziende in difficoltà * Collettività locale = la presenza di una grande impresa = fornisce benefici = sviluppo di aziende più piccole - nuovi posti di lavoro ma anche aspetti negativi = inquinamento - traffico Ogni istituto deve essere guidato in maniera tale che tutti i portatori di interessi, i loro contributi e le relative ricompense si compongano in un sistema unitario che perduri nel tempo. Per realizzare un governo aziendale efficace occorre compiere tre insiemi di scelte: * Occorre determinare il Soggetto d’Istituto, ovvero l’insieme delle persone alle quali si assegna il diritto-dovere di governare l’azienda direttamente o tramite dei rappresentanti * Occorre definire i fini istituzionali, ovvero a quali finalità e obbiettivi deve ispirarsi l’azione del soggetto di istituto * Occorre configurare la struttura di governo, ovvero gli organi e i meccanismi di governo attraverso i quali esercitare il governo dell’azienda. —> l’insieme di questi elementi configura l’Assetto Istituzionali : che è definito come la configurazione dei portatori di interessi (stakeholders) nei confronti dell’azienda, dei contributi che tali soggetti forniscono all’azienda, delle ricompense e dei benefici che ne ottengono, del soggetto d’istituto, dei fini istituzionali e delle strutture di governo che regolano le correlazioni tra i portatori di interessi, i contributi e le ricompense combinandoli in un equilibrio dinamico di lungo periodo. ===v sta al di sopra dell’azienda = risponde alla domanda per chi è stata costituita l’azienda = motivazioni che hanno portato un gruppo di persone a costituire l’azienda. Assetto istituzionale = stakeholders (contributi, ricompense e benefici) +soggetti d’istituto + fini istituzionali + struttura di governo. 5 aree importanti: * combinazioni economiche = rispondono a che cosa fa l’azienda = sono i vari aspetti legati alla produzione ( processi produttivi) * Personale = fattore produttivo importante * Assetto tecnico = sono i materiali e i macchinari che utilizzo = aspetti legati alla produzione = sono gli aspetti più ingegneristici. * Assetto organizzativo = aspetto organizzativo * Patrimonio = per svolgere un’attività d’azienda mi occorrono sia le persone che i capitali 7 * Organo esecutivo = nominato dall’Assemblea dei soci = può essere o l’amministratore unico o un Consiglio di amministrazione = il peso del voto dipende da chi ha più azioni/ quote nell’assemblea dei soci ( si può nominare anche se stessi). Il soggetto economico improprio è chi ha il potere di nominare i consiglieri che sono coloro che gestiscono l’aliquota e prendono le decisioni importanti , mentre i soci decidono la distribuzione dell’utile se proporre un dividendo o lasciarlo nell’azienda = la decisione dipende anch’essa dalle quote che possiedono i soci. —> Una Società quotata in borsa con tantissimi soci piccoli non c’è nessuno con una quota di partecipazione importante = le decisioni importanti in azienda non dipendono dal singolo socio ma dagli amministratori = che non hanno sopra un padrone, devono comunque rendere conto all’assemblea dei soci = sono loro che gestiscono l’azienda in quanto non hanno un socio che ha una quota maggiore degli altri = amministratori hanno un peso notevole Il consiglio di amministrazione nominerà un Presidente = il numero dei consiglieri dipende dallo statuto = documento che gestisce gli aspetti societari. Di solito il numero dei consiglieri è dispari così da avere sempre una maggioranza. Se la società è grande o complessa si può prevedere un Comitato Esecutivo o un Amministratore Delegato. Il presidente presiede il consiglio e visto che il consiglio non si riunisce giornalmente si può decidere di nominare qualcuno che prenda delle decisioni quotidiane così si nomina um Amministratore (Amministratore Delegato) che ha la delega del consiglio (è uno dei consiglieri) ed è colui he gestisce l’azienda. In società a più complesse di può nominare un Comitato Esecutivo = che si riunisce una volta a settimana e può essere costituito dal presidente, dall’amministratore delegato (se è stato nominato), e da un consigliere. Il consiglio di amministrazione sarà quello che prende le decisioni importanti, strategiche mentre l’amministratore delegato si occuperà della gestione giornaliere. Il direttore generale = non è presente in tutte le società = è un dipendente della società. I consiglieri sono autonomi non sono legate da un rapporto di lavoro-dipendente ( non sono dipendenti). * Organo di controllo = che è formato da professionisti esterni che dovrebbero tutelare i soci = *società di revisione = tipico organi di controllo dell’esperienza anglosassone = fanno un controllo sulla contabilità e sul bilancio = danno un giudizio sull’attendibilità dei risultati. * collegio sindacale ( tipico italiano)= organò composto da tre o cinque soggetti professionisti ( commercialisti) che svolgono un controllo sull’andamento della gestione degli amministratori = vedono se svolgono una corretta gestione. Nelle società più piccole potrebbe esserci un revisore unico che svolge il compito anche del collegio sindacale. All’interno della struttura societaria potrebbe esserci un Revisore interno = che controlla l’operato dei vari organi aziendali (è interno alla società) Se c’è un incidente sul lavoro la responsabilità è dell’imprenditore perché è il soggetto giuridico dell’impresa ( società di persone). Infortunio in un azienda (società di capitali) = il socio non è responsabile perché c’è una netta separazione tra socio e la società che è il soggetto giuridico autonomo = è la società stessa che risarcisce l’infortunato. Società cooperative = prendono le decisioni in base alla teste 1voto = 1 testa. Società quotate in borsa = con azionisti di controllo (com un nucleo importante) non occorre avere il 51% dei voti per prendere le decisioni importanti, perché si vota in base alla presenza in assemblea e di solito i soci minoritari non si presentano. 10 Public company = società quotate cin tanti piccoli azionisti che non hanno un leso tale da prendere decisioni in azienda = il soggetto economico improprio in queste società è il management ( dirigente) (viene nominato). Diritto di voto In un’azienda appena formata, i soci apportano un capitale in azienda, per esempio di 1000 €; diviso in azioni da 1 euro nominale (aspetto giuridico). Di conseguenza vengono emesse 1000 azioni e vengono stampati dei documenti cartacei. In questa società I soci depositano del denaro in banca (1000 €) e quindi il capitale di questa azienda appena costituita, ammonta a 1000€. Questo capitale prende il nome di capitale sociale, che è un concetto giuridico-formale = É il capitale necessario che serve all’azienda per iniziare a lavorare. Il capitale viene usato per comprare i macchinari, le materie prime, pagare i dipendi così che l’azienda possa avviarsi ovviamente il patrimonio dell’azienda può aumentare o diminuire. Se il patrimonio aumenta esso sarà formato da: capitale sociale (1000€) + altra componente (riserve accumulate) = le azioni hanno un contenuto giuridico/formale infatti in assemblea sono le azioni a determinare il peso dell’azionista. Il dividendo è commisurato alle azioni possedute. Se vendo un’azione = se è quotata potrà valere di più o di meno. Se l’azione è quotata in borsa sarà quotata secondo il valore espresso dalla quotazione in la borsa, mentre se la società non è quotata se vendo le azioni avviene una negoziazione tra chi acquista e chi vende. Le azioni possono essere di varie categorie: * Le azioni ordinarie sono azioni che forniscono un certo peso in assemblea e in sede di dividendo. Abbiamo 1000 azioni ordinarie, ognuna di esse da un voto di assemblea. * Le azioni privilegiate sono azioni che hanno dei contenuti particolari. Una volta davano un dividendo più alto rispetto azioni ordinarie ( prima si dava un dividendo alle azioni privilegiate e poi a quelle ordinarie = appetibili per i risparmiatori). In sede di assemblea le azioni privilegiate non votavano = azioni per piccoli risparmiatori. Nel mondo anglosassone le azioni privilegiate fornivano un privilegio nel voto, non molti anni fa il nostro codice civile si è adattato a questo modello = le società possono emettere azioni con un privilegio nel voto. L’ azione ordinaria da 1 euro dà diritto ad un voto, l’azione privilegiata da 1 euro dà diritto 5 voti. —> Si pensi, per esempio, ad un’azienda posseduta da una famiglia che diventa grande e decide di quotarsi in borsa. Parte delle azioni devono essere distribuite/vendute a dei risparmiatori = La famiglia che possedeva inizialmente l’azienda può prendersi delle azioni privilegiate in modo da avere più controllo. Una situazione diversa è quella della Golden share = Come sappiamo, le società possono essere possedute da soci privati o pubblici (Enel ,Eni = aziende in la partecipazione dello stato è importante). Ci sono aziende in cui la partecipazione dello stato è importante, qui entra in gioco il concetto della nazionalizzazione. Il termine nazionalizzazione va ad indicare tutte quelle aziende che fanno parte di settori strategici che vengono ritenute importanti per il paese e perciò vengono acquisite dallo stato. O nascono come aziende proprie dello Stato, o acquistate successivamente , oppure vengono acquisite a seguito di crisi, come ad esempio l’IRI, costituito negli anni ’30 per salvare le aziende in difficoltà. 11 La privatizzazione è il fenomeno opposto: va a indicare tutte quelle aziende di stato che diventano private. Le azioni sono state vendute dallo Stato a favore di risparmiatori privati. Se lo Stato decide di privatizzare la società( anche solo parzialmente) può decidere di mantenere la Golden share= privilegio che spetta allo stato che limita la libertà degli altri soci su decisioni ritenute strategiche per lo Stato stesso, sulle quali ha il diritto di veto = posizioni a difesa dell’interesse nazionale (cambiare oggetto attività, spostare sede centrale). ==> Ciò avviene sempre in ambito societario = gestire con le logiche societarie anche se l’azionista di controllo è un’azione sta pubblico. I Gruppi = sono delle realtà costituite da più società e qui entra in gioco il concetto di soggetto giuridico. Esempio: consideriamo 5 società (S.p.a.) e i rispettivi 5 soggetti giuridici autonomi = ciò significa che ogni società ha la propria assemblea, ha il proprio consiglio di amministrazione, deve redigere il proprio bilancio = Sono delle società perfettamente autonome dal punto di vista giuridico però queste società hanno un legame economico (patrimoniale) tra di loro = perché fanno altre della medesima realtà economica —> Fiat = un socio importante che possedeva il 70% della società e poi uno o più soci minorati che possedevano la Holding (che deteneva le partecipazioni delle altre 4 società = possedeva partono totalmente le altre società). Il soggetto economico = sono tutti i soci delle 5 realtà più i dipendenti delle aziende. Il soggetto economico improprio H prende tutte le decisioni per quanto riguarda le altre società e nomina gli amministratori delle 4 società = assistiamo così ad un Gruppo = tante realtà giuridiche differenti ma un unico Soggetto Economico (famiglia Agnelli). La Fiat aveva una società capogruppo quotata in borsa e poi altre piccole società = tante realtà giuridiche con i propri amministratori e bilanci ma un unico Soggetto Economico. L’impresa multidivisionale = da un punto di vista giuridico c’era una sola realtà = una grande azienda che conteneva = il ramo trattori - camion - auto … In borsa era quotata questa unica azienda dove per esempio la famiglia agnelli possedeva la quota più ampia e il resto delle azioni era diviso tra altri soci minoritari. Cos’è meglio Gruppo o impresa multidivisionale ? Dipende da tante considerazioni fiscali e culturali. Esempio = Società B vende un semilavorato a C = in una impresa multidivisionale il passaggio è interno = non c’è una negoziazione con terzi ( non devo emettere fattura = un documento giuridicamente formale) Se in un Gruppo faccio una negoziazione da B a C devo emettere una fattura = negoziazione formale = avvengono con terza economia se acquisti da un’altra azienda del ferreo faccio una negoziazione con terzi. Per passare da un Gruppo ad un’impresa multifunzionale, si ricorre alla Fusione = fondo tutte le società = accorpo tutte le realtà da un punto di vista giuridico/formale. Se invece si intende fare il passaggio opposto, avviene il Conferimento = scorporo la società e li conferisco in società settoriali specifiche, alla società originaria rimangono le azioni quote che hanno ricevuto da queste società = la società originaria sostituisce i beni con altri beni = le azioni e le quote della società = diventa una Holding. Nell’impresa multidivisionale il bilancio è unico e la tassazione è una sola. Nel gruppo abbiamo 5 bilanci diversi e la tassazione è relativa alla singola attività. Si immagini una fusione tra società simili, bisogna capire quali saranno i rapporti di forza tra i soci, perché entrano in gioco questi aspetti legati al soggetto economico improprio. (Necessità non sul prodotto ma sul mercato = creo delle divisioni legate al mercato ) 12 Poi ci sono le operazioni di organizzazione, rilevazione e gestione. Le grandi aree di coordinazioni parziali sono: 1. Gestione caratteristica = riguarda l’attività principale dell’azienda 2. Gestione finanziaria = serve per coprire il fabbisogno finanziario = serve all’azienda per operare ed è coperto dal capitale proprio o da mezzi di terzi o da prestiti 3. Gestione patrimoniale 4. Gestione assicurativa 5. Gestione tributaria GESTIONE CARATTERISTICA = È costituita dall’insieme delle operazioni di gestione che identificano la funzione economico- tecnica tipica di ciascuna azienda in base al settore di appartenenza. La gestione caratteristica sostiene dei costi di utilizzo dei fattori produttivi. Acquisto le materie prima, pago i dipendenti…. Produco dei manufatti e ho così dei ricavi. Dal punto di vista finanziario, i costi danno origine a delle uscite, mentre i ricavi danno origine a delle entrate. L’aspetto economico è dato dai ricavi e dai costi = ricavi = componenti positivamente di reddito - costi componenti negative di reddito. La differenza tra questi due da il reddito operativo. Il reddito di esercizio può essere scomposto in varie componenti, una prima componente è il reddito operativo (dato dalla sommatoria dei ricavi caratteristici ( ricavi delle vendite) e i costi legati alla produzione = gestione tipica di un’azienda ) = è il reddito della gestione caratteristica = reddito attività industriale. Bisogna esaminate le varie gestioni per capire qual è il contributo delle varie gestioni al reddito. Ci sono delle gestioni che danno un contributo negativo = gestione tributaria devo pagare le imposte ( complente negative della gestione) = gestione assicurativa = pago dei premi = componenti negative reddito (rimborso assicurativo = eventi coperto dall’assicurazione ( esempio incendio)). Nella parte finanziaria vediamo vendite= rappresentano delle entrate e i crediti di regolamento = io vendo e non mi pagano subito ho un credito nei confronti del mio cliente = credito di regolamento che dovrà essere regolato in denaro e poi avrò l’entrata ( il cliente mi paga e ho un ricavo). Nei costi invece ho dei debiti nei confronti dei fornitori o dei vari soggetti che mi hanno dato un fattore produttivo = sono definiti debiti di funzionamento, che servono per far funzionare l’azienda. La distinzione tra debiti di funzionamento e debiti di finanziamento sta nel fatto che quelli di funzionamento sono correlati all’utilizzo di un fattore produttivo e hanno un costo specifico mentre i debiti di finanziamento non sono correlati a un fattore produttivo specifico = Esempio. Se chiedo in banca un prestito, lo posso utilizzare come meglio credo (salvo ottenere un mutuo legato all’acquisto di un immobile). Dalla gestione caratteristica possiamo individuare alcune aree logiche : 1. Ricerca e sviluppo di nuovi prodotti o di nuovi processi produttivi. = Dipende naturalmente anche dalle dimensioni dell’azienda, dal tipo di prodotto, ecc. = fenomeno interno = vi è uno studio su nuovi prodotti che viene poi messo in pratica 2. Approvvigionamento = tutte le negoziazioni. Da chi compro le materie prime ecc. = negoziazione con terze economie = è la fase di acquisto di fabbricati, impianti, macchinari, materie prime, semi-lavorati, servizi di consulenza ecc. 3. Fabbricazione = fenomeno interno = dalla materia prima/semi-lavorato ottengo il prodotto finito. 4. Commercializzazione =pubblicità marketing vendita, ecc. = negoziazione con terze economie = vendita dei prodotti finiti (pubblicità, commercializzazione ecc.) 15 5. Logistica = come muovo i miei beni, mi conviene uno stabilimento o più stabilimenti, dipende dalla storia dell’azienda, dal prodotto, ecc. = dipende se la svolgo con mezzi propri o mezzi di terzi = trasporto dei prodotti ai clienti o la concentrazione dei prodotti in uno o diversi magazzini. ——> Nelle imprese manifatturiere sono particolarmente evidenti due esempi di processi trasversali. Il primo è il caso del processo di sviluppo di nuovi prodotti: la ricerca e sviluppo deve fornire nuove idee dal punto di vista dell'innovazione tecnologica, il marketing deve cercare di capire i bisogni latenti dei clienti, gli acquisti devono attivare rapporti con nuovi fornitori, la produzione deve verificare la fattibilità, e così via. GESTIONE FINANZIARIA = gestione passiva =pago interessi passivi = È quella parte dell’attività di impresa volta a coprire il fabbisogno finanziario, ovvero il fabbisogno dei mezzi monetari necessari per avviare l’impresa e per sostenerne lo sviluppo. Nella gestione finanziaria vengono esaminati: 1. La previsione del fabbisogno finanziario = è la necessità di mezzi monetari che l’azienda ha bisogno per svolgere la propria attività = l’azienda si ripromette di fare degli investimenti, degli impieghi ( macchinari, impianti, scorte in magazzino) e ha bisogno di una certa dotazione finanziaria = che è fatta con due mezzi principali = [quanto denaro mi serve = se sono in fase di crescita aziendale sicuramente mi servirà più denaro - se sono in una fase in cui le vendite si sono stabilizzate mi servirà meno denaro] capitale proprio ( o capitale di rischio) = rappresentato da vari termini = capitale netto = è il capitale apportato dai soci. La remunerazione è variabile e il dividendo viene deciso dai soci quindi varia. Se una società ha perso capitale = non sarà distribuito il dividendo. Connesso al dividendo abbiamo la Politica di dividendo = cosa preferiscono fare prima gli amministratori e poi i soci. Ho due politiche che si possono attuare che sono opposte: * distribuire tutto l’utile ai soci = tutta la ricchezza generata dall’impresa nell’esercizio viene distribuita = l’impatto sull’azienda è come tornare un anno indietro = tutta la liquidità generata viene distribuita ai soci. = l’azienda non accumula mezzi moverai non incrementa il patrimonio. * i soci in assemblea decidono di non distribuire l’utile = in questo caso tutta la ricchezza generata nel corso dell’esercizio rimane nell’azienda = non si ha un’uscita finanziaria in quanto non si distribuisce il dividendo — il patrimonio è accresciuto per effetto della gestione e l’utile accresce il patrimonio della società. Il capitale proprio è flessibile perché posso remunerare in maniera variabile i soci. Non esiste obbligo di restituzione del capitale = i soci conferiscono il capitale e la società ha a disposizione questi mezzi e non ha obblighi di restituzione salvo la liquidazione della società o l’esuberanza del capitale. L’inconveniente del capitale proprio è il fatto che il capitale viene apportato dai soci = e in caso di mancanza di capitale bisogna magari far entrare a nuovi soci =che poi possono prendere decisioni, modificare le posizioni di comando nell’azienda stessa, possono incidere sul soggetto economico improprio se effettuano un’aumento di capitale notevole. capitale di terzi =rappresentato sostanzialmente da debiti = si intendono forme di prestito molto diverse (banca mi finanzia con vari strumenti - posso emettere un prestito obbligazionario o possono esserci debiti di funzionamento = se al posto di pagarlo il fornitore subito lo pago fra 5 mesi di fatto per un breve periodo mi finanzia l’azienda). I debiti di finanziamento (con la banca) = vengono remunerati con una remunerazione prefissata (non è fissa) che dipendono da certe circostante ( variano in base al parametro scelto) [ esempio = Mutuo = forma di finanziamento legata ad un prestito che la banca fa su un acquisto di un immobile = devo acquistare un appartamento e la banca mi da una cera somma legata all’immobile che devo acquistare ( non mi darà la somma intera, la banca mi chiede degli interessi che possono essere fissi = (ogni tot pago 16 degli interessi es 3% sulla somma che mi hanno prestato) o variabili = perché legati ad un parametro (rendimento dei titoli di Stato - tasso di sconto) ogni periodo di tempo mi vengono calcolati gli interessi in base al parametro. Obbligo di restituzione del capitale = a scadenze prefissate devo rimborsare il prestito ottenuto ( oltre a pagare gli interessi devo rimborsare la somma che mi hanno concesso = di solito il rimborso è graduale ). Impatti sull’azienda = il denaro che mi presta il finanziatore ha un costo ( rappresentato dagli interessi passivi) e dal punto di vista finanziario devo preordinare tutta la gestione dell’azienda al rimborso del prestito. Il finanziatore non incide sulla gestione dell’azienda a meno che non si sia molto indebitati = indicazioni su come va l’azienda. ——> Per Gestione Finanziaria intendiamo tutte quelle decisioni che un imprenditore deve eseguire per reperire ed investire denaro. In effetti il denaro di cui dispone l'impresa serve per acquisire impianti, macchinari, brevetti, ed altri beni che, a loro volta, genereranno denaro Prospetto patrimoniale (prospetto del bilancio) = * Sulla Destra = abbiamo le fonti =capitale proprio (apportato dai soci 200.000) e capitale di terzi ( apportato dai finanziatori 300.000). Quindi l’azienda ha a disposizione 500.000€ che non tiene in banca, ma li investe per svolgere l’attività. Si acquistano degli impianti, macchinari… che sono le Immobilizzazioni (beni a utilizzo durevole = beni strumentali). Disponibilità = crediti e denaro in banca = beni trasformabili in denaro. La gestione finanziaria cerca di armonizzare i flussi e l’utilizzo di questi flussi. Fonti = si suddividono = * Capitale proprio * Debiti = * Debiti a lungo termine * Debiti a breve termine: (sotto un anno)—> dipende dal momento del rimborso. Immobilizzazioni = Dal punto di vista economico sono costi ammortizzati e restano durevolmente in azienda. Disponibilità = sono impieghi che hanno un pronto riscontro in denaro. La gestione finanziaria = è bene finanziare le immobilizzazioni con un capitale proprio se no coprirle per una parte con il capitale proprio (400) e la restante parte con il debito a lungo termine. Simmetria tra debiti a breve termine e disponibilità. 2. La valutazione del mix tra mezzi propri e mezzi terzi = mi conviene puntare sui debiti o sul capitale proprio - quanto mi costano i mezzi di terzi? Cosa mi conviene? Trovo mezzi terzi? Trovo soci? Fiscalmente mi conviene indebitarmi o avere mezzi propri? 3. Negoziazioni: chiedo alle banche finanziamenti, quanti soldi mi prestano e per quanto tempo, ecc. In queste decisioni, una parte importante è svolta dalla forza contrattuale: più l’azienda è grande e ben sviluppata, più soldi si possono ottenere. 4. Gestione dei contratti, quando scadono i finanziamenti ecc Differenza tasso fisso e tasso variabile Tasso fisso = sempre al 3% Tasso variabile = è un tasso parametrato ==> Euribor + 2 punti |—> è un tasso di mercato ( tasso europeo medio dei prestiti a breve termine) Esempio : 0,5 (Euribor) + 2 = 2,5 tasso variabile 17 Le attività di organizzazione e di rilevazioni Per l’aspetto organizzativo è importante la progettazione dell’assetto organizzativo che consiste nella progettazione della struttura organizzativa dell’impresa = si definiscono i compiti da svolgere - si esplicitano le relazioni gerarchiche. La gestione dei prestatori di lavoro (gestione del personale) consiste nell’attuazione dei sistemi operativi di gestione del personale. Le operazioni di rilevazione sono svolte dalle imprese per predisporre dati ed formazioni destinati a 2 insiemistici di utilizzatori: * Persone che operano all’interno : *Imprenditore *Dirigenti *Soci di riferimento (soci di comando) * Persone che operano all’esterno : *Finanziatori (banche) *Stato (per le imposte) *Soci di minoranza L’aspetto di rilevazione ruota attorno a queste due categorie di stakeholder — le persone che operano all’esterno fanno riferimento al bilancio d’esercizio = (documento che il codice civile richiede/ documento formale che deve essere redatto con attenzione = perché è la base per eventuali contestazioni da parte dei soci) = alimentato dalla contabilità generale (in partita doppia) = obbligatoria per legge — le persone che operano all’interno = lavorano tutto il giorno in azienda e le informazioni del bilancio d’esercizio sono informazioni annuali (una volta all’anno la società deve portare in assemblea il bilancio per l’approvazione). Per chi prende le decisioni giorno per giorno non possono aspettare il bilancio annuale = ma per prendere decisioni in tempo rapidi fanno riferimento a documenti magari meno precisi ma più puntuali = contabilità analitica (o dei costi o industriale) contabilità meno precisa ma più puntuale nelle informazioni necessarie per le decisioni dell’imprenditore o dei dirigenti. La contabilità analitica può essere tenuta in partita doppia o in partita semplice = è opzionale non è obbligatorio averla —> es mi fornisce l’indicazione di quanto costa produrre un bene. — contabilità analitica = Budget —> è sostanzialmente un preventivo = confronto tra un preventivo e un consuntivo = tempi ravvicinati = si confronta il risultato = fare preventivo semestrali - trimestrali ( mensili - trimestrali) Una particolare categoria di operazioni è data dalle operazioni di Rivalutazione Operazioni di rivalutazione —> contabilità a valori storici possono succedere due fatti: * - ricorrente = Rivalutazione economica = il bene acquista di valore ( da un periodo precedente ad un periodo successivo). Considero: * Terreno = acquistato ad uso agricolo per 1000 = successivamente quell’area è diventata edificabile e il valore del terreno passa da 1000 a 9000 = il cambio destinazione del bene ha subito un incremento = il bene ha subito una rivalutazione economica ( bilancio e contabilità ora avrei il valore di 9000 euro). * + ricorrente = Rivalutazione monetaria = adeguamento dei valori dei beni al valore della moneta = quando c’è inflazione gli ammortamenti fatti su un valore storico non sono più significativi. Impianto acquistato anni fa per 800 che ammortizzo al 10% = 80 ogni anno — se c’è stata una forte inflazione quell’impianto non lo comprerò più a 800 ma magari a 1500/2000 a seconda dell’inflazione = perciò devo adeguare i valori contabili ( nella contabilità generale e nel bilancio) a questo cambiamento del valore della moneta == contabilità per inflazione = contabilità apposita. (in Italia la contabilità è a valori storici = soltanto in determinati periodi una legge specifica ha permesso di rivalutare certi beni) = di conseguenza la quota di ammortamento = non sarà più ottanta ma più alta (10% del nuovo costi dell’impianto). Le combinazioni economiche parziali —> esistono imprese di una certa dimensione che hanno queste divisioni-aree strategiche d’affari = che sono quasi imprese all’interno dell’azienda stessa. Si tratta di aziende che hanno deciso di compiere mosse strategiche. La crescita aziendale può essere: 20 * Interna = azienda aumenta la propria dimensione acquistano di nuovi personali, ampliando lo stabilimento, assumendo nuovo personale —> sempre all’interno della stessa struttura giuridica * Esterna = presuppone l’acquisizione o la fusione di altre aziende/società = con la quale si sviluppa l’attività. La Crescita interna è più lenta rispetto alla Crescita esterna in quanto bisogna assumere nuovo personale, acquistare e di conseguenza installare i nuovi macchinari/impianti, costruire il nuovo stabilimento, mentre se acquisto una nuova azienda già dal giorno dopo posso produrre di più. Con la crescita interna posso tarare l’investimento = cioè posso stabilire quanti operai in più voglio assumere, che macchinari acquistare, mentre se si è acquistata una nuova azienda già sul mercato mi ritrovo con un certo tipo di macchinari (che possono essere eccessivi o insufficienti) e con un certo numero di operai. La crescita interna ben si adatta all’integrazione orizzontale —> aumento della dimensione in quella medesima attività che sto producendo (produco bulloni = ne produco di più) = non mi allontano dal prodotto -dai mercati- dai fornitori - dai clienti abituali = quindi questa integrazione orizzontale si adatta alla crescita interna perché si conoscono bene quei prodotti e quei mercati. La crescita è pericoloso quando mi allontano dal mio prodotto = si vuole produrre qualcosa di nuovo = e non si hanno le competenze di quella tipologia di mercato/ clientela= + rischioso = in questo caso conviene acquistare un’azienda già avviata che si occupa della produzione del nuovo bene che voglio produrre. Se vado verso una crescita diversificata è meglio uno sviluppo esterno + facile. Le leggi anti-trust = evitare aziende monopolistiche = perché il consumatore viene danneggiato = queste leggi evitano certe operazioni. Se con l’acquisizione o la fusione di un’azienda concorrente si finisce per aver il 90% del mercato la legge anti- trust interviene bloccando la fusione = perché se no si diventa troppo forti a discapito della concorrenza = però nessuno mi può impedire di crescere dall’interno acquistando sempre più quote di mercato ( nessuno mi può impedire questa soluzione) = aziende molto grandi che stanno diventando monopoliste la crescita interna è obbligata. Le combinazioni economiche parziali in definitiva fanno riferimento alla Diversificazione= queste aziende compiono mosse di diversificazione aggiungendo alle combinazioni di prodotti precedenti nuove linee di prodotto = vanno su altre aree d’affari diversificando o i prodotti o i mercati e portano l’azienda a diventare un’impresa divisa o multidivisionale con la presenza di prodotti e mercati differenti. Può portare anche ad avere una struttura organizzativa a matrice, inoltre può esserci complementarietà o comunanza di produzione. Le combinazioni parziali presuppongono in genere un’unica azienda e all’interno di essa si formano queste divisioni o aree strategiche d’affari che sono quasi imprese che operano con prodotti o mercati differenti, però ci sono degli aspetti comuni in quanto possono esserli dei passaggi intradivisionali. Quindi questa organizzazione a matrice vuol dire che all’interno della struttura dirigenziale ci sono due livelli. La struttura divisionale serve a valutare le capacità divisionali di un dirigente e nello stesso tempo limito la divisione ottenendo i vantaggi di questa piccola divisione. Nell’organizzazione a matrice il Direttore generale a due linee di comando: * una funzionale = che ci sarà un direttore della funzione tecnica uni della funzione commerciale e uno della funzione amministrativa = quindi una direzione per funzione * organizzazione divisionale = c’è un responsabile per prodotti o per mercati. I motivi della diversificazione: * Aumento di quota del mercato = siamo su prodotti maturi che più di tanto non possiamo crescere = cerchiamo di aumentare la quota di mercato acquisendo un concorrente * Acquisizione di Know how = crescita esterna = acquisto un’azienda che ha una produzione specifica 21 * Miglioramento dell’efficienza * Salvaguardia dal calo della domanda = cala la domanda è l’unica possibilità è aumentare la quota di mercato a scapito dei concorrenti —> L’aumento della crescita orizzontale lo misuro con l’aumento della quota di mercato Integrazione verticale = è quando vado ad acquisire o a produrre a monte o a valle della mia produzione = posso optare per la crescita interna o esterna = se mi allontano dalla mia produzione tipica è meglio la crescita esterna. PATRIMONIO = è l’insieme delle condizioni di produzione e di consumo di proprietà dell’azienda in un dato momento.= sono tutte le condizioni di produzione e di consumo dell’azienda Condizioni patrimoniali sono: * Condizioni Positive (es. conto corrente verso una banca, cassa, impianti ) e Negative (es. debiti): entriamo nel concetto di attività e passività. * Beni: * Materiali (beni con consistenza fisica, beni che restano in azienda per più cicli produttivi e sorge il problema del loro ammortamento (costo acquisto di questi beni viene riparto su più anni, secondo un piano di ammortamento che presenta degli aspetti soggettivi = durata impianto.. [tempi stimati per alcuni beni])—> es. impianti—> un impianto può funzionare ancora ma magari è superato: problema della durata economica rispetto alla durata fisica) * Immateriali = che non hanno una consistenza fisica ma un valore economico (brevetti, know how, marchio). Alcuni di questi elementi li troveremo nella contabilità mentre altri elementi non li troviamo. Linea di demarcazione —> troviamo un brevetto in bilancio quando è stato negoziato un prezzo con altre economie, quanto ho acquistato un marchio o un brevetto. Sono beni immateriali con valore economico e quindi posso scriverlo nel bilancio se acquistato. Altri elementi se sono stati sviluppati all’interno dell’impresa non vengono evidenziati nella contabilità generale e quindi neanche nel bilancio d’esercizio = un marchio sviluppato nel tempo da parte di un’azienda questo marchio non compare nella contabilità generale. Know how - avviamento = nom si trovano nella contabilità generale - si possono trovare nella contabilità generale solo se l’azienda è oggetto di cessione. Questi elementi immateriali sono: * Capacità di fare = Know how = conoscenze —> un’azienda ha dei segreti di fabbricazione - delle capacità di sviluppare in un certo modo certi prodotti = è la capacità aziendale che si applica all’aspetto tecnico - commerciale = quindi è la capacità di fare * Rete di relazioni esterne = fiducia da parte dei clienti/consumatori * Reputazione e immagine = l’azienda è conosciuta perché produce prodotti validi che non danno problemi, reputazione in termini di pagamento = paga regolarmente * Coesione interna = organizzazione — legame fra chi lavora all’interno e l’azienda stessa * Condizioni monetarie = Questi sono beni che non vengono contabilizzati in bilancio, ma devono essere valutati quando cedo l’azienda * Monetari hanno un valore economico (es. cassa, banca). * Componenti Esogeni = elementi acquistati dall’esterno: sono oggetto di negoziazione) o Endogeni = elementi che vengono prodotti internamente. Es. se acquisto un impianto dall’esterno effettuo una negoziazione Es. Se invece la mia azienda ha le conoscenze posso produrre l’impianto interna,e te In termini di Immobilizzazione si può = 22 Esercizio: riguarda il periodo anno solare ma entra in gioco il concetto di competenza—> nella determinazione dei valori bisogna tenere conto anche di fatti avvenuti prima o dopo lo specifico anno (2021). Es. rimanenze finali del 2020 entrano in gioco nel periodo successivo diventano le rimanenze iniziali del 2021—> con la Competenza cerco di imputare all’anno quei costi e quei ricavi che devono essere omogenei all’attività svolta. Il capitale di funzionamento è un = Sistema di valori positivi e negativi che esprimono i valori delle condizioni patrimoniali di un’azienda.Non sono compresi gli elementi materiali (che non sono oggetto di negoziazione) e il lavoro (non viene preso in considerazione). La base del capitale di funzionamento è il costo storico o il valore negoziato. Il capitale di liquidazione = è il valore di realizzo a quanto posso vendere quel bene. Il capitale economico = valori correnti - beni materiali - capacità di reddito - avviamento Attività : condizioni di produzione di proprietà di un’impresa in un dato momento e i relativi valori. = nell’attivo riportiamo le condizioni di produzione tranne il lavoro con i relativi valori. Passività : insieme delle obbligazioni e degli impegni nei confronti dei vari soggetti (es. debito verso stato, verso fornitori,...) che hanno fornito contributi e i relativi valori Come suddividere i nostri conti patrimoniali = Beni dell’attivo —> 2 categorie classificate in base alla facilità con cui vengono realizzati i beni 1. Disponibilità: beni facilmente liquidabili =facilmente riportabili a denaro 2. Immobilizzazioni: beni più difficilmente trasformabili in denaro — servono per l’attività dell’azienda cedere le immobilizzazioni = può rappresentare uno scompenso produttivo. 3 grandi categorie immobilizzazioni: * Materiali (es. terreni, fabbricati, impianti, computer, etc.)—> beni a utilizzo pluriennale per più processi produttivi—> il loro costo viene ammortizzato secondo il processo di ammortamento V ripartizione in base a quote (tranne terreni = beni che non hanno un degrado salvo casi eccezionali e quindi non gli si applica il processo di ammortamento) * Immateriali (es. brevetti, marchio, diritti d’autore, etc.): beni senza consistenza fisica ma tutelati dalla legge (consistenza economica, patrimoniale) = avviamento acquistato se acquisto l’azienda è pago un valore di avviamento questo avviamento lo posso scrivere nel bilancio * Finanziarie: partecipazioni in altre società—> la capogruppo non possiede macchinari…. etc = ma possiede le azioni delle società acquisite. [Es. prestiti della capogruppo alle società controllate = la capogruppo ha un credito nei confronti della società controllata]. Non hanno il processo di ammortamento (a differenza delle altre due). |—— Componenti che dovrebbero restare durevolmente nell’azienda Disponibilità Liquidità—> cassa (denaro contante) e banca (è come avere denaro) Fascia dei crediti (verso clienti o verso altri soggetti) Titoli a breve: azioni o obbligazioni acquistati in borsa = che non sono immobilizzazioni ma posso venderli per ottenere denaro Magazzino: beni meno liquidi dei crediti della banca ma che dovrebbero prima o poi essere oggetto di realizzazione (es. materie prime che devi trasformare). Il ciclo finanziario può essere più o meno lungo. 25 Ammortamento == elementi che concorrono alla determinazione della Quota di Ammortamento: * Valore del bene = ho acquistato un bene ad un prezzo negoziato = base del calcolo ammortamento + oneri accessori (spese per installazione impianto/macchinario) * Durata = si tara sull’obsolescenza * Obsolescenza economica = durata economica = 4 anni —> validità inserita nel contesto aziendale * Durata fisica = posso avere un bene ancora integro dal punto di vista fisico perciò la durata è 10 anni * Come ammortizzo il bene = * A quote costanti = ogni anno ammortizzo una quota legata alla durata = es = durata 10 anni ammortizzo annualmente il 10% se la durata è di 4 anni ammortizzo annualmente il 25%. * Quote costanti crescenti o decrescenti …… Crescenti = i primi anni ammortizzo poco gli ultimi tanto — Decrescente = i primi anni ammortizzo tanto e poi poco negli ultimi. (Esempio sul foglio) * La soggettività che interessa molti soggetti tra cui il Fisco = se ammortizzo di più = l’utile più basso ( le imposte si pagano sull’utile) = mi conviene caricare gli ammortamenti così pago meno tasse. Per evitare un contenzioso contribuente fisco = la norma fiscale mette dei paletti a queste componenti soggettive . Es = secondo l’azienda questo bene di 1000 deve essere ammortizzato al 12% — il fisco pubblica degli elenchi settore per settore una percentuale di ammortamento per i vari beni —> per il bene di 1000 la legge fiscale dice che lo si può ammortizzare la 10% —> 2 possibilità = o ammortizzo al 10% quindi 100 = secondo la legge fiscale ( il Fisco riconosce questo costo) oppure gli amministratori decidono che l’ammortamento sarà 120 e l’utile sarà più basso 20 rispetto al 100 = civilisticamente esco con un certo risultato, fiscalmente il risultato civile viene aumentato di venti == esempio —> Costi = 1000 Ammortamento =120 = costi + ammortamento 1200 —> Ricavi = 1200 Utile prima delle imposte = 80 = risultato civile. Fiscalmente l’utile è 80 ma bisogna aggiungerci il maggior ammortamento (in quanto il bene poteva essere ammortizzato al 10%) = quindi il reddito imponibile è 100 (80 + 20) = così da limitare la soggettività e limitare i contenziosi. Passivo e Netto Troviamo i fondi di ammortamento e i debiti. A livello contabile avremo tutti i debiti (fornitori, banca conto corrente, mutuo) ….. per quanto riguarda la contabilità per presentare il bilancio si suddividono i debiti secondo un criterio della loro esigibilità ( presto a tempi più lunghi). ( nell’Attivo il criterio = se è + facilmente o - facilmente portare il bene a denaro se è facilmente liquidabile) Distinzione debiti a breve ( entro l’anno = debiti funzionamenti: verso i fornitori) - medio (3 - 5 anni) - lungo termine ( oltre i 5 anni = mutuo) Capitale Netto = (patrimonio netto) obblighi dell’impresa nei confronti dei conferenti di Capitale di Rischio = l’impresa nei confronti di questi soggetti ha degli obblighi = rimborso quando l’azienda chiuderà e di remunerare i soci Capitale netto dal punto di vista economico può essere individuati come differenza tra attivo e passivo. Ma esiste una distinzione tra capitale sociale e riserve. Le riserve da utile = riserve costituite con utile da esercizio. Nel nostro ordinamento abbiamo tre tipologie di riserve: * Riserva ordinaria o legale = è una riserva prevista dal codice civile = le aziende non posso distribuire tutto l’utile come dividendo = ma un articolo del codice civile dice che il 5% dell’utile deve essere iscritto a riserva ordinaria fino al raggiungimento del 20% del capitale sociale —> scopo: rafforzare l’azienda 26 (utile 20 = non posso distribuirlo tutto ma ne distribuisco una parte e 1 (5% di 20) lo uso come riserva ordinaria) —> obbligo di legge * Riserva statutaria (2) = statuto = regolamenti attuativi della società (oggetto sociale entità capitale sociale modalità funzionamento assemblea e consiglio di amministrazione) = distribuzione degli utili = se è previsto che parte dell’utile deve essere accantonata come riserva statutaria = quella società deve seguire il regolamento e quindi una parte dell’utile deve necessariamente essere inviata a questa riserva. Se invece lo statuto non prevede una riserva specifica statuaria si può distribuire la parte di utile come dividendo (che magari riservavo per la riserva statutaria) ai soci. —> obbligo di statuto se prevista * Riserva straordinaria o disponibile = è una riserva libera = i soci possono decidere di fare un’accantonamento a riserva straordinaria oppure non farlo = facoltà dei soci (10) —> riserva libera |——> su 20 di riserva (utile d’esercizio) - 1 (R ordinaria) - 2 (R statutaria) -10 (R disponibile) = 7 dividendo . Come possono essere classificate le riserve di netto: * capitale sociale * riserve da utile = posso avere delle riserve costituite con l’utile di esercizio ( non distribuisco l’utile) * riserve di capitale = riserve alimentate da apporti di capitale da parte dei soci = riserve che vengono costituite quando si effettua un aumento di capitale * riserve di rivalutazione = ( combinazione economica) possono esserci rivalutazioni economiche = terreno che passa da terreno agricolo a terreno edificabile o monetarie = riserve costituite quando c’è inflazione = rivalutazione beni = adeguamenti di bilancio della realtà |——> questa distinzione tra riserve non ha valenza solo economica, ma anche fiscale perché le riserve da utili = possono rimanere all’interno dell’azienda e possono essere portate a capitale sociale = non avrò più la riserva da utile ma avrò un aumento capitale sociale = aumento gratuito di capitale. Oppure queste riserve da utili posso distribuirle tra i soci come un dividendo straordinario —> dal punto di vista fiscale per il socio la distribuzione di riserva è un componente tassato (come il dividendo). La riserva di capitale ( R sovrapprezzo) deriva da un’apporto dei soci = se decido di distribuire tra i soci la riserva di sovrapprezzo non sto distribuendo reddito ma sto distribuendo capitale apportato dai soci (non genera tassazione sui soci (perché capitale) = dividendo straordinario). La riserva di rivalutazione da un punto di vista fiscale se distribuite può essere tassata oppure non tassata e questo dipende dalla norma specifica di rivalutazione. Reddito Reddito d’esercizio = è l’insieme dei valori dei componenti positivi e negativi di reddito dell’esercizio coerenti con il principio di competenza —> = configurazione volta a determinare il reddito di un determinato periodo. Risultato reddituale = è la remunerazione di una condizione di produzione (capitale di rischio) = è l’utile o la perdita d’esercizio. Esercizio generale = reddito totale = è un risultato oggettivo = parto dalla costituzione fino alla liquidazione dell’azienda = parto con del denaro e mi ritrovo con del denaro. Esercizi parziali = reddito parziale Periodo amministrativo = periodo di tempo (1 gennaio - 31 dicembre ) — l’esercizio riguarda quelle operazioni che vengono imputate ad un determinato periodo amministrativo = con tutti gli elementi ante e post periodo amministrativo. 27
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