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dispense della VITA di VITTORIO ALFIERI, Dispense di Letteratura Italiana

appunti sulla VITA di Vittorio Alfieri

Tipologia: Dispense

2022/2023

Caricato il 06/02/2023

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maria-chiara-di-gennaro-1 🇮🇹

4 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica dispense della VITA di VITTORIO ALFIERI e più Dispense in PDF di Letteratura Italiana solo su Docsity! VITTORIO ALFIERI SEMINARIO Nuova dimensione della cultura europea proiettata al romanticismo, spirito che non si adatta ai rigori della ragione, è uno spirito insofferente nei confronti del potere e narcisistico, tanto da scrivere una sua autobiografia. Spirito malinconico che si emoziona nei paesaggi che visita nel nord Europa, nasce nel Piemonte sabaudo, regione vicina alla cultura francese, piena di famiglie nobili legate ai propri privilegi. Egli fu insofferente nei confronti delle proprie famiglia di stampo nobile e sfoga la sua repressione nei viaggi, nei quali si appropria dei classici italiani ed europei e nei quali gli permette di approcciarsi anche ai vari tipi di politica di quegli anni. In quest’anni legge molto soprattutto in francese (lingua nobiliare), ma anche in latino, italiano… sopratutto Machiavelli e gli autori che leggeva quest’ultimo nei quali parlavano dei modelli politici e della tirannide. Carriera avviata verso l’esercito inizialmente, a 9 anni viene iscritto alla reale accademia dei Torino, anni che definì anni di INEDUCAZIONE. Dopo questi 8 anni rinchiuso in accademia inizia il periodo della sua pellegrinazione che porta Alfieri nelle principali capitali europee e alla lettura dell’Eneide, Goldoni (avvicinamento al teatro), romanzi cavallereschi… Viaggi non si sofferma sulle descrizioni paesaggistiche, ma si sofferma sull’ISTITUTO POLITICO, ed è quai sempre critico verso queste istituzioni sopratutto verso l’IMPERO. A Vienna si reca per incontrare Metastasio (autore di libretti e melodrammi) che stava presso la corte dell’imperatrice Maria Teresa, ma quando vede il poeta inchinarsi all’imperatrice gli fa decidere di andarsene senza salutarlo per lo sdegno, LA POESIA S’INCHINA AL POTERE. Stessa cosa accade per la Prussia che lo riporta nella stessa atmosfera della caserma, apprezza invece la DEMOCRAZIA PARLAMENTARE INGLESE. Entusiasmo per gli spettacoli naturali del nord Europa che anticipano il romanticismo. 1772 Alfieri ritorna a Torino e sente sorgere potente una VOCAZIONE POETICA che si traduce in un percorso da poeta tragico perché la prima opera che scrive si chiama CLEOPATRA, egli sente che è un percorso congeniale, sente di essere portato. Lascia tutte le sue cariche politiche/amministrative dedicandosi alla letteratura, studia il toscano ed i grandi classici italiani, iniziando nel giro di pochi anni a scrivere le sue prime tragedie. Tra il 75 e l’82 scrive i suoi capolavori tra cui SAUL, CONGIURA DE PAZZI, FILIPPO. Nell’83 le prime tragedie escono in volume, Alfieri recitava anche in modo elementare le sue tragedie, l’approdo alla stampa delle tragedie è naturale. 1777 conosce la contessa D’albany con cui trascorre gli ultimi anni della sua vita 1787 si trasferiscono a Parigi dove resteranno fino al 1792, momento critico dove Parigi diviene l’epicentro della RIVOLUZIONE FRANCESE, evento che inizialmente Alfieri guarda con curiosità ed ammirazione ( per lui significa OPPOSIZIONE ALLA TIRANNIDE, TìDETRONIZZARE IL SOVRANO), ma poi la guarda con sospetto e si distaccherà capendo come venivano trattati i nobili come lui. Nel 1792 rientra a Firenze dove vi rimarrà fino alla morte. LA VITA Voga delle autobiografie nel ‘700 dovutola successo delle confessioni di ROUSSEAU in cui si mette a nudo, autobiografia psicologica. Alfieri si accinge presto alla composizione della vita, intorno ai 40 anni; solitamente viene prodotta verso la fine della vita. Maggior parte dell’opera la scrive nel 1790 per poi riprenderla nel 1798. Biografia idealizzata scritta per la necessità di lasciare una cosa di sé, ragioni poste alla base della vita. Attento ai propri dati autobiografici che cominciano a ricorrere presto nella sua produzione; nel testo satirico intitolato ESSIQUE DU JUGEMENT UNIVERSEL egli parla di un giovane nobile mon malvagio il cui animo è fondato su un intreccio di incoerenze e su uno smisurato amor prorpio, questo è un AUTORITRATTO IDEALIZZATO DI ALFIERI.
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