Docsity
Docsity

Prepara i tuoi esami
Prepara i tuoi esami

Studia grazie alle numerose risorse presenti su Docsity


Ottieni i punti per scaricare
Ottieni i punti per scaricare

Guadagna punti aiutando altri studenti oppure acquistali con un piano Premium


Guide e consigli
Guide e consigli

Individualismo Vecchio e Nuovo, J. Dewey, Dispense di Filosofia Teoretica

Recensione del saggio di J. Dewey

Tipologia: Dispense

2021/2022

Caricato il 06/03/2022

maddalena-temperini
maddalena-temperini 🇮🇹

4.9

(10)

25 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Individualismo Vecchio e Nuovo, J. Dewey e più Dispense in PDF di Filosofia Teoretica solo su Docsity! RECENSIONE “INDIVIDUALISMO VECCHIO E NUOVO” di J. DEWEY di Maddalena Temperini L’alba del XX secolo prometteva prosperità in ambito tecnologico, il quale sembrava garantire orizzonti fiorenti all’economia americana. Le speranze crollarono nel 1929, quando la Grande Depressione risucchiò nella miseria e nella povertà gli Stati Uniti e, successivamente, il resto del mondo. Fu proprio questa svolta storica il trampolino di lancio per il filosofo e pedagogista John Dewey. Egli infatti analizzò la società della quale aveva ormai conosciuto ogni sfaccettatura, e descrisse i suoi turbamenti in articolari pubblicati nel 1930 dal The New Republic, sotto il nome di “Individualismo Vecchio e Nuovo”. Prese nel dettaglio l’”americanismo”, o quello conosciuto come “American way of Life”; atteggiamenti, comportamenti e consuetudini dei cittadini americani che caratterizzavano la loro quotidianità. Dewey si espresse a favore dell’individualismo, denunciando ciò che associava i cittadini invece di evidenziare le facoltà di ognuno di loro. La mentalità che quindi il pedagogista accusava, è quella conosciuta come “vecchio Individualismo”, una struttura sociale orientata esclusivamente al profitto economico personale, favorendo d’altra parte, la nascita di una società democratica volta all’eguaglianza e alla libertà individuale e in grado di esaltare ed esporre le capacità proprie della persona unica. Il nuovo individualismo quindi, sarebbe stata la soluzione ai problemi dell’essenza americana. Il punto d’inizio sarebbe una condizione preliminare nella quale ogni risorsa dell’umanità dal mero fine economico-privato venga distolta dall’interesse collettivo attraverso un attivismo pedagogico, affinché l’individuo non venga travolto dalla dinamicità dei mezzi di comunicazione che inibiscono e indeboliscono lo sviluppo dei valori morali. Tra le soluzioni mosse dal filosofo per poter annientare questa piaga sociale ce ne sono di praticabili, ma concretamente inattuabili. Dewey credeva nel potere della scienza se al servizio di una società democratica ed inclusiva, della speranza e della fede educando all’osservazione e alla comprensione. La crescente spersonalizzazione di una società figlia dell’industrializzazione, secondo il pensiero di Dewey, era dovuta a quello che egli chiamava “La casa divisa contro se stessa”. Questa teoria si basava sulla contraddizione nata dalle incongruenze tra gli ideali prefissati e quelli effettivamente realizzati. Questa direzione presa dalla collettività non rispecchiava ciò che l’americanismo decantava, un’armonia tra la teoria e la prassi. La diagnosi della società americana degli anni Trenta definì quest’ultima come “cultura del denaro”, caratterizzata dalla credenza che il denaro potesse determinare lo sviluppo o la decrescita delle istituzioni e il loro destino. I valori di questa cultura erano meramente materialisti poiché esaltati da americani che non riflettevano su come utilizzare i mezzi a disposizione al fine di creare una società equa e stabile. 
 Il diritto, la politica, i rapporti erano ormai contaminati e condizionati dal profitto personale, incitando la standardizzazione e l’associatività eccessiva. L’individuo era perso in una dinamica dove il potere era esclusivo dell’oligarchia industriale, la spersonalizzazione trasformò le persone in pedine, prive di futuro, prosciugate da ogni sogno e speranza, accrescendo una sensazione di insicurezza. 
 Per poter ritrovare i colori della loro vita, le persone accorrevano al loro senso di patriottismo, ma la Nazione doveva essere collaborativa e accogliere il malessere del suo popolo. Anche la religione costituiva una via di fuga nei suoi tentativi di riflessione e definizione di un’unità suprema, ma il suo fallimento non portò al risultato sperato. “Il malato non può curare la malattia”, affermò il pedagogista, credendo che solo energie esterne potessero far nascere una Pagina 1
Docsity logo


Copyright © 2024 Ladybird Srl - Via Leonardo da Vinci 16, 10126, Torino, Italy - VAT 10816460017 - All rights reserved