Divisione tra classe operaia e lavoratrice per Marx, Appunti di Sociologia

Scarica Divisione tra classe operaia e lavoratrice per Marx e più Appunti in PDF di Sociologia solo su Docsity! 1-Karl Marx =filosofo ed economista tedesco,ideologo e leader del movimento operaio europeo L’intero pensiero di M. viene elaborato partendo da una concezione della natura sugli esseri umani e di che cosa li renda diversi da altre forme di vita animale. M. aderisce alla concezione dell’essere umano associato all’espressione “homo faber” =uomo artefice,proprio xhè si differenzia dagli animale tramite una forma di attività vitale chiamata produzione. Secondo M. la specie umana è dotata e capace di CREATIVITA’= la quale si presenta come capacità di intervenire sulla natura a proprio vantaggio,traendone risorse come:nutrimento,protezione dalle intemperie e riproduzione. Per Marx le società storiche sono attraversate da scissione fondamentale relativa ai processi di produzione e distribuzione delle risorse e in questo particolare contesto emergono quelle che M. denomina CLASSI =le collettività più importanti,ma al tempo stesso anche i RAPPORTI DI SFRUTTAMENTO TRA LE STESSE CLASSI proprio perché Ogni società è caratterizzata dalla disuguaglianza sociale. Le disuguaglianze più importanti strutturano la società,permettendo a una minoranza di controllare e sfruttare l’attività produttiva della maggioranza,ma al tempo stesso la società vive sotto tensione inducendo la maggioranza a cercare di sovvertire un rapporto che la danneggia perché la esclude da godimento della ricchezza prodotta dai suoi stessi sforzi. CHI CONTROLLA LA PRODUZIONE E DISTRIBUZIONE DELLA RICCHEZZA =CONTROLLA TUTTO La religione esprime un senso di insoddisfazione e disagio nei confronti dell’esistenza così il credente la sperimenta illudendosi di trovare ciò che non ottiene dalla realtà,in un aldilà = un mondo più coerente e giusto,il credente però si rassegna per raggiungere queste aspirazioni nel mondo in cui vive perché ciò richiederebbe la sovversione dei rapporti reali della sua esistenza. (senso di frustrazione).La società in cui vive protegge gli interessi della classe dominante rispetto a quelli della classe dominata. Una vera svolta secondo M. avviene con vere e proprie rivoluzioni = corrispondono a cambiamenti epocali nel rapporto tra specie umana e natura,liberano forze produttive prima ignorate,richiedono la formazione e il successo di nuovi gruppi capaci di controllare questi cambiamenti e di diventare la nuova classe dominate. LA TEORIA SOCIALE DI MARX E’ ORIENTATA A DESCRIVERE E A SPIEGARE GLI ASPETTI CARATTERISTICI DELLA CONDIZIONE CHE SI E’ AFFERMATA IN EUROPA CON L’AVVENTO DEL CAPITALISMO. Concepisce il suo studio come uno strumento intellettuale della rivoluzione socialista,che avrebbe sconfitto il sistema capitalistico e posto una società non scissa. NELLA SUA OPER IL “CAPITALE” CERCA DI INDIVIDUALE E DI CRITICARE I MECCANISMI CAPITALISTICI DI PRODUZIONE E DISTRUZIONE DELLA RICCHEZZA. VUOLE DIMOSTARE CHE ANCHE SE IL RAPPORTO DI LAVORO CARATTERISTICO DEL SISTEMA CAPITALISTICO SI PRESENTA COME UNO SCAMBIO DI FORZA LAVORO PER SALARIO,ESSO IN REALTA’ HA UN RAPPORTO COMPARABILE A QUELLO TRA SCHIVO E PADRONE = PROCESSO DI SFRUTTAMENTO. L’originalità storica della società moderna presenta due classi protagoniste:1)borghesia- 2) operaia. 1) impegnati nell’attività produttiva come proprietari di capitali,la proprietà che possiedono =insieme di risorse produttive che generano PROFITTO. Il capitalismo non è solo una sociètà basata su scambi di mercato,esso presenta uno scambio particolare. Il capitalista all’inizio possiede un certo ammontare di denaro D che investe acquistando merce M cioè materie prime,strumenti per la produzione,la forza lavoro(lavoro degli operai salariati),facendo lavorare i suoi operai con le merci e gli strumenti comprati,egli ottiene nuove merci,che vendute sul mercato si tramutano in un ammontare di denaro D’ superiore a quello iniziale. La differenza tra D e D’=al profitto del capitalista ,rappresenta un plusvalore che ha origine nel pluslavoro perché: Secondo Marx il profitto nasce dallo sfruttamento dell’operaio,dal fatto che egli è pagato con un salario che corrisponde a mala pena al costo dei beni necessario x la sopravvivenza,mentre il lavoro che egli realizza per conto del capitalista genera un valore superiore a quello corrispondente al salario e a tutti i mezzi di produzione. Marx pone a credito della nuova classe dominante(la borghesia)tutti i vari mutamenti come: l’alfabetizzazione,la diffusione della stampa,istituzioni per l’educazione,la ricerca,ma al tempo stesso crede che la borghesia liberando forze produttive capaci di tornare a beneficio dell’intera società,lo fa in vista dei propri interessi. L’individuo tipico della società moderna vive sotto tensione,tormentato dalla pressione del bisogno o dall’ambizione di sempre nuovo guadagni. In tutti i paesi in cui si si affermarono il modo di produzione capitalistico e il dominio della borghesia,la classe operaia lotta per organizzarsi,migliorare le condizioni della propria esistenza,contrastare la presa della borghesia sulla società nel suo insieme e cercare di sovvertire l’intero ordine esistente attraverso azioni collettive. Marx si associa alle lotte operaie,cerca di guidarle teoricamente,qst suo compito intellettuale ho due fasi: 1)si occupa della DIMENSIONE SOGGETTIVA della condizione operaia in regime capitalistico. Marx usa x indicare la condizione dell’operaio l’espressione ALIENAZIONE;l’operaio si sente alienato rispetto all’oggetto che produce,alla propria attività,a se stesso,verso il prossimo xhè in lui vede un futuro capitalista. Marx si interroga sulle ragioni di qst alienazione e afferma che la sofferenza che essa comporta per l’operaio deve essere imputata all’altrui godimento. 2)si impegna in una elaborata ricostruzione storica e sociologica della formazione della classe operaia,ritiene che nel corso della storia siano proprio le fatiche dei produttori diretti a dare origine a un processo di generazione delle