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Le Crociate: Storia, Motivazioni e Conseguenze, Schemi e mappe concettuali di Storia

Una panoramica dettagliata delle crociate, spiegando le motivazioni, i percorsi, le battaglie e le conseguenze di queste guerre sacre. Il documento illustra come la fede religiosa e la missionarietà siano alla base dello spirito della crociata, e come la paura della fine dell'impero bizantino abbia creato il panico in occidente e spinto il papa urbano ii alla chiamata alle armi. Vengono descritte le prime otto crociate, le loro difficoltà e i loro fallimenti, e viene esplorato il ruolo di figure come san francesco di assisi e riccardo cuor di leone. Il documento conclude con un bilancio delle crociate e una riflessione sul loro impatto sulla storia dell'europa.

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2023/2024

Caricato il 22/02/2024

semmy-1
semmy-1 🇮🇹

2 documenti

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Scarica Le Crociate: Storia, Motivazioni e Conseguenze e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Storia solo su Docsity! LE CROCIATE Prof. Leandro Petrucci  A partire da Voltaire, (Diderot ne diede una famigerata definizione sulle pagine dell’Encyclopédie) sulle Crociate è stata costruita una autentica “leggenda nera”, infarcita di menzogne e fantasticherie, a causa della quale i cattolici sono stati costretti a posizioni di “difesa”: tale movimento come sinonimo di fanatismo e malafede.  La leggenda nera narra che le Crociate furono guerre di religione, dichiarate dai cristiani ai musulmani. Tali guerre sarebbero state volute dalla Chiesa al solo fine di imporre la propria religione quella cristiana ad altri popoli, nella fattispecie ai popoli “civili e pacifici” del Vicino Oriente, musulmani, fedeli di Maometto e seguaci dell’Islam.  Non si può negare che la spedizione armata fosse necessaria per liberare i Luoghi Santi dalla occupazione dei Turchi. Questa occupazione aveva reso impossibile lo svolgersi di un fatto che per tutto il Medioevo cristiano costituiva una esperienza normale, faticosa ma abituale: il pellegrinaggio in Terra Santa, per visitare i luoghi dove Gesù era vissuto.  Ma è altrettanto vero che la crociata era di più di una spedizione militare. Ho parlato di pellegrinaggi, e qualcuno certamente si sarà stupito. Ma lo stupore si dissolve se ricordiamo che la motivazione principale che spingeva alla crociata uomini e donne, giovani e adulti, perfino bambini, uomini di potere e semplici contadini, che lasciavano tutto e partivano per liberare la Terra Santa era una motivazione di carattere religioso. CHI ERANO I CAVALIERI ?  ERANO I FIGLI CADETTI DELLE FAMIGLIE NOBILI  VENIVANO ADDESTRATI ALL’USO DELLE ARMI SIN DA BAMBINI  A 15 ANNI VENIVANO NOMINATI “CAVALIERI” DAI CAVALIERI ANZIANI  TENTAVANO L’AVVENTURA IN TERRE LONTANE PER PROCURARSI PRESTIGIO E VANTAGGI LE SPEDIZIONI IN PALESTINA cioè LE CROCIATE  ESPANSIONE ECONOMICA E DEMOGRAFICA DELL’XI SEC. (INTERPRETAZIONE MARXISTA) Una sorta di colonialismo ante litteram (tempora). Certamente ci sono stati interessi di carattere politico ed economico ma non ne costituiscono il movente principale. Anzi le Crociate fallirono per le beghe interne dei principi cristiani e per il sabotaggio di Venezia, interessata solo ai suoi traffici. Ma anche per motivi pratici. Chi ha letto Robin Hood sa che Riccardo Cuor di Leone, assente per la Crociata, si vide soffiare il trono da suo fratello Giovanni Senza Terra (che adesso ebbe la terra). Il caso di san Francesco di Assisi ne è la prova più convincente. Si sa che di questo straordinario santo ci viene trasmessa una immagine tutta “acqua e zucchero”. Quanto è difficile, addirittura sorprendente, credere che san Francesco di Assisi fu un difensore della Crociata. In effetti, egli accompagnò la V crociata, iniziando in prima persona la missione francescana presso i musulmani. Non risponde a verità la convinzione che san Francesco accompagnò i Crociati senza condividere la necessità di armarsi e di combattere per liberare i Luoghi Santi. C’è un episodio di Francesco alla Crociata molto significativo che ci viene abitualmente taciuto: dopo essere scampato per miracolo alla morte e avere subito dai musulmani percosse sanguinose, Francesco riesce a raggiungere il sultano Malil-Al-Kamil. Con lui c’era un altro frate, di nome Illuminato, che ci riporta il dialogo intercorso tra il poverello di Assisi e il Sultano.Sentiamo la testimonianza di Frate Illuminato: “II Sultano sottopose a Francesco un’altra questione: “II vostro Signore insegna nei Vangeli che voi non dovete rendere male per male, e non dovete rifiutare neppure il mantello a chi vuoi togliervi la tonaca” Quanto più voi cristiani non dovreste invadere le nostre terre!”. Rispose il beato Francesco: “Mi sembra che voi non abbiate letto tutto il Vangelo. Altrove, infatti, è detto: “Se il tuo occhio ti è occasione di scandalo, cavalo e gettalo lontano da tè. E, con questo, Gesù ha voluto insegnarci che, se anche un uomo ci fosse amico o parente, o perfino fosse a noi caro come la pupilla dell’occhio, dovremmo essere disposti ad allontanarlo, a sradicarlo da noi, se tentasse di allontanarci dalla fede e dall’amore del nostro Dio. Proprio per questo, i cristiani agiscono secondo giustizia quando invadono le vostre terre e vi combattono, perchè voi bestemmiate il nome di Cristo e vi adoperate ad allontanare dalla religione quanti uomini potete. Se invece voi voleste conoscere, confessare e adorare il Creatore e Redentore del mondo, vi amerebbero come se stessi!”. [Fonti Francescane, 2691] GLI ANTEFATTI  Gerusalemme, città abitata da cristiani ed ebrei, viene presa dai musulmani nel 638. Da allora gli abitanti originari sono sottomessi a balzelli, umiliazioni, soprusi, di ogni genere. “Nel 938 la processione per la domenica delle Palme è attaccata con morti e feriti e il Sepolcro danneggiato da un incendio; nella Pentecoste del 966 il governatore eccita la popolazione musulmana contro il patriarca (ucciso e bruciato) mentre il Sepolcro è saccheggiato e incendiato; sotto il califfo al-Hakim (996-1021) vi è una lunga persecuzione anticristiana e antiebraica, culminata con la distruzione del Sepolcro il 28 settembre 1009 e la riduzione in povertà estrema dei cristiani che impiegano 40 anni a restaurarlo”. da Mario Meschini, “Le crociate di Terrasanta”, Art, Novara, 2006, p. 18; e “Il Jihad & la crociata”, Ares, Milano, 2007. LA “CROCIATA DEI PEZZENTI”  Pietro l’Eremita chiama a raccolti cavalieri, contadini e vagabondi  Tutti partono ma non sono organizzati  Lungo il percorso saccheggiano e derubano  Fanno strage soprattutto di Ebrei  Non arrivano in Terra Santa perché vengono sterminati dai turchi 1096 LA PRIMA CROCIATA  Molti feudatari europei si mettono in marcia verso Costantinopoli, hanno una croce sul petto ecco perche si chiamano Crociati  Si uniscono ai cavalieri bizantini e trovano accordi sulla spartizione di terre  Conquistano Nicea, Edessa e Antiochia  Conquistano Gerusalemme 1096 - 1099 IL FRAGILE DOMINIO CRISTIANO  Goffredo di Buglione viene nominato “difensore del Santo Sepolcro” e capo degli Stati latini d’oriente (cfr. Pierre Aubé, Goffredo di Buglione, Salerno editrice, Roma 1987)  Si crea nei territori conquistati un sistema di vassallaggio ma… Si presentano numerose difficoltà Difficili rapporti con i Bizantini Sistema feudale non accettato Difficili rifornimenti Dalla madrepatria RIEPILOGO CROCIATE 1096-1099 Prima Crociata 1146-1149 Seconda Crociata 1189-1192 Terza crociata 1202-1204 Quarta Crociata 1217-1221 Quinta Crociata 1228-1229 Sesta Crociata 1248-1254 Settima Crociata 1270 Ottava Crociata Percorsi Crociate PRIMA CROCIATA SECONDA CROCIATA TERZA CROCIATA QUARTA CROCIATA QUINTA CROCIATA SESTA CROCIATA SETTIMA CROCIATA OTTAVA CROCIATA www.didadada.it LA SECONDA (1147-1149) 1)La riscossa musulmana (caduta di Edessa nel 1144) determina la II crociata 2)Nel 1147 partono l’imperatore Corrado III di Svevia e il re di Francia Luigi VII, esortati da Bernardo di Chiaravalle 3)La loro spedizione (anche a causa di contrasti interni) fallisce di fronte a Damasco nel 1149. LA TERZA (1189-1192)  Poiché nel 1187 Gerusalemme cadde nelle mani del Saladino…… nel 1189 partì la III° al comando di Riccardo Cuor di Leone, re d’Inghilterra, e da Filippo II Augusto, re di Francia. Occorre ricordare che a questa crociata partecipa anche l’imperatore Federico Barbarossa, tuttavia non come comandante supremo, perché è scomunicato dal Papa. Dunque, un imperatore, l’uomo più potente di tutta l’Europa, colui che sfidava il papato e che era stato scomunicato per questo dal Pontefice, aveva come unico motivo di onore partecipare alla Crociata come un soldato semplice. E morirà in crociata, annegando in un fiume. Per la fede, per ottenere l’indulgenza plenaria, un imperatore è disposto perfino a lottare come soldato semplice. Vennero riprese S.Giovanni d’Acri, Tiro e Giaffa, per una tregua col Saladino, che promise di non ostacolare i pellegrinaggi. LA SESTA (1228-1229)  Federico II di Svevia imperatore, scomunicato, parte per la crociata spinto dal Papa Gregorio IX  Ma invece di combattere conclude un accordo con il sultano d’Egitto, che restituisce ai cristiani Gerusalemme, Nazareth, Betlemme ed altre località importanti  Al Papa ciò apparve un’infamia!  Esaltato dalla cultura progressista come il prototipo di un sovrano moderno ma successo grazie a uno spregiudicato relativismo religioso (estraneo a ogni concezione trascendente della vita) LA SETTIMA (1248 –1254)  Nel 1244 Gerusalemme è stata ripresa (non tornerà più in mani cristiane)  Nel 1248 il re di Francia Luigi IX parte per l’Egitto, roccaforte dei musulmani  Dopo iniziali vittorie, viene battuto e preso prigioniero con tutto l’esercito  Liberato in cambio di un forte riscatto, fortifica S.Giovanni d’Acri e torna in Europa OTTAVA (1270-1271)  Luigi IX di Francia parte alla volta di Tunisi  Ma il suo esercito è decimato da una pestilenza  Anche il re ivi muore  Nel 1291 S.Giovanni d’Acri, ultimo baluardo cristiano, cade in mano ai Mamelucchi  Un grande storico francese - René Grousset - in un grande volume - “Bilancio della Storia” - ha detto: “sempre l’Europa ha messo la libertà contro l’assolutismo”. Dal tempo dello scontro fra i Greci e i Persiani, nel momento della straordinaria e, per certi aspetti, inconcepibile impresa di Alessandro Magno di portare la persona e la libertà fino agli estremi confini dell’Asia, nel confronto duro con gli Arabi, con i Turchi e, forse, anche nel contrasto non meno duro con i popoli delle steppe eurasiatiche, l’Europa ha difeso la libertà della coscienza, perché se l’uomo non è persona, e se non è persona libera non è più uomo. IN CONCLUSIONE  L’Oriente asiatico ha significato, dai tempi delle battaglie alle Termopili in poi, il tentativo di un assolutismo di carattere socio-politico. Tutte le volte che si è verificato un confronto, l’Europa ha difeso la libertà, l’Oriente ha tentato di inglobare la libertà delle coscienze in una struttura di carattere assolutistico. Quello che avviene all’inizio dell’XI secolo è una dialettica, un riproporsi di questo decisivo scontro tra i diversi mondi di Europa e Asia. L’assolutismo turco rappresentava un tentativo di occupare militarmente tutto l’Oriente e di minacciare da vicino l’esistenza stessa dell’Europa. Le crociate sono state la risposta, storicamente comprensibile e legittimabile, della tradizione dell’Occidente (cristiano) a una minaccia di colonizzazione proveniente dall’Oriente. Leggiamolo direttamente…… 248 | PROBLEMI DI STORIA DELLA CHIESA sot sostiene nel suo Bilancio della storia, tra Europa e Asia è rav=- isabile una dialettica permanente, la cui dinamica è sempre sta ta decisiva, L'Europa ha significato, dalla Grecia in poi, la liber tà della coscienze; l'Oricnie asiatico ha significato, dai tempi del. “onffonto con la Grecia, dalle battaglie alle Termopili in poi. il. tentativo di un assolutismo di carattere socio-politico. Tutte I volîe che si è verificato un confronto, l’ Europa ha difeso la bai tà, l'Oriente ha tentato di inglobare la libertà delle coscienze i una struttura di carattere assolutistico. È successo addirittura per il cristianesimo, come si può vedere nelle tradizioni orientali dos ve la dimensione religiosa è stata gravemente © pesantemente. sottoposta alla tutela del potere politico, il Basilcus di Costanti nipoli, 0 in seguito lo Zar di Mosca. all’inizio dell'XI secolo è un riproporsi d cisivo scontro tra i diversi mondi di Europa e Asiai T'assolulismo turco, non soltanto islamico, rappresentava un! ‘îentativo di occupare militarmente tutto l'Oriente € di minacci re da vicino l'esistenza stessa dell'Europa cristia x sono state la risposta della tradizione dell'Occidente cristiano una minaccia di colonizzazione proveniente dall'Oriente. 1 ter: mini paradossalmente si rovesciano: diversamente da quello ché. si vuole fare intendere, non era l'Occidente cristiano a mina: re l'Oriente musulmano, ma esattamente il contrario. Ecco come Grousset attribuisce alle crociate e alla Francia 1a difesa della storia dell'Occidente: «Alla fine dell’XT secol sembrava che i turchi fossero sul punto di prendere piede in us, ropa. [..] L'Asia Minore era în maggior parte occupata dai sel giuchidi. I porti del mare Egeo come Smime ed Efeso appart Pivano a degli emiri. Anche Nicea era in mano ai turchi che fa cevano bagnare î loro cavalli nella Marmara e aspettavano 50108 l'occasione di passare in Tracia. Contro l’eterna Asia, per la dij fesa della civiltà occidentale, le nazioni che dominavano l’Eu:g ropa si crano man mano date il cambio: Alessandro e i greci, poi Pompeo e i romani, più tardi Giovanni Zinrisces e i bizantini, LE CROCIATE / 249 {..] Ecco che l’anima asiatica, incamata nell’islàm,.c la forza asîatica rappresentata dalla razza turca, riprendevano la loro marcia secolare verso l'Europa. [...] Fu dalla Francia che venne ti salvezza: la crociata — gesta Dei per Francos — fu essenzial- mente opera della nazione francese, francesi del regno della Lo- taringia, normanni di Normandia o delle due Sicilie, per ripren- dere d’intuito il ruolo degli elleni, dei romani e dei bizantini, li- berando gli accessi dell'Europa. [...] Fu da un centro della Fran- cia, Clermont in Alvernia, che parti il movimento scatenato da un Papa francese, Urbano Il»! Le crociate hanno uvuto un ruolo storico importante, proprio ) perché sono riuscite a rimandare la caduta dell'Impero d'Orien- | te di tre secoli. Costantinopoli avrebbe potuto cadere nell’ XI se- colo, cadde, invece, solo nel 1453, posticipando di trecentocin- quant’anni l'invasione dell'Europa. Durante questo tempo la ci- viltà occidentale terminò la sua formazione e assimilò l'eredità dell’ellenismo, sviluppandola origi ralmente, come si è mostra- 10 nella seconda parte di questo volume. Se l'Occidente non avesse reagito così, nen soltanto l’eredi- _tà cristiana ma, come dice Grousset, al di là dell'erodità cristia- na, l'eredità dell’ellenismo, cioè l'eredità della libertà delle co- scienze e eredità del gusto e della passione della cultura, sa- rebbero seriamente compromesse uf Senza le crociate difficilmente ci sarebbe stata la storia del- l'Occidente cristiano, e poi anche dell'Occidente laico, perché quest'ultimo può essere visto come lo sviluppo di quello cristia- nio: E T'OGcidente che mete in discussione Ta propria radice di fe- de, ma che comunque continua, in qualche modo, a concepirsi dentro l'alveo della concezione ultima della vita come concezio- ne della persona c della sua libertà. Se non ci fossero state le cro- ciate c se non si fosse verificata la battuta d’arresto all’avanzata turca, non soltanto la storia del Medio Oriente, ma la storia del- #* René Grousset, Bilancio della storia, Jaca Book, Milano 1980, pp. 178-179.
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