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Dolore e Trattamento, Appunti di Anestesia

La necessità di aumentare l'attenzione del personale coinvolto nei processi assistenziali nelle strutture sanitarie italiane affinché vengano messe in atto tutte le misure possibili per contrastare il dolore, indipendentemente dal tipo di dolore rilevato, dalle cause che lo originano e dal contesto di cura. Viene proposto il Comitato Ospedale Senza Dolore (COSD) per coordinare l'azione delle differenti équipe e la formazione continua del personale medico e non medico. Sono suggeriti processi applicativi per il trattamento del dolore e viene presentata la classificazione del dolore secondo l'IASP del 1986.

Tipologia: Appunti

2021/2022

In vendita dal 19/03/2023

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Scarica Dolore e Trattamento e più Appunti in PDF di Anestesia solo su Docsity! M8. Il Dolore 1 🟢 M8. Il Dolore Oggi, anche nelle istituzioni più avanzate, il dolore continua ad essere una dimensione cui non viene riservata adeguata attenzione, nonostante sia stato scientificamente dimostrato quanto la sua presenza sia invalidante dal punto di vista fisico, sociale ed emozionale. Aumentare l'attenzione del personale coinvolto nei processi assistenziali nelle strutture sanitarie italiane affinché vengano messe in atto tutte le misure possibili per contrastare il dolore, indipendentemente dal tipo di dolore rilevato, dalle cause che lo originano e dal contesto di cura. Radicale mutamento di attitudini ed atteggiamenti che deve coinvolgere non solo il personale curante ma anche i cittadini che usufruiscono dei servizi sanitari del Paese. Ciò implica che la rilevazione del dolore divenga costante al pari di altri segni vitali quali la frequenza cardiaca, la temperatura corporea, la pressione arteriosa fondamentali nella valutazione clinica della persona. Costituzione a livello aziendale di un Comitato Ospedale Senza Dolore (COSD), composto da un referente della direzione sanitaria, da esperti della terapia del dolore, ove presenti, da specialisti coinvolti nel trattamento del dolore post-operatorio e dalle figure professionali abitualmente dedicate agli interventi di controllo del dolore, con particolare riferimento al personale infermieristico. Finalità del Comitato "Ospedale Senza Dolore": 1. Assicurare un osservatorio specifico del dolore nelle strutture sanitarie ed in particolare ospedaliere. 2. Coordinare l'azione delle differenti équipe e la formazione continua del personale medico e non medico. 3. Promuovere gli interventi idonei ad assicurare nelle Strutture Sanitarie la disponibilità dei farmaci analgesici, in particolare degli oppioidi, in coerenza con le indicazioni fornite dall'OMS, assicurando inoltre la valutazione periodica del loro consumo. 4. Promuovere protocolli di trattamento dei diversi tipi di dolore. Composizione del Comitato "Ospedale Senza Dolore": M8. Il Dolore 2 Il Comitato deve avere una composizione tale da soddisfare i seguenti criteri: I membri del Comitato sono rappresentati da referenti della direzione aziendale e personale curante dell'ospedale. Il personale infermieristico deve costituire almeno un terzo dei membri del Comitato. Gli operatori delle Strutture di Terapia del Dolore e/o Cure Palliative nonché Anestesia e Rianimazione devono essere rappresentati nel Comitato. Un referente del Servizio Farmaceutico deve essere incluso nel Comitato. Trattamento del dolore: Si suggerisce di utilizzare i seguenti processi applicativi: 1. Vanno elaborati nelle varie aree ospedaliere protocolli di trattamento del dolore che tengano conto della scala analgesica dell'OMS. 2. Nella valutazione del dolore si deve tenere presente un indice di intensità oltre al quale è necessario un intervento urgente. 3. Se il dolore rimane al di sopra di tale livello per due rilevazioni consecutive la terapia analgesica va riconsiderata. 4. Devono essere definite le linee guida e le indicazioni per la somministrazione di oppioidi per vie alternative a quella orale. 5. Devono essere disponibili nelle differenti confezioni e conservati secondo le norme vigenti i farmaci oppioidi, quali la morfina. 6. Devono essere disponibili nelle singole aziende dispositivi per l'infusione di farmaci attraverso varie vie di somministrazione. 7. Si auspica che le singole aziende si adoperino affinché vengano costituite (Ove non esistenti) strutture specialistiche di Terapia del Dolore e Cure Palliative per la presa in carico delle persone affette de dolore cronico di difficile trattamento. Dolore Classificazione IASP 1986: “Il dolore è una esperienza sensoriale spiacevole, associata ad un danno tissutale, in atto o potenziale, o descritta in termini di danno.” M8. Il Dolore 5 b. Generalmente ben circoscritto: La capacità discriminativa è universalmente proporzionale alla profondità del tessuto leso, variando da una chiara discriminazione nelle aree (Ferite, ustioni) ad una imprecisata sensazione nelle lesioni viscerali. c. Provocato dalla eccitazione meccanica, termica, chimica delle terminazioni nervose periferiche d. Mediato dai nocicettori dei tessuti periferici (Cutaneo, muscolare, osseo, connettivale, vascolare , viscerale) e. Ha un’elevata sensibilità a FANS ed Oppiacei DOLORE NEUROPATICO: Sindromi scatenanti di origine centrale: Danno post-ictale, sindromi siringomieliche, sclerosi a placche, patologie post-traumatiche con lesione del nervo spinale e dolore da arto fantasma. Sindromi scatenanti di origine periferica: Neuropatie post-infettive ( HIV – Lue ), nevralgia del Trigemino, neuropatia diabetica, neuropatie tossiche (Alcool – farmaci), neuropatie post-chirurgiche e neuropatie ischemiche. Sindromi cliniche scatenanti di origine mista: Nevralgia post-erpetica, avulsione di plesso. Modalità di presentazione: a. Dolore urente continuo b. Crisi parossistiche di dolore intermittente, lancinante, tipo scossa elettrica c. Parestesie (Percezione, spontanea o provocata, di sensazioni abnormi non spiacevoli) d. Disestesie (Percezione di sensazioni abnormi spiacevoli, tipo puntura di spillo) e. Ipo/Iperestesia – Iporeflessia – Ipostenia – Ipotrofia muscolare f. Proiettato (Dolore avvertito nel campo periferico di innervazione della sede algogena: Sciatica) Caratteristiche: a. % meno frequente, rispetto al dolore nocicettivo b. Conseguenza di danni al SNC e/o SNP, con alterazioni patologiche nei rapporti neuro- funzionali M8. Il Dolore 6 c. Non sensibilità a FANS ed Oppiacei DOLORE MISTO: Sindromi complesse regionali dolorose: Radicolopatia, lombosciatalgia, cervicobrachialgia, neuropatia da intrappolamento (Sindrome del tunnel carpale), dolore oncologico e dolore ischemico misto. Trattamento ⚠ Anticipare e trattare gli effetti collaterali. Sono prevenuti ove possibile e trattati prontamente. La profilassi di nausea, vomito e costipazione devono essere parte del piano di terapia. Il prurito secondario all’istamino liberazione è sensibile all’uso di piccole dosi di antistaminici. Nel trattamento con oppioidi, il prurito è sensibile a piccole dosi di naloxone. Prescrivere dosi adeguate di oppioidi a intervalli regolari e prevedere rescue dose: Prescrivere dose adeguate: La dose adeguata è la dose efficace con scarsi o nulli effetti collaterali. Prescrivere a intervalli di dose corretti: In generale, la prescrizione a orario fisso “around the clock” (ATC) è determinata dalla farmacocinetica del farmaco scelto e dalla risposta del paziente e riservare le dosi al bisogno (PRN) per le necessità intermittenti. M8. Il Dolore 7 Prevedere rescue dose: I pazienti con dolore acuto postoperatorio possono presentare esacerbazioni occasionali del dolore; la dose rescue, pari al 15-20% della dose totale giornaliera di oppioidi, può essere assunta ogni 1 – 2 ore secondo necessità. Definire dosi preventive per il dolore in specifiche condizioni: Le attività che possono causare esacerbazioni del dolore possono essere precedute da dosi aggiuntive corrispondenti alla rescue dose assunte 1 ora prima della seduta . Utilizzare linee guida e prove di efficacia evidence based per aggiornare protocolli e strategie E’ indispensabile rivedere periodicamente protocolli e strategie terapeutiche. Comportamenti medici legati a pregiudizi risultano determinanti nella cattiva gestione del dolore più del rischio dell’assuefazione. Eliminare pratiche obsolete può migliorare sensibilmente la gestione del dolore. Esempi: La Meperidina ha indicazioni limitate a causa della neurotossicità. La via orale (Scarso assorbimento GI ) o intramuscolare (Dolore locale e irritazione) deve essere evitata. La codeina, e gli oppioidi antagonisti/agonisti (Tramadolo) devono essere evitati nel dolore severo in ragione dell’effetto ceiling. Pazienti con storia di abuso di sostanze stupefacenti possono essere trattati con oppioidi. Neonati e lattanti avvertono dolore come gli adulti. Indice di Alogenicità 1. Dolore modesto: a. Chirurgia Ginecologica: Isteroscopie operative e diagnostiche, pick up, revisione cavità uterina. b. Chirurgia Oculistica: Cataratta (FACO), trabeculectomia, calazio, pterigio. c. Chirurgia Ortopedica: Neurolisi, artroscopia ginocchio, rimozione mezzi di sintesi, rafie tendinee. d. Chirurgia Urologica: Varicocele, uretrotomie. e. Chirurgia Vascolare: Safenectomia, varicectomia.
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