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DOMANDA E OFFERTA TURISTICA, Dispense di Geografia Economica

dispense sulla DOMANDA E OFFERTA TURISTICA

Tipologia: Dispense

2019/2020

In vendita dal 10/11/2020

sabrinaalb
sabrinaalb 🇮🇹

4.9

(16)

28 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica DOMANDA E OFFERTA TURISTICA e più Dispense in PDF di Geografia Economica solo su Docsity! Indotta Moltiplicatori Spesa in vari settori di redditi di origine turistica Basica e residenziale Indiretta Beni intermedi Non turistica Stabile Basica e residenziale Secondaria Turistica despecializzata Stagionale Basica Primaria Turistica specializzata Stabile Basica DOMANDA Spiegazione del moltiplicatore della base di esportazione Uno schema che ci spiega quali effetti moltiplicatori produce la crescita di un’attività basica (cioè della domanda turistica in una regione) sull’occupazione.  AUMENTO OCCUPAZIONE PRIMARIA nel settore =  quindi l’occupazione turistica specializzata (Più gestori di alberghi e in più alberghi; all’interno dell’A ci sarà uno staff di direzione; tour operator + staff) cioè avente competenze specifiche a creare un’offerta che soddisfi una determinata domanda.  Questa occupazione è STABILE , è lo zoccolo duro dell’offerta turistica di una regione  È BASICA perché impegnata in settore tutto rivolto a fornire servizi a non residenti.  AUMENTO OCC SECONDARIA che cresce quando cresce domanda turistica regione=  OCCUPAZIONE DESPECIALIZZATA  Tende ad essere STAGIONALE = es dipendenti stabilimento turistico.  BASICA perché alimenta la produzione di beni e servizi destinati all’esportazione (venduti ai turisti) Quando le attività sono Stagionali, probabilmente la Qualità del servizio offerto tende ad essere inferiore perché non tutte le persone che lavorano sulla produzione di quel servizio hanno il massimo delle competenze possibili. Ma la crescita di queste OCC provoca indirettamente la crescita di altri tipi:  AUMENTO OCCUPAZIONE INDIRETTA = cresce anche questa per effetto della domanda turistica ma se in una regione aumenta il n° degli alberghi ciò porta ad un moltiplicarsi della domanda di BENI INTERMEDI (coperte, biancheria etc). In questo modo l’Occ quindi non aumenta nella regione sede della struttura (dove sono aumenta le altre occ), perché la maggior parte dei beni intermedi usati dalle strutture recettive stesse si trovano in altre regioni italiane (solitamente del nord).  NON TURISTICA  STABILE  BASICA e RESIDENZIALE local i Agricoltura Artigianato Industria Servizi non locali Agricoltura Artigianato Industria Servizi Offerta locale Filiere Beni e servizi intermedi Strutture complementari Strutture non specializzateStrutture ricettive Domanda non locale OFFERTA - MIOSSEC EVOLUZIONE DI UNA REGIONE TURISTICA Modello dinamico di sviluppo del turismo (1977)= = Miossec analizza il processo di organizzazione territoriale del turismo, articolandolo per stadi di sviluppo. In particolare, egli considera le trasformazioni di  Infrastrutture  offerta  comportamento dei turisti  comportamento delle amministrazioni  comportamento della popolazione locale. Il modello dinamico spiega l’evoluzione strutturale di una REGIONE TURISTICA attraverso il tempo e lo spazio, includendovi l’analisi dell’impatto sul territorio. In particolare propone una regionalizzazione turistica, per stadi di sviluppo avvalendosi di una eccellente sintesi corografica. Questo processo è orientato dall’interazione dei comportamenti dei turisti e dei residenti, nelle loro proiezioni territoriali, cui sottendono i gestori dell’offerta turistica e gli enti pubblici o privati preposti (Comuni, Province, Regioni, Consorzi, Associazioni di categoria ecc.) in un classico intreccio tra marketing privato e marketing pubblico. Il suo ragionamento analizza i meccanismi di progressiva conquista del territorio da parte del turismo e la strutturazione che ne deriva, nonché l’evoluzione delle percezioni che se ne ha. In particolare, le stazioni turistiche, in base alla provenienza dei turisti, sono divise in stazioni internazionali e stazioni locali. Ciascuna attraversa diverse fasi :  FASE 0 / PRETURISTICA = non si rivela la presenza di alcuna stazione turistica: la domanda turistica non conosce questo territorio e non se ne interessa; Quindi, No stazioni turistiche e no turismo che dai locali è percepito come miraggio  FASE 1 / STAZIONE PIONIERA = il territorio esce lentamente dall’isolamento grazie alla formazione di una prima stazione. I turisti non hanno percezione spazio circostante ed i residenti sono indifferenti.  FASE 2 / AUMENTO STAZIONEI = iniziative si moltiplicano, i collegamenti tra le stazioni sorte si intensificano e la popolazione e le amministrazioni locali cominciano a rendersi conto dell’importanza del turismo; Aumento quindi del numero di stazioni e turisti che prendono coscienza di poli e percorsi. I residenti scoprono potenzialità e si attivano: strutture infrastrutture, servizi, benefici economici  FASE 3 / SPECIALIZZAZIONE E GERARCHIZZAZIONE DELLE STAZIONI spesso in competizione. Emergono differenze culturali e socio-economiche tra turisti e residenti. È caratterizzata dalla organizzazione degli spazi, cominciano a delinearsi fenomeni di gerarchizzazione e specializzazione degli spazi;  FASE 4 / DI SPECIALIZZAZIONE = le stazioni si specializzano e tendono al turismo totale, controllato in alcuni casi dagli aménagement (piani di tutela ecologica). Migliora l’accessibilità, aumentano stazioni che somigliano a solito spazio urbano; turismo di massa. Degrado ambientale. Perdita caratteristiche originarie. La pubblicità attrae con immagini falsificate GIORNATE LETTO (o GIORNI DI OSPITALITA’) GL = (posti letto) x (giorni apertura) GL può essere calcolato: 1. per mese (stagionalità) 2. per singola struttura 3. per il totale delle strutture dell’unità territoriale di riferimento UTILIZZAZIONE NETTA DELLA CAPACITA’ RECETTIVA U = PRESENZE / GL  U = 1 utilizzazione massima (tutti i letti occupati per ogni giorno di apertura della struttura)  U < 1 sotto-utilizzazione (alcuni letti restano liberi in alcuni o in tutti i giorni di apertura) Offerta locale Filiere Moltiplicatore su indotto locale locali Moltiplicatore su indotto non locale non locali Sistema produttivo adeguato Quali/quantità occupazione diretta, indiretta e indotta Propensione a investire Perequazione ricchezza prodotta Coincidenza territoriale costi/benefici: sostenibilità Stabilizzazione Domanda non locale
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