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domande con risposta per esame Geografia Prof.ssa Loda Mirella-prima parte, Prove d'esame di Geografia

si tratta di un insieme di domande con relativa risposta per la preparazione dell'esame di Geografia della Professoressa Loda Unifi

Tipologia: Prove d'esame

2021/2022

Caricato il 20/02/2023

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massimo-menicacci 🇮🇹

4.6

(56)

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Scarica domande con risposta per esame Geografia Prof.ssa Loda Mirella-prima parte e più Prove d'esame in PDF di Geografia solo su Docsity! Verifica domande Geografia Cosa è la geografia sociale: è il comune denominatore di percorsi di ricerca che hanno come elemento unitario l’attenzione particolare al rapporto tra società e territorio. Spazio sociale: elemento inglobato nella dinamica sociale e non come elemento fisico/naturale Geografia come Giano Bifronte: Yves Lacoste ha attribuito alla Geografia una duplice valenza: da un lato come rappresentazione ideologica della Geografia “normale” che apparentemente rappresenta la terra come assoluta, come immagine sicura delle cose, dall’altro un sapere strategico che si presta ad essere uno strumento per l’elaborazione di strategie di controllo (in campo politico, militare, culturale etc), basate sulla appropriazione delle risorse naturali. Da qui l’immagine del Giano Bifronte. Geografia “normale” per Dematteis: è un sapere enciclopedico enumerativo e quindi un sapere inutile. Perché Dematteis definisce la Geografia come una disciplina ambigua: perché non è una disciplina neutra, vera, oggettiva, ma sapere in parte scientifico e in parte poetico, conoscenza di ciò che è e immaginazione di ciò che potrebbe essere Quali sono i principali operatori concettuali in Geografia: spazio, luogo, regione, paesaggio, territorio. Da cosa deriva la parola territorio: deriva da terrore a controprova del potere della Geografia come disciplina non neutra. Scienza nomotetica: scienza naturale che ha come finalità quella di studiare leggi generali, a prescindere dall’individualità. Scienza idiografica: scienza sociale che come metodo di ricerca utilizza oggetti/casi specifici. La Geografia è una scienza nomotetica o idiografica: la Geografia studia oggetti unici e quindi ha un approccio idiografico, come tutte le scienze sociali. Come si può definire lo spazio assoluto: il vuoto dove stanno gli oggetti, infatti è chiamato anche spazio intero o contenitore. Si utilizza per rappresentare lo spazio nella sua dimensione fisica e ci consente di localizzare nello spazio i fenomeni sociali. Chi era George Simmel: sociologo tedesco tra 8/900 che nel 1903 scrisse “lo spazio e gli ordinamenti spaziali della società”, nel quale individua 3 principi per i quali lo spazio incide sui fenomeni sociali. 1° principio di Simmel: principio di mobilità/immobilità; un oggetto che si può spostare ha conseguenze sociali molto diverse rispetto ad uno che non si può spostare. Conseguenze: i flussi (turistici ad esempio) sono obbligati verso un determinato luogo per vedere un oggetto che non si può spostare, viceversa quelli mobili possono essere visti anche altrove. 2° principio di Simmel: principio di prossimità; le cose più vicine sono più simili. Conseguenze: si può notare in moltissime cose come ad esempio le affinità architettoniche in certe zone, distretti commerciali con un livello di offerta analoga. Alla base del concetto di regione, in particolare per la Geografia regionale francese, c’è proprio questo principio. 3° principio di Simmel: principio di esclusività; in un unico punto ci sta un unico oggetto. Conseguenze: la Geografia studia oggetti nella loro unicità, in quanto da un punto di vista spaziale sono unici; per questo motivo è annoverata tra le scienze idiografiche come tutte le scienze sociali. Cosa dice la prima legge della Geografia di Tobler(1970): ogni cosa è in relazione alle altre, ma le cose più vicine sono più in relazione rispetto a quello lontane. Cosa si rischia se l’unico criterio di analisi è la posizione: si rischia una fisicalizzazione dell’oggetto di studio della Geografia. Quali correnti della Geografia erano denotate da una fisicalizzazione dell’oggetto: la Geografia tedesca di matrice positivista, tra 8/900. i maggiori esponenti furono Oscar Peschel e Otto Schluter. La Geografia regionale francese (anche se in maniera leggermente più sfumata rispetto al positivismo); siamo tra 8/900 ed il maggior esponente è Vidal de La Blache. Cosa è il pregiudizio cartografico: deriva dalla fissazione di oggetti a scapito della loro funzione e quindi si determina una produzione di sapere puramente cartografico, quasi geografico/militare. Come è stato rappresentato a lezione il pregiudizio cartografico: attraverso il confronto tra due mappe dello stesso villaggio indiano, una fatta da uno storico Meitzen, l’altra da Otto Schluter (di matrice positivista). La prima riportava oggetti o fenomeni cruciali per l’organizzazione delle collettività umane; la seconda si concentra solo su oggetti fisici. Perché è importante la Geografia regionale francese per l’Italia: perché porta lo schema di base dello studio della Geografia a scuola fino agli anni 70. Chi era l’esponente principale della Geografia regionale francese, quando operò e quale era il suo motto: Vidal de La Blache, 1845/1918. “la carta geografica è lo strumento di precisione che raddrizza le nozioni false”. Quali sono gli operatori concettuali della Geografia regionale francese: 1) genere di vita 2) paesaggio 3) concezione organicistica di regione 4) spazio terrestre come mosaico di regioni. 1) il genere di vita è la specifica con cui una collettività umana interpreta le opportunità offerte dal contesto fisico, sviluppando alcune vocazioni rispetto ad altre. È espressione del possibilismo geografico 2)il paesaggio è la forma visiva che assume l’organizzazione di un territorio corrispondente ad un genere di vita Conseguenza: il paesaggio è lo strumento per riconoscere un certo genere di vita. 3) quale concetto di regione è alla base della Geo regionale francese: visione organicistica, la regione è qualcosa di omogeneo, armonico, fatta di elementi concorrenti a definire la propria individualità all’interno e distinta con l’esterno, una sorta di organismo appunto (vedi Simmel) 4) lo spazio terrestre è costituito da una specie di mosaico di regioni. È una concezione un po' datata ma nell’insegnamento a scuola spesso si va avanti con questo concetto. Perché si chiama Geografia Regionale francese : perché è incentrata sul concetto di regione Quali furono le reazioni alla Geografia quantitativa: ad una disciplina che era considerata matematica e modellizzante della Geografia quantitativa, si oppose la Geografia Umanistica (anni 70/80 del 900 dove si pone al centro il luogo (e non più lo spazio), si abbandona il sapere scientifico e ci si avvicina di più alla filosofia. Quali sono le implicazioni della geografia umanistica: si introduce il concetto di luogo alternativo allo spazio, si opera un riorientamento filosofico verso la fenomenologia e l’esistenzialismo; si abbandona il sapere scientifico puramente matematico e modellistico, si enfatizza la soggettività e l’esperienza C hi furono i maggiori esponenti della Geografia umanistica : Hi-Fu Tuan ed Edward Relph. Chi fu il maggior filosofo esistenzialista che influenzò la Geografia umanistica e quali furono i due concetti principali: Heidegger che incentra la sua filosofia sui concetti di Dasein ed Hemat, associandovi l’autenticità dell’esistenza ed esaltando il valore della prossimità. Dasein: esistenza come essere in un luogo; aggancio essenziale tra esistenza e luogo. Heimat: luogo da cui prendo appartenenza, un concetto di autenticità superiore alla patria. Concetto di luogo per la Geografia umanistica: il concetto di luogo è un orientamento verso ciò che ci è più vicino. Si identifica con il senso di appartenenza, con il radicamento e l’autenticità. Il luogo assume un valore concreto mentre invece lo spazio resta astratto. Si fa quindi riferimento all’Heimat, al luogo da cui prendo l’appartenenza che può essere la casa, una stanza, la nostra città etc. Quali sono le implicazioni al concetto di luogo della geografia umanistica : 1) vi è un rischio di deriva essenzialista ed escludente: essenzialista perché è una essenza assoluta, non relativa socialmente e quindi escludente. Più fisso certi concetti e più è escludente. 2) vi è un rischio di visione antimoderna: la connessione fra radicamento locale e moralità porta anzitutto alla visione della mobilità come una minaccia ed alla interpretazione delle diseguaglianze sociali come una conseguenza di caratteristiche del singolo individuo. 3) il rischio di localismo con una distinzione strutturale noi/loro Quale fu la maggiore critica al concetto di luogo della Geografia umanistica e da parte di chi : Fu da parte di Gillian Rose, una attivista femminista, che metteva in evidenza il fatto che non si mette in relazione allo stesso modo con lo stesso luogo le diverse persone, amplificando quindi la diversità tra gli individui (in particolare faceva riferimento alle donne ed alle persone di colore). C oncetto di luogo per la Geografia radicale : negli anni 80 del 900 si afferma una teoria di luogo di David Harvey, il quale dice che il luogo in quanto tale non esiste, non è una essenza ma un costrutto sociale che si genera da processi sociali di fondo, processo basato su atti di esclusione. Quali sono i due processi che si affermano negli anni 70 e amplificano il dibattito sul concetto di luogo: 1) l’accumulazione flessibile, caratterizzata dal passaggio al post-fordismo, la nascita di piccole e medie imprese, la nascita di distretti industriali e sistemi di produzione locali. 2) mobilità internazionale del capitale che genera competizione tra i luoghi, la nascita di grandi città imprenditoriali e la caccia ai grandi eventi. Quale è stata la reazione sociale alla globalizzazione che ha un riscontro in Geografia: si sviluppa una dicotomia tra locale e globale come reazione alle insicurezze indotte dalla globalizzazione; localismo come tendenza a risolvere i problemi di natura politica o sociale da un punto di vista strettamente locale, senza tener conto della situazione generale. Concetto di luogo come pratica sociale: ci si basa sulla teoria della strutturazione sociale di Antony Giddens che ha come obiettivo quello di comprendere la relazione tra strutture sociali ed azione individuale. Il luogo diventa ancor più un processo di continua trasformazione, sono le pratiche sociali che costituiscono i luoghi, e quindi un processo di continua trasformazione. Nella visione di Jo h n Agnew cosa distingue socialmente un luogo da uno spazio e come si ottiene in pratica: 1) essere precisamente localizzabile 2) avere un assetto materiale che favorisca l’interazione sociale 3) comunicare un senso emotivo Si ottiene in diversi modi tra i quali quello di assegnare un toponimo con il quale diamo un significato allo spazio trasformandolo in un luogo. Inoltre arredare lo spazio è un altro modo in cui si ottiene che diventi un luogo. Quali sono le caratteristiche di luogo per le varie correnti Geografiche: 1) Geo regionale francese: luogo come area di una superficie terrestre, mondo come mosaico di luoghi; approccio idiografico 2) Geo umanista: luogo come dimensione fondamentale dell’esistenza umana nel mondo, che deve essere necessariamente radicata in un luogo. 3) Geo radicale: luogo come istanza che rifletta processi sociali di fondo - Approccio costruttivista: studia il modo in cui i luoghi sono costruiti come processo di relazione al potere Fordismo: modello industriale in cui la produzione manifatturiera si concentra in un’unica fabbrica. Post-fordismo: dagli anni 70 del 900 il modello economico/industriale passò da quello fordista a quello post-fordista, caratterizzato da piccole imprese, specializzazione flessibile (producendo solo un segmento del processo produttivo possono più facilmente modificare la produzione in relazione alle esigenze di mercato), economie di agglomerazione, distretti industriali. G lobalizzazione : dalla fine del 900 è iniziato il processo di globalizzazione che consiste in: 1)interdipendenze delle economie nazionali 2) incremento dei movimenti internazionali di beni, servizi, tecnologie e capitali 3) finanziarizzazione dell’economia su scala internazionale 4) nuova divisione del lavoro a scala globale 5) espansione iperbolica delle tecnologie di comunicazione Metropoli di prima generazione: nasce con la crisi della città cinta da mura quando questa diventa un polo produttivo in seguito alla rivoluzione industriale. Corrisponde alla città industriale che si organizza con un centro, dove la concentrazione di popolazione ed funzioni è massima che via via diminuisce verso la periferia (città a macchia d’olio). A livello urbanistico si assiste ad un mutamento verso l’architettura modernista. Zooning: negli anni 30/40 del 900 si sviluppa l’urbanistica razionalista come soluzione dei problemi della metropoli di prima generazione, per riorganizzare gli spazi della città e renderli più funzionali. Lo zooning è il tentativo di organizzare lo spazio urbano assegnando specifiche funzioni alle varie zone della città (commerciale, residenziale etc) Metropoli di seconda generazione: (chiamata anche città diffusa o campagna urbanizzata) si genera con la crisi del fordismo (anni 70 del 900)-post/fordismo - ed è caratterizzata da una città con una struttura spaziale che non si espande a macchia d’olio, ma coinvolge a scala regionale, comprensoriale. A questo fenomeno si accompagna la crisi dei centri storici che vedono una migrazione di popolazioni e funzioni verso un altrove, che può essere anche particolarmente lontano (urban sprawl>grande consumo di suolo). A livello urbanistico si assiste ad un distacco dalla visione funzionalista, con il recupero di una componente estetica che prevede una pluralità di stili(townscape). Metropoli di terza generazione(città globale): il fenomeno della globalizzazione che abbiamo a partire dalla fine del secolo scorso, determina anche dei cambiamenti alla città. Si parla di città globali con riferimento alla capacità di alcuni centri di essere degli snodi fondamentali per il funzionamento dell’economia globale e come località centrali di gestione del sistema finanziario (n.b. tutte le città sono oggi globali, nel senso che sono connesse ed interconnesse con le altre fino ad una scala globale); le città globali per antonomasia sono New York, Londra e Tokyo. Quali sono le conseguenze nella città di terza generazione: la base economica della città non è più la base produttiva e commerciale. In sostanza abbiamo un decentramento di funzioni commerciali, produttive, residenziali, parallelamente con l’accentramento di funzioni dirigenziali. Nei centri si sviluppano attività di servizi altamente qualificati, il che porta ad un processo di rigenerazione urbana legato agli investimenti immobiliari. Tutto questo porta al city branding ed alla competizione internazionale per attrarre risorse. Cos’è l’industria culturale: la cultura oggi è considerata un oggetto di consumo e trova nella metropoli di terza generazione il suo luogo. Quali sono gli effetti della new urban economy sulla struttura urbana: la crescente differenza nelle imprese di generare profitto porta alla maggior capacità di quelle ad alto profitto di poter stare dove vogliono nella città, potendosi permettere di pagare costi maggiori. I servizi specializzati tendono ad essere sopravalutati mentre invece quelli meno specializzati tendono ad essere sottovalutati. Questo porta ad una difficoltà dei settori tradizionali a competere per spazi ed investimenti. Quali sono gli attori principali della scena urbana a causa della new urban economy: 1) imprese estere 2) la cosiddetta iperborghesia internazionale, cioè quelli che hanno casa propria in molte città globali e vi risiedono funzionalmente alla propria attività globale. Cosa si intende per accessibilità: consiste nel superamento della barriera spazio al movimento di persone e cose e allo scambio di beni, servizi ed informazioni. Più alta è l’accessibilità maggiore sono le disponibilità di beni e servizi e minori sono i tempi per raggiungerli. Sta alla base di come lo spazio urbano si organizza. (risponde alla domanda “dove nella città”). Cosa è la rendita fondiaria urbana e come si compone: è la rendita che viene incamerata dal proprietario del suolo. Si compone di rendita assoluta e rendita differenziale. Rendita assolut a cos’è e come si calcola :(rendita=valore del terreno) trae origine dal cambiamento di destinazione dei suoli da agricolo ad edificabile e deriva dalla capacità di un area di partecipare alla vita di una comunità per esistenza di opere e prossimità ad altri suoli edificabili. È indipendente dalla localizzazione del suolo nell’aggregato urbano ed è determinata dal fatto che più internamente ci sono più terreni edificabili al contrario della corona più esterna ed è calcolato con la differenza tra il valore di mercato dei terreni della corona più esterna ed il loro valore normale, cioè il valore corrispondente in un’area esterna alla città.
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