DOMANDE E RISPOSTE ESAME DI GEOGRAFIA UMANA PROF.SSA MONTEBELLI UNIMARCONI, Prove d'esame di Geografia

Scarica DOMANDE E RISPOSTE ESAME DI GEOGRAFIA UMANA PROF.SSA MONTEBELLI UNIMARCONI e più Prove d'esame in PDF di Geografia solo su Docsity! CARATTERISTICHE PRINCIPALI DELLA SCUOLA TEDESCA E ANGLOAMERICANA IN AMBITO GEOPOLITICO LA GEOPOLITICA È LO STUDIO DELLA RELAZIONE TRA GLI ATTORI POLITICI CHE SI CONTENDONO UN DATO TERRITORIO. SI USA DIVIDERE I GEOGRAFI POLITICI CLASSICI IN DUE SCUOLE, QUELLA TEDESCA E QUELLA ANGLOAMERICANA. LA SCUOLA TEDESCA HA CERCATO DI COMPRENDERE E SPIEGARE IL MOTIVO PER CUI CERTI STATI SONO DIVENTATI POTENTI. IL GEOGRAFO TEDESCO RATZEL, VISSUTO NELLA SECONDA METÀ DEL 1800, SULLA SPINTA DELL’ EVOLUZIONISMO DEL NATURALISTA INGLESE DARWIN , PARAGONA LO STATO AD UN ORGANISMO VIVENTE CHE HA BISOGNO DI NUTRIMENTO, ALIMENTATO DALL' ACQUISIZIONE DI TERRITORI APPARTENENTI A STATI MENO POTENTI. LA CRESCITA SPAZIALE DEGLI STATI VA DI PARI PASSO CON L O SVILUPPO DELLA LORO CULTURA, ECONOMIA E IDEOLOGIA. IL PROCESSO DI ASSORBIMENTO DELLE NAZIONI PIÙ DEBOLI SI AUTOALIMENTA: PIÙ LO STATO CRESCE, PIÙ VUOLE CONTINUARE A CRESCERE, MENTRE SE UNO STATO RESTA BLOCCATO NEI SUOI CONFINI STATICI È DESTINATO ALL’ ATROFIA. QUESTA TEORIA HA PRECORSO LA POLITICA NAZISTA DELLA GERMANIA NELLA II GUERRA MONDIALE. LA SCUOLA ANGLOAMERICANA, INVECE, HA TENTATO DI DARE CONSIGLI STRATEGICI AGLI STATI COME IL SUO PIU’ FAMOSO ESPONENTE, MACKINDER, CONSIDERATO IL PADRE DELLA GEOPOLITICA. SECONDO LA SUA TEORIA DELL’HEARTLAND, L’EURASIA ERA LA PARTE PIU’ IMPORTANTE D’EUROPA E BISOGNAVA ARGINARE IL POTERE DELL’URSS DI STALIN CHE POTEVA ESPANDERSI AGLI STATI ORIENTALI DELL’EUROPA. A TALE SCOPO SUGGERI’ DI CREARE UN’ALLEANZA DI POTENZE TERRESTRI E MARITTIME INTORNO AL NORD ATLANTICO CONTRO L’HEARTLAND E, EFFETTIVAMENTE, NEL 1949 VENNE FIRMATO IL TRATTATO ISTITUTIVO DELLA NATO. COME PREFIGURATO DA MACKINDER IL PERIODO DALLA II GUERRA MONDIALE FINO ALLA CADUTA DEL MURO DI BERLINO FU CARATTERIZZATO DALLA COSIDDETTA GUERRA FREDDA FRA USA E URSS. TEORIA DEL SISTEMA MONDO (WALLERSTEIN) LA TEORIA DEL SISTEMA MONDO È STATA DIVULGATA NEL 1974 DALLO STUDIOSO AMERICANO WALLERSTEIN, CHE SI RIFÀ AL CONCETTO DI “ECONOMIA MONDO” DEL FRANCESE BRAUDEL E TENTA DI SPIEGARE LA DIPENDENZA E IL SOTTOSVILUPPO NEL MONDO ESAMINANDO IL SISTEMA CAPITALISTICO MONDIALE, TROVANDO LA CAUSA IN ESSO E NON NELLE RELAZIONI INTERNAZIONALI. IL CONCETTO, SECONDO LO STUDIOSO, RISALE GIA’ ALL’ EUROPA DEL XVI SECOLO E POI È DIVENTATO GLOBALE NEL XX SECOLO CON I MERCATI CAPITALISTICI. IL CAPITALISMO HA DATO VITA AD UNA GERARCHIA GEOGRAFICA ORGANIZZATA IN STATI CENTRO, SEMI-PERIFERICI E PERIFERICI. GLI STATI CENTRO SONO PER ESEMPIO QUELLI OCCIDENTALI DELL’EUROPA, L’AUSTRALIA, IL CANADA E GLI USA, CHE HANNO LA FORZA MILITARE E POSSIEDONO LAVORATORI ALTAMENTE QUALIFICATI. LA LORO ECONOMIA È DIVERSIFICATA CON UN ALTO CAPITALE PRO- CAPITE; GLI STATI SEMI-PERIFERICI, COME LA RUSSIA E LA REGIONE ASIATICA, ERANO UN TEMPO STATI CENTRO CHE HANNO SUBITO UN DECLINO, MA HANNO UNA NUOVA CRESCITA ECONOMICA; VI TROVIAMO UNA PRODUZIONE MANIFATTURIERA A CAPITALE INTENSIVO ED UNA ECONOMIA DIVERSIFICATA. GLI STATI PERIFERICI, COME L’AFRICA E L’AMERICA DEL SUD, SONO GENERALMENTE EX COLONIE, ORA DEBOLI, CON LAVORATORI SCARSAMENTE QUALIFICATI CHE SVOLGONO UN LAVORO DI TIPO INTENSIVO E CON UN’ECONOMIA NON DIVERSIFICATA. CAPITALISMO E SVILUPPO, TEORIA DEL NEOLIBERALISMO/PAS IL CAPITALISMO INFLUENZA MOLTI ASPETTI, FRA CUI ANCHE LE OPPORTUNITÀ DI VITA DI UN INDIVIDUO RISPETTO AL LUOGO IN CUI NASCE E CRESCE. LE VARIE TEORIE DELLO SVILUPPO CERCANO DI SPIEGARE IL MOTIVO PER CUI NEI PAESI POVERI SONO PRESENTI DELLE DINAMICHE DIVERSE DAI PAESI SVILUPPATI. LA TEORIA DEL NEOLIBERALISMO NEGLI ANNI ‘80, SOSTIENE CHE IL CAPITALISMO NON PORTA IN SÉ SOTTOSVILUPPO, PERCHE’ QUESTO È IN REALTA’ CAUSATO DALLE ERRATE POLITICHE ECONOMICHE DEGLI STATI. SI PUO’ ESSERE PROMOTORI DI SVILUPPO, ATTIVANDO UNA DEREGULATION, CON RIFORME PER IL MERCATO LIBERO, LA PRIVATIZZAZIONE DELLE IMPRESE STATALI E LA COMPETIZIONE ECONOMICA, ANCHE ATTRAVERSO LA RIMOZIONE DEGLI OSTACOLI AL MOVIMENTO DI MERCI E CAPITALI, CON PROGRAMMI DI AGGIUSTAMENTO STRUTTURALE CHIAMATI PAS. ALCUNI STUDIOSI RITENGONO CHE I PAS NEGLI ANNI ‘80 E ’90, PROMOSSI DALLE DUE AGENZIE INDIPENDENTI DELL’ONU, CIOE’ DALLA BANCA D’ITALIA E DAL FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE, ABBIAMO AVUTO UN EFFETTO POSITIVO PORTANDO AL BLOCCO DELL’INFLAZIONE E ALLA RIDUZIONE DEL DEFICIT DI BILANCIO, ALTRI INVECE RITENGONO CHE I PAS ABBIANO AUMENTATO IL COSTO DI ALCUNI SERVIZI ED IL PREZZO DEI PRODOTTI ALIMENTARI A DANNO DELLE FASCE PIÙ POVERE, OLTRE AD AVER PORTATO ALLA SVALUTAZIONE DELLA MONETA LOCALE. TAPPE STORICHE DI FORMAZIONE DELL’UNIONE EUROPEA L’UNIONE EUROPEA È UN'ORGANIZZAZIONE INTERNAZIONALE POLITICA ED ECONOMICA A CARATTERE SOVRANAZIONALE ATTUALMENTE COSTITUITA DA 27 STATI MEMBRI. LE TAPPE DELLA SUA STORIA PARTONO DAL 1944 QUANDO IL BELGIO, I PAESI BASSI E IL LUSSEMBURGO DANNO VITA AL BENELUX, UN ACCORDO ECONOMICO CHE ISTITUISCE L'UNIONE DOGANALE TRA I TRE PAESI. NEL 1947 POI TROVIAMO L’ATTUAZIONE DEL PIANO MARSHALL CHE PREVEDE L’ASSEGNAZIONE DI AIUTI CONSISTENTI ALL’EUROPA DA PARTE DELL’AMERICA. NEL 1952 VIENE ISTITUITA LA CECA (COMUNITA’ EUROPEA DEL CARBONE E DELL’ACCIAIO) ALLA QUALE ADERISCONO ITALIA, GERMANIA, FRANCIA, PAESI BASSI, BELGIO E LUSSEMBURGO; QUESTO ORGANISMO, REGOLATO DA UN’AUTORITÀ SOVRANAZIONALE E INDIPENDENTE DAI GOVERNI DEGLI STATI MEMBRI, DIVENTA UNO STRUMENTO DI COLLABORAZIONE ECONOMICA, FINALIZZATO A SUPERARE LE RESTRIZIONI NELLA PRODUZIONE DI CARBONE E ACCIAIO. NEL 1957 POI, IL TRATTATO DI ROMA DÀ VITA ALLA CEE (COMUNITÀ ECONOMICA EUROPEA) CHE INTENSIFICA LA COLLABORAZIONE ECONOMICA TRA I SEI PAESI MEMBRI DELLA CECA E VUOLE PROMUOVERE LA PROGRESSIVA CREAZIONE DI UN MERCATO COMUNE EUROPEO (MEC) ALL’INTERNO DEL QUALE DEVE ESSERE GARANTITA LA LIBERTÀ DI CIRCOLAZIONE DI MERCE, CAPITALE E LAVORATORI. NEL 1967 VIENE FIRMATO A BRUXELLES IL TRATTATO DI FUSIONE CHE VA A SOSTITUIRE IL TRATTATO DI ROMA, E PROVVEDE ALLA VARIAZIONE DEL NOME DA CEE A CE E ALL’ISTITUZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO. L’ULTIMA TAPPA DELLA U.E. È NEL 2020 CON L’USCITA DEL REGNO UNITO (BREXIT), CONSEGUENZA DEL REFERENDUM CON CUI LA MAGGIORANZA DELLA POPOLAZIONE HA ESPRESSO LA VOLONTA’ DI LASCIARE L’UNIONE. TASSO DI FERTILITA’ E POLITICHE NATALISTE E ANTINATALISTE PER ANALIZZARE LE CARATTERISTICHE DI UNA POPOLAZIONE E LE DINAMICHE DEMOGRAFICHE E MIGRATORIE, I DEMOGRAFI UTILIZZANO GLI INDICATORI SOCIO- DEMOGRAFICI FRA CUI TROVIAMO ANCHE IL TASSO DI FERTILITÀ, DETTO ANCHE TASSO DI FECONDITÀ TOTALE (TFT). È UN INDICATORE STATISTICO UTILIZZATO IN DEMOGRAFIA, PER CALCOLARE IL NUMERO MEDIO ANNUO DI FIGLI PER DONNA, IN ETÀ FERTILE, CIOE’ DI ETÀ COMPRESA TRA I 15 E I 50 ANNI. SOLITAMENTE SI INDICA CON IL VALORE TFT = 2, UN LIVELLO DI NASCITE CHE PERMETTE AD UNA POPOLAZIONE DI RIPRODURSI MANTENENDO COSTANTE LA PROPRIA STRUTTURA DEMOGRAFICA. LA FERTILITÀ VARIA NEI PAESI IN BASE A VARI FATTORI COME 1) IL FATTORE BIOLOGICO, IN CUI TASSI DI FECONDITÀ PIÙ ALTI SI TROVANO IN POPOLAZIONI CON DONNE SESSUALMENTE ATTIVE PIÙ PRESTO; 2) IL FATTORE STORICO PER CUI GUERRE O CARESTIE POSSONO INTERROMPERE LA FECONDITÀ; 3) FATTORI CULTURALI, CHE POSSONO INFLUIRE SULLA FERTILITÀ COME IN ALCUNI PAESI SOTTOSVILUPPATI IN CUI I FIGLI SONO VISTI COME FORZA LAVORO, OPPURE IN PAESI SVILUPPATI CON UN ALTO GRADO DI ISTRUZIONE DOVE LA NASCITA DEL PRIMO FIGLIO E’ INVECE POSTICIPATA. LA FERTILITÀ PUÒ ANCHE ESSERE CONTROLLATA DAI GOVERNI ATTRAVERSO POLITICHE NATALISTE O ANTINATALISTE, PER ESEMPIO IN CINA DAL 1979 AL 2016 È STATA APPLICATA LA RIGIDISSIMA POLITICA DEL FIGLIO UNICO PER LIMITARE LA CRESCITA DEMOGRAFICA. AL CONTRARIO, IN FRANCIA SI HA UN ALTO TASSO DI FECONDITA’ GRAZIE AL SOSTEGNO ECONOMICO DELLO STATO ALLE FAMIGLIE. DI QUALI CONTROLLI SI COMPONE IL PROCESSO DI TERRITORIALIZZAZIONE SECONDO LA TEORIA DI ANGELO TURCO (O SOLO TERRITORIALIZZAZIONE) L’UOMO HA DA SEMPRE TERRITORIALIZZATO LA NATURA, MODIFICANDO IL TERRITORIO IN BASE ALLE LOGICHE COLLETTIVE E RIFACENDOSI AL BINOMIO NATURA-CULTURA. LA TEORIA DELLA TERRITORIALIZZAZIONE VEDE TRA I MASSIMI ESPONENTI I GEOGRAFI CLAUDE RAFFESTIN E ANGELO TURCO. SECONDO QUEST’ULTIMO LA TERRITORIALIZZAZIONE SI ARTICOLA IN 3 FASI: 1) LA FORMA INTELLETTUALE, CHE, A PARTIRE DAL III SEC. A.C., GRAZIE ALL’INVENZIONE DELLA SCRITTURA, HA TRASFORMATO LUOGHI IGNOTI, ATTRAVERSO LA DENOMINAZIONE, IN LUOGHI CON VALORE CULTURALE E SIMBOLICO, CONTROLLANDONE LO SPAZIO (VEDI ODIERNI MURALES E TAG); 2) LA FORMA MATERIALE, LA REIFICAZIONE, E’ ANCH’ESSA UN ATTO TRASFORMATIVO, CON CUI L’UOMO INTERVIENE SULLA SUPERFICIE TERRESTRE ATTRAVERSO LE SUE ABILITA’, PER ESEMPIO DISBOSCARE, CREARE STRADE E CITTA’ O COSTRUIRE DIGHE E ABITARE POI I LUOGHI SFRUTTANDONE LE RISORSE; 3) LA FORMA STRUTTURALE RIGUARDA IL CONTROLLO DELL’ORGANIZZAZIONE SOCIALE ATTRAVERSO LA SUDDIVISIONE DEL TERRITORIO IN PORZIONI CON VARI PROFILI FUNZIONALI E FATTORI COME NORME, AUTORITA’, CONFINI E APPARATI DECISIONALI, PER EVIDENZIARE LE VARIE FORME DI UTILIZZO DELLE SUPERFICI TERRESTRI. TOPOFILIA, ETEROTOPIA, NON LUOGO LA GRAMMATICA UMANISTICA DEGLI ANNI ’70 E L’UNESCO NEL 1992 HANNO APPORTATO NUOVI CONCETTI GEOGRAFICI COME LA TOPOFILIA, L’ETEROTOPIA, IL NON LUOGO E L’ IPERLUOGO. LA TOPOFILIA NASCE DAI TERMINI TOPOS E PHILIA, PER DEFINIRE L’UNIONE CHE ESISTE TRA IL LUOGO FISICO E I SENTIMENTI CHE LO ACCOMPAGNANO. IL GEOGRAFO STATUNITENSE YI-FU TUAN DEFINISCE LA TOPOFILIA, L’INSIEME DEI LEGAMI AFFETTIVI DELL'ESSERE UMANO CON L'AMBIENTE MATERIALE NEL QUALE VIVE IL SUO QUOTIDIANO. L’ETEROTOPIA NASCE DALLA COMBINAZIONE DELLE PAROLE ETERO E TOPOS. È UN CONCETTO INTRODOTTO DAL FILOSOFO FRANCESE FOUCAULT, MA CHE SI USA ANCHE IN GEOGRAFIA. SI TRATTA DI UNO SPAZIO CHE NON È SOLO CONCETTUALE O FISICO IN SENSO STRETTO, MA HA UN PROPRIO CORREDO SIMBOLICO, DI VALORI E CONDOTTA SOCIALE. È UNO SPAZIO CHE FAVORISCE VISIONI DEL MONDO DIVERSE CHE POSSONO ANDARE DALLE CARCERI, AI MUSEI FINO ALLE SAUNE SCANDINAVE. IL NON LUOGO È LEGATO ALLA RETE DELLA COMUNICAZIONE GLOBALE, È UN CONCETTO CHE IDENTIFICA UN LUOGO SENZA UNA PROPRIA IDENTITÀ, STORIA O RELAZIONALITÀ. È STACCATO DAL CONTORNO SOCIALE E DALLA TRADIZIONE ED È DI FACILE ACCESSIBILITA’ COME UN CENTRO COMMERCIALE O UN AEROPORTO, QUINDI COSTRUITO ARCHITETTONICAMENTE ALLO STESSO MODO, IN SERIE. L’IPERLUOGO È UN CONCETTO CHE È STATO USATO SOPRATTUTTO DAL POST-MODERNISMO E SI PONE AL DI SOPRA DEL LUOGO REALE, HA LA CAPACITÀ DI SMUOVERE L’IMMAGINAZIONE ATTRAVERSO SIMBOLI E FORME AMBIGUE. INFATTI, QUANDO SI ENTRA IN UN IPER-LUOGO NON SI DEDUCE NULLA MA SI ENTRA QUASI IN UN GIOCO DI IMMAGINI. IL BLUES IL TERMINE BLUES DERIVA DALLA LOCUZIONE “TO FEEL BLUE” OSSIA SENTIRSI MALINCONICO ED È LA MUSICA CHE ESPRIME LA SOFFERENZA DEGLI AFROAMERICANI PRIVATI PER SECOLI DELLA LIBERTÀ CONSERVANDO IN SÉ IL LONTANO LAMENTO PROVOCATO DALLA DEPORTAZIONE DALL'AFRICA INIZIATA NEL XVI SECOLO FINO ALLA SCHIAVITÙ NELLE PIANTAGIONI DEL SUD DEGLI STATI UNITI. LA NASCITA DI QUESTO GENERE MUSICALE RISALE ALLA FINE DELLA GUERRA DI SECESSIONE STATUNITENSE QUANDO NEL 1865 GLI AFROAMERICANI FURONO RISCATTATI DALLA SCHIAVITÙ E INIZIARONO LA LORO MIGRAZIONE VOLONTARIA DAGLI STATI DEL SUD VERSO LE GRANDI CITTA’ DEL NORD E DEL MIDWEST. IN QUESTO SPOSTAMENTO PORTARONO IL LORO BAGAGLIO CULTURALE, QUINDI ANCHE LA MUSICA, CHE DIVENNE DA QUEL MOMENTO ESPRESSIONE LIBERA DI UNA MALINCONIA ORMAI METABOLIZZATA CULTURALMENTE, APPUNTO IL BLUES CHE DERIVAVA DAI WORK SONGS, DAGLI HOLLER O CALLS E DAGLI SPIRITUALS. NELLE GRANDI METROPOLI AVVENNE LA PRIMA FORMA DI INTEGRAZIONE, L'UNICA POSSIBILE PER MOLTO TEMPO, OSSIA QUELLA TRA LA MUSICA DEL BLUES NERO PRIMA DELTA BLUES, POI RAGTIME E BEEBOP CON LE ARMONIE DELLA MUSICA BIANCA, DAL CUI CONNUBIO NACQUERO IL JAZZ, IL ROCK E MOLTA DELLA MUSICA POP CONTEMPORANEA. CARTOGRAFIA NELLA GEOGRAFIA UMANA LA CARTA GEOGRAFICA RAPPRESENTA LA SUPERFICIE TERRESTRE O UNA SUA PARTE. È SIMBOLICA PERCHE’ SONO PRESENTI SIMBOLI CONVENZIONALI COME PUNTI E LINEE COLORATI CON LA LORO DECODIFICA E CURVE DI LIVELLO CHIAMATE ISOIPSE O ISOBATE. È ANCHE APPROSSIMATIVA PERCHE’ NON ESISTE PERFEZIONE QUANDO SI RAPPRESENTA UNA SUPERFICIE SFERICA SU UN FOGLIO DI CARTA. LE PROPORZIONI POSSONO ESSERE PERO’ MANTENUTE CON PROIEZIONI DEFINITE EQUIDISTANTI, COME NELLE CARTE STRADALI, EQUIVALENTI, COME NELLE CARTE POLITICHE, O ISOGONE COME LE ROTTE NAUTICHE. GENERALMENTE LA CARTA CON CUI VEDIAMO RAPPRESENTATA LA SUPERFICIE TERRESTRE È IL PLANISFERO DI MERCATORE CHE È ISOGONA E RAPPRESENTA FEDELMENTE PORZIONI DELLA SUPERFICIE TERRESTRE MA DA’ UNA VISIONE EUROCENTRICA PER CUI LA CARTA DI PETERS RIDA’ LA GIUSTA DIMENSIONE AI CONTINENTI. LA CARTA GEOGRAFICA È ANCHE RIDOTTA RISPETTO ALLA REALTÀ PERCHÉ NON SI PUÒ RAPPRESENTARE LA SUPERFICIE TERRESTRE NELLE SUE DIMENSIONI REALI E SI DEVONO UTILIZZARE LE SCALE CHE CI DICONO DI QUANTE VOLTE È STATA RIDOTTA LA REALTÀ. ESISTONO DIVERSE TIPOLOGIE DI CARTA GEOGRAFICA, FRA CUI LA FISICA, LA POLITICA E LA TEMATICA. NEGLI ULTIMI DECENNI, GRAZIE A DRONI, SATELLITI E SONDE SPAZIALI, SI UTILIZZANO DELLE STRUMENTAZIONI TECNOLOGICAMENTE AVANZATE COME IL TELERILEVAMENTO PER RILEVARE LA FISIONOMIA DELLA SUPERFICIE TERRESTRE DA GRANDE DISTANZA O IL GPS, CHE PERMETTE DI LOCALIZZARE LA POSIZIONE DI PERSONE O LUOGHI SULLA SUPERFICIE TERRESTRE ATTRAVERSO UNA RETE DI SATELLITI ARTIFICIALI IN ORBITA E SEGNALI RADIO. GRAZIE A QUESTI SISTEMI VENGONO REALIZZATE LE CARTE DIGITALIZZATE COME IL GIS O SISTEMA INFORMATIVO GEOGRAFICO. CURVA DI MAX LORENZ LA CURVA DI LORENZ È UNO STRUMENTO GRAFICO PROPOSTO PER L’ANALISI DELLA DISPARITA’, IN PARTICOLARE DEL REDDITO, IDEATO DALL’ECONOMISTA STATUNITENSE MAX LORENZ NEL 1905. CONSENTE DI RAPPRESENTARE GRAFICAMENTE, CON GLI ASSI CARTESIANI DIVISI IN DECILI, LA QUOTA DI REDDITO TOTALE PERCEPITA DA UNA PORZIONE DI POPOLAZIONE ORDINATA PER LIVELLI NON DECRESCENTI DI REDDITO E CI INFORMA SUL GRADO DI DISUGUAGLIANZA DELLA DISTRIBUZIONE. LA RETTA A 45° INDICA UNA SITUAZIONE IDEALE CON UNA DISTRIBUZIONE UGUALITARIA E OGNI PUNTO DELLA CURVA INDICA LA PERCENTUALE DI REDDITO (ASSE VERTICALE) PERCEPITA DA UNA PERCENTUALE DI POPOLAZIONE (ASSE ORIZZONTALE). PIU’ LA CURVA DI LORENZ È BASSA, MAGGIORI SARANNO LE DISUGUAGLIANZE. IL COEFFICIENTE DI GINI (DAL NOME DELLO STATISTICO E SOCIOLOGO ITALIANO) POI, METTE A CONFRONTO LE DISUGUAGLIANZE NELLA DISTRIBUZIONE DEL REDDITO DI UN PAESE, UTILIZZANDO UN’ INTERPRETAZIONE MATEMATICA DELLA CURVA DI LORENZ: VARIA DA 0 (BUONA EQUI-DISTRIBUZIONE) A 1 (MASSIMA DIFFERENZA DI REDDITO NEL TERRITORIO). DENSITA’ DEMOGRAFICA, ARITMETICA E FISIOLOGICA PER ANALIZZARE LE CARATTERISTICHE DI UNA POPOLAZIONE E LE SUE DINAMICHE DEMOGRAFICHE E MIGRATORIE, I DEMOGRAFI UTILIZZANO GLI INDICATORI SOCIODEMOGRAFICI. FRA ESSI TROVIAMO LA DENSITÀ DELLA POPOLAZIONE RESIDENTE CHE MISURA LA CONCENTRAZIONE DI INDIVIDUI ESPRESSA DAL RAPPORTO TRA IL NUMERO DI ABITANTI E LA SUPERFICIE DEL TERRITORIO (NUMERO DI ABITANTI PER KM QUADRATO). PER CAPIRE LA PRESSIONE DI UNA DETERMINATA POPOLAZIONE SUL TERRITORIO, I GEOGRAFI UTILIZZANO UNA FORMULA DI CALCOLO ARITMETICO CHE È DATA DAL RAPPORTO TRA LA POPOLAZIONE RESIDENTE E LA SUPERFICIE (IN KM QUADRATI) DEL TERRITORIO A CUI SI RIFERISCE. ABBIAMO ANCHE LA DENSITA’ FISIOLOGICA, DETTA ANCHE DENSITA’ DELLA POPOLAZIONE AGRICOLA OSSIA LA POPOLAZIONE PER UNITÀ DI SUPERFICIE COLTIVABILE, MENTRE LA DENSITA’ ARITMETICA È DATA DAL RAPPORTO TRA LA SUPERFICIE E IL NUMERO DI ABITANTI DI QUELL’AREA. DENSITA’ DEMOGRAFICA, ARITMETICA E FISIOLOGICA PER ANALIZZARE LE CARATTERISTICHE DI UNA POPOLAZIONE E LE SUE DINAMICHE DEMOGRAFICHE E MIGRATORIE, I DEMOGRAFI UTILIZZANO GLI INDICATORI SOCIODEMOGRAFICI. FRA ESSI TROVIAMO LA DENSITÀ DELLA POPOLAZIONE RESIDENTE CHE MISURA LA CONCENTRAZIONE DI INDIVIDUI ESPRESSA DAL RAPPORTO TRA IL NUMERO DI ABITANTI E LA SUPERFICIE DEL TERRITORIO (NUMERO DI ABITANTI PER KM QUADRATO). PER CAPIRE LA PRESSIONE DI UNA DETERMINATA POPOLAZIONE SUL TERRITORIO, I GEOGRAFI UTILIZZANO UNA FORMULA DI CALCOLO ARITMETICO CHE È DATA DAL RAPPORTO TRA LA POPOLAZIONE RESIDENTE E LA SUPERFICIE (IN KM QUADRATI) DEL TERRITORIO A CUI SI RIFERISCE. ABBIAMO ANCHE LA DENSITA’ FISIOLOGICA, DETTA ANCHE DENSITA’ DELLA POPOLAZIONE AGRICOLA OSSIA LA POPOLAZIONE PER UNITÀ DI SUPERFICIE COLTIVABILE, MENTRE LA DENSITA’ ARITMETICA È DATA DAL RAPPORTO TRA LA SUPERFICIE E IL NUMERO DI ABITANTI DI QUELL’AREA. IN QUANTE TIPOLOGIE SI SUDDIVIDE LA DIFFERENZIAZIONE SPAZIALE? NELLA CITTÀ LA DIMENSIONE PUÒ ESSERE DEMOGRAFICA O SPAZIALE. QUEST’ULTIMA RIGUARDA I CONFINI IN CUI VIVE UNA POPOLAZIONE URBANA CON LA DISTINZIONE IN DIVERSE TIPOLOGIE. LA CITTÀ MODERNA CHE VEDIAMO OGGI SI DEFINISCE CITTA’ ESTESA E SI È SVILUPPATA NEL CORSO DELLA STORIA IN VARI NUCLEI, FIN DA CIRCA 12.000 ANNI FA QUANDO L’UOMO DIVENNE AGRICOLTORE E SEDENTARIO. IN EUROPA NEL PERIODO CHE VA DAL MEDIOEVO ALLA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE LE CITTÀ ERANO DI TIPO NUCLEARE, IN CUI I CONFINI ERANO QUELLI MUNICIPALI; A SEGUITO DELL’INDUSTRIALIZZAZIONE, LA CITTÀ SI È ALLARGATA NELLA CAMPAGNA CIRCOSTANTE DIVENTANDO CITTÀ ESTESA MULTICENTRICA, CONTINUAMENTE INTERCONNESSA CON L’ESTERNO ATTRAVERSO FLUSSI DI PERSONE, MERCI E INFORMAZIONI. LA DEFINIZIONE DI UNA CITTÀ DIPENDE PRINCIPALMENTE DAL NUMERO DI ABITANTI CHE LA POPOLANO E DA COME SI È ESPANSA NEL TEMPO. OGGI POSSIAMO DISTINGUERE: 1) L’AGGLOMERATO URBANO CHE SI CONFIGURA COME UNA CITTÀ CON UN’ESPANSIONE CONTINUA “A MACCHIA D’OLIO”; 2) L’AREA METROPOLITANA, IN CUI SONO PRESENTI AREE URBANE CHE SI RELAZIONANO CON AGGLOMERATI VICINI; 3) LA MEGA CITTA’; 4) LA CITTA’ GLOBALE CHE RICOPRE UN RUOLO DOMINANTE IN PIÙ SETTORI CHE INFLUENZANO IL RESTO DEL MONDO; 5) LA CONURBAZIONE, CON CITTA’ RETE CHE SI SVILUPPANO INTORNO AD UNA ZONA CENTRALE AGRICOLA; 6) LA MEGALOPOLI, OSSIA LA REGIONE URBANA IN CUI SONO COMPRESE PIÙ METROPOLI, CON ATTIVITÀ E FUNZIONI DIVERSIFICATE MA INTEGRATE TRA LORO. NE È UN ESEMPIO LA BOS-WASH AMERICANA CHE COMPRENDE UNA VASTA ZONA URBANA NEL NORD-EST DEGLI STATI UNITI, ESTESA TRA LE AREE METROPOLITANE DI BOSTON E WASHINGTON. NELL’AMBITO DELLA STORIA DEL PENSIERO GEOGRAFICO, DESCRIVERE LE CARATTERISTICHE DEL FILONE UMANISTA E RAZIONALISTA. LE CORRENTI DI PENSIERO GEOGRAFICO SI POSSONO DISTINGUERE IN DUE VISIONI CHE IL GEOGRAFO VALLEGA HA DEFINITO COME DUE GRAMMATICHE, OSSIA DUE PROSPETTIVE DI DIVERSA VISIONE DEI PROCESSI DI TERRITORIALIZZAZIONE NEL RAPPORTO NATURA-CULTURA: LA GRAMMATICA RAZIONALISTA E LA GRAMMATICA UMANISTICA. LA PRIMA SI È SVILUPPATA GIA’ DAL ‘700 CON IL FRANCESE BUACHE E NELL’OTTOCENTO CON RITTER, POI RATZEL E IL SUO DETERMINISMO AMBIENTALE; VEDE LA REALTÀ DA UNA PROSPETTIVA OGGETTIVISTICA E POSSIEDE UN LINGUAGGIO SPECIFICO ATTRAVERSO IL QUALE IL GEOGRAFO PARLA DI TERRITORIO E DI SPAZIO. AL SUO INTERNO TROVIAMO VARIE CORRENTI, OLTRE AL DETERMINISMO AMBIENTALE, IL POSSIBILISMO GEOGRAFICO, LA SCIENZA DELLA DIFFERENZIAZIONE SPAZIALE NEL 1939 CON L’AMERICANO HARTSHORNE E IL FUNZIONALISMO GEOGRAFICO DEGLI ANNI ’50 CON IL TEDESCO CHRISTALLER CHE VEDE LA CITTA’ ATTRAVERSO LEGGI E TEORIE LOGICO-MATEMATICHE. NEGLI ANNI ’70 E ’80 SI HA LA GEOGRAFIA SISTEMICA E LA GEOGRAFIA DEL SISTEMA COMPLESSO. ATTORNO AL 1970, IN PARALLELO ALLA GEOGRAFIA SISTEMICA, SI SVILUPPA POI LA GRAMMATICA UMANISTICA CHE HA, INVECE, UNA PROSPETTIVA SOGGETTIVISTICA DELLA REALTA’ E VEDE I LUOGHI SOPRATTUTTO COME FONTE DI IMPATTO EMOTIVO. AL SUO INTERNO TROVIAMO LE CORRENTI DI INDIRIZZO UMANISTICO COME IL POSTMODERNISMO, L’INDIRIZZO SEMIOTICO E QUELLO SPIRITUALISTA. I CONCETTI PIU’ IMPORTANTI DI QUESTO FILONE UMANISTICO SONO LA TOPOFILIA, L’ETEROTOPIA, IL NON-LUOGO E L’IPERLUOGO, GRAZIE ANCHE A GEOGRAFI, FILOSOFI E STUDIOSI COME YI-FU-TUAN O FOUCAULT. GLOBALIZZAZIONE E BRETTON WOODS CON GLOBALIZZAZIONE INTENDIAMO UN PROCESSO DI CRESCENTE INTERCONNESSIONE DI FENOMENI TRANSCONTINENTALI, SECONDO UN SISTEMA DI RELAZIONI SOCIALI SEMPRE PIÙ SPESSO A SCALA MONDIALE ANCHE A LIVELLO ECONOMICO, CON LA CREAZIONE DI UN MERCATO GLOBALE CHE INFLUENZA LE ESPRESSIONI SOCIALI E CULTURALI. IL CONCETTO DI GLOBALIZZAZIONE PUO’ ESSERE INTELLETTUALE (COME PER ESEMPIO LA MACDONALDIZZAZIONE DEL MONDO), ECONOMICO (MULTINAZIONALI E IMPRESE CHE VANNO OLTRE I CONFINI NAZIONALI), SOCIALE (FENOMENI DI OUTSOURCING) E POLITICO (RIDIMENSIONAMENTO DELLA SOVRANITA’ DEGLI STATI). GIA’ NEL 1944, A BRETTON WOODS GLI USA E LE POTENZE CHE STAVANO USCENDO VINCITRICI DALLA SECONDA GUERRA MONDIALE, STIPULARONO ACCORDI COMMERCIALI ED ECONOMICI INTERNAZIONALI E DIEDERO VITA ALLA BANCA MONDIALE, AL FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE (FMI) E AL WORLD TRADE ORGANIZATION (WTO) DECIDENDO DI RIDURRE LE BARRIERE DOGANALI E DEI CONTROLLI STATALI SULLE ATTIVITÀ DELLE AZIENDE ESCLUDENDO PERO’ I PAESI LEGATI ALL'U.R.S.S. LA GLOBALIZZAZIONE CONTEMPORANEA INIZIA A MANIFESTARSI FIN DAGLI ANNI ’70 ACCELERANDO RAPIDAMENTE I LIVELLI DI INTERDIPENDENZA FINANZIARIA, POLITICA E CULTURALE SU SCALA MONDIALE ANCHE GRAZIE ALLE NUOVE TECNOLOGIE. L’UNIONE EUROPEA DEFINISCE IL FENOMENO DELLA GLOBALIZZAZIONE COME UNA APERTURA DELLE ECONOMIE E DELLE FRONTIERE MA IN REALTA’ IL SUO IMPATTO PIÙ EVIDENTE È LO SVILUPPO DI UNA CULTURA DI MASSA CHE OMOLOGA LE TANTE DIVERSITÀ ANDANDO A SOSTITUIRE LE PECULIARITA’ DELLE CULTURE LOCALI. VILLAGGIO GLOBALE SI DEFINISCE CULTURA UN COMPLESSO DI CONOSCENZE E INNOVAZIONI TRAMANDATE DI GENERAZIONE IN GENERAZIONE E DIFFUSE ALL’INTERA SOCIETÀ. LA CULTURA PUO’ QUINDI ESSERE LOCALE, NAZIONALE O ADDIRITTURA SOVRANAZIONALE, FINO A PARLARE DI VILLAGGIO GLOBALE, OSSIA UNA CULTURA CHE ESISTE ATTRAVERSO LE TECNOLOGIE INTERATTIVE E DIGITALI SEMPRE PIÙ EVOLUTE. IL TERMINE “VILLAGGIO GLOBALE” È STATO CONIATO DALLO STUDIOSO DELLA COMUNICAZIONE DI MASSA MCLUHAN CHE HA ANALIZZATO, GIA’ NEGLI ANNI ’60, GLI EFFETTI CHE I MEDIA E LA TECNOLOGIA PORTAVANO SUGLI STILI DI VITA DELL’UOMO. LA CULTURA QUINDI SI LEGA AL LUOGO DI PROFUSIONE E SI TRAMANDA DA UNA GENERAZIONE ALL’ALTRA NELL’INTERA SOCIETÀ. NEL PASSATO LE CULTURE NON FACILITAVANO LO SCAMBIO ORIZZONTALE DEGLI ELEMENTI CULTURALI E OGNI LUOGO AVEVA UNA SUA CARATTERISTICA CULTURA ALL’INTERNO. NEL ‘900, INVECE, SI È ASSISTITO AD UN CAMBIAMENTO DI ROTTA CON UNO SCAMBIO ORIZZONTALE VELOCE E IRREVERSIBILE TRA LUOGHI E CULTURE DIVERSE. IL FENOMENO DELLA GLOBALIZZAZIONE, INFATTI, PORTA AD UN’OMOGENEIZZAZIONE DELLE DIFFERENZE LOCALI MODIFICANDO LE CARATTERISTICHE IDENTITARIE E TRADIZIONALI DELLE SINGOLE COMUNITÀ, CANCELLANDO SEMPRE DI PIU’ LA DIFFERENZIAZIONE DEL RAPPORTO NATURA- CULTURA A LIVELLO LOCALE, CULTURALE E TERRITORIALE E ARRIVANDO AL GUERRA FREDDA E TEORIA DI HEARTLAND DI MACKINDER IL GEOGRAFO INGLESE MACKINDER, È CONSIDERATO TRA I PADRI DELLA GEOPOLITICA E DELLA SCUOLA ANGLOAMERICANA. EGLI NON CONDIVIDEVA IL VECCHIO FONDAMENTO GEO-POLITICO SECONDO CUI IL MARE ERA LA VIA PIÙ RAPIDA PER SPOSTARSI E AVEVA CAPITO L’IMPORTANZA DEI TRASPORTI TERRESTRI DI UOMINI E MERCI. SECONDO LA SUA TEORIA CHI AVESSE POSSEDUTO I TERRITORI FRA EUROPA E ASIA, LA COSIDDETTA ZONA HEARTLAND, AVREBBE POTUTO DOMINARE L'INTERO MONDO. SI DOVEVA QUINDI ACQUISIRE MAGGIORE POTENZA MILITARE SULLA TERRAFERMA PRIMA CHE UNA MINACCIA DALL'EUROPA POTESSE RIVELARSI. NEL 1943 MACKINDER SCRISSE UN ARTICOLO NEL QUALE ESPRIMEVA LA SUA FORTE PREOCCUPAZIONE PER IL POTERE DI STALIN IN UNIONE SOVIETICA, AFFERMANDO DI TEMERE CHE POTESSE ESERCITARE IL SUO CONTROLLO SUGLI STATI DELL'EUROPA ORIENTALE, PROPONENDO DI TENERLO A FRENO PER EVITARE CHE SI ESPANDESSE, POICHE’ COMANDAVA L’HEARTLAND. A TALE SCOPO SUGGERÌ DI CREARE UN'ALLEANZA DI POTENZE TERRESTRI E MARITTIME INTORNO AL NORD ATLANTICO. IN SEGUITO, GLI STATI UNITI D'AMERICA, IL CANADA E L'EUROPA OCCIDENTALE COSTITUIRONO LA NATO, IL CUI TRATTATO ISTITUTIVO DEL 1949 FU FIRMATO A WASHINGTON. IL PERIODO CHE VA DALLA FINE DELLA SECONDA GUERRA MONDIALE FINO ALLA FINE DEGLI ANNI ’80, CON LA CADUTA DEL MURO DI BERLINO, È STATO CARATTERIZZATO, COME PREFIGURATO DA MACKINDER, DALLA CONFLITTUALITÀ DEFINITA CON IL TERMINE DI “GUERRA FREDDA” TRA GLI STATI UNITI E L'UNIONE SOVIETICA. QUESTA LOTTA PER IL CONTROLLO DEL MONDO NON SFOCIO’ MAI IN UN VERO SCONTRO ARMATO, MA SI FONDO’ PRINCIPALMENTE SU IDEOLOGIE POLITICHE, ECONOMICHE, FILOSOFICHE, SOCIALI E CULTURALI CON UNA CONTINUA TENSIONE DIPLOMATICA. IL CICLO DI VITA DELLA CITTA’ DI LEO VAN DEN BERG ALL’INTERNO DEGLI STUDI SULL’URBANIZZAZIONE E LA CONTRO-URBANIZZAZIONE TROVIAMO LA TEORIA DEL CICLO DI VITA DELLE CITTA’ DI LEO VAN DEN BERG CHE, NEL 1982, HA STUDIATO LE DINAMICHE DEMOGRAFICHE, SOCIALI ED ECONOMICHE IN CUI SI POSSONO INDIVIDUARE, QUASI COME IN UN CICLO VITALE, PROCESSI DI TRASFORMAZIONE URBANA. QUESTA TEORIA SI DIVIDE IN 4 FASI: 1) L’URBANIZZAZIONE, QUANDO L’AREA METROPOLITANA SI INGRANDISCE GRAZIE ALLA NUOVA POPOLAZIONE E ALLE NUOVE ATTIVITA’; 2) LA SUBURBANIZZAZIONE, CHE VEDE IN SEGUITO UN RALLENTAMENTO DELLA CRESCITA DEL NUCLEO CENTRALE E L’INGRANDIMENTO DEI COMUNI LIMITROFI; 3) LA DISURBANIZZAZIONE, CHE E’ UNA CRESCITA DEMOGRAFICA SIA DEL CENTRO CHE DEI COMUNI LIMITROFI CHE PORTA ALLA NASCITA DELLA COSIDDETTA CITTA’ SPARSA ( URBAN SPRAWL) E VEDE LO SPOSTAMENTO DI ATTIVITA’ ECONOMICHE VERSO L’ESTERNO DELL’ AREA METROPOLITANA ; 4) L’ULTIMA FASE E’ QUELLA DELLA RIURBANIZZAZIONE IN CUI SI NOTA UN LEGGERO AUMENTO DELLA DENSITA’ ABITATIVA E DELLE ATTIVITA’ NEL CENTRO, MENTRE NEI COMUNI LIMITROFI LA POPOLAZIONE GENERALE SUBISCE UN DECREMENTO. URBAN SPRAWL LA CITTA’ SPARSA O CITTA’ DIFFUSA (URBAN SPRAWL) LEGATA ALLA TERZA FASE DEL CICLO DI VITA DI LEO VAN DEN BERG, INDICA UN FENOMENO DI TRASFORMAZIONE DEI PAESAGGI RURALI A BASSA DENSITA’ ABITATIVA NEI PAESI AD ECONOMIA AVANZATA; SI COSTRUISCONO ZONE RESIDENZIALI ISOLATE DAL CENTRO, INTERVALLANDOLE CON SPAZI VERDI A SCOPO RICREATIVO E QUESTA ESPANSIONE URBANA DÀ LUOGO AD UN PROCESSO DI RIURBANIZZAZIONE (O URBANIZZAZIONE RURALE). IN QUESTE ZONE PERO’, SI PRESENTANO ALCUNI DISAGI LEGATI NON SOLO ALLA SOCIALIZZAZIONE, MA ANCHE ALLE DIFFICOLTA’ DI SPOSTAMENTO VERSO IL LAVORO E GLI APPROVVIGIONAMENTI. INOLTRE, ESSENDO ZONE RESIDENZIALI NATE IN MODO SPONTANEO SECONDO CONVENIENZE INDIVIDUALI, LA COLLETTIVITÀ DEVE CREARE GLI ALLACCIAMENTI ELETTRICI, IDRICI E FOGNARI SPENDENDO CIFRE RILEVANTI. INDICATORI SOCIO-DEMOGRAFICI LA GEOGRAFIA DELLO SVILUPPO STUDIA I CAMBIAMENTI POLITICI ED ECONOMICI DEI COSIDDETTI PAESI DEL NORD E SUD DEL MONDO ATTRAVERSO INDICATORI DI SVILUPPO CHE POSSONO ESSERE DI DIVERSO TIPO MA SONO RAGGRUPPABILI IN 3 MACROCATEGORIE: ECONOMICI, SOCIODEMOGRAFICI E AMBIENTALI. GLI INDICATORI SOCIO-DEMOGRAFICI RIGUARDANO 1) IL TASSO DI ALFABETIZZAZIONE, CHE INDICA LA PERCENTUALE DI PERSONE SOPRA I 15 ANNI CHE SANNO LEGGERE E SCRIVERE IN UN DATO PAESE PER CONFRONTARLA CON IL DATO DI ALTRE AREE; INFATTI, L’ANALFABETISMO È TUTTORA UN PROBLEMA GRAVE NEL MONDO. 2) LA SPERANZA DI VITA ALLA NASCITA INDICA IL NUMERO DI ANNI CHE STATISTICAMENTE UNA PERSONA VIVE IN UN DATO PAESE. COSTITUISCE UNO DEI PARAMETRI PIÙ SIGNIFICATIVI DELLE POLITICHE SOCIALI, ECONOMICHE E IGIENICO- SANITARIE DI UN TERRITORIO ED È ANCHE UN INDICATORE DEL LIVELLO DI SVILUPPO RAGGIUNTO DA ESSO. QUESTO FATTORE DIPENDE DA NUMEROSE VARIABILI COME I CAMBIAMENTI SOCIALI, LA GUERRA O LA POVERTÀ’ E NEGLI ULTIMI CENTO ANNI È CRESCIUTO DA 29 ANNI A 67 ATTUALI. 3) IL TASSO DI MORTALITA’ INFANTILE INDICA IL NUMERO DI BAMBINI CHE MUOIONO ENTRO IL PRIMO ANNO DI VITA OGNI 1000 NATI ED È UN INDICATORE DI MANCANZA DI CURE SANITARIE ADEGUATE SIA PER LA DONNA GRAVIDA CHE PER I NEONATI. SECONDO L’UNICEF NEGLI ULTIMI 30 ANNI, A LIVELLO MONDIALE, IL TASSO DI MORTALITA’ E’ DIMINUITO IN MODO SIGNIFICATIVO SOPRATTUTTO IN AFRICA. MODELLI URBANI: A ZONE CONCENTRICHE, A SETTORI RADIALI, A NUCLEI CONCENTRICI ESISTONO VARI MODELLI DI URBANIZZAZIONE CREATI DA GEOGRAFI E STUDIOSI. IL SOCIOLOGO BURGESS NEL 1925 HA CREATO IL MODELLO DELLE ZONE CONCENTRICHE, TEORIZZANDO LO SVILUPPO DELLA CITTÀ SECONDO UNA SERIE DI ANELLI CONCENTRICI CHE SI AVVIAVANO DAL CENTRO DIREZIONALE (CBD) VERSO L’ESTERNO, ATTRAVERSO LE AREE TRANSIZIONALI FINO ALLA ZONA DEI PENDOLARI. QUESTO MODELLO DINAMICO VEDEVA LE ZONE INTERNE INFLUENZARE I MARGINI DI QUELLE A LORO ESTERNE. L’ECONOMISTA HOYT NEL 1939, HA POI IDEATO IL MODELLO DEI SETTORI CHE PRENDEVA IN CONSIDERAZIONE L'EFFETTO DEI TRASPORTI E DELLE COMUNICAZIONI SULLA CRESCITA DI UNA CITTÀ, CATALOGANDOLA CON DEI SETTORI A FORMA DI FETTA DI TORTA, CHE SI SVILUPPAVANO LUNGO LE DIRETTRICI PRINCIPALI DEI TRASPORTI, A PARTIRE DA AREE GIÀ EDIFICATE. LE ZONE RESIDENZIALI VICINO ALLE INFRASTRUTTURE DI TRASPORTO ERANO QUINDI DESTINATE A CRESCERE. IN QUESTO MODELLO SI PARLA DEL FENOMENO DEL FILTRAGGIO CHE AVVIENE CON IL PASSAGGIO DELLE CLASSI MEDIE NEGLI SPAZI URBANI CHE PRIMA APPARTENEVANO A QUELLE AGIATE. NEL 1945 ANCHE I GEOGRAFI HARRIS E ULLMAN CERCANO DI DESCRIVERE LA STRUTTURA DI UNA CITTÀ OSSERVANDO ALCUNE CITTA’ AMERICANE POLICENTRICHE. SECONDO LORO IL NUCLEO CENTRALE CITTADINO STAVA PERDENDO IMPORTANZA E DOVEVA ESSERE VISTO COME UNO DEI TANTI NUCLEI ALL'INTERNO DELL'AREA METROPOLITANA, PERCIO’ L'AUTOMOBILE DIVENTAVA NECESSARIA PER LO SPOSTAMENTO DEI RESIDENTI VERSO I SOBBORGHI. IL LORO MODELLO CONTENEVA NOVE SEZIONI DIVERSE CON FUNZIONI SEPARATE, DAL CBD FINO AL SOBBORGO INDUSTRIALE E SI SVILUPPAVANO IN AREE INDIPENDENTI SECONDO LE LORO ATTIVITÀ. OPEC L’ORGANIZZAZIONE DEI PAESI ESPORTATORI DI PETROLIO DETTA OPEC È STATA FONDATA NEL 1960 FORMANDO UN CARTELLO ECONOMICO PER CONTROLLARE LA QUANTITÀ ED IL PREZZO DEL PETROLIO ESPORTATO, CONTRASTANDO IL DOMINIO SUL MERCATO DEL PETROLIO DELLE COMPAGNIE OCCIDENTALI. I PAESI FONDATORI ERANO 5, VENEZUELA, KUWAIT, IRAN, IRAQ E ARABIA SAUDITA MENTRE NEL 2019 GLI STATI MEMBRI ERANO QUATTORDICI. LA SEDE DELL’OPEC DAL 1965 È A VIENNA. GIÀ IN PRECEDENZA, NEL 1928, ERA STATO SIGLATO UN ACCORDO TRA LE “SETTE SORELLE” OSSIA 7 PRINCIPALI COMPAGNIE PETROLIFERE, LE QUALI AVEVANO CREATO UN CARTELLO PER STABILIRE LE ZONE DI ESTRAZIONE ED I PREZZI DEL GREZZO AL FINE DI LIMITARE LA CONCORRENZA TRA LE COMPAGNIE STESSE. NEL CORSO DELLA STORIA L’OPEC È RIUSCITA AD INCREMENTARE IL PREZZO DEL PETROLIO PER LUNGHI PERIODI, SOPRATTUTTO GRAZIE ALLA CAPACITÀ DI SCORTA DELL’ARABIA SAUDITA. L’AUMENTO DEI PREZZI È UN’ATTIVITÀ RISCHIOSA PERCHÉ PORTA AD UNA DIMINUZIONE DEL CONSUMO E AD UN RELATIVO ABBASSAMENTO DELLE ENTRATE, MA È UN’OPERAZIONE CHE VA AD INCENTIVARE L’UTILIZZO DELLE FONTI DI ENERGIA ALTERNATIVA. AD OGGI AL PRIMO POSTO PER IL CONSUMO DI PETROLIO TROVIAMO GLI USA, A SEGUIRE LA CINA ED IL GIAPPONE, LA GERMANIA E L’INDIA. CARATTERISTICHE DELLE RELIGIONI UNIVERSALIZZANTI E LE RELIGIONI ETNICHE LA RELIGIONE, INSIEME ALLA LINGUA E ALL’ETNIA, RAPPRESENTA L’IDENTITÀ DI UNA COMUNITÀ E IL VALORE DI UNA CULTURA. IN ESSA È RACCHIUSO IL RAPPORTO CHE LEGA L'UOMO A QUANTO EGLI RITIENE SACRO O DIVINO. LE RELIGIONI FORNISCONO CODICI DI COMPORTAMENTO E DI ETICA, OFFRENDO UNA PROPRIA ORIGINE DEL MONDO CHE AGISCE SUL SENSO DI APPARTENENZA DELLA COMUNITÀ. LE RELIGIONI POSSONO ESSERE MONOTEISTE, POLITEISTE, ATEISTICHE (FILOSOFIE), ANIMISTE E SINCRETICHE. UN’ULTERIORE DIVISIONE È QUELLA TRA LE RELIGIONI UNIVERSALIZZANTI ED ETNICHE E POI TRA LE RELIGIONI ABRAMITICHE E VEDICHE. PER QUANTO RIGUARDA LE RELIGIONI UNIVERSALIZZANTI ED ETNICHE LA DIFFERENZA DIPENDE DALLE MODALITÀ ATTRAVERSO CUI LE RELIGIONI SI DIFFONDONO AI NUOVI FEDELI. IL CRISTIANESIMO, L'ISLAM, IL BUDDISMO E IL SIKHISMO SONO RELIGIONI UNIVERSALIZZANTI, CON UN FONDATORE CHE È ANCHE LA FIGURA SPIRITUALE DI RIFERIMENTO. L'ATTUALE EBRAISMO, L'INDUISMO E LO SHINTOISMO SONO INVECE ANTICHE RELIGIONI ETNICHE, DEFINITE COSÌ PERCHÉ VI SI APPARTIENE PER NASCITA. OGGI MOLTE RELIGIONI ETNICHE SONO MINACCIATE DALLA DIFFUSIONE DELLE RELIGIONI UNIVERSALIZZANTI E QUINDI SONO IN PERICOLO DI ESTINZIONE. L'EBRAISMO, IL CRISTIANESIMO E L'ISLAM, LE TRE RELIGIONI MONOTEISTE PIÙ DIFFUSE, SONO ANCHE DEFINITE ABRAMITICHE PERCHÉ STRETTAMENTE LEGATE ALLA FIGURA DI ABRAMO. IL BUDDISMO E L'INDUISMO SONO INVECE RELIGIONE VEDICHE, INFLUENZATE CIOÈ DAI VEDA, DEGLI ANTICHI TESTI SACRI.