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DOMANDE FINE CAPITOLO, Prove d'esame di Economia e Gestione Delle Imprese

DOMANDE DI FINE CAPITOLO E RANDOM QUIZ

Tipologia: Prove d'esame

2020/2021

Caricato il 22/01/2022

sarapi-1
sarapi-1 🇮🇹

4.4

(8)

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Scarica DOMANDE FINE CAPITOLO e più Prove d'esame in PDF di Economia e Gestione Delle Imprese solo su Docsity! Adottare congiuntamente una strategia che non è un ottimo paretiano significa:Ridurre l’utilità di qualcuno senza aumentare l’utilità di nessuno Con la diversificazione conglomerale, l’impresa si sviluppa:In settori differenti rispetto a quello di partenza Con riferimento alla tecnica PEST:Il Prodotto Interno Lordo è una variabile importante nell’analisi dell’Economia Con riferimento alla tecnica PEST:La demografia è una variabile importante nell’analisi della Società Diversi segmenti di mercato sono riconoscibili in base ai differenziali:Nei prezzi Due prodotti sono tra loro sostituti quando il quoziente di elasticità incrociata è: positivo Due prodotti sono tra loro sostituti quando il quoziente di elasticità incrociata è:positivo Generalmente, nel dilemma del prigioniero:Le ragioni individuali prevalgono sulla razionalità collettiva Gli elementi essenziali dell’azienda sono:L’organizzazione stabile, le persone, i beni/servizi economici, le operazioni e lo scopo Gli elementi essenziali dell’azienda sono:L’organizzazione stabile, le persone, i beni/servizi economici, le operazioni e lo scopo Gli obiettivi strategici d’azienda devono essere:Specifici, quantificabili e coinvolgenti Gli obiettivi strategici d’azienda devono:Facilitare il controllo I bisogni primari:Attengono alla sopravvivenza dell’individuo e quindi sono legati ad esigenze insopprimibili I bisogni sono: Illimitati, saziabili, risorgenti e variabili I gruppi aziendali: Sono formati da diverse società legate tra loro da complessi rapporti economici, finanziari e produttivi I gruppi aziendali:Sono formati da diverse società legate tra loro da complessi rapporti economici, finanziari e produttivi I settori dinamici per evoluzione tecnologica si caratterizzano:Per il breve ciclo di vita del prodotto I vantaggi competitivi basati su risorse tangibili:Sono più facili da imitare rispetto alle risorse intangibili Il ciclo di vita del settore segue un tipico andamento a: S Il concetto di corporate governance assume quattro diverse specificazioni:Gestionale, manageriale, finanziaria, istituzionale Il concetto di corporate governance assume quattro diverse specificazioni:Gestionale, manageriale, finanziaria, istituzionale Il contesto ambientale in cui opera l’impresa opera si distingue in ambiente:Esteso, competitivo e competitivo specifico del business Il marginalismo è una teoria economica:Secondo la quale il valore di un bene è determinato dalla sua utilità marginale Il paradigma SCP afferma che la strategia d’impresa sia influenzata prevalentemente:dalla struttura del settore Il patrimonio genetico dell’impresa è formato:Dalle relazioni che crea nel suo ambiente Il piano muove dalla missione per sviluppare un set di:obiettivi strategici Il potere contrattuale del fornitore è alto:In assenza di prodotti sostitutivi Il potere contrattuale del fornitore è alto:in assenza prodotti sostitutivi Il profilo dei concorrenti può essere indagato in termini di:Strategie, obiettivi e risorse Il progetto strategico è costituito:Dalla visione e missione dell’impresa Il riposizionamento può essere attuato:Modificando il product concept Il sistema impresa è complesso in quanto:Si scompone in vari sottosistemi Il sistema impresa evolve attraverso l’alternarsi di fasi di:stabilità e cambiamento Il soggetto economico:È l’insieme delle persone fisiche portatrici degli interessi istituzionali aziendali Il soggetto economico:È l’insieme delle persone fisiche portatrici degli interessi istituzionali aziendali Il turnaround è indicato in presenza di:Forte attrattività del settore Il valore può essere distinto in: valore d'uso, val. di scambio e val. sociale In genere il posizionamento di mercato può essere attuato:Rispetto al leader di settore In genere, per arena competitiva si intende:Il contesto in cui si manifesta la competizione In linea generale, nel periodo 1950-1980:Si è affermata la Teoria Struttura-Condotta-Performance In un ambiente dinamico individuare i concorrenti attuali e futuri è: Difficile In un settore ipercompetitivo è facile trovare imprese:Che innovano senza sosta, anche a costo di distruggere i propri vantaggi competitivi L’ambiente esteso dell’impresa ha confini:Molto ampi e difficilmente determinabili in via definitiva I beni complementari sono:Sono quei beni che vanno usati insieme per soddisfare lo stesso bisogno I beni o servizi prodotti possiedono un valore di scambio:Misurato dal prodotto della quantità q per il prezzo unitario di mercato p, i quali dipendono dall’incontro della curva di domanda e di quella dell’offerta L’esperienza di consumo di acqua del consumatore segue la legge dell’utilità:decrescente Il valore sociale:esprime l’attitudine di un bene/servizio a soddisfare bisogni e valori collettivi e misura l’impatto positivo o negativo che l’intera attività esercitata dall’impresa esplica nella comunità in cui opera L’ambiente esteso è caratterizzato da:Fattori politici e sociali L’analisi dei concorrenti richiede una preventiva individuazione:Dei fattori chiave per il successo nell’arena competitiva L’analisi delle “strategie adottate in passato” dai concorrenti:Può fornire utili indicazioni all’impresa L’analisi delle forze competitive permette di rispondere al fondamentale quesito:Qual è la redditività potenziale di un certo business? L’analisi delle forze competitive permette di rispondere al fondamentale quesito:Qual è la redditività potenziale di un certo business? L’analisi S.W.O.T:Individua punti di forza e di debolezza dell’impresa L’approccio alla segmentazione può essere di 3 tipi:Descrittiva–Comportamentale–Per benefici L’Approccio tradizionale afferma che la strategia è la risultante di un processo:razionale L’approccio tradizionale iniziò ad evidenziare i propri limiti negli anni:Settanta L’arena competitiva si può trasformare per effetto di una: Innovazione radicale L’attività economica comprende: La produzione, lo scambio, il consumo, il risparmio e l’investimento L’attività economica è:Quella parte dell’attività umana connessa con la produzione, lo scambio e il consumo dei beni e dei servizi necessari per la soddisfazione dei bisogni umani L’attività economica ha come protagonisti-operatori: Le imprese, le famiglie, lo Stato e la Pubblica amministrazione, il resto del mondo L’efficacia è definita: Come capacità di raggiungere tempestivamente e pienamente un certo obiettivo L’efficienza è definita:Come processo volto alla minimizzazione delle risorse impiegate per il raggiungimento di un certo obiettivo L’impresa a proprietà chiusa si caratterizza per:La composizione unitaria e la alta stabilità della proprietà L’impresa a proprietà chiusa si caratterizza per:La composizione unitaria e la alta stabilità della proprietà L’impresa a proprietà diffusa si caratterizza per:La composizione pluralista e la bassa stabilità della proprietà L’impresa a proprietà diffusa si caratterizza per:La composizione pluralista e la bassa stabilità della proprietà L’impresa in quanto sistema cognitivo:È in grado di modificare se stessa e la propria relazione con l’esterno L’impresa può diversificare in modo:Concentrico e Conglomerato L’obiettivo di concentrazione è raggiungibile con:L’integrazione verticale e orizzontale L’utilità economica è:L’attitudine di un bene o di un servizio a soddisfare un bisogno La concentrazione in un settore può essere realizzata dall’impresa attraverso:Integrazione Verticale e Integrazione Orizzontale La dimensione verticale della matrice di Hunger, Flynn e Wheelen indica:L’attrattività di un settore La diversificazione può essere:Concentrica o Conglomerata La durata di un vantaggio competitivo dipende da:Barriere all’imitazione; Capacità dei concorrenti; Dinamica del settore La matrice di Hunger, Flynn e Wheelen individua tre opzioni strategiche:Sviluppo-Stabilità-Contrazione La minaccia di nuovi entranti in un settore è proporzionale al livello di:Barriere all’entrata La minaccia di nuovi entranti in un settore è proporzionale al livello di:Barriere all'entrata La mission deve:diferenziare l'impresa dai concorrenti La mission è un’enunciazione:Degli scopi che l’azienda persegue La pausa è una strategia di stabilità che vede l’impresa:Attendere da posizione competitiva buona La profit strategy è una strategia di stabilità che vede l’impresa:Attendere da posizione competitiva debole La retta di bilancio rappresenta:il vincolo di bilancio del consumatore La S di S.W.O.T indica:Strenghts La segmentazione è l’identificazione nel mercato potenziale di: Segmenti con esigenze e attese simili La sequenza degli stadi evolutivi del settore è così ordinabile:Introduzione-Sviluppo-Maturità La strategia corporate è quella che il management:Formula per l’intera organizzazione La strategia di imitazione:Vede l’azienda adattarsi all’impresa leader L’azienda:È un istituto economico destinato a produrre che, per il soddisfacimento dei bisogni umani, ordina e svolge in continua coordinazione, il procacciamento e il consumo dei beni e dei servizi L’utilità marginale è:È l’utilità addizionale che il consumatore ottiene dall’uso di un’unità addizionale di quel bene, quando il consumo di tutti gli altri beni del suo paniere rimane costante La concorrenza monopolistica:Si ha quando le imprese offerenti hanno un potere sui prezzi, anche se limitato; infatti sono in grado di decidere il prezzo di mercato del bene/servizio venduto perché il loro prodotto è differente rispetto all’analogo prodotto venduto dalle altre imprese La dimensione orizzontale della matrice di Hunger, Flynn e Wheelen indica:La posizione competitiva del business di un’impresa nei confronti dei rivali Uno dei principali fattori in grado di determinare l’intensità della concorrenza nel settore:È il grado di concentrazione industriale Uno dei principali fattori in grado di determinare l’intensità della concorrenza nel settore:È il grado di concentrazione industriale Vision e mission confluiscono nei:Valori di impresa Weaknesses:Caratteristiche interne che possono frenare o inibire le performance dell’impresa Le forze individuate da Porter:Possono influenzare il comportamento strategico e operativo dell’impresa 2 A B C D 3 A B C D 4 A B C D 5 A B C D 6 A B C D 7 A B C D 8 A B C D 9 A B C D 10 A A B C D 2 A B C D 3 A B Analisi strategica  C D 4 A B C D 5 A B C D 6 A B C D 7 A B C D 8 A B C D 9 A B C D 10 8 A B C D 9 A B C D 10 A B La differenziazione può essere realizzata intervenendo:Sulle funzioni d'uso del prodotto Un'impresa riesce ad ottenere vantaggi di differenziazione quando:Il prezzo non costituisce la base esclusiva della competizione L'impresa differenziata sopporta meglio di una impresa low cost:L'aumento del prezzo degli input Un'esternalità negativa può determinare perdita di valore nell'impresa:Se la differenziazione si basa sul marchio La strategia basata sulla differenziazione è di tipo:Market-driven Con una strategia focus l'impresa concentra le proprie risorse:Su una particolare nicchia di mercato Il focus può essere cercato:Nel prodotto, nel segmento o nell'area geografica Focusing the product line:L'impresa concentra le risorse su una parte della linea di prodotti Targeting a segment:Strategia basata sulla scelta di segmenti di clientela con particolari attese ed esigenze Targeting a geographic area:Strategia vantaggiosa quando è possibile adattare il prodotto all'area geografica servita La diversificazione si distingue in base al grado:d'INTENSITA' La diversificazione conglomerale descrive l’espansione dell’impresa:In settori privi di alcun collegamento industriale La correlazione tra due settori diversificati può essere descritta attraverso tre criteri fondamentali:Intensità, direzione e fattori di correlazione La diversificazione correlata può essere un veicolo:Per aumentare il potere di mercato complessivo dell’impresa La diversificazione può rappresentare una strategia per il superamento:Di una situazione di crisi (turnaround) La diversificazione permette di raggiungere i seguenti obiettivi:Creazione di nuovi mercati; Duplicazione di risorse La diversificazione conglomerata accresce il potere:Del top management I motivi che spingono un’azienda ad attuare strategie di diversificazione possono classificarsi come segue:Sfruttamento economie di scopo; Riduzione del rischio La diversificazione crea valore soltanto se crea l’effetto:2+2=5 Il Gruppo Ventaglio copre l’intera catena del valore:Dei Viaggi Organizzati Le strategie di sviluppo in nuovi settori possono essere perseguite:Per linee esterne o per linee interne La matrice di Ansoff analizza le opzioni di sviluppo: Per Linee INTERNE La matrice di Ansoff è chiamata anche matrice delle opportunità:Prodotto/Mercato Le strategie indicate nella matrice di Ansoff sono:Quattro Le strategie di sviluppo individuate dalla matrice di Ansoff, sono indicate con l’espressione:Di primo e secondo livello Nella matrice di Ansoff, le strategie di sviluppo meno impegnative sono considerate:Di Primo Livello Tra le principali opzioni strategiche individuate nella matrice di Ansoff, figurano:Penetrazione di mercato Per fusione si intende:L’integrazione tra due o più imprese in una sola Dopo l’acquisizione esiste soltanto un’impresa:Quella che ha acquistato In un’acquisizione ostile l’impresa target può reagire con manovre quali:L’acquisto di azioni proprie e pillole al cianuro L’alleanza strategica è un accordo:Basato sulla reciprocità tra imprese Le alleanze basate su transazioni si caratterizzano per la:Durata inferiore a cinque anni Le alleanze strategiche si caratterizzano per la:Durata superiore a dieci anni L’alleanza strategica permette di:Fissare standard mondiali di prodotto Nella joint venture spesso esistono:Un partner “forte” e uno “debole” Le alleanze strategiche si caratterizzano per essere accordi tra partner:Uguali Il Venture Capital consente di entrare in un nuovo business:Con capitale esterno all’impresa che diversifica Il contratto di licensing consente ad un’impresa di ottenere dall’altra l’autorizzazione ad utilizzare:Brevetti o Marchi Con il contratto di licensing:Il licensor cede diritti al licensee La principale forma di pagamento per un contratto di licensing è:la ROYALTY Oggi Ryanair è la più famosa compagnia aerea:LOW COST Il fondatore di Ryanair:TONY RYAN Inizialmente Ryanair nasceva come compagnia:Low-FARE Caratteristiche distintive di Ryanair:Omologazione della flotta e collegamento di scali secondari Ryanair si caratterizza per:Il basso livello del suo break-even load factor Ryanair replica il modello di business della:southwest La strategia aziendale di Ryanair è sintetizzabile con l’espressione:NO-frills La legge di Jean-Baptiste Say afferma:Che l’offerta crea la domanda Ryanair è un vettore di nazionalità:Irlandese Negli anni Novanta Ryanair fu quotata nelle seguenti borse valori:Dublino e Nasdaq Il marketing è la funzione aziendale cruciale per far fronte:Ad una domanda più attenta e selettiva da parte del consumatore Il marketing è definibile come processo mediante il quale Le imprese creano valore per i clienti Il marketing è l’arte di:Creare e soddisfare i clienti in modo profittevole Il marketing manager è essenzialmente un manager:della DOMANDA La principale funzione del marketing manager è quella di gestire:Il timing della domanda Tra i principali orientamenti dell’impresa, figurano:Mercato-SOCIALE L’orientamento alla produzione è valido:Laddove la domanda eccede la produzione L’orientamento alle vendite è tipico di un contesto:In cui l’offerta è superiore alla domanda l processo di segmentazione scompone il mercato globale in:Sottoinsiemi omogenei Il processo di segmentazione consente all’impresa di definire il mercato di riferimento dal punto di vista del:consumatore La segmentazione è un processo che considera tre distinti fattori:Chi, Cosa e Come Tra le principali variabili utili nella segmentazione del mercato, si ricordano quelle:Geo-demografiche e Psicografiche La segmentazione psicografica del mercato si focalizza:Sulle caratteristiche personali del consumatore La segmentazione comportamentale del mercato si focalizza:Sui benefici che i consumatori desiderano ottenere da un prodotto Il posizionamento è la tecnica aziendale che consente all’impresa di:Differenziare il proprio prodotto rispetto a quello degli altri competitors Principali strumenti di differenziazione del prodotto:Caratteristiche, Prestazioni e Durabilità Esistono due interpretazioni principali attraverso cui esaminare il concetto di prodotto:Componenti fisiche e Componenti emozionali I prodotti classificati in base alla durata d’uso, si distinguono in:Prodotti durevoli e non I shopping goods sono prodotti ad acquisto:Saltuario e ponderato I convenience goods sono prodotti che il consumatore:Acquista con frequenza I speciality goods sono prodotti che possiedono caratteristiche:Uniche per il consumatore Il valore del prodotto percepito dal consumatore può essere espresso in termini di differenza algebrica tra:Qualità e costo Il marketing è inteso come complesso di attività di un’impresa:Che vanno dall’ideazione di un prodotto al loro utilizzo da parte del consumatore L’orientamento sociale impone ai marketing manager di tenere in considerazione, nelle loro politiche, 3 obiettivi:Profitto; Desideri del consumatore; Interesse pubblico Affinché una strategia di marketing si riveli di successo per l’impresa occorre prestare la massima attenzione a queste attività:Segmentazione, targeting e posizionamentoLa segmentazione è l’insieme delle attività tese a determinare la suddivisione del mercato:In gruppi di consumatori simili per alcune caratteristiche Interpretazione del prodotto fondata esclusivamente su componenti fisiche:È possibile definire un prodotto ricorrendo ai 5 sensi (vista, udito, olfatto, tatto, gusto) I prodotti classificati in base alla complessità e frequenza del processo di acquisto, si distinguono in:Convenience goods e Shopping goods D 6 A B C D 7 A B C D 8 A B C D 9 A B C D 10 A B C D Ritenta In bilancio, le attività dell’impresa (Impieghi): A B C D 2 La funzione finanziaria nella gestione dellâimpresa €™ 2 A B C D 3 A B C D 4 A B C D 5 A B C D 6 A B C D 7 A B C D 8 A B L’impresa è in equilibrio finanziario quando il suo risultato finanziario è accettabile sulla base del:Momento evolutivo dell’impresa 2 A B C D 3 A B C D 4 A B C D 5 A B C D 6 A B C D 7 A 10 A B Il Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria è un organismo:Di consultazione Il Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria è un'organizzazione internazionale:Istituita dai governatori delle Banche centrali Il Comitato di Basilea opera mediante:Linee guida, standard, raccomandazioni e accordi L'Accordo di Basilea I è datato: 1988 Con "Basilea 1", il coefficiente di ponderazione del Rischio di Credito d'impresa è pari al:100% Nell'ambito di "Basilea I", il rischio di mercato:Configura l'insieme dei rischi bancari connessi all'attività di trading La logica seguita da "Basilea I" è stata quella di legare il rischio insito nel portafoglio attività delle banche con la rispettiva:Dotazione patrimoniale L'Accordo di "Basilea I" presentava molti limiti; tra questi:Copre solo i rischi di credito e di mercato Nella fase del sistema della qualità:Si passa da una logica quality control ad una logica quality assurance La logica quality assurance è rivolta:All’assicurazione della qualità del prodotto I benefici di un’impresa che punta alla qualità totale sono rivolti:Oltre che a se stessa, agli altri stakeholders La leva operativa esprime il grado con cui sono impiegati i: Costi fissi nell'attività operativa Il grado di leva operativa misura:L'elasticità dei Reddito Operativo al variare delle vendite La reazione del reddito operativo al variare dei volumi di vendita è denominata:Rischio OPERATIVO Una leva operativa più alta conduce a:EBIT e ROE maggiori Il grado di leva operativa (GLO) è esprimibile come:(ΔRO/RO) ÷ (ΔQ/Q) Il GLO funge da moltiplicatore sulle variazioni di Q per determinare:L'incremento o il decremento del risultato operativo "Basilea I". La banca eroga un prestito privo di garanzia a un'impresa privata per un valore di € 1.000.000,00. Calcolare il Patrimonio di Vigilanza:$80000.00 "Basilea I". La banca concede una linea di credito irrevocabile, con scadenza 2 anni, per un importo pari a 1 milione. Il credito risulta utilizzato per 700 mila. Calcolare il Patrimonio di Vigilanza:$68000.00 Il Total Quality Management:É un metodo dinamico di conduzione aziendale orientato al miglioramento, al rinnovamento e all’innovazione continui della propria attività in risposta al variare dei bisogni del cliente e del comportamento della concorrenza La customer satisfaction:è raggiungibile quando il cliente può disporre di un prodotto della qualità desiderata, a un prezzo equo, nei tempi di consegna richiesti Nella fase storica di qualità artigianale:Ciascun lavoratore è responsabile al tempo stesso della realizzazione di un prodotto e della sua qualità Nella fase storica della responsabilità dei capisquadra:Ciascun lavoratore è responsabile al tempo stesso della realizzazione di un prodotto e della sua qualitàNella fase storica di ispezione e collaudo:Con la crescita dimensionale delle fabbriche, il controllo ispettivo diviene una funzione a se stante, assegnata a persone esperte in questo compito Nella fase di Controllo statistico della qualità:Vengono introdotti nuovi metodi statistici di controllo campionario, basati sulla rilevazione il monitoraggio dell’andamento di parametri statistici rappresentati graficamente mediante i diagrammi di controllo Le fasi storiche dell’ordinamento della produzione alla qualità sono:Qualità artigianale, responsabilità dei capisquadra, ispezione e collaudo, controllo statistico della qualità e sistema della qualità Il maggiore rischio operativo di un'impresa rispetto a un'altra deriva, a parità di altri fattori, da:> CF; < MdC Il GLF è utile dal punto di vista concettuale per chiarire l'impatto: Degli oneri finanziari sul conto economico Grado di Leva Finanziaria (GLF) = RO:RN Il Grado di Leva Complessiva (GLC) è esprimibile come:GLO x GLF Il Trattato di "Basilea II" è articolato in:3 pilastri Rispetto al primo Accordo, "Basilea II" introduce:rischio Operativo Il Primo Pilastro di "Basilea II" è dedicato:Coeffic. PATRIMONIALI "Basilea II". Il metodo Standard consente alle banche:Di rivolgersi ad agenzie esterne per la valutazione del merito creditizio ECAI:External Credit Assessment Institution "Basilea II - Metodo Standard". Per le imprese private sono previste le seguenti ponderazioni di rischio:20%; 50%; 100%; 150% Si definisce costo totale:il Totale dei Costi Si definisce costo fisso:Un costo che non varia al variare della quantità prodotta Si definisce costo variabile:Un costo che varia al variare della quantità prodotta Nel diagramma di redditività, la linea dei costi fissi è:Parallela all'asse delle ascisse Nel diagramma di redditività, la linea dei costi variabili è:inclinata Nel diagramma di redditività, la linea dei costi totali è:Inclinata Nel punto di break even, il profitto è:NULLO Il margine di deficit:Implica un profitto negativo Il margine di sicurezza è:Implica un profitto positivo Una leva operativa alta è sinonimo di:Maggiore rischio e maggiore rendimento atteso Nel diagramma di redditività,la linea dei ricavi è descritta dall'equazione:Y=x Nel punto di pareggio:I ricavi sono uguali ai costi totali Nel diagramma di redditività,la linea dei costi fissi è descritta dall'equazione:Y=k Nel diagramma di redditività, y = k (1-a) è l'equazione che descrive:I ricavi di pareggio Nel diagramma di redditività, Qx = Cf / (R-Cv) è l'equazione che descrive:La quantità di pareggio Sono costi tipicamente variabili:Provvigioni a venditori e acquisti di materia prima Sono costi tipicamente fissi:Stipendi del personale e canoni di locazione Calcolare i ricavi di break even conoscendo: costi fissi = 100 e costi variabili/ricavi=10%: 111 Calcolare i ricavi di break even conoscendo: costi fissi = 200 e costi variabili/ricavi=10%: 222 Con "Basilea II", le banche hanno l'obbligo di accantonare un capitale di vigilanza pari ad almeno:L'8% delle proprie attività ponderate per il rischio Con "Basilea II", i rating interni possono assumere due differenti versioni:Internal Ratings-Based Foundation; Internal Ratings-Based Advanced Il sistema “IRB” avanzato, previsto da "Basilea II", consente alla banca di stimare al proprio interno le seguenti componenti di rischio del credito:PD; LGD; EAD; MUno tra i più importanti e noti modelli di scoring, che sfruttano la logica dell'analisi discriminante multivariata, è quello sviluppato da:Edward Altman Nella determinazione analistica del Break Even Point, il volume di pareggio si ottiene:Rapportando i costi fissi alla differeza tra ricavi e costi variabili unitari L'equlibrio economico attiene a:Ricavi e costi L'equlibrio finanziario attiene a:Fonti e impieghi L'equlibrio monetario attiene a:Entrate e uscite Il roe esprime:La redditività dell'azionista Il roe si calcola rapportando:Reddito netto e capitale netto Il ROE può essere migliorato:Milgliorando il ROS Il ROS esprime:La redditività delle vendite La leva finanziaria più alta è frutto di:Un aumento dei debiti finanziari Un'azienda con un payout ratio del 60%:Trattiene utili in misura minore rispetto a quanti ne distribuisca Un azionista può dirsi soddisfatto se:Il roe è maggiore di ke La gestione efficace ed efficiente delle scorte consente:La minimizzazione del costo di gestione delle scorte La gestione efficace ed efficiente delle scorte consente:La minimizzazione del rischio di interruzione del processo produttivo Il metodo di gestione delle scorte che prevede una giacenza pari a zero è il:Just in time Il metodo di gestione delle scorte basato sui flussi che prevede una giacenza pari al fabbisogno di breve termine è il:MRP Nel two bin system le quantità da ordinare sono:Costanti Calcolare il livello di riordino dato un lead time di 10 giorni e un consumo giornaliero di 5 unità:50 Il lotto economico d'acquisto dipende:Dal costo di mantenimento e dal costo di ordinazione Il costo di mantenimento ha tra i propri driver:Il costo opportunità del capitale Il costo di ordinazione ha tra i propri driver:Il costo del controllo della merce Nel metodo del ciclo di ordinazione:La quantità varia ma il tempo dell'ordinazione è costante La responsabilità sociale:Riguarda i rapporti dell'impresa con tutti gli stakeholder La responsabilità sociale:Non pregiudica le performance economiche di lungo termine Le politiche di riduzione dei consumi energetici:Sono politiche ambientali L'adozione di sistemi avanzati di Customer Relationship Management:Sono politiche rivolte ai clienti Le politiche di governance chiare e condivise:Sono politiche rivolte ai soci Un effetto diretto della CSR è:Efficienza operativa Un effetto indiretto della CSR è:Recruitment L'erogazione di contributi a un ente no profit configura un modello di governo del progetto di CSR di tipo:Outsourcing Un progetto gestito solo dall'impresa configura un modello di governo del progetto di CSR di tipo:In-house La struttura del codice etico, normalmente non contiene:Incentivi monetari al management Il bilancio sociale:Ha una finalità di comunicazione La prima sezione del bilancio sociale contiene informazioni:Sull'identità aziendale Gli stakeholder aziendali interessati al bilancio sociale sono:Gli stakeholder primari e secondari Il bilancio sociale:Contiene effetti economici L'adozione dello standard GRI:È facoltativo La gestione di un progetto di csr attraverso una partnership con un ente no profit configura un modello di governo del progetto di CSR di tipo:Collaborazione Una risorsa crea vantaggi competitivi per l’impresa che la possiede quando è:Scarsamente diffusa tra le imprese concorrenti L’attività economica è:Quella parte dell’attività umana connessa con la produzione, lo scambio e il consumo dei beni e dei servizi necessari per la soddisfazione dei bisogni umani Le forze individuate da Porter:Possono influenzare il comportamento strategico e operativo dell’impresa Uno dei principali fattori in grado di determinare l’intensità della concorrenza nel settore: È il grado di concentrazione industriale È il grado di verticalizzazione industriale È il grado di profitto industriale È il grado di differenziazione industriale La minaccia di nuovi entranti in un settore è proporzionale al livello di: Barriere all’entrata Barriere architettoniche Barriere all’uscita Barriere sociali Un’impresa ottiene economie di scala quando il costo unitario di produzione: Aumenta all’aumentare del volume di produzione Diminuisce all’aumentare del volume di produzione Aumenta al diminuire del volume di produzione Diminuisce al diminuire del volume di produzione Si chiamano economie di scopo quelle ottenute quando: Il costo unitario di produzione aumenta all’aumentare del volume di produzione Il costo unitario di produzione diminuisce all’aumentare del volume di produzione Il costo unitario di produzione diminuisce al diminuire del volume di produzione Due prodotti sono tra loro sostituti quando il quoziente di elasticità incrociata è: Positivo Negativo Le 5 forze di Porter: Lâintensità della concorrenza nel settore €™ Le 5 forze di Porter: La minaccia di nuovi entranti  Le 5 forze di Porter: La minaccia di nuovi entranti  Le 5 forze di Porter: La minaccia di nuovi entranti  Il costo totale della produzione congiunta di due o più beni è minore della somma dei costi totali sostenuti producendoli separatamente Le 5 forze di Porter: La concorrenza dei prodotti o dei servizi sostitutivi  Scendono Crescono Sono molto alti Sono stabili Le SBU collocate in alto ed a sinistra della matrice McKinsey:Devono essere sostenute dal Corporate in quanto vincenti Il metodo PIMS è ideato da:Strategic Planning Institute (SPI) Esistono due tipi fondamentali di vantaggio competitivo:Costi bassi e differenziazione Il cost leader ha un elevato controllo:Dei prezzi praticati sul mercato Strategie per acquisire vantaggi di costo: Analisi ambiente competitivo  Innovazione di prodotto Depotenziamento degli impianti Riduzione dei volumi di produzione Riduzione dei margini L’impresa può realizzare vantaggi di costo intervenendo nella: Riconfigurazione degli impianti Riconfigurazione della catena del valore Riconfigurazione della formula imprenditoriale Riconfigurazione della catena della logistica L’outsourcing crea le condizioni per l’abbattimento dei costi: Grazie all’effetto di sostituzione tra costi fissi e costi rigidi Grazie all’effetto di sostituzione tra costi fissi e costi variabili Grazie all’effetto di sostituzione tra costi diretti e costi variabili Grazie all’effetto di sostituzione tra costi fissi e costi indiretti Rischi della leadership di costo: Concorrenti in grado di produrre a costi lievemente più alti Concorrenti in grado di produrre a costi più bassi Concorrenti in grado di produrre in modo scarsamente efficiente Concorrenti in grado di produrre a margini più bassi Svantaggi della leadership di costo: Scarsa attenzione ai margini Scarsa attenzione all’innovazione di prodotto Scarsa attenzione all’innovazione di processo Scarsa attenzione alle partnership Benefici della leadership di costo: Prezzi più bassi rispetto ai concorrenti Margini più bassi rispetto ai concorrenti Quote di mercato più basse rispetto ai concorrenti Volumi più bassi rispetto ai concorrenti Vantaggi della leadership di costo: Forte potere di negoziazione nei confronti dei sindacati Forte potere di negoziazione nei confronti dei fornitori Forte potere di negoziazione nei confronti del personale Forte potere di negoziazione nei confronti degli obbligazionisti Le strategie per acquisire il vantaggio di costo  Le strategie per acquisire il vantaggio di costo  Le strategie per acquisire il vantaggio di costo  Leader di costo: Vantaggi e svantaggi  Leader di costo: Vantaggi e svantaggi  Leader di costo: Vantaggi e svantaggi  Leader di costo: Vantaggi e svantaggi  Vantaggi del low cost: Efficace barriera all’entrata Efficace barriera all’uscita Efficace barriera organizzativa Efficace barriera normativa I servizi sono frills: Quando considerati superflui dal consumatore Quando considerati indispensabili dal consumatore Quando considerati ad elevato valore aggiunto dal consumatore Quando considerati prioritari dal consumatore La strategia low cost dà i migliori risultati quando: La domanda non è sensibile al prezzo La domanda è sensibile al prezzo La differenziazione può essere realizzata intervenendo:Sulle funzioni d'uso del prodotto Un'impresa riesce ad ottenere vantaggi di differenziazione quando:Il prezzo non costituisce la base esclusiva della competizione L'impresa differenziata sopporta meglio di una impresa low cost:L'aumento del prezzo degli input Il focus può essere cercato:Nel prodotto, nel segmento o nell'area geografica Targeting a segment:Strategia basata sulla scelta di segmenti di clientela con particolari attese ed esigenze La diversificazione si distingue in base al grado:d'INTENSITA' La diversificazione conglomerale descrive l’espansione dell’impresa:In settori privi di alcun collegamento industriale La correlazione tra due settori diversificati può essere descritta attraverso tre criteri fondamentali:Intensità, direzione e fattori di correlazione Leader di costo: Vantaggi e svantaggi  Leader di costo: Vantaggi e svantaggi  Leader di costo: Vantaggi e svantaggi  Nel comparto moda, le fasi di introduzione e di sviluppo del prodotto sono:Rapidissime IL CVP dei beni ad elevato contenuto tecnologico presenta una fase di introduzione estremamente:lenta Nell’ambito del marketing mix, il prezzo del prodotto stimato secondo il criterio del “Target-return pricing) è pari:Alla somma del costo unitario più l’utile operativo unitario Nel Marketing Mix, la distribuzione è intesa: Come insieme di fattori produttivi destinati al consumatore Come insieme di beni presenti in natura destinati al consumatore Nel Marketing Mix, le funzioni principali della distribuzione sono: Trasporto; Razionamento; Magazzinaggio Trasporto; Frazionamento; Magazzinaggio Trasporto; Formazione; Magazzinaggio Trasporto; Finanziamento; Magazzinaggio Nel Marketing Mix, la distribuzione selettiva vede il prodotto dell’azienda: Presente in molteplici rivenditori Presente in un solo rivenditore Presente solo presso alcuni rivenditori Presente in molteplici PdV Nell’ambito della distribuzione, l’acronimo GDO sta per: Grande Distribuzione Oligopolica Grande Distribuzione Organizzata Grande Distribuzione Ordinata Grande Distribuzione Operativa Nel Marketing Mix, la comunicazione è il processo attraverso il quale: Un soggetto trasmette ad altri un prodotto Un soggetto trasmette ad altri un messaggio Un soggetto trasmette ad altri un fattore di produzione Il sistema distributivo  Come insieme di fasi finalizzate a mettere a disposizione degli acquirenti tutti i beni/servizi prodotti dall’azienda Come insieme di fasi finalizzate a mettere a disposizione dei fornitori le risorse economiche generate dall’azienda Il sistema distributivo  Il sistema distributivo  Il sistema distributivo  Le politiche di comunicazione  Un soggetto trasmette ad altri un vantaggio Nel Marketing Mix, la comunicazione dal punto di vista strategico si distingue in: Strategia di marketing push e Strategia di Marketing start Strategia di marketing push e Strategia di Marketing pull Strategia di marketing put e Strategia di Marketing pull Strategia di marketing put e Strategia di Marketing retail Nell’ambito della comunicazione d’impresa, la strategia di marketing pull (o di attrazione): È rivolta al fornitore È rivolta all’acquirente finale È rivolta ai grossisti È rivolta al distributore Nell’ambito della comunicazione d’impresa, la strategia di marketing pull (o di attrazione) è basata sul: Valore dei tangible assets e mira a controbilanciare il potere dei grandi fornitori Valore della marca e mira a controbilanciare il potere dei grandi distributori Valore delle idee e mira a controbilanciare il potere delle istituzioni Valore dei tangible assets e mira a controbilanciare il potere dei grandi finanziatori Nell’ambito del Marketing Mix, la Pubblicità (advertising) è: Una forma di comunicazione non personale a pagamento Una forma di comunicazione personale gratuita Una forma di comunicazione privata ed anonima Una forma di comunicazione individuale a titolo gratuito Nell’ambito del Marketing Mix, la Promozione delle vendite (sales promotion): Consiste nell’offerta di un incentivo all’acquisto, per un tempo illimitato Consiste nell’offerta di un incentivo all’acquisto, per un tempo limitato Consiste nell’offerta di un incentivo all’acquisto, per un tempo non determinato Consiste nell’offerta di una garanzia del prodotto, per un tempo illimitato In bilancio, le attività dell’impresa (Impieghi): Si distinguono in fisse e variabili Si distinguono in fisse e circolanti Si distinguono in fisse e dinamiche Si distinguono in fisse e tangibili Nell’impresa, la “funzione finanza” svolge un compito di orchestrazione dell’intera problematica attinente: Le politiche di comunicazione  Le politiche di comunicazione  Le politiche di comunicazione  Le leve della comunicazione: Il communication mix  Le leve della comunicazione: Il communication mix  La funzione finanziaria nella gestione dellâimpresa €™ Attività a breve ÷ Passività a breve Attività a lungo ÷ Passività a breve Attività a lungo ÷ Passività a lungo L’indice di bilancio “Current Ratio” indica: Nell’ambito degli indici finanziari di bilancio, il Quick Ratio = Attività aziendali a breve ÷ Passivo a breve Attività aziendali a breve (escluse le scorte) ÷ Passivo a breve Attività aziendali a breve (esclusi i crediti verso clienti) ÷ Passivo a breve Attività aziendali a breve (escluse le scorte) ÷ Passivo a lungo Nell’ambito degli indici di equilibrio finanziario di breve termine, il “Tempo medio di incasso” = [Debiti commerciali/(Fatturato/360)] [Crediti commerciali/(Acquisti/360)] [Crediti commerciali/(Fatturato/360)] In finanza, il valore “stand alone” è il valore che, in normali condizioni di mercato, può essere considerato: Non congruo per l’azienda oggetto d’analisi Congruo per l’azienda oggetto d’analisi Irrazionale per l’azienda oggetto d’analisi Sovradimensionato per l’azienda oggetto d’analisi In finanza, il valore “stand alone” è riferito ad una società: Valutata oggettivamente Valutata soggettivamente Valutata in modo non asettico Valutata con gradi di giudizio soggettivo Tra i principali metodi di valutazione dell’impresa, figurano: Analisi indici finanziari  Se l’ammontare delle attività che ritorneranno in forma liquida entro un anno è superiore ai debiti che entro l’anno diventeranno esigibili Se l’ammontare delle attività che ritorneranno in forma liquida oltre un anno è superiore ai debiti che entro l’anno diventeranno esigibili Se l’ammontare delle attività che ritorneranno in forma liquida entro un anno è superiore ai debiti che oltre l’anno diventeranno esigibili Se l’ammontare delle attività che ritorneranno in forma liquida entro un anno è superiore alle attività che entro l’anno diventeranno liquidabili Analisi indici finanziari  Analisi indici finanziari  Valutazione dâimpresa €™ Valutazione dâimpresa €™ Valutazione dâimpresa €™ Metodo finanziario; Metodo top-down Metodo finanziario; Metodo patrimoniale Metodo finanziario; Metodo operativo Metodo finanziario; Metodo bottom-up Nella valutazione d’impresa si distinguono due approcci: Margin side; Equity side Asset side; Equity side Asset side; Tangible side Asset side; Debt side Il metodo “finanziario” stima il valore di un’azienda in funzione della prevedibile entità e distribuzione temporale: Dei flussi economici Dei flussi di cassa Dei flussi di reddito Dei flussi di capitale Nella stima del valore d’impresa i flussi di cassa unlevered sono attualizzati ad un tasso indicato con: g WACC Ke Kd Nella stima del valore d’impresa i flussi di cassa levered sono attualizzati ad un tasso indicato con: g WACC Ke Kd In finanza il “free cash flow from operations” è definito anche: Flusso levered Flusso unlevered Flusso di cassa disponibile unicamente per gli azionisti Flusso di cassa disponibile unicamente per i detentori di capitale di rischio In finanza il “valore residuo” indica il valore della strategia: Al termine del periodo a consuntivo Al termine del periodo a previsione esplicita Al termine del periodo a previsione implicita Al termine del periodo a previsione perpetua Valutazione dâimpresa €™ Valutazione dâimpresa €™ Valutazione dâimpresa €™ Valutazione dâimpresa €™ Valutazione dâimpresa €™ Il valore residuo  In finanza il “valore residuo” di una strategia è definito: Terminal Margin (TM) Terminal Value (TV) Nell'ambito di "Basilea I", il rischio di mercato:Configura l'insieme dei rischi bancari connessi all'attività di trading La logica seguita da "Basilea I" è stata quella di legare il rischio insito nel portafoglio attività delle banche con la rispettiva:Dotazione patrimoniale Il valore residuo  Una risorsa crea vantaggi competitivi per l’impresa che la possiede quando è:Scarsamente diffusa tra le imprese concorrenti Uno dei principali fattori in grado di determinare l’intensità della concorrenza nel settore: La minaccia di nuovi entranti in un settore è proporzionale al livello di: Un’impresa ottiene economie di scala quando il costo unitario di produzione: Si chiamano economie di scopo quelle ottenute quando: Due prodotti sono tra loro sostituti quando il quoziente di elasticità incrociata è: Le 5 forze di Porter: Lâintensità della concorrenza nel settore €™ Le 5 forze di Porter: La minaccia di nuovi entranti  Le 5 forze di Porter: La minaccia di nuovi entranti  Le 5 forze di Porter: La minaccia di nuovi entranti  Le 5 forze di Porter: La concorrenza dei prodotti o dei servizi sostitutivi  Analisi ambiente competitivo  L’impresa può realizzare vantaggi di costo intervenendo nella: L’outsourcing crea le condizioni per l’abbattimento dei costi: Rischi della leadership di costo: Svantaggi della leadership di costo: Benefici della leadership di costo: Vantaggi della leadership di costo: Le strategie per acquisire il vantaggio di costo  Le strategie per acquisire il vantaggio di costo  Leader di costo: Vantaggi e svantaggi  Leader di costo: Vantaggi e svantaggi  Leader di costo: Vantaggi e svantaggi  Leader di costo: Vantaggi e svantaggi  Vantaggi del low cost: I servizi sono frills: La strategia low cost dà i migliori risultati quando: Leader di costo: Vantaggi e svantaggi  Leader di costo: Vantaggi e svantaggi  Leader di costo: Vantaggi e svantaggi  Nel Marketing Mix, le funzioni principali della distribuzione sono: Nel Marketing Mix, la distribuzione selettiva vede il prodotto dell’azienda: Nell’ambito della distribuzione, l’acronimo GDO sta per: Nel Marketing Mix, la comunicazione è il processo attraverso il quale: Il sistema distributivo  Il sistema distributivo  Il sistema distributivo  Le politiche di comunicazione  Nel Marketing Mix, la comunicazione dal punto di vista strategico si distingue in: Nell’ambito della comunicazione d’impresa, la strategia di marketing pull (o di attrazione): Nell’ambito della comunicazione d’impresa, la strategia di marketing pull (o di attrazione) è basata sul: Nell’ambito del Marketing Mix, la Pubblicità (advertising) è: Nell’ambito del Marketing Mix, la Promozione delle vendite (sales promotion): Nell’impresa, la “funzione finanza” svolge un compito di orchestrazione dell’intera problematica attinente: Le politiche di comunicazione  Le politiche di comunicazione  Le politiche di comunicazione  Le leve della comunicazione: Il communication mix  Le leve della comunicazione: Il communication mix  L’indice di bilancio “Current Ratio” indica: Nell’ambito degli indici finanziari di bilancio, il Quick Ratio = Nell’ambito degli indici di equilibrio finanziario di breve termine, il “Tempo medio di incasso” = In finanza, il valore “stand alone” è il valore che, in normali condizioni di mercato, può essere considerato: In finanza, il valore “stand alone” è riferito ad una società: Tra i principali metodi di valutazione dell’impresa, figurano: Analisi indici finanziari  Analisi indici finanziari  Analisi indici finanziari  Valutazione dâimpresa €™ Valutazione dâimpresa €™ Valutazione dâimpresa €™ Nella valutazione d’impresa si distinguono due approcci: Il metodo “finanziario” stima il valore di un’azienda in funzione della prevedibile entità e distribuzione temporale: Nella stima del valore d’impresa i flussi di cassa unlevered sono attualizzati ad un tasso indicato con: Nella stima del valore d’impresa i flussi di cassa levered sono attualizzati ad un tasso indicato con: In finanza il “free cash flow from operations” è definito anche: In finanza il “valore residuo” indica il valore della strategia: Valutazione dâimpresa €™ Valutazione dâimpresa €™ Valutazione dâimpresa €™ Valutazione dâimpresa €™ Valutazione dâimpresa €™ Il valore residuo  In finanza il “valore residuo” di una strategia è definito: Il valore residuo  dI CI Ci Ci Ci Ci CI] Ci Ci
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