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Domande frequenti di Diritto Amministrativo - Diritto Amministrativo , Prove d'esame di Diritto Amministrativo

riassunto amministrativo

Tipologia: Prove d'esame

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Caricato il 19/04/2013

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Scarica Domande frequenti di Diritto Amministrativo - Diritto Amministrativo e più Prove d'esame in PDF di Diritto Amministrativo solo su Docsity! 1. AUTORITA’ AMMINISTRATIVA INDIPENDENTE In Italia, dal 1990, è stata istituita un’autorità garante della concorrenza,volta a garantire il corretto funzionamento dei rapporti concorrenziali. I nomi con la quale la identifichiamo sono ANTITRUST e AGCM. Si tratta di un’istituzione indipendente che prende decisione in base alla legge. Il suo compito è quello di garantire il rispetto delle regole che vietano le intese anticoncorrenziali tra imprese e gli abusi di posizione dominante. Cercano quindi di garantire la concorrenza dato che i leader di mkt potrebbero abusare della loro posizione dominante. Il metodo più utilizzato per abusare della propria posizione dominante è l’adozione dei trust = pratica usata per fare cartello e mantenere il prezzo alto ed uniforme; il leader detta il prezzo principale e i concorrenti non possono fare altro che adattarsi al prezzo. In teoria si tratta di un’istituzione indipendente ma in pratica a livello politico non si riesce ad ottenere un’effettiva imparzialità data da un’incongruenza della costituzione: si dice la PA deve essere imparziale, ma allo stesso tempo essa dipende dal Governo. 2. ACCORDI FRA PRIVATI E AMMINISTRAZIONE PUBBLICA Troviamo questi accordi nell’ambito del procedimento amministrativo, in particolare si fa riferimento all’art. 11 della legge 241/1990. La legge prevede la possibilità di un esito negoziato del procedimento amministrativo, cioè la possibilità che il procedimento si concluda con un accordo anziché con un provvedimento. A tali accordi si applicano, ove non diversamente disposto, i principi del codice civile in materia di obbligazioni e contratti in quanto compatibili. Gli accordi previsti sono di 2 tipi: • accordi preliminari: che determinano il contenuto discrezionale del provvedimento finale che viene comunque adottato. • Accordi sostitutivi: sostituiscono il provvedimento finale. Le due parti si fanno così reciproche concessioni che consentono un’intesa. In realtà nella prassi gli accordi non sono molto utilizzati. Le amministrazioni sono spesso restie a rinunciare all’esercizio unilaterale del potere e spesso evitano accordi con privati per paura di incorrere in processi (per corruzione, concussione, abuso di potere). 3. LIMITI AL DIRITTO DI ACCESSO Il diritto di accesso ai documenti, è un diritto riconosciuto al cittadino in funzione dei rapporti con Stato e PA, al fine di garantire la trasparenza di quest’ultima. I soggetti interessati possono prendere visione degli atti del procedimento. Tuttavia esistono dei limiti a questo diritto, contenuti nell’art.24 della legge 241/1990. Esso descrive gli interessi riguardo ai quali è vietato il diritto di accesso: documenti coperti dal segreto di stato, azioni di ordine pubblico (quindi riguardanti le attività di polizia), diritti riservati (vita privata e riservatezza), procedimenti tributari, quando la divulgazione possa provocare lesioni/pregiudizi e procedimenti selettivi. 4. SOGGETTI CHE POSSONO PARTECIPARE AL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO L’art.7 della legge 241/90 impone l’obbligo di informare i soggetti interessati di un inizio di un procedimento amministrativo. I soggetti interessati sono: • destinatari di effetti diretti: coloro che sono direttamente coinvolti nell’atto • ex lege: chi per legge deve intervenire nel procedimento • tutti i soggetti che presentino un pregiudizio: un atto può essere favorevole ad una persona e al contempo sfavorevole per un’altra. Inoltre nell’art.9 della stessa legge, troviamo la possibilità di partecipazione al procedimento ulteriori soggetti (rispetto all’art.7), che hanno interessi diffusi. 5. ARTICOLO 10bis COMUNICAZIONE MOTIVI OSTATIVI ALL’ACCOGLIMENTO DELL’ISTANZA Si tratta di un articolo introdotto nel 2005, con il quale viene introdotto il principio per cui nei procedimenti ad istanza di parte il responsabile del procedimento o l’autorità competente, prima della formale adozione di un provvedimento negativo, deve comunicare tempestivamente agli interessati i motivi ostativi all’accoglimento della domanda. Gli interessati hanno il diritto di presentare per iscritto le loro osservazioni, eventualmente corredate da documenti. Questa nuova comunicazione interrompe i termini di conclusione del procedimento, che iniziano nuovamente a decorrere dalla data di presentazione delle osservazioni. Laddove le osservazioni non vengano accolte ne va data ragione nel provvedimento finale. 6. PRINCIPIO DI SUSSIDIARIETA’ Importante per gli enti pubblici è l’art.118 della costituzione. “le funzioni amministrative sono attribuite ai comuni salvo che, per assicurare l’esercizio unitario, siano conferite a province, città metropolitane, regioni e stato, sulla base dei principi di sussidiarietà, differenziazione e adeguatezza”. Questo principio è quel principio sociale e giuridico amministrativo che stabilisce che l’intervento degli enti pubblici territoriali (regioni, province, città metropolitane e comuni) sia nei confronti dei cittadini che gli enti e suddivisioni amministrative ad esso sottostanti, debba essere attuato esclusivamente come sussidio (ovvero come aiuto) nel caso in cui il cittadino o l’ente sia impossibilitato ad agire per conto proprio. In altri termini stabilisce che le attività amministrative vengano svolte dall’entità territoriale amministrativa più vicina ai cittadini(comuni), ma esse possono essere esercitate dai livelli amministrativi territoriali superiori solo se questi possono rendere il servizio in maniera più efficace ed efficiente. Si parla di sussidiarietà verticale-> bisogni dei cittadini soddisfatti dall’azione degli enti amministrativi pubblici; si parla di sussidiarietà orizzontale->bisogni dei cittadini sono soddisfatti dai cittadini stessi (forma associata e/o volontaristica). 7. FASI DEL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO Il procedimento amm.vo si compone di 4 fasi: • Iniziativa • d’ufficio: senza richiesta specifica di soggetti terzi • di parte: con richiesta specifica di soggetti terzi l’atto fondamentale di questa fase, è la comunicazione dell’avvio del procedimento, bisogna dunque informare i soggetti interessati di un inizio di un procedimento (non necessario in casi di urgenza). Deve essere una comunicazione personale contenente tutti i dati relativi all’amministrazione e dei soggetti. • Istruttoria: fase in cui si appura che esistano i presupposti e le ragioni che giustificano la decisione. Protagonista di questa fase è il responsabile del procedimento. • Silenzio: provvedimento implicite d’accoglimento dell’istanza • SCIA: segnalazione certificata di inizio attività. Bisogna avere i requisiti (che si differenziano a seconda del tipo di attività) per ottenere la licenza. • Fase costitutiva: fase in cui si determina il contenuto dell’atto. Al termine di questa fase l’atto è perfetto ma non ancora efficace. • Integrazione dell’efficacia: l’atto già perfetto diviene efficace. • Atto di controllo: eseguito dagli organi competenti • Atto di comunicazione 8. DIFFERENZA TRA ENTE E ORGANO Organo: persona fisica o insieme di persone fisiche che agisce per una persona giuridica, compiendo atti giuridici. Ente: organizzazione che può anche essere priva di personalità giuridica. 9. SCIA (art.119) Si tratta della segnalazione di inizio attività, contenuta nella legge 122/2010 modifica dell’art.19 legge 241/90. Va a sostituire la vecchia DIA (dichiarazione di inizio attività). Colui che vuole fare
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