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Guide e consigli
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domande possibili prova intermedia, Schemi e mappe concettuali di Psicologia Dei Processi Di Apprendimento E Motivazione

domande sui libri neuromarketing e neuroeconomia e psicologia dei processi decisionali

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2023/2024

In vendita dal 28/05/2024

sophia-varfi
sophia-varfi 🇮🇹

5

(3)

3 documenti

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Scarica domande possibili prova intermedia e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Psicologia Dei Processi Di Apprendimento E Motivazione solo su Docsity! DOMANDE PROVA IN ITINERE 1. Le emozioni incidentali sono: esperienze affettive non legate all’oggetto 2. Quale tra questi, non è un vincolo che può condurre ad errore nelle decisioni di gruppo? Vincoli emotivi 3. Valuta la veridicità della seguente frase “le emozioni anticipate hanno una componente cognitiva più forte”. Vero 4. Gli esseri umani utilizzano nei loro processi di pensiero: euristiche 5. Nel compito di scelta intertemporale: quando le risorse della memoria di lavoro sono ridotte si verifica una maggiore impulsività nella scelta 6. Nelle emozioni anticipate: i correlati fisiologici sembrano essere attenuati rispetto a quelli delle emozioni immediate 7. L’approccio normativo tende a: dimostrare l’intrinseca irrazionalità dei processi decisionali 8. Parallelismo e plasticità sono: caratteristiche dei processi cognitivi 9. I marcatori somatici di cui parla Damasio sono: sensazioni piacevoli o spiacevoli che ci permettono di anticipare le emozioni che si proverebbero a seguito delle conseguenze delle nostre azioni 10. Secondo Zajonc l’emozione: precede la cognizione 11. Quale di queste strutture cerebrali non compone il sistema limbico? Mesencefalo 12. La strategia maximax: garantisce il risultato più elevato, il migliore degli esiti possibili 13. La risonanza magnetica funzionale misura: il flusso sanguigno cerebrale 14. I marcatori somatici sono esempi speciali di sentimenti a partire dalle emozioni: secondarie 15. A chi si deve la suddivisione nel nostro cervello in tre componenti distinte? Mclean 16. Quale tra questi non è un approccio allo studio della decisione: integrativo 17. Le emozioni integrali sono: risposte affettive associate direttamente dall’oggetto 18. Quale affermazione è vera: le persone con maggiore capacità di memoria di lavoro sono più abili nello svolgimento di compiti decisionali 19. L’euristica affettiva è stata proposta da: Slovic e colleghi 20. Il compito doppio e l’analisi delle differenze individuali sono stati utilizzati per studiare gli effetti: della memoria di lavoro sul processo di scelta 21. Il “cervello mammifero” comprende: le unità associate alle emozioni sociali 22. Le euristiche sono: procedure di risoluzione economiche ed efficaci ma non sistematiche 23. La formulazione dell’euristica di soddisfacimento si deve a: Simon 24. Strutturazione(editing) e valutazione sono i due stadi in cui si articola: la teoria del prospetto 25. Quale tra quelle sottoelencate non è una caratteristica dei processi controllati? Non sono mai associati a sensazioni soggettive di sforzo 26. L’eterogeneità tra i membri di un gruppo è: più efficace nei compiti cognitivi che nei compiti di generazione delle idee 27. La teoria del prospetto è: una teoria descrittiva delle scelte 28. Quale tra questi aspetti non caratterizza il Teamthink? Accettazione acritica di soluzioni ai problemi 29. Gli algoritmi sono: procedure sistematiche in grado di portarci sicuramente alla soluzione di un problema 30. Gli errori nelle decisioni di gruppo sono legati ad alcuni vincoli. Tra di essi, i vincoli egocentrici riguardano: fattori di ordine emotivo e motivazionale 31. Quale tra questi non è un assioma della teoria dell’utilità attesa: indipendenza 32. La tomografia a emissione di positroni (PET) misura: il consumo di ossigeno o glucosio da parte delle cellule cerebrali 33. Quale tra questi, non è un vincolo che può condurre ad errore nelle decisioni di gruppo? Vincoli contestuali 34. Il processo di groupthink è attivato maggiormente: dall’ansia 35. Secondo l’euristica della disponibilità: il soggetto tende a formulare giudizi in base alla facilità con la quale le informazioni rilevanti possono essere richiamate alla mente 36. La razionalità si fonda su due principi fondamentali, quali? Coerenza e massimizzazione 37. Uno stato d’animo negativo induce una modalità di pensiero: analitica e approfondita 38. In genere, all’intero dei gruppi, la diversità, l’eterogeneità risulta maggiormente associata a: un più basso livello di coesione sociale, e a più elevati livelli di conflitto interpersonale 39. Di solito all’interno dei gruppi, le informazioni non condivise tendono ad essere discusse: solo alla fine della discussione 40. La regola disgiuntiva non compensatoria consiste: nell’accettare un’opzione che abbia almeno un valore superiore al corrispondente valore di criterio su una qualche dimensione 41. L’effetto di incorniciamento (Framing) dimostra: che lo stesso problema può condurre a differenti decisioni se viene descritto in modo diverso 42. Quale teoria rappresenta l’antagonista più convincente della teoria dell’utilità: la teoria del prospetto 43. La regola lessicografica non compensatoria consiste: nell’ordinare le dimensioni sulle quali giudicare le opzioni secondo un ordine di importanza 44. Il primo a parlare di razionalità limitata e di strategie semplificate di risoluzioni dei problemi è stato: Simon 45. La “presa di decisione” è un’attività cognitiva tra le più complesse, nella quale intervengono diversi processi. Quale, tra quelli elencati, non rientra in tale attività? Percettivi 46. I soggetti con arousal più basso tendono a valutare: un maggior numero di informazioni 47. Quale tra queste è una regola non compensatoria: regola congiuntiva 48. Il processo decisionale ipotizzato dalla teoria del prospetto si articola in due stati: strutturazione e valutazione 49. La tendenza a non calcolare le probabilità di base e a non tener conto della grandezza del campione sono errori connessi a quale euristica? Euristica della rappresentatività 50. L’approccio descrittivo tende a: determinare i pattern cognitivi sottostanti ai reali comportamenti decisionali 51. Sulla base della teoria della categorizzazione e dell’identità sociale: i gruppi funziona meglio quando sono omogenei piuttosto che eterogenei 52. Le emozioni integrali si riferiscono: ad una risposta affettiva direttamente associata all’oggetto 53. Le ricerche più recenti sulle decisioni di gruppo risentono delle acquisizioni della: psicologia cognitiva 54. Secondo l’euristica della rappresentatività: la stima della probabilità che si verifichi un evento si basa su quanto quell’evento appare rappresentativo della struttura di cui fa parte 55. La strategia maximin: massimizza la sicurezza rispetto alla prospettiva di tentare la sorte 56. Cervello primitivo (costituito dal cervelletto e dal bulbo spinale): corrisponde al cervello rettile ed è sede degli istinti primari e di funzioni vitali come per esempio il controllo del ritmo cardiaco e respiratorio 57. Cervello intermedio (costituito dal sistema limbico): corrisponde nella scala evolutiva al cervello dei mammiferi, specie di quelli più antichi ed è coinvolto nell’elaborazione delle emozioni 58. Neocortex chiamato anche cervello superiore (costituito dagli emisferi cerebrali): più recente, è esclusivo dei primati ed è sede di tutte le funzioni cognitive e razionali 59. Quali sono le strutture che compongono il sistema limbico? Amigdala, Ippocampo, Gangli della base, ipotalamo 60. Con il termine sistema limbico indichiamo: quella parte del cervello coinvolta direttamente nella modulazione delle emozioni, nella formazione della memoria recente e nella regolazione delle risposte viscerali 113. Il processamento emozionale è mediato da un insieme di strutture: corteccia orbitofrontale, amigdala, corteccia cingolata 114. Chi ha dimostrato che individui con piccoli deficit cognitivi ma grandi deficit emotivi presentano gravi difficoltà nei processi decisionali: Damasio 115. Le emozioni hanno un grande effetto sulla memoria 116. Le emozioni influenzano la percezione del rischio 117. La rabbia rende meno consapevoli dei rischi 118. La tristezza amplifica la percezione del rischio 119. Chi è considerato il padre del neuromarketing? Ale Smidts 120. EFFETTO DI POLLYANNA: tendenza a considerare certi eventi più desiderabili poiché obiettivamente più probabili. 121. Strutture importanti che interagiscono con il percorso delle emozioni sono: ipotalamo, nucleo accubens e la griglia periacqueduttale i quali fungono sia da input sia da output 122. La corteccia orbito-frontale riceve input dai 5 sensi e dalle reti neuronali situate nelle viscere. 123. Dagli studi di neuroimaging si è dimostrato che la corteccia orbito-frontale osserva e indaga: i comportamenti di approvazione o disgusto, in relazione ai diversi meccanismi di ricompensa. 124. Nelle interazioni devono essere prese in esame tre aspetti fondamentali e sono: Collaborativo, Competitivo, Sense-making 125. La corteccia orbito-frontale laterale è spesso attiva in cooperazione con la corteccia anteriore cingolata quando i soggetti valutano delle punizioni 126. La collaborazione tra i moduli neuronali cerca di mantenere l’equilibrio fra i processi di tipo automatico e/o affettivo con quello seriale e cognitivo; 127. La competizione: i differenti processi sia emozionali che cognitivi conducono il comportamento in due direzioni conflittuali e competono per il controllo del comportamento; 128. Sense-making: quando si prende si prende coscienza/ consapevolezza del proprio comportamento. 129. Gli esseri umani sono gli unici animali che fanno dei sacrifici oggi per avere dei benefici o una gratificazione in futuro 130. Scelte intertemporali: mostrano come i processi neurali collaborano e competono tra di loro 131. Le neuroscienze potrebbero modificare il concetto di SCELTA INTERTEMPORALE facendo riferimento alla capacità di pensare al futuro la quale è legata all’intelligenza, all’influenza di forti emozioni, la forza di volontà e le risorse interiori. 132. l'autocontrollo è associato ad una sensazione di sforzo cognitivo. 133. Le persone reagiscono in due modi al rischio infatti o utilizzano il sistema cognitivo e seriale oppure il sistema emozionale ed automatico 134. Modulazione: I neuroni che occupano parti differenti del cervello hanno forme, strutture e proprietà funzionali differenti e tendono ad aggregarsi in moduli, caratterizzati da funzioni specifiche. Questi moduli possono essere standard o funzionali 135. Chi fu Il primo a teorizzare il principio di plasticità? Donald Hebb 136. La neuroeconomia viene definita: come l’applicazione delle metodiche neuroscientifiche per l’analisi e la conoscenza dei comportamenti umani di interesse per l’economia 137. il neuro-marketing viene definito: come la disciplina che studia i meccanismi che sottostanno il mercato e gli scambi commerciali. 138. Il sistema economico classico si basa sulla massimizzazione dell’utilità che può essere interpretato attraverso il modello di decisione ponderata ovvero un bilanciamento dei costi e dei benefici riguardanti la scelta effettuata 139. ipertrofia della funzione: l'accessione eccessiva delle funzioni di uno dei cervelli che vuole sovrastare gli altri. 140. Il cervello, viene suddiviso in lobi; frontale, parietale, occipitale, temporale 141. la porzione di cervello delimitata tra due solchi: si chiama circonvoluzione 142. Le aree di Broadmann fondamentali sono tre: aree sensitive motorie primarie, aree sensitive motorie secondarie, aree associative 143. Le onde registrate in un EEG variano in base alla frequenza di oscillazione e sono cinque: ovvero alfa, beta, gamma, teta e delta. 144. L’ intervallo di frequenza viene definito: come banda di frequenza 145. Da chi viene condotto il primo studio italiano che analizza l’attività celebrale tramite EEG durante la visione di spot pubblicitari commerciali? gruppo di neuro-imaging in collaborazione con il dipartimento di fisiologia umana e farmacologia dell’università “la sapienza” di Roma 146. Cosa illustra lo studio? i procedimenti di elaborazione dei dati che consentono di stimare come le diverse aree corticali collaborano durante la visione e la memorizzazione di uno spot pubblicitario 147. Le risposte ottenute venivano classificate in: Rspo, Rind e Dim 148. Come cooperano le aree corticali durante la visione di spot commerciali? Al fine di evidenziare le reti corticali attive durante la visione degli spot commerciali è utile misurare, attraverso i metodi matematici per la stima della connettività corticale a partire dai dati EEG, la collaborazione tra le diverse aree cerebrali durante un’azione 149. Da questo studio si evince che l’area corticale fronto-parietali destra supportano la memorizzazione a medio e lungo termine di immagini 150. Da questo studio si evince che: l’area corticale fronto-parietale sinistra supportano il materiale verbale. 151. Da questo studio si capisce che: i messaggi pubblicitari cognitivi attivano i centri corticali connessi al controllo della memoria di lavoro 152. L’emisfero destro è più attento alle immagini e al tono emotivo delle informazioni sensoriali 153. L’emisfero sinistro controlla la semantica delle parole e codifica il contenuto cognitivo delle informazioni sensoriali.
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