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Dopoguerra in Europa e regimi totalitari, Schemi e mappe concettuali di Storia

Dopoguerra in Europa e regimi totalitari (Italia e Germania)

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2020/2021

Caricato il 25/11/2022

alessandrabolpagni
alessandrabolpagni 🇮🇹

4.3

(3)

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Scarica Dopoguerra in Europa e regimi totalitari e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Storia solo su Docsity! Il dopoguerra in Europa e nei domini coloniali L’instabilità dei rapporti internazionali Le divisioni territoriali sancite a Parigi provocarono ben presto delle contese geopolitiche. • In Italia il 12 settembre 1919 la città d Fiume fu occupata per 15 mesi da Gabriele D’Annunzio e i suoi uomini. La questione fu risolta il 12 novembre 1920 col trattato di Rapallo. L’accordo prevedeva la liberazione di Fiume e la sovranità italiana sull’Istria e su Zara. • In Jugoslavia vi fu uno scontro tra etnie. I serbi erano la maggioranza ma croati, sloveni e bosniaci rivendicavano la loro indipendenza. • La Polonia alla fine della guerra acquisì numerosi territori. Non rispettò il confine con la Russia e si espansero e nel territorio vennero inglobate persone ucraine, ebree e bielorusse ——> si scatenarono delle tensioni etniche interne • In Francia la politica interna assisté alla nascita del partito comunista Il crollo dello stato liberale Giugno 1919 orlando lascia il posto a Nitti. Ben presto però fu sostituito da Giolitti (giugno 1920). Le fabbriche del triangolo industriale vennero occupate e Giolitti dovette affrontare delle rivolte da parte degli operai che chiedevano aumento dei salari e il riconoscimento dei consigli di fabbrica Giolitti mantenne l’ordine pubblico senza la violenza e lasciò che lavoratori e padroni raggiungessero un accordo. Tra il 1920 e il 1921 vi fu una crisi economica che fece aumentare la disoccupazione. Si formarono due nuove forze politiche: partito comunista d’Italia (gennaio 1921 e il partito fascista Il leader fascista raccolse consensi soprattutto nella piccola borghesia e tra gli ex combattenti. Creò delle squadre punitive e intraprese delle violente spedizioni contro la sinistra. Lo squadrismo raggiunse l’apice tra il 1920 e il 1922. I membri del movimento presero il nome di camicie nere e raccolsero sempre più adesioni. Il fascismo ricevette molto appoggio dai liberali infatti Giolitti e gli altri esponenti pensavano di poter sfruttare lo squadrismo per contenere le proteste degli operai. Questo appoggio permise quindi al fascismo di consolidarsi. Giolitti si sbagliava e infatti non riuscì a fermare poi l’avanzata di Mussolini Giolitti nel maggio 1921 sciolse le camere e indisse nuove elezioni. Si pose alla guida dell’alleanza dei liberali coi nazionalisti e coi fascisti. Nel maggio del 1921 35 deputati fascisti entrarono in parlamento. Nel novembre 1921 Mussolini fondò il partito nazionale fascista Giolitti lasciò il posto a Bonomi che diede però le dimissioni già nel febbraio 1922 e lasciò il posto a Facta. Tra maggio e settembre 1922 l’Italia fu attraversata da un’ondata di violenza squadrista e cio provocò la reazione della sinistra che nel luglio 1922 dichiarò uno sciopero generale pacifico. I fascisti assaltarono e distrussero le aule dei consigli comunali Turati propose un’alleanza tra cattolici e socialisti per fermare il fascismo ma fu ostacolato e non ebbe appoggio. La sinistra si separò e fu formato il partito socialista unitario MARCIA SU ROMA Il 24 ottobre 1922 fu annunciata una formazione che il 28 ottobre avrebbe intrapreso una marcia delle squadre fasciste verso Roma. Fatta chiese al re Vittorio Emanuele III di firmare lo stato d’assedio e di inviare l’esercito ma egli si rifiutò. Le squadre fasciste occuparono i punti simbolici di varie città italiane. Il re offrì la presidenza del consiglio a Mussolini (30 ottobre 1922) che ottenne cosi il potere. MUSSOLINI AL GOVERNO Mussolini cercò di legalizzare l’azione fascista: 1. fu creata la milizia volontaria per la sicurezza nazionale; era una sorta di esercito personale del regime. 2. Il gran consiglio del fascismo assunse sempre più importanza 3. A capo dell’amministrazione pubblica furono messi i fascisti. 4. Fu limitata la libertà di stampa SCUOLA La scuola fu riorganizzata: 1. La formazione liceale fu differenziata da quella tecnica o professionale 2. Fu esaltata la cultura umanistica 3. Introduzione della religione cattolica alle elementari ——> appoggio chiesa 3. Introdusse la tassa sul celibato ISTRUZIONE Un altro obiettivo del fascismo era plasmare l’ “uomo nuovo” e per fare ciò intervenne anche nell’istruzione. 1. Insegnanti furono costretti a prendere la tessera del Pnf 2. Giurare fedeltà al regime 3. I programmi scolastici furono uniformati all’ideologia fascista 4. Fu introdotto il libro di testo unico PER I GIOVANI Il fascismo cercò di influenzare i giovani secondi l’ideologia fascista. Per fare ciò: Fondata Opera nazionale Balilla che divenne poi la Gioventù italiana del Littorio. Promuoveva attività ginnico-sportive e la vita di gruppo. I giovani erano divisi per fasce d’eta. Vi erano i figli della lupa, i balilla e gli avanguardisti Sopra i 18 anni vi erano i Gruppi universitari fascisti MEZZI PER LA PROPAGANDA Il giornale era considerato da Mussolini come una “scuola degli adulti”. Tuttavia molti erano gli analfabeti e perciò la radio e il cinema conobbero un’ampia diffusione. La stampa fu controllata dallo Stato. Le notizie dovevano essere prima approvate dall’ufficio per la stampa e la propaganda che divenne poi il Ministero della cultura popolare (minculpop) Anche la radio fu sottoposta al controllo statale. Fu controllata dall’ente italiano audizioni radiofoniche All’interno del minculpop fu istituita la Direzione per la cinematografia e fu costruita Cinecittà Un altro mezzo di propaganda fu l’utilizzo dei motti Il fascismo utilizzò anche una simbologia - Nacque l’obbligo del saluto fascista - Introduzione del “voi” al posto del “lei” - Diffusione del fascio littorio Il regime usava simboli che rimandavano alla grandezza dell’antica Roma per legittimare le proprie azioni LA POLITICA ESTERA Il fascismo aspirava alla costruzione di un impero, come nella mitica Roma antica. Puntava quindi a conquistare delle colonie, anche per arginare il problema del sovraffollamento delle regioni meridionali. Col consenso di Francia e regno unito, tra l’ottobre del 1935 e il maggio del 1936 l’esercito italiano attaccò l’Etiopia e riuscì, anche se non facilmente, a conquistarla. Infatti il popolo etiope si rivelò molto tenace mentre l’esercito italiano faticava dal punto di vista dei rifornimenti e dei collegamenti per far avanzare le truppe. La Società delle Nazioni non ammise quest’impresa e condannò l’Italia a delle sanzioni economiche che tuttavia non portarono a un grande svantaggio. Tuttavia Mussolini denunciò l’ostilità della Società delle Nazioni e invitò gli italiani a consumare solo merci italiane. ALLEANZA CON HITLER Dal 1936 Mussolini cercò un’alleanza con Hitler. Il 24 ottobre 1936 firmò l’ “Asse Roma- Berlino” L’avvicinamento a Hitler avvicinò l’Italia a una tendenza discriminatoria e razzista. Dal 1937 lo Stato vietò ogni forma di relazione tra italiani ed etiopi e ovviamente i matrimoni misti. Nel 1938 fu emanata una legge che indicava gli ebrei come persone da discriminare; ma anche i figli nati da matrimoni misti e coloro che si erano convertiti un' altra religione. Insegnanti ebrei furono sospesi e gli alunni ebrei furono costretti a frequentare altre scuole. GLI ANTIFASCISTI La maggior parte degli antifascisti erano liberali e cattolici. Tra i liberali vi era Benedetto Croce. In modo più attivo invece agivano i democratici e i socialisti. Infine vi erano i comunisti guidati da Antonio Gramsci e successivamente da Togliatti. La Germania Nel gennaio 1933 Hitler ottenne il ruolo di cancelliere e chiese lo scioglimento del Reichstag e delle nuove lezioni. L’edificio del Reichstag bruciò e la colpa fu attribuita ai comunisti. Ciò portò alla sospensione dei diritti dei cittadini e furono consentiti arresti ingiustificati. Si scatenarono delle violenze contro tutti gli oppositori. Il partito di Hitler perse un gran numero di voti quindi il cancelliere utilizzò le minacce per ottenere appoggio nelle elezioni e il 23 marzo 1933 ottenne i pieni poteri 1. La costituzione fu sospesa 2. Furono sciolti tutti i partiti politici, eccetto quello nazista Il 2 agosto 1934 Hindenburg morì e Hitler ottenne anche il ruolo di presidente. Divenne quindi capo del paese, del governo e delle forze armate. Sostituì poi la carica di presidente con il titolo di Fuhrer. Hitler divenne quindi il capo del terzo reich. Hitler ordinò alle SS l’eliminazione delle SA e il 30 giugno 1934 si assistette alla “notte dei lunghi coltelli”. Hitler non uccise soltanto i soldati delle SA ma anche altre persone che lo avevano ostacolato. GLI EBREI Le SS dirigevano la Gestapo ovvero una polizia segreta che gestiva i campi di concentramento e i lager, dove venivano rinchiusi tutti coloro che non rientravano nell’ideale nazista e potevano intaccare la “perfezione della razza ariana. Tra queste persone rientravano, come tutti sappiamo, gli ebrei. La comunità ebraica tedesca era composta da 500 000 persone, alcuni molto integrati nella società tedesca. Hitler iniziò la persecuzione degli ebrei attraverso norme sempre più restrittive. LEGGI DI NORIMBERGA Nel 1935 furono emanate le leggi di Norimberga che individuavano gli ebrei come razza inferiore. Queste leggi privavano gli ebrei dei loro beni, della cittadinanza e del diritto di voto… Furono impediti i matrimoni misti e relazioni tra ebrei e persone di razza ariana. NOTTE DEI CRISTALLI Tra il 9 e il 10 novembre 1938, nella notte dei cristalli, furono distrutti moltissime attività di proprietà ebrea e altrettante sinagoghe. Molti ebrei furono uccisi, violentati o esportati nei campi di concentramento.
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