Scarica Corso di Scienza e Tecnologia dei Materiali: Prova di Trazione e più Guide, Progetti e Ricerche in PDF di Scienza e Tecnologia dei Materiali solo su Docsity! Corso di Scienza e Tecnologia dei Materiali E-tivity 1: Prova di trazione DOCENTE STUDENTE Prof. Ing. Ilaria Cacciotti Gabriel Vernillo Matricola IN09004367 ANNO ACCADEMICO 2022/2023 1. Prova di trazione Spiegare la prova di trazione, i provini, gli standard e il macchinario utilizzato La prova di trazione è una prova meccanica molto importante in quanto permette di misurare le fondamentali proprietà con le quali si classificano e si scelgono i materiali metallici. La prova di trazione, effettuata a temperatura costante, consiste nel sottoporre un provino ad un carico di trazione con una certa velocità di incremento, circa 10 N/S (secondo la norma UNI EN 10002), allo scopo di determinare: Modulo elastico o modulo di Young (E), indica la rigidezza di un materiale [GPa]; Snervamento(σy), indica la sollecitazione fino a cui il materiale sottoposto a carico di trazione inizia a deformarsi plasticamente, passando da un comportamento elastico reversibile ad un comportamento plastico caratterizzato da deformazioni irreversibili; Sforzo a rottura (σUTS ,UTS= ultimate tensile strenght), massimo sforzo raggiunto in una curva sforzo/deformazione; Duttilità, misura la deformazione plastica che il materiale può subire senza rompersi; Tenacità, energia assorbita dal materiale prima di giungere a rottura; Resilienza, contrario di fragilità, capacità di un corpo di resistere agli urti. Si tratta di una prova distruttiva in quanto determina la rottura del provino e la sollecitazione applicata è di tipo statica poiché cresce gradualmente. Dopo aver ottenuto questi valori è possibile creare un grafico sforzo/deformazione mettendo a confronto le dieci curve. Sull’asse delle ordinate avremo i valori dello sforzo, mentre sull’asse delle ascisse i valori della deformazione. In seguito, si sono calcolate le proprietà meccaniche fondamentali per ogni campione: Ultimate tensile strength (σUTS): Si tratta dello stress massimo che un campione sostiene durante il test. Sforzo a rottura: Sforzo che precede la rottura, in corrispondenza della massima deformazione. Massima elongazione: Massimo valore di elongazione in corrispondenza della rottura del provino. Snervamento (σy): Lo snervamento di un materiale è definito come lo stress applicato al materiale per il quale inizia a svilupparsi la deformazione plastica. Modulo di Young (E): Il modulo di elasticità è una misura della durezza del materiale che si applica esclusivamente nella regione lineare iniziale della curva. All’interno di questa regione lineare, il carico duttile può essere rimosso dal campione e il materiale tornerà nelle esatte condizioni in cui si trovava prima che fosse applicato il carico. E = σ/ε In conclusione, si è calcolata la media e la deviazione standard dei valori trovati. 3. Descrizione e discussione dei risultati - Descrivere i risultati ricavati e discuterli, facendo delle considerazioni Dai risultati ricavati è possibile capire che il materiale trattato in questa prova è un polimero. Sforzo a rottura Snervamento Con il termine ‘polimeri’ ci si riferisce a sostanze composte da macromolecole di elevato peso molecolare, formate da catene di molecole di dimensioni inferiori, chiamate monomeri, che ne rappresentano le unità strutturali. I monomeri, per formare il polimero, sono legati tra di loro per mezzo di uno o più legami di tipo covalente. I polimeri possono essere classificati in vari modi, ad esempio: In base all’origine in: o Naturali: presenti in natura (proteine, cellulosa, amido…) o Artificiali: ottenuti modificando polimeri naturali (acetato e nitrato di cellulosa); o Sintetici: si producono industrialmente per sintesi (polietilene, polipropilene …). In base al comportamento termico in: o Polimeri termoplastici; o Polimeri termoindurenti. In base alla struttura in: o Omopolimeri o Copolimeri Il comportamento meccanico di un polimero ad elevata temperatura dipende dalla struttura molecolare dominante, dalla natura delle interazioni intermolecolari e dalla disposizione più o meno ordinata. Generalmente sono caratterizzati da una buona resistenza meccanica, buona elasticità e da una buona durezza.