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Ebrei e Cristiani - trascrizione dei video, Schemi e mappe concettuali di Letteratura Inglese

Trascrizione dei video riferiti al rapporto tra ebrei e cristiani come approfondimento de "Il mercante di Venezia".

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2020/2021

Caricato il 09/07/2023

emma-sangiovanni
emma-sangiovanni 🇮🇹

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Scarica Ebrei e Cristiani - trascrizione dei video e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Letteratura Inglese solo su Docsity! EBREI E CRISTIANI Prof. Pelaschiar – Letteratura inglese I Rispondere alla domanda: perché mai per rappresentare il cattivo viene scelto un ebreo? Da parte di un autore che non si distingue per essere un apologeta della religione, non è una pièce da rappresentare in chiesa, è teatro. La scelta è considerata ovvia, normale. È ovvio per una persona di quel periodo storico che il cattivo più cattivo di tutti sia un ebreo (linguaggio comune: cristiano=buon uomo). Partiamo da rapporto accidentato, tortuoso, graduale, a salti tra cristiani ed ebrei. Partiamo dal fatto che ad inizio sono stessa cosa (Gesù, apostoli, Maria…). Poi, dopo morte di Gesù, inizia movimento di predicazione a lui ispirato ad interno di mondo ebraico, in un contesto in cui “ecclesia” e synagogè” vogliono dire la stessa cosa, “posto in cui ci si riunisce”. I cristiani sono per la maggior parte ebrei che hanno aderito alla versione cristiana dell’alleanza. Rapporto di identità, anche se molti non ebrei si sono uniti ai cristiani. In questo periodo questo rapporto ha momenti difficili per concorrenza, perché ebraismo recluta un bel po', laddove è presente e governa l’Impero Romano (la diaspora è avvenuta prima del tempo). Atti degli apostoli, lettere di San Paolo e altro sono baruffe tra cugini. È una baruffa in casa, che dà origine, in un secolo, a una letteratura. Esistono persone, che scrivono per dimostrare che sono i cristiani che hanno correttamente interpretato la letteratura e i profeti, e che Gesù è proprio il messia, e per dire che gli ebrei hanno sbagliato. Ma quando si comincia a dire “l’avete pure ammazzato”, si comincia a usare “Giudeo” in modo negativo, per indicare chi ha fatto cose sbagliate, ed Ebreo per chi ha fatto cose giuste. La letteratura che comincia dal secondo secolo è indicata Adversus Iudaeos, un genere destinato ad andare avanti, a volte di alto livello (sant’Agostino), di diverso livello se leggiamo l’interno di un sermone, che deve non solo istruire ma anche impressionare. Si crea una rappresentazione dell’ebreo. Il problema sorge quando agli inizi del quarto secolo tutto questo cambia: cristiani ed ebrei non sono più pari a partire da Costantino nel 313, e poi il cristianesimo diventa religione di stato con Teodosio nel 380. Si cominciano a giudicare eretici i cristiani che interpretano la dottrina in modo diverso, sono ritenuti dannosi. In Impero Romano che sta diventando cristiano, gli eretici sono ritenuti inaffidabili, e quindi espulsi (esilio e perdita di titolo e beni). Che posto hanno gli ebrei? Pian piano lo stato romano decide che i vecchi culti, definiti pagani (da pagus, campagna?), vengano abbandonati, i vecchi templi vengano chiusi o donati alla chiesa, i sacrifici vietati ecc. Agli ebrei viene permesso di restare senza convertirsi all’interno dell’Impero romano cristiano, che resterà per un botto di tempo. Anche con spaccatura protestante, il sovrano tutela religione dominante ad esclusione delle altre, nei confronti delle quali si attuano politiche repressive, salvo che per gli ebrei (c’è tutta una letteratura che giustifica: comunanza iniziale, sanno leggere le scritture in ebraico, ragionamento che vale fino al milleduecento). Vivono in un regime di limitazione e tolleranza e discriminazione: vengono protetti ma tenuti al loro posto. Agli inizi del quinto secolo per volere di Teodosio II viene redatto il diritto romano in un codice, l’ultimo libro riguarda le questioni religiose (cosa spetta alla chiesa, cosa fare con eretici, trattamento per culti pagani) e tra tante c’è anche come vanno trattati gli ebrei (non vanno ingiuriati, non distrutte le sinagoghe). Però si usa la parola “giudei”. Nel frattempo, girava una predicazione che aizzava contro la concorrenza, perché a quel tempo gli ebrei ancora reclutavano, soprattutto dove comunità ebree erano ricche, colte e influenti, soprattutto in Spagna, dove la componente ebraica è ricca e numerosa e influente. Proprio qui i concili convocati dal re legiferano a proposito dei tanti ebrei, che si ritiene vadano arginati: Toledo si muove in questo senso. C’è anche papa Gregorio Magno (fine sesto inizio settimo sec) che usa questa doppia retorica: no alle aggressioni, però non disturbino, non vadano oltre quello stato di minorità all’interno dello stato cristiano (non cantino troppo forte in sinagoga, non si facciano vedere). Tutto ciò ci dice che con varie limitazioni (non possono essere pubblici ufficiali, difficoltà nei matrimoni misti) la comunità ebraica aveva comunque un certo peso. Ad Alessandria d’Egitto sono importanti ed influenti. Insieme ai Siriani per tutto l’alto medioevo sono i mercanti ebrei che fanno arrivare le merci. Commerciano, hanno terre, sono influenti. Sappiamo poco della produzione culturale perché marginalizzata. C’è un libro che racconta questi e i secoli successivi, Storia dell’antisemitismo, scritto subito dopo Norimberga. Cerca le radici. In questi secoli cresce ostilità, rappresentazione di ebreo è ostile, ma si parla di antigiudaismo o antiebraismo tradizionale, di tipo teologico, non ha a che fare con la nozione di diversità. Però qualcosa comincia a succedere dopo l’anno mille, per gli ebrei iniziano degli episodi di aperta ostilità e costruzione di stereotipi, che portano a definire ebreo come qualcosa di culturalmente e umanamente sbagliato. Discorso teologico si colora di qualcosa di negativo, ampiamente negativo, in occidente. Per oriente cristiano situazione è diversa. Ciò che inizia l’individuazione di un pericolo nell’ebreo è la prima crociata, la predicazione della prima crociata. In tanti, ricchi e poveri, vanno in crociata, sono predicazioni di massa, ad opera di personaggi diversi dai monaci di monastero, sono religiosi che vanno in piazze, villaggi, cercano di suscitare entusiasmo. La predicazione di prima crociata in valle del Reno si accompagna a quelli che di fatto sono i primi pogrom. Massacri che preludono e accompagnano l’espulsione degli ebrei dalle città; siamo ad inizi del nuovo millennio, poi sarà tutto un crescendo, su due piani: rappresentazione di ebreo nelle predicazioni ai fini di convincimento e le leggi. Nasce in questo contesto lo stereotipo dell’ebreo, con una parola usata sempre più frequentemente: perfido. Il massimo della cattiveria, non solo errore, ma cattiveria, che porta a compiere azioni pericolose, nocive per i cristiani. Costruzione di una rappresentazione sempre più trucida in letteratura. Leggi e restrizioni, già esistite per secoli, diventano ancora più restrittive. Ad esempio: ebrei prestano ad interesse, pratica proibita ai cristiani, e ora moneta diventa importante, e così chi la detiene; si chiede ai cristiani di astenersi dal commercio con loro. (È bene sapere che a quello cui devi dei soldi puoi fare pressioni, puoi annullare il tuo debito, per farne un altro, e altro. Crescono grandi monarchie, i re hanno bisogno di soldi, e tenere sotto torchio chi ha i soldi è comodo.) Oppure: giudei non devono rivestire pubblici uffici, “poiché sarebbe assurdo che chi bestemmia Cristo possa avere potere sui cristiani”. Queste sono disposizioni dei concili, come quello di Toledo, che si fanno nei vari stati. Colpire ebrei sul punto di integrazione: c’è tutta una storiografia che racconta la presenza ebraica in integrazione, per capire in quale contesto colpissero misure persecutorie. Odio un segno distintivo: ghettizzazione comincia prima che i ghetti vengano fisicamente costruiti. Quella è roba di metà 500. Però gioielli, vestiti e altro creano una sorta di muro, identificano l’ebreo, che non deve nascondersi perché nemico. Vengono create misure in modalità diverse dalle varie città e stati. Testo del 1215, 1290, per la prima volta un secolo dopo ebrei vengono espulsi dall’Inghilterra, è prima grande espulsione. Ce n’è un’altra, in Spagna a fine 400, dopo dominio arabo: musulmani ed ebrei non possono restare. Perché questa insistenza sul nemico? Stesso periodo in cui si evoca il nemico eretico. Inizio secolo, crociata contro Catari/Albigesi, ma anche inizio Inquisizione contro eretici. Individuazione ed espulsione del nemico servono a compattare, sono funzionali alla costruzione degli Stati. Le corone si riprendono le terre dalla feudalità, e le simbologie religiose tornano utili. Re di Francia e di Inghilterra se ne servono cominciando a guarire le persone da varie malattie (scrofola, mal caduco) per compattare con questi simboli religiosi e di propaganda. Allo stesso modo, la propaganda contro ebrei è utile per avere soldi per guerre e crociate. Diverse cose furono fatte per tenere al loro posto i “perfidi ebrei” a livello di leggi. C’è la proibizione di grosso commercio. I banchieri ebrei sono una sorta di istituzione concorrenziale. Perfidia diventa avidità contro i cristiani, e per evitare che essi cadano in trappola si fondano i “mondi di pietà”. I grandi propagandisti di epoca medievale del discorso antiebraico sono i francescani (non Francesco stesso, però). I mondi di pietà prestano ad un interesse minore. Non verranno disturbati i grandi banchieri ebrei che prestano ai re, come non vengono disturbati gli altri (se non con minacce) e nemmeno i medici. La medicina è il versante rispettabile, non rispettabile è la chirurgia. Un settore in cui gli ebrei eccellono è la medicina, e
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