Docsity
Docsity

Prepara i tuoi esami
Prepara i tuoi esami

Studia grazie alle numerose risorse presenti su Docsity


Ottieni i punti per scaricare
Ottieni i punti per scaricare

Guadagna punti aiutando altri studenti oppure acquistali con un piano Premium


Guide e consigli
Guide e consigli

Economia-Aziendale - riassunto libro economia aziendale, Sintesi del corso di Economia Aziendale

riassunto libro economia aziendale

Tipologia: Sintesi del corso

2019/2020

Caricato il 28/10/2020

anamaria2410
anamaria2410 🇮🇹

4.3

(13)

9 documenti

1 / 16

Toggle sidebar

Documenti correlati


Anteprima parziale del testo

Scarica Economia-Aziendale - riassunto libro economia aziendale e più Sintesi del corso in PDF di Economia Aziendale solo su Docsity! Economia Aziendale Capitolo 2 L' azienda è un sistema aperto , cioè un sistema che instaura delle relazioni con l'ambiente esterno . In altre parole possiamo immaginare l'azienda come un sottosistema di un sistema più ampio che è l'ambiente. L'ambiente può condizionare notevolmente l'impresa. A sua volta l'impresa può anch'essa agire sull'ambiente, ma raramente essa è in grado di arrivare a condizionarlo. L’azienda non vive isolata ma in contatto continuo con il mondo esterno, ovvero, l’ambiente. La sopravvivenza e lo sviluppo dell’azienda dipendono dalla sua capacità di adattarsi ai cambiamenti dell’ambiente circostante. Dall’ ambiente l’azienda attinge le risorse (capitale e lavoro) necessarie per il suo funzionamento. E nell’ambiente riversa il frutto della sua attività produttiva ed erogativa. Le risorse sono gli input che l’azienda può acquisire per svolgere la sua attività sotto forma di capitali monetari, fonti energetiche, materie prime, lavoro… Gli Output sono i risultati della produzione, espressi dai beni prodotti ed i servizi erogati . L’ambiente, quindi, genera per l’azienda vincoli, ossia condizioni che limitano l’attività dell’azienda oppure opportunità che invece sono condizioni portatrici di vantaggi. Ed infine abbiamo gli effetti dell’operare dell’azienda ovvero gli outcome. Se l’azienda non riesce ad aprirsi all’ambiente ed ad istaurare con esso adeguate relazioni di scambio vedrà manifestarsi processi degenerativi del proprio modo di funzionare. AMBIENTE GENERALE E AMBIENTE SPECIFICO Quando si parla di ambiente si può distinguere l' ambiente generale dall' ambiente specifico . Per ambiente generale intendiamo l'ambiente comune a tutte le imprese che operano in un certo contesto: ad esempio l'ambiente comune a tutte le imprese italiane o a tutte le imprese lombarde . L' ambiente specifico , invece, è l'ambiente che riguarda più da vicino una certa impresa . Esso è costituito dal settore di attività economica in cui un'impresa opera ed in particolare dai mercati con i quali l'azienda entra direttamente in contatto. Non bisogna pensare che tra ambiente generale e ambiente specifico vi sia una netta separazione, bensì possiamo dire che l'ambiente specifico ha un maggior grado di influenza e di condizionamento sulla singola impresa rispetto all'ambiente generale. AMBIENTE GENERALE L' ambiente generale può essere considerato come un sistema formato da una serie di sottosistemi. Sono sottosistemi del sistema ambiente:  L’ambiente fisico , detto anche ambiente naturale la cui importanza è legata alla maggiore o minore disponibilità di materie prime. Ciò può influenzare la scelta dell'azienda con riferimento. o ai prodotti da collocare sul mercato; o ai processi di produzione da impiegare; o alla localizzazione dell'impresa che può essere stabilita nelle località dove le materie prime sono più facilmente reperibili, dove il loro costo è minore, dove le spese di trasporto sono più contenute. La localizzazione dell'azienda può essere influenzata anche da particolari accorgimenti che occorre adottare nei processi produttivi in relazione all'ambiente naturale;  L’ambiente culturale che ha ripercussioni sull'azienda sotto vari aspetti. o per ciò che concerne l'atteggiamento verso le attività imprenditoriali in genere e verso il profitto; o per la maggiore o minore propensione al consumo; o per la facilità o meno con la quale l'impresa può reperire la manodopera necessaria tenuto conto del tipo di qualifica che questa deve avere per il tipo di attività svolta;  L’ambiente sociale . L'ambiente e i mercati sono fatti di persone, che hanno una determinata età, sono di un certo sesso, hanno un certo livello di reddito. Sono tutti fattori, questi, che possono influenzare l'azienda e soprattutto i suoi mercati di sbocco, ma anche le relazioni che si instaurano con i dipendenti, con i sindacati, e così via;  L’ambiente economico . Questo sub sistema dell'ambiente può essere inteso in due diversi sensi: o sia come modello economico presente in un paese (ad esempio un modello capitalista o collettivista o di economia mista); o sia come situazione economica generale di un paese (reddito pro-capite, prodotto interno lordo, andamento dei prezzi, tasso di inflazione, tasso di disoccupazione) che hanno riflessi sul volume delle vendite, sul mercato del lavoro, sul mercato dei capitali, ecc.;  L’ambiente tecnologico che riguarda le conoscenze scientifiche e tecnologiche che si riflettono sui processi produttivi che l'impresa può adottare, sul tipo di impianti e macchinari da acquistare, sulla frequenza con la quale essi devono essere rinnovati per potersi adattare ai cambiamenti intervenuti in tale ambiente. Questo, a sua volta, si riflette sul fabbisogno Le posizioni di equilibrio raggiunte dall’azienda e le forze competitive non sono mai definitive. Si parla perciò di equilibrio dinamico dell’organismo aziendale. (Il dinamismo aziendale deve essere visto in senso positivo come continua tensione ad anticipare e orientare il mutamento ambientale) Ciò è possibile solo se l’azienda si sforza di promuovere un cambiamento attraverso l’innovazione, proponendo, cioè, qualcosa di diverso, questa forza di innovazione dipende dalla sua inimitabilità cioè la facilità e rapidità con la quale può essere riprodotta da altri. Attraverso l’innovazione l’impresa cerca di governare un cambiamento a proprio favore, acquisendo una posizione di vantaggio rispetto alle forze competitive che tale cambiamento sono costrette a subire. L’innovazione può riguardare sia i prodotti e i processi con i quali vengono realizzati. Alcune innovazioni si presentano come semplici miglioramenti e arricchimenti di altre già impiegate dalle imprese si parla così di innovazioni incrementali o marginali. Più raramente hanno caratteri decisamente rivoluzionarie in quei casi si parla di innovazioni radicali, innovazioni di tale genere riescono delle volte a creare veri e propri regimi tecnologici, ossia, combinazioni di innovazioni collegate tra di loro riguardati processi, prodotti. Esempi sono: la macchina a vapore, la ferrovia, l’energia elettrica… Se l’azienda non riesce a rinnovarsi, è inevitabilmente destinata all’obsolescenza, al superamento della sua produzione nonostante essa sia ottimale, non è più in sintonia con il complesso delle condizioni ambientali. La necessità di un continuo equilibrio interno affinché l’azienda sia in continua relazione con l’ambiente esterno in continua evoluzione, fa nascere nell’azienda un clima di incertezza perenne e quindi il RISCHIO. Il rischio è riconducibile sia alle condizioni che modellano l’ambiente in cui l’impresa pera sia generale che specifico. Tali condizioni sono amplificate o attenuate in base alle scelte fatte dal soggetto economico in tema di struttura produttiva e di finanziamento. Il rischio può riguardare diversi aspetti dell’operare aziendale:  non riuscire a vendere i propri prodotti (rischio di operativo)  non ottenere un finanziamento (rischio di credito)  avere impianti superati dal processo tecnologico (rischio tecnologico)  non riuscire a pagare puntualmente un debito (rischio finanziario)  subire una sfavorevole variazione dei cambi (rischio di cambio)  patire un rialzo dei tassi di interesse sui finanziamenti ottenuti (rischio di tasso) Con riferimento a questi fenomeni si parla di rischi specifici d’impresa, essi sono collegati tutti tra di loro, per questo più propriamente si parla di sistema di rischi d’impresa. Gli accennati legami sistemici fra rischi specifici danno origine ad un effetto di riproduzione dei rischi, ovvero, ogni evento rischioso può generarne altri, con un andamento a cascata. Le varie condizioni di rischio d’impresa vanno ad esprimere una più generale condizione di rischio, il rischio economico generale d’impresa. Il rischio generale d'impresa fa riferimento ai molteplici fenomeni in forza dei quali l’impresa si trova a distruggere più ricchezza di quanta ne riesca a creare. Da ciò deriva una perdita dei capitali in essa investiti, in primo luogo i capitali dell’imprenditore, non a caso definiti capitali di rischio. Essendo l’impresa oggetto di molteplici interessi di cui sono portatori diversi attori sociali, politi e non, se l’impresa viene danneggiata e ostacolata nella sua attività, ci perdono tutti, pure chi non ha investito in essa. Capitolo 3 Gli elementi costitutivi dell’azienda Ogni azienda deve essere caratterizzata da 3 elementi:  Il capitale finanziario, ovvero, l’insieme degli investimenti e dei finanziamenti necessari per esercitare l’attività di produzione economica.  Le persone, che attraverso le loro idee e il loro lavoro concorrono ad alimentare il capitale intellettuale.  La coordinazione, necessaria per assicurare che le relazioni tra capitale finanziario e persone siano impostate in modo tale che si crei un sistema perfettamente funzionante. 3.2 Il capitale finanziario Com’è fatta l’azienda? Quali sono gli elementi di cui deve essere costituita affinché realizzi la sua attività di produzione? Alcuni di questi elementi sono facilmente riconoscibili, altri invece, no. Ad esempio un macchinario, questo è un elemento più semplice da riconoscere rispetto alle conoscenze che sono applicate dalle persone che lavorano all’interno dell’azienda. Nonostante ciò entrambi gli elementi sono necessari per svolgere l’attività di produzione. Gli elementi fondamentali dell’azienda possono essere distinti in 2 classi:  Elementi che rappresentano il capitale finanziario  Elementi che esprimono il capitale intellettuale o intangibile, riconducibili al fattore umano.  Materie prime Competenze lavoratori  Denaro Rapporti con il mercato  Macchinari Assetti istituzionali  …. … Capitale intellettualeCapitale finanziario L’idea più immediata del capitale finanziario è una massa di moneta, chi costituisce un’impresa non si limita ad accumulare denaro ma, al contrario, interpreta il denaro in forma diversa come mezzo per acquisire i mezzi necessari per l’attività di produzione ed in seguito per lo scambio di mercato che si è prefisso di svolgere e generare una nuova e maggiore quantità di denaro per soddisfare le sue esigenze di consumo. Riassumendo, quindi, il denaro è trasformato in mezzi che, combinati con il lavoro e le idee, consentono di svolgere l’attività di produzione. Il capitale, dunque si configura come massa di investimenti ovvero impieghi della moneta in fattori grazie ai quali svolgere l’attività di produzione e lo scambio di merci per il mercato e i servizi. Prima però di parlare di investimenti è necessario procurarsi la moneta; si parla cioè di finanziamenti. 3.2.1 Gli investimenti Il capitale si identifica come un insieme di investimenti, ne vediamo alcuni: NB L’elencazione e molto sommaria e generica poiché gli elementi che in concreto formano il capitale di un’impresa sono molti e anche tutti diversi in base al tipo di produzione di cui si occupa l’impresa. Per rendere più concreto il discorso prendiamo per esempio una certa azienda Alfa ed elenchiamo quali sono gli investimenti all’interno di essa. Una prima categoria sono i Fabbricati che sono tutti gli edifici entro i quali viene svolta l’attività. Ovviamente i prodotti per essere realizzati hanno bisogno di impianti, macchinari e attrezzature, che infatti vengono ritrovati all’interno del capitale d’impresa. Accanto a questi elementi di natura materiale troviamo senza dubbio le conoscenze, il saper fare. Troviamo anche i brevetti, ovvero, cioè investire parte dei soldi dell’impresa in possibilità di produrre attraverso determinati processi di produzione. Sotto questa logica possono essere inseriti anche i marchi che è un investimento immateriale ma un certo brand può essere importante ed evidente quindi è normale che Alfa investe parte del suo capitale per acquisire un famoso marchio con il quale contrassegnare la propria produzione. Le partecipazioni sono investimenti tramite i quali Alfa impiega parte del capitale non per acquisire un bene ma per acquistare parte o tutto il capitale di un’impresa per acquisire un altro complesso produttivo. Il capitale finanziario si presenta su due aspetti:  Gli investimenti, le forme di impiego della moneta.  I finanziamenti, le fonti da cui tali mezzi provengono I vari investimenti visti fino ad adesso fanno parte della struttura produttiva dell’impresa. Essi fanno parte del capitale fisso o immobilizzazioni. Sono investimenti che vengono realizzati per predisporre le condizioni necessarie per svolgere durevolmente la produzione cioè impiegati per un lungo arco di tempo. I capitali devono essere forniti, in primis, dal soggetto o dai soggetti che costituiscono e promuovono l’azienda sia che essa sia individuale che società. Nelle società i mezzi finanziari prendono nome di capitale sociale. Il capitale sociale quindi non è altro che l’insieme dei conferimenti iniziali dati dai soci nel momento ella creazione dell’azienda, e possono essere creati anche in seguito. Il capitale sociale è frazionato in quote, ogni quota è rappresenta il capitale versato. Esempio. Se un azienda ha un capitale sociale di 1.000.000 di Euro, di cui 300.000 versati dal socio A. e l’intero capitale è diviso in quote da 10.000 Euro allora il socio A possederà 3.000 quote. NB Se la produzione si svolge in modo economico allora si avranno degli utili. Questi possono essere distribuiti ai soci come remunerazione del capitale investito oppure possono essere trattenuti dall’impresa diventando così ciò che si definisce con riserve. Esse rappresentano una sorta di risparmio dell’azienda che dà vita all’autofinanziamento, un finanziamento cioè generato dall’impresa stessa. Esso è la più autentica forma di finanziamento propria dell’azienda ancor più del capitale sociale che non proviene dall’azienda stessa, ma da terzi, cioè dai soci. Il capitale sociale e le riserve costituiscono i finanziamenti propri o interni dell’impresa essi sono sottoposti integralmente dalle sorti dell’azienda. I soci, non hanno infatti nessuna garanzia che gli accerta che tale capitale gli sarà rimborsato se non dopo che l’impresa giunge al termine e quindi rimborsa tutti i debiti contratti. Si parla così di capitale di rischio. NB Nel caso delle società di capitali, come S.p.a. le quote sono rappresentate dalle azioni. Il possesso di tali azioni permette di:  Partecipare alla conduzione dell’azienda, avendo il diritto di voto alle assemblee, dove si raggruppano i soci per risolvere le principali problematiche amministrative.  Ottenere il rimborso del capitale, a determinate condizioni.  Percepire una parte degli utili conseguiti. ca p it al e d i r is ch io capitale sociale riserve, autofinanziamenti Anche nell’azienda individuale abbiamo un capitale di rischio solo che esso non si suddivide nei modi appena visti ma è una massa indistinta. Questa minore rilevanza del capitale di rischio nell’azienda individuale ha un significato giuridico ovvero che il titolare, il proprietario dell’azienda ha una responsabilità immediata, personale e piena. Il minor rilievo giuridico non significa meno importanza a livello economico. Nelle imprese individuali il capitale proprio, sotto forma di autofinanziamento, costituisce quindi una fonte finanziaria indispensabile. Ad ogni modo i capitali necessari per la costituzione e il funzionamento dell’impresa oltre che dal soggetto economico possono derivare da terzi. Nascono così i finanziamenti di terzi, l’acquisizione di questi fa nascere debiti fa rimborsare a terzi creditori. In questo caso si parla da capitale di credito, anche tali capitali sono soggetti alla sorti dell’azienda. Essi però sono soggetti a remunerazione periodica con delle scadenze entro le quali deve avvenire il rimborso, e deve precedere quello del capitale proprio in quanto è una garanzia per i creditori. Nelle imprese più piccole i finanziamenti a terzi sono collegati con le banche. I principali finanziamenti di terzi si possono presentare sotto 2 forme:  Apertura di credito in conto corrente  Anticipazione su pegno di beni Esaminiamoli piano piano: L’apertura a credito: in conto corrente è un contratto dove la banca si rende diponibile per l’azienda cliente a tenere a disposizione una somma di denaro che può essere prelevata tramite un unico prelievo o a prelievi frazionati, per le esigenze dell’azienda. L’impegno della banca viene rinnovato annualmente ma la banca può sempre decidere di revocare questa disponibilità. L’anticipazione è un finanziamento caratterizzato è una combinazione tra un contratto di pegno e uno di prestito, ovvero, il cliente impegna un bene anche importante in cambio di un prestito pari al valore di tale bene. L’anticipazione di crediti ? Lo sconto di carta commerciale la banca anticipa all’impresa una somma di denaro pari al valore attuale dei titoli di credito, tipicamente cambiali, una vera e propria cessione di credito alla banca, solo che se a scadenza questo credito non è saldato, allora la banca non si accolla la perdita ma si rifà sull’impresa che ha scontato i titoli di credito. (Questa operazione avviene spesso in pro-solvendo e non in pro-soluto.) Facciamo una differenza tra valore attuale e titoli di credito Il valore attuale è la quantità di denaro che nel periodo in corso si dovrebbe investire nei mercati mobiliari (es. in borsa) per uguagliare il flusso di denaro che ci si aspetta di incassare al termine di un investimento nell'economia reale. NB : L’elenco non è esaustivo perché si possono includere anche i “prestiti a firma” che non sono erogazione di denaro ma garanzie da parte della banca a favore dell’impresa per far si che essa ottenga da terzi, capitali a credito. Alcuni esempi sono:  La fidejussione  L’avvallo  L’accettazione  Anticipazioni di crediti  mutui Per titoli di credito si indica invece una dichiarazione scritta che qualcuno deve una somma di denaro a qualcun altro. La cambiale è un esempio particolare perché è una forma più forte, consente di:  Esigere direttamente la somma riportata nella cambiale senza chiedersi per quale motivo sia stata emessa tale cambiale.  Ottenere in garanzia quel denaro senza tante formalità oppure può ottenere il sequestro di beni dal valore dell’importo scritto in cambiale. I Mutui Sono caratterizzati da:  I fondi sono erogati a fronte di un piano di investimenti  Il prestito viene supportato da garanzia reali, e da garanzie personali  Si tratta normalmente di somme alquanto elevate e prevedono il rimborso in un arco di tempo molto ampio Il rapporto di mutuo si artiola in due momenti chiave:  Erogazione della somma da arte dell’istituto credito  Rimborso graduale da parte del cliente, secondo un piano di ammortamento finanziario il piano prevede scadenze periodiche, nelle quali il cliente paga alla banca la rata di ammortamento del mutuo che comprende una parte del prestito e una parte sono gli investimenti maturati sino ad allora. I prestiti obbligazionari L'obbligazione in ambito finanziario è un titolo di debito, emesso da società o enti pubblici, che attribuisce al suo possessore, alla scadenza, il diritto al rimborso del capitale prestato all'emittente più un interesse su tale somma. Si hanno i seguenti diritti:  Percepimento a scadenze di un interesse  Rimborso del capitale pari al valore nominale delle obbligazioni. Le obbligazioni sono molto diverse dalle azioni perché le prime restano capitale di debito, le seconde capitale di rischio. Secondo il nostro CC possono emettere obbligazioni solo le imprese che presentino veste giuridica ed il capitale acquisibile è sempre limitato infatti non può essere emesso un prestito obbligazionale superiore al doppio del capitale sociale. Una fondamentale fonte di finanziamento esterno sono i crediti commerciali ovvero dilazioni di pagamento concesse all’impresa. Si tratta di finanziamento indiretto, l’impresa non negozia infatti una somma di denaro ma negozia direttamente i fattori produttivi oggetto di approvvigionamento e indirettamente il capitale monetario. Facciamo quindi una distinzione tra… Dilazioni di pagamento relativi alla negoziazione di fattori produttivi Finanziamento diretto Negoziazione di capitali monetari Finanziamento indiretto Capitale di credito Debiti di finanziamento Debiti di regolamento o di funzionamento capacità di indirizzare la comunicazione sulle loro diverse esigenze porta l’impresa a rafforzare il capitale relazionale. 3.4 Il sistema aziendale L’impresa risulta quindi essere composta dal capitale finanziario e da quello intangibile. Le strette relazioni tra questi due sistemi determinano l’impresa come un vero e proprio sistema, più in particolare è un sistema socio-tecnico dove il fattore umano è una componente importante. Gli elementi che caratterizzano questo sistema sono 2:  Le articolazioni in sub-sistemi che esprimono le aree funzionali dell’attività  Le condizioni di coordinazione che legano i singoli elementi alle aree funzionali 3.4.1 la aree funzionali del sistema Il sistema d’impresa è un sistema aperto, pronto a rispondere alle sollecitazioni che vengono dall’esterno. L’ambiente è difficile da governare e da interpretare perciò l’impresa se vuole sopravvivere deve necessariamente adeguarsi all’ambiente La proprietà olistica La proprietà olistica prevede che il sistema aziendale ha un valore superiore rispetto alla somma dei valori dei singoli elementi che compongono l’azienda. 3.5 I valori guida del sistema aziendale Ogni azienda ha obbiettivi e comportamenti propri e diversi rispetto ad altri sistemi aziendali. Tutte le aziende sono accumunate dalla volontà di sopravvivere e svilupparsi durevolmente nel tempo, l’obbiettivo comune è cioè quello della: durabilità. Il primo valor guida è quello dell’economicità, ovvero la volontà di creare un rapporto ottimale tra il valore monetario impiegato nelle risorse e i risultati ottenuti. Infatti un’azienda non può produrre secondo il valore della durabilità se i soldi impiegati nella produzione sono più del ricavo. L’economicità, quindi, trova espressione nel conseguimento del profitto. E l’azienda dunque non può vivere senza mercato perché senza esso non ci sarebbe profitto. Proprio dallo scambio fra prodotti realizzati e moneta che si arriva al profitto. Il cliente così come una qualsiasi persona ha delle esigenze e quando lui si avvicina all’impresa non cerca solo il prodotto ma cerca una serie di servizi, di cui il prodotto fa parte. Da qui il concetto di sistema prodotto. L’azienda deve stare attenta alle esigenze del cliente e non “vendere per vendere” perché il cliente si rivolgerà ad altre imprese competitive. Accanto all’economicità quindi si affianca un alto valore guida ovvero la competitività. Il sistema d’impresa è diviso in moltissimi sotto-sistemi ed ognuno di essi determina una determinata area funzionale e ad ogni area corrisponde un attività svolta dall’azienda È necessario anche che l’azienda rimanga in ottimi rapporti con fornitori, finanziatori, e forze di lavoro. È necessario quindi che l’impresa valorizzi le risorse e le opportunità che da essi attinge quindi deve fare anche gli interessi degli stakeholder, senza questo l’impresa in poco tempo, non potrà più sopravvivere. Un ultimo fondamentale valore guida è la socialità, ovvero la valorizzazione delle risorse attinte dall’ambiente esterno. Quindi in conclusione, il fine dell’impresa si può riassumere in 3 concetti:  Economica  Competitiva  Sociale MANCA PAGINA 70, 71 E 72 Capitolo 4 Le operazioni di gestione
Docsity logo


Copyright © 2024 Ladybird Srl - Via Leonardo da Vinci 16, 10126, Torino, Italy - VAT 10816460017 - All rights reserved