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economia dei servizi finanziari, Dispense di Economia Dei Servizi

dispensa integrati con slide e libro

Tipologia: Dispense

2019/2020

Caricato il 31/03/2023

eni-muca
eni-muca 🇮🇹

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Scarica economia dei servizi finanziari e più Dispense in PDF di Economia Dei Servizi solo su Docsity! IL SISTEMA FINAZIARIO E I CONCETTI BASE Il sistema finanziario è un insieme complesso e sistematico di rapporti di debito e di credito:  Intermediari  Mercati  Strumenti  Norme-regole La struttura della funzione e l’organizzazione Il sistema finanziario ha due dimensioni: - Funzionale  cioè studia gli scopi del sistema finanziario. - Strutturale cioè quale struttura deve avere il sistema finanziario per far funzionare il tutto. Il sistema finanziario è un’infrastruttura dedicata a soddisfare bisogni finanziari delle unità economiche. Rendere possibile la negoziazione tra operazioni finanziarie e circolazioni degli strumenti finanziari. Le funzioni del sistema finanziario: 1. Monetario deposito dei soldi in banca ed essi dopo diventano moneta bancaria 2. Trasmissione della politica monetaria ed economica banca centrale europea possiede alcuni strumenti tramite i quali può modificare i moltiplicatori monetari [producendo questo effetto moltiplicativo rischia di far aumentare l’inflazione; quindi, l’aumento dei prezzi]  produce effetto a cascata. 3. Creditizia o di intermediazione funzione di trasmissione dei flussi finanziari (tramite il canale diretto e indiretto). 4. Copertura dei rischi puri (contratti assicurativi) e gestione dei rischi speculativi mediante la negoziazione di diritti/impieghi a scambi futuri (contratti derivati). I rischi speculativi possono provocare un guadagno oppure una perdita; invece, i rischi puri provocano solo perdite. I contratti derivati impiego a vendere o a comprare un titolo in futuro. Funzione monetaria Consiste nella produzione e circolazione della moneta legale e moneta bancaria (strumenti di depositi bancari) che vengono accettati dal mercato come se fossero moneta legale. Il SF o è chiamato ad assicurare la funzionalità del sistema dei pagamenti ovvero un efficiente funzionamento dei meccanismi di produzione e di circolazione della moneta. Inoltre, è chiamato anche assicurare la funzionalità del sistema dei pagamenti ovvero un efficiente funzionamento dei meccanismi di produzione e di circolazione della moneta. Le banche diventano il tramite necessario per realizzare i pagamenti sistema bancario dei pagamenti interbancari. Si concretizza nei rapporti che legano ciascuna banca alla sua clientela (depositanti e imprese) alla quale fornisce gli strumenti per effettuare i pagamenti (consumi e investimenti). Funzione di trasmissione della politica monetaria Il sistema finanziario attraverso la funzione monetaria e di intermediazione mette in collegamento l’economia monetaria con quella reale per cui è in grado di influenzare il prodotto di una economia, i consumi, gli investimenti, i consumi e i prezzi. Tale processo è governato dalla Banca Centrale (strumenti di politica monetaria) che facendo leva sulla moneta creata in proprio (base monetaria) agisce sull'offerta complessiva dei mezzi di pagamento sul volume dei finanziamenti alle imprese sulla quantità degli strumenti finanziari offerti ai risparmiatori e sui tassi di interesse. Funzione creditizia o di intermediazione  Il collegamento fra risparmio e investimenti consente di chiudere il circuito del reddito.  In un’economia di mercato le decisioni di consumo sono prese da soggetti diversi da quelli che investono  Operazioni di prestito attraverso il mercato finanziario (prestiti/ attività e strumenti finanziari) le quali il SF consente: - Una redistribuzione di risorse – potere d’acquisto - Una redistribuzione dei rischi mediante il collegamento intertemporale (depositi=raccoltarisparmiatori B/T) (prestiti=impiego M-L/T - Una redistribuzione dei diritti proprietari (azioni) Il mercato finanziarioL’insieme delle negoziazioni di attività e di strumenti finanziari definisce il mercato dei finanziamenti cioè il luogo in cui l’incontro tra compratori (risparmiatori) e venditori (imprese) determina il prezzo e di conseguenza il rendimento degli strumenti scambiati. Le tipologie di mercati:  Mercati distinti per tipologia contrattuale (azioni, obbligazioni, depositi) o per scadenza (BT, MT, LT).  Mercati a negoziazione diretta (es. depositi e prestiti) vs mercati aperti (mercato delle azioni, obbligazioni, ecc.) Tipologie di rischi Il rischio può essere puro possibilità che si verifichi un evento futuro di natura aleatoria che in caso di accadimento produce un danno. Il rischio può anche essere speculativosono connessi alle attività economiche e comportano la possibilità che al verificarsi di eventi futuri si realizzino effetti diversi da quelli attesi sia negativi sia positivi. Credito mancato assolvimento dell’obbligazione (spesa istruttoria). - Problema di valutazione del debitore - Se il debitore è estero bisogna considerare anche rischio paese e rischio sovrano Liquidita difficoltà dell’operatore di far fronte tempestivamente ed economicamente alle uscite di cassa. - Problema della trasformazione delle scadenze. La scadenza delle attività > di quella delle passività - Rischio di liquidità bank run (riuscire a garantire riscossione dei soldi quando la gente vuole ritirare i propri soldi) - Funding liquidity risk difficoltà della banca a raccogliere risorse sul mkt interbancario. trading bank prestito che fa acquistando titoli (rischio di mercato) Banking book prestiti (rischio di credito). Mercato/prezzo variazioni dei tassi di interesse, di cambio e indici di borsa. - Riguarda il portafoglio detenuto dall’intermediario a fini di negoziazione (trading) e/o per investimento (detenute per periodi più lunghi). Tasso di interesse attività che possono perdere valore es. se tasso interesse aumenta il prezzo diminuisce. Mismacht scadenze. Attivo scadenza maggiore del passivo. Se i tassi aumentano il valore delle attività diminuisce più di quello delle passività. Rischio contropartela prestazione avviene prima della controprestazione. Se nel frattempo chi deve adempiere alla controprestazione, ad esempio, fallisce quest’ultima non viene eseguita. Vale per qualsiasi transazione non solo di credito. Rischio operativo rischio di gestione, cioè delle attività che le banche fanno tutti i giorni. I mercati  Il SF si compone di strumenti, intermediari e mercati.  I mercati si identificano con l’insieme degli scambi generalmente ma non necessariamente organizzato e regolamentato degli strumenti e servizi finanziari. - Possono essere rappresentati da luoghi fisici in cui operatori specializzati svolgono la funzione di ricercare l’incontro tra domanda e offerta. - Ma anche da circuiti telematici di collegamento in cui confluiscono secondo certe regole e procedure gli ordini di acquisto e di vendita degli strumenti finanziari.  mercato mobiliare è un segmento del mercato finanziario  Classificabili in base alla tipologia di strumenti scambiati (azionari, obbligazionari, titoli di stato, ecc.)  Alla scadenza delle operazioni negoziate (monetario, dei capitali o finanziario)  Alla modalità di scambio (a negoziazione diretta es. mercato dei prestiti bancari basati su relazioni bilaterali oppure mercati aperti ovvero impersonali)  Alla struttura organizzativa (mercati ad asta basato sulla centralizzazione degli scambi con quotazione concorrenziale ed operatori specializzati – broker, dealer e market maker oppure OTC assenza di luogo fisico e centralizzazione degli scambi Gli intermediari finanziari Si distinguono tra:  Intermediari del canale indiretto es. le banche e le assicurazioni  Intermediari del canale diretto (fa riferimento al canale diretto intermediato) es. servizi di intermediazione mobiliare sui mercati secondari in tema di trading (dealer o broker) oppure servizi di intermediazione per le unità in surplus in tema di asset management - Investitori istituzionali con delega (risparmio gestito): svolgono un’attività professionale di investimento sul mercato mobiliare ed immobiliare a valere su di un patrimonio loro conferito dai singoli investitori, attraverso una delega all’investimento (gestioni collettive e individuali) sicav. Controllo di vigilanza Le regole sono importanti per le asimmetrie informative. Principale (creditore) ha meno informazioni e può anche subire dei danni, i quali possono derivare dall’agente che ha un comportamento opportunistico. L’agente è il debitore o imprenditore, il quale ha più informazioni. La banca + sia agente che principale. Macrovigilanza controllo del sistema finanziario nel suo complesso.  Stabilità preservare la fiducia. Qui i contratti si basano sul principio della prudenza.  Efficienza consiste nel minimizzare i costi. Principi della trasparenza. Microvigilanza vigila sul singolo intermediario e sulla sana e prudente gestione.  Banca d’Italia  stabilità per il sistema bancario e società di gestione del risparmio (SGR) e imprese di investimento.  CONSOB (Commissione Nazionale per le Società e la Borsa)correttezza e trasparenza su strumenti finanziari scambiati sui mercati  IVASS (Istituto di Vigilanza Assicurativa) presieduto dal direttore generale di Banca d’Italia.  COVIP (Commissione di Vigilanza sui Fondi Pensione)  ANTITRUST (Autorità garante della concorrenza e del mercato) istituita con legge 287/1990 e che si occupa con legge 262/2005 anche del comparto bancario (in collaborazione con Bankit) e per le assicurazioni sentito il parere di IVASS. I SALDI FINANZIARI E LA FUNZIONE DI INTERMEDIAZIONE I saldi finanziari (Cap. 2 – V1): un approccio microeconomico I comportamenti economici dei singoli soggetti sono finalizzati a modificare, per ogni dato intervallo temporale, la dotazione iniziale di ricchezza Per ogni operatore è possibile identificare un bilancio composto da uno stato patrimoniale e da un conto economico: - Stato patrimoniale voci stock ci fanno una fotografia di come sono l’attivo e il passivo in un determinato periodo di tempo. - Conto economico voci di flusso cioè le variazioni dei costi e dei ricavi dal 1/1 al 31/12 - Se si vuole esprimere SP in voci di flusso bisogna prendere lo SP del 2020 e sottrarre voci del 31/12/21 e quelli del 2020 e così ci dà il conto della variazione del capitale. Concetti elementari del bilancio  Stato patrimoniale: espressione dello stock di beni disponibili e dei crediti e debiti in essere. Fonti di finanziamento PF + PN = PT Saldi finanziari: ulteriori definizioni  Operatori in surplus S > I ovvero AF>PF (normalmente creditori netti finali: AF > PF)  Operatori in deficit S < I ovvero AF< PF) NB: non confondere la definizione di saldo finanziario S-I = AF-PF con la posizione creditoria o debitoria da stato patrimoniale  Sarebbe derivazione macroeconomica I saldi finanziari. Alcuni corollari Due differenti situazioni: 1. S=I>0 - in tale caso non ci sarebbe il bisogno di emettere altri strumenti finanziari e il sistema finanziario non subirebbe alcuna modifica - Ma se questa uguaglianza è rispettata ex-post non è detto che lo sia ex-ante. Vi sono differenze intersettoriali che danno origine all’emissione e allo scambio di strumenti finanziari 2. S e/o =I=0; S - In questi casi è necessario procedere all’emissione di passività/attività finanziarie tali da coprire i fabbisogni sia di investimento sia di ripiano dei deficit correnti (per ripianare il fatto che le tasse siano minori della spesa pubblica). Quanto più è ampia la divergenza tanto più ampio sarà il ricorso al sistema finanziario per l’attivazione di circuiti diretti od indiretti - L’equivalenza fra risparmi e investimenti è verificata ex post, ma non ex ante - In un sistema economico chiuso, il risparmio nazionale coincide con la variazione delle attività reali, cioè con gli investimenti  - In un sistema aperto, se S < I (il paese consuma più risorse di quante ne produce) si avrà indebitamento netto verso il resto del mondo  - Necessità dell’intermediazione finanziaria perché: Paesi diversi e Monete diverse Intensità finanziaria del sistema  La dimensione dei saldi finanziari è frutto delle scelte degli operatori dei singoli settori, influenzate dalla storia economica e dagli interventi pubblici (modalità di distribuzione del reddito e interventi di politica economica)  Il trasferimento dei saldi dà luogo ai flussi finanziari che si muovono secondo i modelli di intermediazione in essere (circuiti diretti o indiretti)  Eventi di varia natura danno luogo alla necessità di ricomposizione dei portafogli finanziari Questi 3 fattori sono alla radice del grado di intensità finanziaria di ciascun sistema che in relazione con il grado di sviluppo del Paese. Il saldo finanziario delle imprese L’indebitamento e il netto patrimoniale esprimono le fonti di copertura del fabbisogno finanziario generato dagli investimenti in corso di realizzo (capitale investito o totale attivo) Il passivo indica la provenienza della fonte di finanziamento, il tipo di contratto e la durata - Capitale di terzi e capitale proprio - Debito e titoli di capitale - Breve e lungo termine  Debiti - Corrente o breve termine < 12 mesi - Consolidato o medio-lungo termine > 12mesi  Patrimonio netto: - Capitale sociale - Riserve (da utili e da sovrapprezzo azioni)  Grado di indebitamento dell’impresa o leverage o leva - = debiti/patrimonio - = totale attivo/patrimonio - = debiti/totale attivo  Maggiore è la leva maggiore è il rischio finanziario: - Maggiori oneri per interessi - Maggiore rischio di credito per i finanziatori - Maggiore rischio per gli azionisti che sono residuali rispetto ai creditori. I bisogni finanziari delle imprese  Le imprese esprimono diversi bisogni finanziari ai quali il sistema finanziario (intermediari e mercati) cercano di rispondere attraverso l’offerta di servizi finanziari: Il fabbisogno finanziario  Diversa dinamica temporale dei flussi monetari in entrate e in uscita  In T0 si realizzano impieghi di fondi in attesa di un loro successivo realizzo di monete  Il capitale investito o impieghi (lato sinistro dello SP) definisce l’ammortamento del fabbisogno finanziario totale copertura nelle fonti di finanziamento (lato destro dello SP)  Le variazioni del capitale investito definiscono anche le variazioni del fabbisogno finanziario o fabbisogno finanziario addizionale - Ex-ante misura l’ammontare di nuovi finanziamenti da attivare per fare fronte alle nuove esigenze dettate dai maggiori investimenti - Ex-post misura le variazioni di indebitamento e patrimonio attivate cioè le fonti di copertura attivate (quali modalità di copertura ho usato per il finanziamento) L’autofinanziamento  autofinanziamento = fabbisogno addizionale – fabbisogno esterno, cioè le risorse finanziare che l’impresa è in grado di produrre in autonomia 4. Minimizzare le asimmetrie informative problemi legati al comportamento opportunistico - I quattro aspetti sono complementari 5. Ne scaturiscono quattro teorie dell’intermediazione finanziaria alle quali si aggiunge una quinta teoria che prende il nome di teoria evoluzionista. Perché esistono gli IF? 1. Trasformazione delle scadenze  Quali sono le ragioni che giustificano l’esistenza delle banche? Cosa giustifica il costo complessivo del sistema finanziario?  Gli IF offrono un servizio di trasformazione delle scadenze e dei rischi per conciliare le esigenze delle US con quelle delle UD, attraverso l’emissione di passività bancarie note come DEPOSITI BANCARI.  Differenza tra tassi attivi e passivi = profitto per l’intermediario e costo per la collettività Gli intermediari creditizi: banche e attività bancaria  La combinazione e il coordinamento delle diverse condizioni economiche e finanziari dei contratti stipulati consente alla banca di trasformare i rischi e le scadenze della raccolta rispetto agli impeghi  Trasformazione delle scadenze è alla base: - Sia del divario tra tassi attivi e passivi - Sia dell’incertezza temporale dei movimenti in entrata e in uscita quale determinante della liquidità - Allungando la scadenza del passivo si riduce il rischio di liquidità - Divario anche rispetto ai tassi fissi e variabili applicati alle diverse poste attive e passive ALM asset liability management Gli intermediari creditizi: banche e attività bancaria  Le caratteristiche di rischio e di liquidità alle proprie passività devono risultare coerenti con quelle relative alle attività e in particolare con la capacità di riduzione del rischio complessivo del portafoglio degli impieghi rendendolo inavvertibile ai propri creditori sia mediante il frazionamento e la diversificazione per scadenze e rischi sia attraverso un adeguato livello di attività liquide prontamente utilizzabili per le esigenze di rimborso delle passività. Perché esistono gli IF? I costi di transazione  costi legati all’informazione  E’ necessario dimostrare che i contratti di deposito bancario sono superiori a quelli che il risparmiatore potrebbe stipulare direttamente con le UD. Si mostra che tale superiorità è dovuta all’esistenza di COSTI DI TRANSAZIONE e in primis i costi di informazione che devono essere minimizzati: a. costi di ricerca della controparte b. costi di produzione del contratto c. costi di valutazione dell’attività finanziaria all’inizio del contratto: SCREENING d. costi di MONITORING durante la vita del contratto  Esistono imperfezioni (costi di traslazione legati) di mercato sulle caratteristiche degli strumenti di mercato disponibili - Dimensione minima o taglio minimo - Scadenza - Rinegoziazione condizioni  L’intermediario è un “asset trasformer” degli strumenti finanziari acquistati e venduti che: - riduce i costi sfruttando le ECONOMIE DI SCALA e DI SCOPO nella produzione di servizi finanziari garantisce agli acquirenti la massimizzazione dell’utilità intertemporale del consumo. - Il servizio offerto ha un grado di liquidità e rischio inferiore - Il depositante e il prenditore di fondi paga un premio per il servizio offerto dall’IF  PREMIO PER IL RISCHIO: i maggiori tassi a credito e i minori tassi a debito scontano una sorta di premio per il rischio associato per il trasferimento di questi costi (associati a rischi) all’IFL.   Non spiega - allocazione risparmio - selezione investimenti  spiega -Servizi di pagamento  - Ripartizione delle transazioni Tra mercati e Intermediari finanziari Tra Intermediari finanziari  Determinando il livello di internalizzazione CAPITOLO 3 La moneta e il sistema dei pagamenti: la funzione monetaria La moneta è simbolo di sovranità. La politica monetaria si suddivide in: politica fiscale, politica monetaria, politica dei redditi e politica industriale.  La funzione monetaria consiste nella creazione e circolazione dei mezzi di pagamento (che possono essere i contanti (emessi dalla banca centrale europea), moneta bancaria/fiduciaria)  consiste nell’offerta di strumenti di debito (deposito=debito per le banche) della banca che sono accettati dal mercato come se fossero moneta legale.  Affiancamento dell’autorità monetaria  Non esistono altri intermediari con la stessa specificità Riserve obbligatorie sono uno strumento di politica monetaria. La Bce obbliga le altre banche a depositare nel suo conto. Quando aumentano le riserve obbligatorie vuol dire che le banche devono depositare più soldi; quindi, di conseguenza diminuisce l’offerta di moneta bancaria perché le banche non possono mettere in circolo la moneta. La diminuzione delle riserve obbligatorie porta ad un aumento dell’offerta di moneta monetaria (politica espansiva serve a stimolate l’economia/inflazione molto bassa). Le riserve obbligatorie per le banche sono un credito. Funzione monetaria è regolata dalla variazione delle riserve libere e obbligatorie. Moneta legale (circolante) nel bilancio la moneta legale è un attivo per le banche, mentre è un passivo per la banca centrale perché la bce la emette. Moneta fiduciaria o bancaria è un passivo per la banca, ma infatti è un attivo clienti La moneta ha 3 funzioni: - unità di conto - mezzo di scambio/pagamento - riserva di valore Capitolo 4 - moneta legale è una somma che viene decisa dalla bce attraverso il circolante - moneta bancaria sono i depositi che famiglie e imprese fanno presso le banche - offerta di moneta ammontare totale di moneta che è in circolazione è dato dal circolante+depositi bancari. Questa offerta di moneta viene decisa dagli agenti economici. Sistema di compensazione e regolamento Compensazione calcolo netto trai debiti e i crediti e sono la differenza è regolata presso la bce. Determinare la posizione finale delle banche (cioè i crediti e i debiti) Regolamento il saldo tra debito e credito viene versato (il tutto al netto). Il saldo tra debito e credito avviene direttamente attraverso il regolamento del lordo (non c’è compensazione). Estinzione del quantum. [Riserve= conti di gestione=conti di depositi] Tipologie di pagamento: - all’ingrosso: tra le istituzioni finanziari - al dettaglio: avvengono tra operatori non finanziari (famiglie, imprese). Le riserve possono essere: - obbligatorie: la bce obbliga le altre banche a versare delle riserve presso il suo conto - libere: decise dalle banche tra la compensazione e il regolamento passa del tempo. La differenza temporale crea il rischio di controparte.
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