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Carattere relativo dell'economia informale: definizioni, differenze, cause e gradazioni, Slide di Economia E Tecnica Degli Scambi Internazionali

Sistemi economiciEconomia del lavoroGlobalizzazione economicaEconomia informale e sviluppo

Una panoramica dell'economia informale, spiegando le sue caratteristiche, le differenze con l'economia criminale, le cause della sua presenza e crescita, e le diverse gradazioni che possono esistere tra forme formali e informali. Il testo illustra anche le implicazioni di questa economia per lo sviluppo e il lavoro, e presenta alcuni approcci per affrontare i problemi associati.

Cosa imparerai

  • Come possono esistere forme di economia informale regolate da istituzioni informali?
  • Che cos'è considerato economia informale in un determinato contesto?
  • Come differisce l'economia informale dall'economia criminale?
  • Quali sono le cause della crescita dell'economia informale?
  • Come possono le istituzioni formali e informali essere complementari o sostitutive?

Tipologia: Slide

2018/2019

Caricato il 21/03/2019

giantir88
giantir88 🇮🇹

4.8

(12)

15 documenti

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Scarica Carattere relativo dell'economia informale: definizioni, differenze, cause e gradazioni e più Slide in PDF di Economia E Tecnica Degli Scambi Internazionali solo su Docsity! 1 ECONOMIA INFORMALE E SVILUPPO: VECCHI E NUOVI DILEMMI Diego Coletto Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale diego.coletto@unimib.it Università degli Studi di Milano-Bicocca Corso di Laurea Triennale in Sociologia Sociologia dello sviluppo 19 novembre 2018 ? Economia criminale Economia nascosta Sommerso di lavoro Sommerso d’impresa Economia sommersa Informalità Settore informale Economia informale TANTE DEFINIZIONI, ALCUNI ASPETTI RICORRENTI (1)  Informalità, vale a dire assenza di: 1) una chiara separazione fra capitale e lavoro; 2) una relazione contrattuale formalizzata fra capitale e lavoro; 3) una forza lavoro salariata, il cui salario e condizioni di lavoro sono regolate dalla legge e/o dalla contrattazione collettiva  Carattere relativo dell’economia informale: ciò che è considerato informale in un determinato contesto istituzionale può non esserlo in un altro contesto Rilevanza del quadro legislativo, ma anche delle norme non scritte, delle consuetudini sociali, dei valori che possono produrre differenti forme di stigma sociale verso varie attività economiche informali  Differenza fra economia informale e economia criminale LA NASCITA DELLA NOZIONE DI ECONOMIA INFORMALE.. Come sopravvive la massa di persone che migrano verso i grandi centri urbani dell’Africa e che, statisticamente, risultano senza alcuna occupazione? (Hart, K. 1973. Informal Income Opportunities and Urban Employment in Ghana. In Journal of Modern African Studies 11 (1): 61–89)  Hart osserva sul campo e descrive le strategie di sopravvivenza attuate da alcuni nuovi abitanti di Accra  Si tratta di attività messe in atto da persone escluse dai processi di modernizzazione  Lo studio mette in evidenza la varietà di risorse presenti nell’economia informale  Attività economiche ‘rispettabili’ o ‘non rispettabili’ che sono fonti alternative di reddito  Si pone l’accento sul ruolo che i legami di solidarietà e parentela hanno nello sviluppo e riproduzione di attività finalizzate alla sussistenza di chi le pratica  Dinamismo economico dei lavoratori informali E DEL SETTORE INFORMALE  L’International Labour Organization (ILO) promuove una serie di studi multidisciplinari. Obiettivo dell’indagine: la disoccupazione nei centri urbani. Quali cause? Quali rimedi? (ILO, 1972. Employment, Income, and Equality. A Strategy for Increasing Productive Employment in Kenya. Geneva: ILO)  Nel Kenya Report si illustrano, per la prima volta, alcune caratteristiche standard che definiscono il settore informale: (1) basse barriere di entrata; (2) affidamento a risorse indigene; (3) proprietà familiare delle unità di produzione; (4) operazioni su scala ridotta; (5) tecnologia tradizionale ad alta intensità di lavoro; (6) formazione acquisita al di fuori del sistema educativo formale; (7) mercati non regolati  Settore informale come settore escluso dai nascenti settori moderni -> informalità come sacca di povertà PERCHÉ SE NE PARLA ANCORA OGGI?  Previsioni sulla scomparsa dell’economia informale si sono rivelate errate: in molti paesi l’economia informale non è diminuita negli ultimi 30 anni, in alcuni è addirittura cresciuta  La globalizzazione economica ha accentuato processi di ‘informalizzazione’, soprattutto nei contesti urbani  L’economia informale ha legami differenti, e di diversa intensità, con la parte formale  Recenti trasformazioni nei mercati del lavoro formali hanno creato maggiore prossimità fra forme di lavoro regolari ed informalità  Non sono ancora state trovate soluzioni efficaci ad alcuni dei dilemmi che hanno caratterizzato il passato… STIME SULL'ECONOMIA INFORMALE Panel B. Excluding agriculture HE Lessthan 20% £ _ a MI 20% -49% ia A _ ME 50% -14% “n° - A I 75-33 > sà. e . ME 00% and ver od i ASTE a 9, î Fonte: ILO (2018). COMPONENTI D’INFORMALITA’ Panel C. Components of informal employment as a percentage of total employment: the informal sector, formal sector and household sector (percentages, 2016) 100 40 20 Share of informal employment (%) 3 0 2 $% E 2 = £ 2 $ É 2 3 = È s È 5 E £ ® È e 2 8 È 2 È 2 È Si < 8 Ss 8 s 8 E = E = E = = s ” si © s 3 2 5 a 3 2 z 5 < 2 z 2 a di a Developing & emerging Developed World HM iothe informa! sector In the formal sector HE In douseholds @ Including agriculture Note: Country data for figure 5 are provided in Appendix B. Original data sources are listed in Appendix A.2. Source: ILO calculations based on household survey micro datasets. Fonte: ILO (2018). ECONOMIA INFORMALE E SVILUPPO Figure 17. Shares of informal employment in total employment and Human Development Index values (latest available year) e è e s e°*° «°° ° 80 o ° è È “ 2 .% . E e ° °°, 5 ° 0° 8 60 È so ° o ofo °00 È . 40 n È » vo x . E 20 E 10 0 0.3 04 0.5 0.6 0.7 1 HDI value ® Developed © Developing and emerging Note: The coefficient of determination R2=0.79. Developed countries are considered as high-income countries as defined by the World Bank; emerging countries as middle-income countries and developing countries as low-income countries. See income groupings in Appendix A.l. Source: ILO harmonized estimates of informal employment and HDI from UNDP. Fonte: ILO (2018). ECONOMIA INFORMALE E SVILUPPO (1) 1 6 Fonte: ILO (2018). ECONOMIA INFORMALE E POVERTA' Figure 23. Poverty rates and the Informal or formal nature of workers main job (percentages, latest avallable year) Panel A. Poverty rate (at US3.10$PPP per capita per day) In selected developing and emerging countries a # Brazilizol4) fo + Coeta Rica (2013) Moa 52 Albania (2012) Absdlute por erty rate {U53.108PPP por ca pi perda) ani Colombia (2015) NIG 122 Armenia (2014) Bolivia, Purirational State of (2004) Ca marain (200, Burkita Faso (201 Madagascar (20 Tanzania, United Repubie al [2013 Infarma) am pioyment E Foa) am piopmeni Fonte: ILO (2018). 2 0 Fonte: ILO (2018). QUOTA DI LAVORO INFORMALE FRA OCCUPATI STANDARD E NON STANDARD (1) 2 1 Fonte: ILO (2018). ECONOMIA INFORMALE E ORARI DI LAVORO DEFINIZIONE STATISTICA IN ITALIA ECONOMIA NON OSSERVATA (Non-Observed Economy, NOE): tutte quelle attività economiche che, per motivi differenti, sfuggono all’osservazione statistica diretta (SEC 2010). Ne fanno parte: • Il sommerso economico include tutte quelle attività che sono volontariamente celate alle autorità fiscali, previdenziali e statistiche. Esso è generato da dichiarazioni mendaci riguardanti sia il fatturato e/o i costi delle unità produttive, sia l’utilizzo di input di lavoro • L’economia illegale è definita dall’insieme delle attività produttive aventi per oggetto beni e servizi illegali, o che, pur riguardando beni e servizi legali, sono svolte senza adeguata autorizzazione o titolo (attività produttive e attività di scambio che implicano il mutuo consenso dei contraenti) • Il sommerso statistico include tutte quelle attività che sfuggono all’osservazione diretta per motivi riferibili alle inefficienze informative che caratterizzano le basi di dati (errori campionari e non campionari) o per errori di copertura negli archivi • L’economia informale include tutte quelle attività produttive svolte in contesti poco o per nulla organizzati, basati su rapporti di lavoro non regolati da contratti formali, ma nell’ambito di relazioni personali o familiari Fonte: ISTAT 2 2 TASSO DI IRREGOLARITÀ IN VARI SETTORI IN ITALIA E IN LOMBARDIA 13,5 23,4 6,8 16,1 14,3 10,5 15,5 5,6 10,4 11,8 0 5 10 15 20 25 Totale attività economiche Agricoltura, silvicoltura e pesca Attività estrattiva, attività manifatturiere, fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata, fornitura di acqua, reti fognarie, attività di trattamento dei rifiuti e risanamento Costruzioni Servizi Grafico 2 - Tasso di irregolarità degli occupati nel 2015 Fonte: www.istat.it ECONOMIA SOMMERSA E SETTORI PRODUTTIVI 15,5 5,8 23,1 24,6 6,0 3,4 6,8 18,0 5,1 33,1 0,0 5,0 10,0 15,0 20,0 25,0 30,0 35,0 Grafico 3 - Incidenza dell'economia sommersa sul valore aggiunto nel 2015 in Italia Fonte: ISTAT, 2017, p.3 COME SPIEGARE L’ECONOMIA INFORMALE? QUALI SONO LE CAUSE CHE LA GENERANO?  La maggior parte delle spiegazioni/interpretazioni dell’economia informale: • Si sono concentrate sulle funzioni che, di volta in volta, l’economia informale svolge • Si sono raggruppare in tre grandi approcci: quello dualista, quello strutturalista e quello legalista  Si tratta di approcci che, se opportunamente rivisitati, forniscono ancora oggi efficaci chiavi di lettura dell’economia informale 2 7 LA PROSPETTIVA STRUTTURALISTA (RIVISITATA)  Con la globalizzazione economica l’economia informale ha assunto nuove forme ed è cresciuta la sua importanza (processi di informalizzazione del lavoro; precariato; deregolazione in vari settori economici)  L’economia informale è una conseguenza dei recenti cambiamenti dei sistemi economici (globalizzazione; robotizzazione; riduzione del settore pubblico; ecc.)  L’economia informale rimane l’ultima chance di sopravvivenza per un crescente numero di persone escluse dal lavoro formale e dai sistemi di welfare  L’economia informale può essere un ambito in cui avvengono scambi di beni e/o lavoro non basati sulla massimizzazione del profitto, ma su altri valori quali la solidarietà, la volontà di rafforzare legami sociali e comunitari  Riferimenti bibliografici principali: Portes and Haller (2005); Venkatesh (2006); Hart, Laville and Cattani (2010); Sassen (2014); De Sousa Santos and Rodríguez-Garavito (2005) 3 0 LA PROSPETTIVA LEGALISTA (RIVISITATA)  Economia informale intesa come risposta razionale di micro- imprenditori ‘soffocati’ dalla sovrabbondanza di leggi dello stato e da sistemi di regolazione inefficaci  Maggiore presenza di economia informale nei paesi in cui vi è un livello di tassazione più elevato e la corruzione del settore pubblico è maggiore  Economia informale intesa come una ‘via di uscita’, scelta a seguito di un calcolo costi/benefici  Economia informale come ambito un cui gli individui possono esercitare con maggiori libertà i loro talenti e le loro capacità  Riferimenti bibliografici principali: De Soto (2000); Gerxhani (2004); Maloney (1999); Perry et al. (2007) 3 1 SPIEGAZIONI ALTERNATIVE, CAUSE MOLTEPLICI Ci sono alcuni fattori che sembrano essere più presenti quando i livelli di economia informale sono più alti (Kanbur, 2015): • Una quota maggiore di imprese con bassa produttività • Una quota significativa di imprese di piccole e medie dimensioni • Alti costi per regolarizzarsi (non solo in termini monetari) • Bassa efficacia dei sistemi di controllo e di sanzione  Non è però possibile individuare una chiara relazione causa/effetto che colleghi uno o più di questi fattori con la presenza e crescita dell’economia informale 3 2 LE ISTITUZIONI CONTANO…(1)  Risultati dello studio: • Chi lavora nell’economia informale ha livelli di ‘moralità verso le tasse’ più bassi • È confermata la relazione: più è alta l’incongruenza fra istituzioni formali ed informali, più è alta la probabilità di lavorare nell’economia informale • Per combattere l’economia informale, occorre innanzitutto ridurre l’incongruenza fra istituzioni formali e informali (rafforzare l’educazione fiscale; campagne pubblicitarie che legano beni e servizi erogati dallo stato alle tasse; campagna d’informazione circa i rischi dell’economia informale) 3 5 ALCUNE CONCLUSIONI  L'economia informale/sommersa occupa una quota rilevante di forza lavoro e produce ricchezza  Le nuove stime di informalità sono più accurate rispetto al passato. Allo stesso modo è più facile oggi conoscere e condividere ‘buone pratiche’ sulla gestione di alcune forme di economia informale  La dimensione dell’economia informale non è il risultato lineare del ‘peso’ della regolamentazione o dei sistemi di tassazione all’interno di un paese  La segmentazione dell’economia informale può aiutare a definire più specificamente le cause e le esigenze di ciascuna sottocategoria  Nell'era della globalizzazione economica, le parti formali e informali dell’economia non sono sfere separate  La nostra conoscenza delle dimensioni e dello sviluppo dell’economia informale è migliorata negli ultimi anni ... Ma sappiamo ancora poco di come funziona l’economia informale nella vita di tutti i giorni, quali sono le esatte rappresentazioni sociali dell’informalità fatte dagli stessi lavoratori informali e da chi, con diversi ruoli, ha a che fare con loro, «quali sono le loro motivazioni, perché questi lavoratori operano nell’economia informale e qual è la loro opinione se un governo intraprende riforme per riportare l’informalità nell’economia ufficiale» (Schneider, 2013, p. 16) 3 6
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