Docsity
Docsity

Prepara i tuoi esami
Prepara i tuoi esami

Studia grazie alle numerose risorse presenti su Docsity


Ottieni i punti per scaricare
Ottieni i punti per scaricare

Guadagna punti aiutando altri studenti oppure acquistali con un piano Premium


Guide e consigli
Guide e consigli

Economia politica: Microecnomia capitolo 1 - Scienze Politiche e Relazioni Internazionali, Appunti di Microeconomia

Riassunti di Economia politica: Microeconomia - Boccella Imbriani Morone Analisi Microeconomica e Scelte Pubbliche - Scienze Politiche e Relazioni Internazionali L'Orientale Napoli - Antonio Lopes

Tipologia: Appunti

2018/2019

Caricato il 16/04/2019

Utente sconosciuto
Utente sconosciuto 🇮🇹

3

(4)

11 documenti

1 / 7

Toggle sidebar

Documenti correlati


Anteprima parziale del testo

Scarica Economia politica: Microecnomia capitolo 1 - Scienze Politiche e Relazioni Internazionali e più Appunti in PDF di Microeconomia solo su Docsity! Economia politica: Microecnomia - Boccella Imbriani Morone Analisi Microeconomica e Scelte Pubbliche - Scienze Politiche e Relazioni Internazionali L'Orientale Napoli - Antonio Lopes Capitolo 1 L'economia politica è una scienza che influenza il nostro modo di vivere e relazionarci con il resto del mondo. Si distingue in Macroeconomia e Microeconomia. La Macroeconomia si occupa di quantità economiche aggregate, dell'intervento del settore pubblico, in termini di bilancio dello stato (ossia inscrizione degli impegni in termini di spesa che lo stato si prefigge di intraprendere per quel dato anno), spesa pubblica e tassazione che insieme determinano la politica fiscale, in più la politica monetaria, la moneta come strumento principale di scambi economici e il ruolo della banca centrale come organismo che ha come funzione quello di governare i mezzi di emissione della moneta. La Microeconomia si occupa delle decisioni economiche che effettuano i singoli soggetti economici, delle relazioni che intraprendono e che prendono il nome di mercati. L'analisi microeconomica si occupa della produzione e del consumo di beni e servizi da parte dei singoli soggetti economici. Sia nella produzione che nel consumo gli attori economici effettuano delle scelte individuali sulla base dei loro bisogni, dei loro deisideri, delle esigenze dell'ambiente ma soprattutto in un contesto di scarsità di risorse. La nostra società non è dotata di risorse illimitate, materiali come la capacità di spesa ossia il budget disponibile per poter consumare e immateriali come il tempo. L'insieme delle scelte individuali nel campo della produzione e del consumo determina il comportamento aggregato di una economia. Per questo motivo l'analisi dei sistemi economici non può prescindere dall'analisi dei singoli comportamenti economici all'interno dell'analisi microeconomica. La teoria microeconomia ci aiuta a comprendere i comportamenti dei soggetti economici all'interno di un sistema economico. La teoria neoclassica marginalista vede gli operatori economici come soggeti razionali in base alla loro funzione obiettivo che deve essere massimizzata. La funzione obiettivo del consumatore è il soddisfacimento di un bisogno, mentre quella di una impresa è il profitto ovvero la differenza tra i costi e i ricavati dei beni prodotti. La Microeconomia si occupa del problema della massimizzazione della scelta: l'individuo, dotato di razionalità ossia della conoscenza totale delle informazioni sulle risorse che va a consumare o a produrre e della capacità di saper ordinare le sue preferenze e massimizzare i propri interessi e i propri bisogni scegliendo la miglior possibilità disponibile, si pone davanti ad un set di possibilità entro le quali deve effettuare una scelta, questa scelta deve essere ottimale in un contesto di scarsità di risorse. Il consumatore massimizza il proprio benessere scegliendo diverse quantità di beni sulla base dei propri bisogni e delle esigenze del mondo circostante. Il lavoratore massimizza il proprio benessere scegliendo un lavoro in base alla propria disponibilità di tempo, alla retribuzione che garantisce lui il benessere generale e alle sue capacità. L'impresa basa le proprie scelte cu cosa produrre e come produrre. Una società evoluta tende attraverso le proprie risorse a migliorare la qualità della vita dei singoli individui. Data la scaristà delle risorse disponibili sul pianeta questo obiettivo è fortemente limitato. Le risorse presenti si distribuiscono in questo modo: capitale : beni che non si esauriscono rapidamente e che vengono usati nella produzione; capitale fisico : beni fisici durevoli come ad esempio i macchinari, gli impianti e gli utensili; capitale umano : le abilità e l'esperienza che i lavoratori mettono a disposizione della produzione; risorse naturali : minerali e ambientali; l'insieme di capitale umano e fisico determina lo stock di capitale di una nazione. Nel momento in cui un individuo effettua una scelta ha di conseguenza sacrificato tutte le altre alternative. Ogni scelta comporta un costo, definito nell'analisi economica costo-opportunità che corrisponde al valore della migliore tra tutte le possibili alternative a cui si rinuncia. Il costo-opportunità è composto da costi impliciti, il tempo da impiegare in quella data attività, per esempio studiare che si decide di impiegare al posto di un'altra attività come il lavoro che frutta un reddito e i costi espliciti, ossia i costi sostenuti per l'acquisto di risorse materiali, nel caso di uno studente universitario, vitto, alloggio e materiale scolastico. Il tempo ha quindi un valore monetario. Ciò significa che a redditi elevati i costi espliciti hanno un peso e una rilevanza minore rispetto ai costi impliciti nei costi-opportunità e viceversa. Quindi il costo-opportunità non dipende solo dalla scarsità di risorse della società ma anche dalla disponibilità/ scarsità di reddito del singolo individuo. interdipendenza delle decisioni ossia come i soggetti economici nelle loro decisioni si influenzano a vicenda (per esempio in un mercato in cui il bene è omogeneo e vi è una moltitudine di venditori e compratori, allora l'interdipendenza è inesistente; libertà di entrata e di uscita: si riferisce al grado di difficoltà che le imprese incontrano nell'entrare in un dato mercato e che prendono il nome di barriere, esse possono essere di natura differente come per esempio la necessità per alcune imprese di essere dotate di specifici fattori produttivi o di uno specifico livello di sviluppo, barriere all'ingresso molto elevate conferiscono un elevato potere alle imprese già all'interno del mercato e viceversa basse barriere inducono alla concorrenza con potenziali nuovi entrati. In base a queste caratteristiche possiamo distinguere: mercati perfettamente concorrenziali: caratterizzato da un numero elevato di compratori e venditori che non hanno capacità di influenza sull'andamento dei prezzi e scarsa interdipendenza, completa mobilità di entata e di uscita, bene omogeneo, assenza di asimmetrie informative tra consumatori e produttori; mercati sufficientemente concorrenziali o di concorrenza imperfetta: che possiamo distinguere in oligopolio in cui grandi pochi produttori fronteggiano molti consumatori, o la concorrenza monopolistica in cui molte piccole imprese offrono un prodotto differenziato, influenzato l'andamento dei prezzi e sono interdipendenti; mercati contendibili: pochi produttori e minaccia di concorrenza dall'entrata nel mercato di un venditore esterno; mercato del petrolio: è un mercato per nulla concorrenziale nonostante l'alto numero di produttori, dato che questi stabiliscono l'andamento dei prezzi attraverso un cartello, questo è definito un comportamento collusivo in cui tanti paese che producono lo stesso prodotto in questo caso il petrolio si accordano sul prezzo (OPEC), nel 73 lo shock petrolifero colpì tutti i compratori; oggi i cartelli sono vietati grazie a organizzazioni antitrust che proteggono i mercati; mercati non concorrenziali: in cui rientrano il monopolio, in cui vi sono 1 venditore e numerosi compratori, bene in quantità limitata (sistema di brevetti ), l'unico venditore presente detiene il potere di mercato ossia il potere di decidere sul prezzo, presenza di barriere, quindi ostacoli all'entrata e all'uscita e il monopsonio in cui ci sono tanti venditori e un compratore,l'unico compratore detiene il potere di mercato (ex imprese multinazionali); Come affermato in precedenza l'economia è una scienza, e in quanto tale fornisce spiegazioni e descrizioni sulla constatazione di dati empirici, fa ipotesi e previsioni. In questo senso possiamo distinguere tra economia positiva e normativa. L'economia positiva considera e tenta di spiegare il funzionamento del sistema economico per quello che realmente è, verificando le sue constatazioni attraverso l'uso di dati empirici. Il potere predittivo dell'economia positiva si fonda su una analisi basata esclusivamente sul rapporto causa-effetto delle singole azioni economiche. L'economia normativa studia invece la realtà come dovrebbe essere, basandosi su giudizi di valore e variabili strumento, il cui vario utilizzo da parte dei policy maker porterebbe al raggiungimento di obiettivi differenti . Proprio per questo motivo è impossibile testarne la validità delle teorie. Tra le due esiste una forte correlazione dato che non può esserci la seconda senza una conoscenza solida della prima. Nelle decisioni da attuare, in termini di scelta pubblica non vi sono oggettivi riferimenti teorici in quanto una scelta che massimizza il bene di un individuo può andare a svantaggio di un altro; solo l'analisi soggettiva può portare ad una soluzione migliore per tutti o quasi e ci si dovrà accontentare di formulare teorie osservando solo i dati di cui si dispone. Queste teorie o ipotesi proprio come accade per la scienza naturale, dovranno essere attendibili e generalizzare una situazione reale, non rinunciando ad un quantitativo di dettagli e in base all'obiettivo che l'economista si prefigge di raggiungere. Il limite delle analisi economiche è che non si possono replicare in laboratorio dato che l'oggetto dell'analisi non è fermo nel tempo ma in continuo cambiamento. Punti chiave Economia come scienza: normativa positiva. Micro e Macroeconomia. Scelta razionale, massimizzazione del benessere in un contesto di scarsità di risorse nell'ambito della produzione e del consumo di beni e servizi. Comportamento aggregato. Tipi di risorse. Scelta comporta un costo-opportunità. Società e problema dell'allocazione delle risorse: come produrre, cosa e per chi - determina il sistema economico. Tipologie di economie. Tipi di soggetti economici all'interno del circuito economico. Le loro interazioni determinano il mercato e i prezzi, su cui si basano le scelte dei soggetti. Tipologie di mercato.
Docsity logo


Copyright © 2024 Ladybird Srl - Via Leonardo da Vinci 16, 10126, Torino, Italy - VAT 10816460017 - All rights reserved