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Economia politica: Microecnomia capitolo 2 parte 1 - Scienze Politiche e Relazioni Internazionali, Appunti di Microeconomia

Riassunti di Economia politica: Microeconomia - Boccella Imbriani Morone Analisi Microeconomica e Scelte Pubbliche - Scienze Politiche e Relazioni Internazionali L'Orientale Napoli - Antonio Lopes

Tipologia: Appunti

2018/2019

Caricato il 16/04/2019

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Scarica Economia politica: Microecnomia capitolo 2 parte 1 - Scienze Politiche e Relazioni Internazionali e più Appunti in PDF di Microeconomia solo su Docsity! Economia politica: Microecnomia - Boccella Imbriani Morone Analisi Microeconomica e Scelte Pubbliche - Scienze Politiche e Relazioni Internazionali L'Orientale Napoli - Antonio Lopes Capitolo2 parte 1 Abbiamo già detto di come i prezzi influiscono sulle scelte dei soggetti economici, consumatori e produttori. La legge della domanda e dell'offerta è il modello economico per determinare i prezzi. La determinazione dei prezzi e delle quantità prodotte di un bene si realizzano quando vi è equilibrio tra domanda e offerta, supponendo l'assenza di intervento pubblico. Come abbiamo già detto il mercato non è solo un luogo fisico ma l'insieme delle interazioni e degli scambi non fisici che avvengono tra i soggetti di beni. I compratori determinano la domanda mentre i venditori l'offerta. Nel loro insieme questi mercati determinano un sistema economico. LEGGE DELLA DOMANDA La quantità domandata di un bene da un individuo, una famiglia o una impresa è quella quantità di un certo bene che un individuo, una famiglia o una impresa sceglierebbe di acquistare a un certo prezzo in un ben preciso momento che può soddisfare i suoi bisogni, tenendo conto di tutti i vincoli a cui è sottoposto e che riguardano i prezzi, che dipendono dall'andamento del mercato, e la limitatezza delle risorse di cui i soggetti economici dispongono e anche al sacrificio di tutti gli altri beni rispetto a quello che si decide di acquistare. La relazione tra domanda e prezzo è definita legge della domanda ed è una relazione negativa e inversa, cioè che al crescere del prezzo la quantità domandata di quel bene diminuisce. Q= quantità domandata P=prezzo ->P => <-Q Ciò supponendo una parità di condizioni: nella realtà questa relazione è complicata da innumerevoli fattori quali per esempio reddito, ricchezza, gusti ma l'analisi economica ci propone un modello semplificato in cui tutti questi fattori sono considerati stabili nel tempo e che quindi non subiscono variazioni e che di conseguenza non va ad influire sulla nostra relazione. Le conseguenze di questa relazione sono: effetto reddito: la percezione del nostro reddito è influenzata dal prezzo, se il prezzo aumenta il potere d'acquisto dei singoli soggetti economici si riduce, ossia questa percezione appunto, la capacità di acquistare; effetto sostituzione: all'aumentare del prezzo i soggetti economici si rivolgeranno all'acquisto di beni che hanno a parità di soddisfacimento dei bisogni un prezzo più basso. Questa relazione può essere rappresentata sia attraverso una funzione matematica che attraverso un grafico, chiamato 'curva della domanda'. E' necessario prima però distinguere tra domanda individuale e domanda di mercato. La domanda individuale è la domanda del singolo operatore economico. La funzione della domanda è espressa attraverso le seguenti variabili: Qn di d= quantità domandata del bene n; Pn= prezzo del bene n; p= prezzi degli altri beni; R= reddito; G= gusti. Qn di d= f( Pn, R, p, G) Considerando costanti nel tempo le altre variabili e considerando solo la relazione Qn di d e Pn, ossia la legge della domanda otteniamo: Qn di d= f(Pn) - dove appunto all'aumentare di Pn la Qn di d diminuisce. La legge della domanda è rappresentata graficamente da una curva decrescente da sinistra verso destra, dove sull'asse delle ordinate vi è il prezzo Pn e sull'asse delle ascisse la Qn di d. Le variazioni di Q o P determinano spostamenti lungo la curva. Per offerta si intende la quantità di beni prodotta destinata alla vendita e quindi al consumo. Tra la quantità di beni prodotta ( quantità di beni offerta ) e i prezzi concorre una relazione diretta e positiva: all'aumentare del prezzo di un bene aumenterà la produzione di quel bene. Anche qui possiamo distinguere tra offerta individuale e offerta di mercato e anche qui la legge dell'offerta può essere espressa sia tramite una funzione matematica che tramite un grafico, chiamato 'curva dell'offerta'. Funzione di offerta individuale Le variabili che prendiamo in considerazione sono: Qn di S = quantità di beni offerta; Pn = prezzo del bene n; p = prezzo degli altri beni; C = costi di produzione; T = tecnologia ossia il livello tecnologico di produzione, la possibilità che determinate scoperte di carattere scientifico possano essere applicate alle modalità con cui le imprese producono i beni, per esempio robotica vs catena di montaggio umana, la combinazione di diversi fattori produttivi è indice di evoluzione; E = le aspettative delle imprese sull'andamento economico futuro; F = regolazione da parte delle norme pubbliche ( per esempio al giorno d'oggi le auto a benzina hanno costi di produzione più elevati rispetto a quelle elettriche per norme sulla diminuzione dell'impatto ambientale). Qn di S= f ( Pn, p, C, E, T) Tenendo conto come la quantità di beni offerti vari al variare dei prezzi, ossia tenendo conto della legge dell'offerta e della relazione tra queste due variabili, ossia diretta e positiva essa è rappresentata da questa funzione matematica: Qn di S = f (Pn) + e graficamente dalla curva dell'offerta, una curva crescente da sinistra a destra, con all'asse delle ascisse la Quantità offerta e all'asse delle ordinate i prezzi a cui le imprese sono disposte a vendere quel detrimanto bene. Una variazione di una di queste due variabili porta a spostamenti lungo la curva e quindi considerando tutte le altre variabili costanti e quindi ininfluenti, in un dato periodo di tempo abbastanza breve da poter essere considerati tali. L'offerta di mercato consiste nella somma delle singole funzioni di offerta. In termini grafici si fa la somma delle quantità sull'asse delle ordinate. L'offerta di mercato rappresenta la produzione di uno stesso prodotto da tutte le imprese che fanno parte di quel determinato mercato che viene venduto a quel determinato prezzo. Anche la curva dell'offerta è statica, ossia non subisce variazioni da altre variabili se si considerano costanti nel tempo. Se invece più di due variabili subiscono variazioni abbiamo una trasposizione della curva di offerta a seconda della variabile che cambia: la variazione dei prezzi degli input della produzione può portare ad un aumento dei costi di produzione e una riduzione del profitto delle imprese, e quindi una riduzione della quantità prodotta; avremo così una trasposizione verso sinistra e verso l'alto della curva; il progresso tecnologico porta all'utilizzo di tecniche e macchinari più efficienti che portano a sua volta un aumento della capacità produttiva; avremo quindi una trasposizione verso destra e verso il basso dato che la quantità prodotta sarà di più; le aspettative di ciascun produttore sull'andamento economico; eventi naturali imprevedibili portano ad un aumento dei costi, una riduzioned ella quantità prodotta e un aumento dei prezzi; i prezzi degli altri beni che suddividiamo in : sostituibili o succedanei: sono beni che possono essere prodotti alternativamente, impiegando gli stessi materiali o le stesse tecniche (per esempio il grano e la soia) e l'aumento del prezzo di uno porta alla contrazione della quantità offerta dell'altro e avremo quindi una traslazione verso sinistra e verso l'alto; complementari : sono quei beni che vengono prodotti insieme date le caratteristiche dei processi produttivi (per esempio il petrolio grezzo e la benzina) e un aumento del prezzo di un bene determina l'aumento dell'offerta di entrambi i beni e di conseguenza una traslazione della curva dell'offerta verso il basso e verso destra. Abbiamo analizzato fino ad adesso il comportamento separato di consumatori e produttori. Adesso è importante capire come questi interagiscono tra di loro. Entrambi i soggetti economici cercano di trasse il massimo del le transizioni economiche, i venditori cercando di alzare i prezzi e ottenere il massimo profitto e dall'altra parte i consumatori cercano di acquistare al prezzo più basso. Ciò porterebbe a pensare che essi in continuo disaccordo negli interessi non realizzino alcuna transizione. In realtà vi è una fase di equilibrio in cui valori dei prezzi e delle quantità non cambiano per un determinato lasso di tempo, in cui si realizza una condizione di equilibrio in cui l'offerta soddisfa la domanda e i consumatori e venditori sono pienamente soddisfatti e non avranno modo di deviare dall'equilibrio. Nella funzione Qn di s = f ( Qn di d ) questa condizione di equilibrio è rappresentata dal punto di intersezione tra la curva di domanda e quella dell'offerta, le cui coordinate saranno il prezzo di equilibrio e la quantità di equilibrio.
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