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ECONOMIA POLITICA Uni Pegaso: DOMANDE e RISPOSTE test esame aggiornate 2022, DEFINITIVO, Panieri di Economia Politica

Raccolta di TUTTE le DOMANDE e RISPOSTE ai test per l'esame di ECONOMIA POLITICA (aggiornate all'anno accademico 2022) all'Università Telematica Pegaso. Ultimo aggiornamento 31/05/2022

Tipologia: Panieri

2021/2022

In vendita dal 31/05/2022

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Scarica ECONOMIA POLITICA Uni Pegaso: DOMANDE e RISPOSTE test esame aggiornate 2022, DEFINITIVO e più Panieri in PDF di Economia Politica solo su Docsity! V/SF e7///i Università Telematica PEGASO Li >| Li i Md ì_} liu REN (elette (ETA (e) 417472 1. 1/1-b(1-t) rappresenta: il moltiplicatore della spesa pubblica. 2. A chi fu dato un ruolo attivo nelle aste, allo scopo di far sì che la sua miglior conoscenza della situazione del mercato e le sue opinioni sulla politica monetaria da perseguire potessero influenzare il prezzo di aggiudicazione dei titoli? Alla Banca d’Italia 3. A chi si deve la teoria dei vantaggi: Ricardo 4. A chi si deve la teoria dell'inflazione da domanda? Keynes 5. A cosa è correlato il potere di acquisto della moneta: Al prezzo della merce, in quanto valore della moneta ed il livello generale dei prezzi sono due grandezze che si influenzano reciprocamente 6. A cosa è pari la grandezza del moltiplicatore: 1/(1-c) 7. A partire da che anno Bankitalia non è stata più obbligata ad assorbire i BOT emessi dal Tesoro: 1981 8. A seconda dell'intensità dell'inflazione possiamo distinguere tra? Inflazione strisciante, inflazione galoppante e inflazione iperinflazione 9. Affinchè lo scambio abbia luogo domanda ed offerta devono essere: Uguali su ciascun mercato 10. Alcuni beni di prima necessità come il pane o il latte, sono beni a domanda...: Rigida. 11. Analiticamente il tasso naturale di disoccupazione è definito da due equazioni, indicare quali: Dall'equazione del salari: W/P = F(u, z) e dall'equazione dei prezzi: W/P = 1/(1 + µ) 12. C'è equilibrio nel settore monetario quando: la domanda di moneta è uguale all’offerta 13. C'è equilibrio nel settore reale quando: S = I 14. Che cos’è il PIL: E’ il valore di mercato di tutti i beni e servizi finali prodotti in un paese in un dato periodo calcolato con il metodo del valore aggiunto 15. Che cosa accade se il prezzo è maggiore di quello d'equilibrio: il prezzo si riduce 16. Che cosa è il PNL: E’ il valore di tutti i beni e i servizi finali prodotti da fattori posseduti dai cittadini di una data nazione in un dato periodo 17. Che cosa è la propensione marginale al consumo: L’ incremento di consumo che si ottiene quando il reddito aumenta di una unità 18. Che cosa indica il punto di incontro tra la domanda aggregata e l'offerta aggregata: individuiamo il livello di prezzo e il livello di produzione e reddito di equilibrio 19. Che cosa intendiamo per spesa autonoma: La spesa non dipendente dal reddito 20. Che cosa si intende per corso fiduciario della moneta: Che la sua circolazione è legata esclusivamente alla fiducia che gli operatori 44. Come si calcola il PNL? Si calcola la quantità prodotta di ciascun bene e servizio e si moltiplica per il relativo prezzo di mercato, in modo da ottenere il valore di tutti quei beni e servizi; 45. Come si calcola l’indice di povertà: Si prende come reddito minimo il reddito medio, o una frazione. 46. Con l’aumento della spesa pubblica (G): Si sposta verso l’alto la curva della domanda aggregata di un ammontare pari a G e al livello iniziale del reddito si verifica un eccesso di domanda rispetto alla produzione e, di conseguenza le impresse espandono la produzione fino a raggiungere il nuovo 47. Con l’introduzione del tasso di interesse nel modello reddito-spesa, il reddito di equilibrio è pari a: Y = (1/1-c) * (A – bi) 48. Cosa afferma la legge di Goodharth: che una grandezza monetaria sottoposta ad un rigido controllo perde rapidamente le sue caratteristiche e le funzioni da essa svolte sono assunte da altri strumenti finanziari. La creazione di sempre nuovi strumenti finanziari comporta che la definizione degli aggregati monetari diviene sempre più incerta e, di conseguenza, meno efficace è l’azione delle autorità monetarie 49. Cosa afferma la teoria di Heckscher e Ohlin: Che la specializzazione raggiunta dai paesi nella produzione di beni destinati all’esportazione dipende dalla disponibilità relativa di fattori produttivi 50. Cosa descrive la funzione di consumo: Relazione fra consumo e reddito 51. Cosa dimostra la teoria del gap tecnologico: i vantaggi comparati che sono alla base del commercio internazionale dipendono dal vantaggio monopolistico di cui temporaneamente possono godere alcuni paesi grazie al progresso tecnologico 52. Cosa dimostrò Robert Solow attraverso la teoria neoclassica della crescita: che il progresso tecnico gioca un ruolo determinante nella crescita del prodotto di un paese 53. Cosa indica la curva di Phillips: quando la disoccupazione è elevata, i salari si abbassano e con essi anche i prezzi, mentre in periodi di elevata disoccupazione, il potere contrattuale dei sindacati è inferiore, quindi i salari e i prezzi sono stabili 54. Cosa intendiamo per domanda aggregata in senso economico: Alla domanda aggregata desiderata e corrisponde al consumo che le famiglie desiderano compiere, più gli investimenti che le imprese desiderano compiere 55. Cosa mette in evidenza la rielaborazione della teoria quantitativa di Cambridge: L’attitudine della moneta ad essere riserva di valore, oltre che mezzo di scambio per il presente 56. Cosa provoca per i keynesiani un aumento dell'offerta di moneta: un aumento della domanda di titoli e, di conseguenza, della loro quotazione 57. Cosa rappresenta l’espressione: 1/1-c ΔA: che ogni aumento della spesa autonoma produce un aumento di reddito 58. Cosa registra la bilancia dei pagamenti: Le transazioni commerciali e finanziarie esistenti fra un dato paese e il resto del mondo 59. Cosa si esprime con la teoria quantitativa della moneta: che il valore della moneta varia in senso inverso alle variazioni della sua quantità, ovvero più denaro c’è in circolazione meno esso vale 60. Cosa si intende per tasso di inflazione: il tasso percentuale di aumento del livello dei prezzi in un determinato periodo di tempo 61. Cosa si intende quando si parla di Ciclo economico: la successione di periodi di espansione alternati a periodi di calo dell’attività economica 62. Cosa si intende quando si parla di tasso di crescita dell'economia? si intende l’incremento percentuale che il prodotto interno lordo registra in un dato periodo di tempo 63. Cosa spiega la teoria dell'inflazione da domanda: Quando il sistema economico è al di sotto del livello di pieno impiego un aumento della domanda aggregata determina una crescita della produzione e un calo della disoccupazione 64. Cosa succede alla curva IS se la politica fiscale fa variare la domanda autonoma: Si sposta verso destra e verso l’alto 85. Dato l’andamento della curva IS, se il reddito aumenta, fermo rimanendo il tasso di interesse, si registra: Un eccesso dell’offerta sulla domanda 86. Definito con e il tasso di cambio nominale, con P il livello dei prezzi interno e con Pf quello estero, il tasso di cambio reale R è dato da: R = e *(P/Pf) 87. Definito con if il tasso di interesse estero e con ee il tasso di cambio atteso, la condizione definita “parità scoperta dei tassi di interesse” è data da: I* = if - ?ee 88. Definizione di Hansen di politica fiscale: Comprende ogni transazione governativa in tema di tasse, imposte, spesa pubblica che influenzi l’ammontare del debito pubblico ma non la sua composizione 89. Differenza tra politica monetaria e di bilancio: La politica di bilancio agisce direttamente sulla domanda aggregata grazie alle variazioni della spesa pubblica G, mentre La politica monetaria, invece, agisce sulla domanda aggregata solo in forma indiretta, attraverso le variazioni indotte dal saggio di interesse i sugli investimenti privati… 90. Differenze tra la moneta-merce e la moneta-segno? La "moneta segno" è rappresentata dalle banconote emesse dall'autorità a ciò autorizzata in ogni paese; la "moneta merce" è assolta da diversi beni, come le conchiglie, bestiame, oro, ecc.. 91. Dire cosa indica la funzione di offerta aggregata: Tutte le combinazioni di livello generale dei prezzi e livello del PIL tali da garantire l'equilibrio per le imprese nel loro complesso 92. Durante la crisi del 1929 e la grande depressione il tasso di disoccupazione negli Stati Uniti passò dal: 3,2% Del 1929 al 24,9% del 1933 93. Equazione di Fisher: M/P=KY 94. Gli economisti oltre al metodo induttivo, per studiare aspetti del sistema economico, possono anche usare: metodo deduttivo 95. Gli input si possono distinguere tra: Fattori produttivi fissi e variabili. 96. Gli interventi di consolidamento del Bilancio Pubblico avvengono attraverso tre modalità riconducibili a diverse tipologie di aggiustamento. Indicare quali: Aggiustamenti basati sulla spesa, ovvero contenimento del disavanzo pubblico mediante il controllo della spesa stessa. - Aggiustamenti basati sulla tassazione avvenuti mediante inasprimenti fiscali. - Aggiustamenti realizzati in due fasi, in cui i tagli a 97. Gli investimenti dipendono: dal tasso di interesse 98. Gli ordinamenti di preferenza godono della proprietà di no sazietà. Questo significa che: una quantità maggiore di un bene è sempre preferita rispetto ad una quantità minore. 99. I beni collettivi in quanto non escludibili, verranno prodotti nel mercato in: quantità minima o non prodotti affatto. 100. I beni collettivi si distinguono in: Beni pubblici - Beni misti. 101. I beni di produzione ad uso immediato: sono quei beni di produzione che si consumano interamente nel processo produttivo in cui vengono trasformati, al fine di evitare di contare due volte un bene 102. I beni in base alla loro natura si distinguono in: i beni in senso stretto - i servizi. 103. I beni perfettamente complementari sono quei beni che per arrecare utilità devono: Essere usati congiuntamente e nella stessa proporzione. 104. I compiti fondamentali affidati al SEBC sono? Definire e attuare la politica monetaria della Comunità, svolgere le operazioni sui cambi, detenere e gestire le riserve ufficiali in valuta estera degli Stati membri, promuovere il regolare funzionamento dei sistemi di pagamento 105. I conservatori ritengono che le autorità monetarie e di governo dovrebbero? Seguire norme fisse nella conduzione della politica economica 106. I consumatori, tutti insieme, creano: la domanda di mercato. 107. I costi totali sono: la somma fra costi fissi e costi variabili. 108. I fattori produttivi fissi di un’azienda sono costituiti da: stabilimenti, dagli impianti e dai macchinari. 109. I fattori produttivi possono essere raggruppati in: Terra, lavoro e capitale. 110. I fattori produttivi variabili di un’azienda: Sono quei fattori produttivi che possono essere variati liberamente, sono: le materie prime, l’energia e il lavoro 111. I fisiocratici si sono occupati di: agricoltura. 112. I mercati oligopolistici omogenei, sono: le imprese producono lo stesso bene. 113. I mercati oligopolistici si distinguono anche in oligopoli omogenei, in cui: le imprese producono lo stesso bene. 114. I modelli possono essere presentati graficamente e: macroeconomicamente 115. I motivi per tenere moneta sono: transazione, speculazione e precauzione 116. I neoclassici teorizzano: Il non intervento dello Stato. 117. I neoclassici, rispetto alla politica fiscale, affermano che: Essa è assolutamente inefficace a generare aumenti del reddito, ma provoca solo inflazione 118. I neokeynasiani, come i neoclassici, per determinare il livello del salario contrattuale utilizzano: La domanda di lavoro basata sui prezzi effettivi e la curva di offerta basata invece sui prezzi effettivi 119. I panieri dei beni che i consumatori posseggono prima di iniziare gli scambi, si chiamano: dotazioni iniziali. 120. I principali motivi della macroeconomia sono? Crescita economica, Occupazione, Stabilità dei prezzi 121. I principali obiettivi cui la politica monetaria si rivolge sono? La crescita dell’attività economica ed il contenimento delle sue fluttuazioni. La stabilità monetaria, l’equilibrio nei conti con l’estero e la crescita del capitale reale 122. I principi generali di regolamentazione e vigilanza del sistema bancario enunciati in una direttiva comunitaria del 1989 (precedente la stipula del Trattato di Maastricht), sono due. Il primo principio (home country control) indicare cosa afferma: Che la responsabilità per l’attività di vigilanza è affidata alle autorità del paese in cui le banche hanno la loro sede centrale, ma hanno tale responsabilità anche nei confronti delle loro filiali presenti in qualunque altro paese 123. I sistemi socialisti si fondano su: economie pianificate. 124. I vari tipi di mercato sono: Concorrenza perfetta, Concorrenza come? Se AS>AD allora AS decresce fino a quando AS=AD (la disoccupazione aumenta); se AS<AD allora AS aumenta fino a quando AS=AD (la disoccupazione diminuisce) 149. Il processo di accumulazione di capitale, in assenza di progresso tecnico, determina? Movimenti lungo la funzione di produzione fino ad arrivare al suo punto massimo, oltre il quale non è possibile andare 150. Il processo espansivo del reddito indotto dalla spesa autonoma è definito? Effetto del moltiplicatore 151. Il prodotto interno lordo è? Il valore di mercato di tutti i beni e i servizi finali prodotti in un paese in un dato periodo, calcolato con il metodo del valore aggiunto 152. Il prodotto nazionale lordo è? Il valore di tutti i beni e i servizi finali prodotti da fattori posseduti dai cittadini di una data nazionale in dato periodo 153. Il protezionismo consiste in: Quell'insieme di politiche commerciali che mirano a limitare le importazioni di prodotti all'estero con lo scopo di sostenere o proteggere la produzione delle imprese nazionale 154. Il protezionismo può essere attuato tramite diversi strumenti, ricorrendo a? Dazi, Contingenti e altre barriere non tariffarie 155. Il punto di incontro tra curva IS e curva LM garantisce: l’equilibrio sul mercato dei beni e, contemporaneamente, su quello della moneta 156. Il rapporto tra salario e produttività marginale definisce: Il costo marginale 157. Il reddito di equilibrio Y* è: Il reddito in corrispondenza del quale la spesa programmata per consumi (C) sommata alla spesa per investimenti (Io), genera una domanda aggregata esattamente uguale al livello di produzione 158. Il reddito disponibile (Yd) è dato da: Reddito (Y) + trasferimenti (Tr) – imposte (T) 159. Il reddito è: La somma delle remunerazioni erogate ai fattori che hanno concorso alla realizzazione della produzione 160. Il reddito personale di reddito disponibile è? La somma delle entrate correnti a disposizione delle famiglie per pagare le imposte, acquistare beni di consumo e risparmiare 161. Il risparmio: differenza tra il reddito reale totale e il consumo desiderato 162. Il saggio marginale di sostituzione è: Il saggio marginale di sostituzione è il rapporto tra la quantità di un bene a cui il consumatore è disposto a rinunciare dell'altro bene che riceve in cambio. 163. Il serpente monetario è: Un sistema di cambi semifissi 164. Il significato del termine di stagflazione e? Stagnazione + Inflazione 165. Il sistema capitalistico di Karl Marx si basa: aumento di plusvalore. 166. Il sistema economico è: l'insieme delle relazioni che intercorrono fra gli agenti economici. 167. Il sistema finanziario è: l’insieme di banche, mercati finanziari e borsa a cui far affluire il risparmio e dai quali partono nuovi flussi di finanziamento per le imprese 168. Il tasso di cambio incerto per certo misura: La quantità di valuta nazionale per acquistare una unità di valuta estera 169. Il tasso di disoccupazione è influenzata da quali fattori: Oltre che dai flussi in entrata e in uscita, anche dalla durata della occupazione 170. Il tasso di equilibrio del cambio: Si ha nel punto di equilibrio fra domanda e offerta 171. Il tasso di interesse di ciascun paese aderente all’Unione Monetaria fissato nel Trattato di Maastricht non doveva: Superare del 2% la media dei tassi di interesse osservata nei tre paesi a più bassa inflazione 172. Il Trattato di Maastricht stabilisce che? L’obiettivo del SEBC è il mantenimento della stabilità dei prezzi, Il SEBC deve sostenere le politiche economiche generali della UE 173. Il trend del PIL descrive che cosa? Il processo di sviluppo di un paese compiuto nel lungo periodo, l'aumento del suo prodotto potenziale e quindi della capacità produttiva nel corso del tempo 174. Il valore del moltiplicatore dipende: da alfa 175. Il valore del prodotto marginale è dato da quali elementi: Dal prezzo del bene prodotto e venduto dall'impresa moltiplicato per il prodotto marginale del fattore considerato . 196. In un equilibrio macroeconomico con AS classica AD, nel breve periodo l'attuazione di un'eventuale politica fiscale espansiva risulterebbe: Inefficace 197. In un modello con prezzi flessibili, se nella costruzione di AD ipotizziamo una diminuzione dei prezzi, si verifica che: L’offerta di moneta reale aumenta e la curva LM si sposta a destra verso il basso 198. In un sistema economico in cui è presente anche il settore pubblico, la spesa aggregata è data da: SA = Co + cY + Io + Go 199. In un sistema macroeconomico, il salario reale è dato da: Salario nominale/livello dei prezzi 200. In una politica fiscale molto efficace con IS ripida: La domanda di investimenti è poco sensibile al tasso di interesse 201. In una politica fiscale molto efficace, quanto più è piatta LM, avremo che: La domanda di moneta è poco sensibile alle variazioni del reddito e molto sensibile alle variazioni del tasso di interesse 202. In una politica fiscale poco efficace, la LM risulta molto ripida quando: La domanda di moneta è poco sensibile alle variazioni del tasso di interesse 203. In un'economia aperta la curva IS tiene conto anche di: Esportazioni ed importazioni 204. In un'economia chiusa la domanda aggregata è data da: i consumi delle famiglie, gli investimenti delle imprese, la spesa pubblica 205. In un'impresa la conoscenza e l'evoluzione cosa sviluppa: Sistemi economici. 206. Indicare a cosa si corrisponde al verificarsi di equilibri non walrasiani di razionamento: Situazioni diverse di disoccupazione. 207. Indicare a quali paesi crea problemi un’unione monetaria tra paesi con forti differenziali nel tasso di inflazione: Quelli che hanno un basso rapporto Debito/Pil 208. Indicare che cosa possiamo dedurre dal conflitto equità-efficienza: Non è più certo che affidarsi interamente ai mercati concorrenziali, per raggiungere l’equilibrio economico generale sia una cosa desiderabile. 209. Indicare come devono essere domanda ed offerta affinchè lo scambio abbia luogo: Uguali su ciascun mercato. 210. Indicare come è caratterizzato il Funzionamento istituzionale della Banca Centrale nel modello anglo francese: Dalla subordinazione politica 211. Indicare come è definita l’elasticità in termini di variazioni: Variazioni percentuali. 212. Indicare come è definita la condizione in base alla quale i lavoratori non percepiscono l'aumento del livello dei prezzi che di fatto riduce il loro salario reale e fa aumentare l'occupazione: Illusione monetaria 213. Indicare come è nota la Eurosclerosi: Isteresi 214. Indicare come intende il Consiglio Direttivo della BCE per stabilità dei prezzi: Quel tasso di incremento annuo dell’indice armonizzato dei prezzi al consumo per l’Eurozona prossimo al 2%; 215. Indicare cosa ci ricorda il secondo teorema dell’economia del benessere: Ci dice che ogni equilibrio economico generale con mercati concorrenziali è un ottimo paretiano. 216. Indicare cosa costituiscono le entrate che il governo raccoglie mediante l'emissione di moneta: Il signoreggio 217. Indicare cosa costituiscono le riserve cosiddette obbligatorie che le banche sono tenute a depositare presso la Banca Centrale: La quota di liquidità (calcolata sui depositi) 218. Indicare cosa dimostra la formula d = gb dove b è il livello al quale si deve stabilizzare il debito pubblico in percentuale del Pil (in una situazione di crescita costante), g è il tasso di crescita del Pil nominale, d è il disavanzo di bilancio in perce….: Che per stabilizzare il debito al 60% del Pil il disavanzo deve essere del 3% se e solo se il tasso di crescita del Pil è pari al 5%. (0,03 = 0,05 * 0,6) 219. Indicare cosa dovrebbe fare lo Stato se la concorrenza garantisce l’ottimo paretiano e le altre forme di mercato: Dovrebbe impegnarsi per sostenere la concorrenza laddove esiste ed crearla laddove non c’è. 220. Indicare cosa rappresentano le due figure: Il processo di aggiustamento automatico 221. Indicare cosa sarà la produzione riportando il livello dell'occupazione in corrispondenza del livello dei prezzi Pb, si può osservare che con tale livello dei prezzi: Maggiore e che, di conseguenza la AS avrà andamento crescente 222. Indicare cosa si realizzerebbe se l'aspettativa sul livello dei prezzi fosse corretta l'equilibrio sul mercato del lavoro: Modo sostanzialmente simile al caso classico 223. Indicare da che cosa possono essere regolate le relazioni fra datore di lavoro e dipendenti: Da contratti impliciti. 224. Indicare di cosa fu responsabile la FED secondo Friedman (1963): Della grande depressione 225. Indicare di quanti quadranti richiede la costruzione della curva AS: 4 226. Indicare in quale anno Rogoff asserì che - solo la nomina di un banchiere centrale conservatore sarebbe in grado di eliminare la distorsione inflazionistica, assegnando un peso minore alla disoccupazione: Anno 1985 227. Indicare in quale anno fu formulata la regola di John Taylor: Nel 1993 per descrivere il comportamento delle Banche Centrali, diventando uno strumento di attuazione della politica monetaria 228. Indicare la relazione che c’è tra investimenti e tasso di interesse nel modello reddito- spesa: Inversa 229. Indicare quali effetti avrà sul mercato monetario un aumento del tasso di riserva: Si riduce la liquidità del sistema (in quanto riduce il valore del moltiplicatore monetario) e quindi lo stock di moneta 230. Indicare quali situazioni l’analisi sviluppata da Mundell nota come “Teoria delle aree valutarie ottimali” (AVO) sarà ripresa: I problemi attinenti alla conduzione della politica monetaria nell’eurozona - La formulazione degli obiettivi della politica monetaria e le strategie che la BCE persegue in presenza di shock asimmetrici - Gli strumenti che la BCE utilizza per conseguire g 231. Indicare quali sono gli organi di governo dell’Eurosistema: Il Consiglio Direttivo e il Comitato Esecutivo 232. Indicare quali sono gli strumenti che la BCE utilizza per l’attuazione della politica monetaria, finalizzata alla realizzazione della stabilità dei prezzi: Operazioni per la gestione giornaliera della liquidità - Riserva obbligatoria 260. La Banca d'Italia: La Banca d’Italia, entro le linee guida fissate dal CICR, attuava praticamente la politica monetaria ed effettuava la vigilanza sugli istituti di credito 261. La BCE è tenuta a pubblicare i rapporti sulle attività del SEBC, con quale periodicità: Ogni 3 mesi 262. La BCE è tenuta a pubblicare un rendiconto finanziario consolidato del SEBC, con quale periodicità: Ogni settimana 263. La Bce può adottare: Ammende fino all'ammontare massimo di 500.000€, penalità di mora fino all'ammontare massimo di 10.000€ per ogni giorno di infrazione protratta 264. La Bilancia commerciale risulta in avanzo se: Le esportazioni superano le importazioni 265. La Bilancia dei Pagamenti è divisa in: Bilancia commerciale e Movimenti di capitale 266. La costruzione grafica della AS richiede di prendere in considerazione: Il mercato del lavoro e la funzione di produzione 267. La curva AD è decrescente, questo significa che il livello dei prezzi P e il reddito Y hanno relazione: Inversa 268. La curva AS indica: La relazione diretta tra il livello di produzione dell'intero sistema economico e il livello generale dei prezzi 269. La curva di domanda individuale indica le quantità di un dato bene che il consumatore è disposto ad acquistare in relazione ai diversi prezzi del bene stesso. Questa relazione è nota come: Legge di domanda. 270. La curva di offerta aggregata (AS) nel pensiero keynesiano è: Orizzontale 271. La curva di offerta aggregata della nuova macroeconomia keynesiana si fonda su ipotesi in parte diverse da quelle del modello classico e neoclassico e presenta quindi caratteristiche diverse, indicare quali: La prima ipotesi è relativa alla struttura del salario monetario che, secondo i neokeynesiani, è rigida. La seconda ipotesi è relativa alla curva di offerta di lavoro 272. La curva di offerta aggregata dipende: Dal comportamento del mercato del lavoro 273. La curva di offerta di lavoro del modello keynesiano, oltre la piena occupazione è: Crescente 274. La curva di offerta di lavoro è: Funzione crescente del salario reale 275. La curva prezzo-consumo è particolarmente importante poiché da essa è possibile ...: Derivare direttamente la curva di domanda individuale. 276. La differenza tra l'ammontare dei ricavi, ed i costi totali sostenuti costituiscono: Profitto economico. 277. La disoccupazione effettiva influenza il tasso naturale di disoccupazione nel corso del tempo, attraverso due canal quali: L'aumento dei sussidi di disoccupazione. La comparsa della disoccupazione “di lunga durata 278. La disoccupazione frizionale e' definita anche : Tasso naturale di disoccupazione 279. La disoccupazione volontaria si verifica quando: Esiste una parte di lavoratori disposta a lavorare solo per un salario superiore a quello che si determina dall'incontro tra domanda e offerta 280. La domanda aggregata è quella particolare domanda formata da? Tre componenti essenziali, consumi, investimenti e spesa pubblica 281. La domanda del lavoro è: Funzione decrescente del salario reale 282. La domanda di lavoro è fatta: Dalle imprese. 283. La domanda di lavoro può essere rappresentata da: da una funzione decrescente 284. La domanda di lavoro può essere rappresentata: da una funzione decrescente. 285. La domanda di un bene dipende anche dai prezzi degli eventuali beni sostituti o complementari. Indicare in quale momento sono sostituiti: Nel caso di beni sostituti, la relazione fra prezzo di un bene e quantità domandata del bene sostituto è una relazione diretta. 286. La domanda di un bene dipende anche dai prezzi degli eventuali beni sostituti o complementari. Indicare in quale momento sono complementari: Nel caso in cui si tratta di beni complementari, la domanda di un bene è funzione inversa del prezzo dell’altro bene. 287. La domanda di un dato bene dipende: Dal prezzo del bene stesso, dal prezzo degli altri beni complementari e sostituti, dal reddito del consumatore e dalle sue preferenze. 288. La domanda e l’offerta di un bene possono essere influenzate: si 289. La domanda può essere rappresentata da: una funzione decrescente 290. La domanda di un dato bene da quali fattori dipende: dal prezzo del bene stesso, dal prezzo degli altri beni complementari e sostituti, dal reddito del consumatore e dalle sue preferenze 291. La durata media dei cicli in Italia è stata? Da circa 4 anni 292. La formula del moltiplicatore dei depositi è data da? DB = m · BM 293. La grande depressione iniziò in: Negli Stati Uniti. 294. La IS indica l'equilibrio nel settore: reale 295. La L. 483/1993, ha previsto che la percentuale di riserva obbligatoria sia fissata, entro il limite del 17,50% della raccolta di depositi, autonomamente dall'istituto nazionale 296. La legge di Goodharth afferma che? Una grandezza monetaria sottoposta ad un rigido controllo perde rapidamente le sue caratteristiche e le funzioni da essa svolte sono assunte da altri strumenti finanziari 297. La Legge di Okun afferma che: È necessario un lungo periodo di crescita dell'economia per ridurre stabilmente un elevato tasso di disoccupazione 298. La LM indica l'equilibrio nel settore: monetario 299. La macroeconomia è quella parte dell’economia politica che studia? Il sistema economico nel suo complesso, analizzando le forze e le relazioni che legano tra loro, le grandezze economiche aggregate, quali i consumi complessivi delle famiglie, gli investimenti ecc. 300. La macroeconomia: SI occupa del sistema economico nel suo complesso 301. La microeconomia studia: che cosa, come e quanto consumano le famiglie, che cosa, come e quanto producono le imprese - il risultato complessivo di queste decisioni individuali e come si formano i prezzi dei beni sui diversi mercati. 338. La teoria economica quanti concetti di prodotto o reddito distingue: 2 339. La teoria enunciata da Ricardo David: valore – lavoro. 340. La teoria neoclassica si sviluppa: tra la fine dell’ottocento e gli inizi del novecento. 341. La teoria neoclassica, individua tre caratteristiche comuni alla media degli individui che possono essere utili a descrivere l'uomo economico, ovvero: razionale – individualista – benesserista. 342. La Trappola della liquidità si determina quando: Il tasso di interesse raggiunge un livello minimo e la curva LM è orizzontale 343. La vera e propria politica di stabilizzazione dei tassi cominciò? Nella prima metà del 1996 344. La visione basata sul Liberalismo è di quale scuola: neoclassica. 345. L'acquisto di titoli da parte della Banca Centrale comporta: Aumento dell'offerta di moneta ed attuazione di una politica espansiva 346. L'autore della progressione geometrica della popolazione è: Malthus Thomas Robert. 347. L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, ha il compito di : vigilare sull'attività di tutti i mercati. 348. Le “Operazioni di mercato aperto” costituiscono lo strumento principale utilizzato dalla BCE per attuare la politica monetaria, indicare quale scopo hanno: Di aumentare o diminuire la liquidità sul mercato monetario, mediante l’acquisto o la vendita di titoli 349. Le funzioni di costo assumono una forma ad U ed è legata alla legge dei rendimenti marginali decrescenti. Questa legge economica cosa afferma: Che, nel breve periodo, la produttività di un fattore variabile è dapprima crescente, raggiunge un livello massimo e poi è continuamente decrescente. 350. Le istituzioni cui è affidata la politica monetaria dei paesi che aderisco all'euro sono? Il Sistema Europeo delle Banche Centrali e la Banca Centrale Europea 351. Le operazioni di tipo strutturale sono poste in essere quando? Il SEBC vuole modificare la propria posizione strutturale nei confronti del sistema finanziario 352. Le politiche definite supply side economics agiscono: Sul lato dell'offerta facendo aumentare il PIL potenziale 353. Le politiche fiscali e monetarie influenzano: Il reddito e il tasso di interesse 354. Le principali caratteristiche dell'economia marginalista sono: totale fiducia nella capacità dei mercati concorrenziali di raggiungere l'equilibrio. 355. Le scorte monetarie delle banche b, sono influenzate dal? Costo del rifinanziamento e dal tasso di rendimento sui crediti 356. Le teorie dei classici sono definite: del sovrappiù. 357. Le teorie dei neoclassici sono definite: marginalisti che. 358. Le variabili da cui dipendono gli investimenti e che concorrono a determinarne l'ammontare sono: Reddito e tasso di interesse 359. Le variabili da cui dipendono gli investimenti e che concorrono a determinarne l'ammontare sono: Reddito e spesa aggregata 360. Le variabili di flusso si riferiscono ad una dimensione di: qualità- tempo. 361. Le variabili economiche endogene sono: dipendenti. 362. Le variabili economiche esogene sono: autonome. 363. Le varie fasi che caratterizzano un ciclo economico sono: La recessione, la ripresa, l'espansione e la crisi 364. L'Ecogruppo è: un Consiglio informale 365. L'economia classica prevede: Il laisser faire e la mano invisibile. 366. L'economia è descrittiva se: Mostra la dinamica e l'evoluzione della manifestazione di un determinato fenomeno economico 367. L'economia keynesiana è il prodotto: della crisi di Wall Street. 368. L'economia politica classica è il prodotto: della rivoluzione industriale. 369. L'economista Walras poneva come condizioni del suo modello: che ogni soggetto cerchi di massimizzare la propria utilità - che ogni impresa cerchi di massimizzare il proprio profitto che in ogni mercato la domanda e l'offerta di un bene siano uguali. 370. L'effetto di crowding out si manifesta quando: A seguito di una politica fiscale espansiva aumenta il tasso di interesse. Tale aumento fa ridurre la spesa privata e gli investimenti 371. L'effetto moltiplicativo della spesa e': Maggiore dell'effetto demoltiplicativo del prelievo 372. L'eguaglianza fra domanda ed offerta, stabilisce: il prezzo. 373. L'entità dello spiazzamento è elevata in caso di: Politica fiscale poco efficace 374. L'equazione di Fisher cosa mostra: Che il tasso di interesse nominale può variare per due ragioni: perché varia il tasso di interesse reale (r) o perché varia il tasso di inflazione (?) 375. L'equazione di Fisher cosa mostra: Una sufficiente flessibilità del salario e una sufficiente mobilità del fattore lavoro 376. L'equilibrio macroeconomico si realizza quando: La domanda (AD) e' l'offerta aggregata (AS) si eguagliano in corrispondenza di un unico livello dei prezzi 377. L'equilibrio sul mercato dei vari fattori cosa stabilisce: La distribuzione funzionale del reddito. 378. L'equilibrio tra domanda e investimento si ha quando: domanda globale e produzione globale sono uguali 379. L'imprenditore per poter disporre dei fattori produttivi deve portare: Costi. 380. L'impresa per poter determinare l'output di equilibrio può utilizzare un altro modo oltre a quello totale, quale: si basa sulle grandezze marginali. 381. L'introduzione del settore pubblico implica l’equazione del reddito nazionale: Y = C + I + G. 382. Lo spiazzamento finanziario totale è caratterizzato da: LM verticale 383. Lo Stato ha a disposizione due strade per modificare il reddito nazionale e l’occupazione. Quali? Può variare la spesa pubblica, i tributi e i sussidi 384. Lo Stato si comporta come un qualsiasi soggetto economico ed ottiene fondi tramite attività come la vendita o l'affitto di beni patrimoniali, la richiesta di denaro in prestito e chiamata: debito pubblico. 385. Lo Stato svolge la sua funzione produttiva quando: La spesa pubblica è finalizzata a interventi strutturali allo scopo di aumentare la capacità produttiva del paese e con essa l’occupazione 386. Lo Stato, in economia, agisce almeno in quattro modi diversi, quali: Mette a disposizione beni e servizi - Impone tributi a tutti i cittadini ed è l'unico soggetto economico ad avere il potere legale di farlo - Detta regole di condotta ai soggetti economici - Effettua manovre di politica economica. 387. Lo statuto della SEBC delinea svariati fondamentali ambiti in cui si esplica l'indipendenza dell'organismo? Istituzionale, personale, funzionale,finanziaria e contabile 388. Lo Statuto del SEBC delinea gli ambiti fondamentali in cui si esplica l’indipendenza dell’organismi, quanti sono: 4 389. L'offerta complessiva di un dato bene è dato: dalla somma delle quantità offerte dalle singole imprese per ogni dato livello di prezzo. 390. L'offerta di lavoro è fatta: Dalle persone in cerca di occupazione. 391. L'offerta può essere rappresentata: da una funzione crescente. 392. L'ultimo fattore essenziale per ogni processo di crescita è: progresso tecnico 393. Marx teorizza: Le contraddizioni del capitalismo. 394. Modificando solo i fattori variabili ma non quelli fissi. Nel lungo periodo le imprese possono modificare tutti i loro fattori produttivi. 395. Nei rendimenti di scala costanti l’output come varia: l'output varia nella stessa proporzione degli input. 396. Nei rendimenti di scala decrescenti si verifica: l'output varia in misura meno che proporzionale. 397. Nel caso di economia chiusa la domanda aggregata è composta da quali componenti? Consumi, Investimenti e Spesa pubblica 398. Nel caso in cui il Governo finanzi la spesa in pareggio, significa che: Ha aumentato il prelievo. 399. Nel caso in cui il Governo finanzia la spesa in deficit, significa che: Ha che lo scambio di valute nazionali comporta e dalla riduzione dell’incertezza sul valore futuro del tasso di cambio 421. Nella curva di offerta del lavoro, se il salario aumenta, le ore dedicate al lavoro: Aumentano 422. Nella curva di offerta del lavoro, se il salario aumenta, le ore dedicate al tempo libero: Diminuiscono 423. Nella formula di Fisher, la teoria quantitativa della moneta di fonda su quale espressione? MV = PQ 424. Nella letteratura economica la base monetaria viene anche definita? Moneta ad alto potenziale 425. Nella Politica Monetaria Secondo la definizione di Hansen, la politica fiscale comprende? Ogni transazione governativa in tema di tasse, imposte, spesa pubblica che influenzi l’ammontare del debito pubblico ma non la sua composizione 426. Nell'analisi neoclassica l'equilibrio economico da cosa è assicurato: dall’uguaglianza fra gli investimenti I e i risparmi S, poiché entrambi dipendono dal saggio di interesse 427. Nello schema Keynesiano, gli investimenti dipendono? Dal saggio di interesse mentre il risparmio è funzione del reddito. 428. Nell'oligopolio di Bertrand fissa per ciascuna impresa: Fissa il prezzo a cui vendere il prodotto, assumendo che l'altra non modifichi il suo prezzo. 429. Normalmente si individuano tre categorie di fattori: Capitale, bene prodotto da imprese - Terra e risorse naturali, risorsa primaria - Lavoro, risorsa primaria. 430. Oltre all'esportazione e all'importazione di beni e servizi, tra paesi si creano anche? Movimenti di capitali 431. Per disoccupazione frizionale si intende? Una condizione momentanea di disoccupazione che si crea a seguito dello squilibrio tra flussi di entrata e flussi di uscita dal mercato del lavoro. 432. Per distribuzione personale del reddito cosa intendiamo: il reddito che si suddivide fra vari individui. 433. Per distribuzione personale del reddito intendiamo: sì. 434. Per i Keynesiani, un aumento dell’offerta di moneta provocherà? Un aumento della domanda di titoli e, di conseguenza, della loro quotazione 435. Per Keynes i motivi che spingono i soggetti economici a domandare moneta posso essere distinti in quali motivi? Motivo della transazione, motivo precauzionale e motivo speculativo 436. Per Keynes il ristagno è imputabile: Ad una cronica insufficienza della domanda. 437. Per poter risolvere il problema di scelta del consumatore, la teoria neoclassica, ha sviluppato due diversi approcci, ovvero: L'utilità cardinale l'utilità ordinale. 438. Per quale motivo le curve di indifferenza possono assumere una forma diversa da quella convessa: per la relazione che lega tra loro due beni. 439. Per valutare, infatti, di quanto cresce il reddito nazionale in seguito ad un aumento della domanda autonoma, è necessario? Moltiplicare l’incremento della domanda per un determinato valore detto moltiplicatore 440. Perchè è definita marginale: È definita marginale perchè è riferita a variazioni molto piccole. 441. Prodotto o reddito raggiunge il suo livello di equilibrio quando è uguale alla domanda aggregata desiderata, cioè: Quando gli investimenti non desiderati sono pari a zero 442. Qual è il compito del SEBC: definire e attuare la politica monetaria dell’Unione, svolgere le operazioni sui cambi, detenere e gestire le riserve in valuta estera degli Stati membri, promuovere il regolare funzionamento dei sistemi di pagamento e contribuisce con le autorità nazionali alla vigilanza degli enti creditizi e alla stabilità del sistema finanziario 443. Qual è il fine dell’uomo economico: è quello di destinare le risorse scarse e limitate di cui dispone tra impieghi alternativi allo scopo di soddisfare i suoi bisogni realizzando il massimo livello di benessere possibile. 444. Qual è il punto centrale della teoria dei vantaggi: Che ogni paese può trarre vantaggio dal commercio internazionale 445. Qual è lo strumento, nell’analisi della domanda, che serve per valutare in termini più precisi quanto varia la quantità domandata di un dato bene? Coefficiente di elasticità 446. Qual è l'obiettivo principale del SEBC: è il mantenimento della stabilità dei prezzi 447. Quale è il motivo speculativo che spinge i soggetti economici a chiedere moneta: Riguarda la speculazione finanziaria ed è legato all’opportunità di avere delle somme a disposizione per potere effettuare investimenti finanziari qualora lo si reputi conveniente 448. Quale è la base teorica della famosa dicotomia neoclassica tra settore monetario e settore reale dell'economia: Che il livello dell’attività economica è determinata solo dai fattori reali del sistema, ovvero investimenti, risparmi e consumi, mentre la quantità di moneta influenza unicamente il livello generale dei prezzi 449. Quale è la conseguenza della politica di stabilizzazione: che l’offerta di moneta diventa endogena, perché, se si vuol evitare ogni aumento del tasso di interesse, l’offerta di moneta deve variare nello stesso ammontare in cui varia la domanda di moneta 450. Quale è l'espressione che rappresenta la teoria quantitativa: M · V = P · Q 451. Quale è l'idea centrale della macroeconomia keynesiana: che la domanda determina la produzione effettiva e quindi il livello di occupazione 452. Quale era lo scopo del nuovo accordo di cambio del 1997: evitare che le monete non partecipanti all’euro potessero deprezzarsi svantaggiando indirettamente le altre economie 453. Quale principio della domanda effettiva di Keynes: Se AS > AD allora AS decresce fino a quando AS=AD (la disoccupazione aumenta); Se AS< AD allora AS aumenta fino a quando AS=AD (la disoccupazione diminuisce) 454. Quale relazione esiste tra l’offerta di lavoro e il salario: diretta. 455. Quale relazione esiste tra la quantità domandata ed il prezzo? inversa 456. Quali sono i controlli del credito adottati in Italia: il massimale sui prestiti bancari e il vincolo di portafoglio 457. Quali sono i fattori da cui dipende il tasso di attività: demografica, sociale, culturale 458. Quali sono i fattori produttivi utilizzati per la produzione di un'impresa : Risorse primarie, materie prime e il lavoro; beni capitali, impianti, macchinari, stabilimenti. 459. Quali sono i principali obiettivi della politica monetaria: l’equilibrio nel mercato monetario 460. Quali sono i settori che concorrono a creare la base monetaria oltre la Banca Centrale: Altre banche, tesoro, estero e altri settori 461. Quali sono le componenti della bilancia dei pagamenti sono: Conto corrente; conto capitale; conto finanziario; errori ed omissioni 462. Quali strumenti usano gli economisti per formulare giudizi sul benessere collettivo di una popolazione: La diseguaglianza della distribuzione - il grado di povertà. 463. Qualunque spesa non dipendente dal reddito viene detta: autonoma 464. Quando il prezzo di una moneta aumenta rispetto ad un'altra si parla di? Apprezzamento della prima moneta rispetto alla seconda 465. Quando la bilancia commerciale è in disavanzo: Se le esportazioni sono inferiori rispetto alle importazioni 466. Quando la domanda di lavoro eccede l'offerta il salario nominale è: Più elevato 467. Quando lo Stato interviene con l’obiettivo di aumentare il livello del reddito attua un’azione di politica fiscale, utilizzando gli strumenti: La spesa pubblica, i trasferimenti, il sistema fiscale 468. Quando R (tasso di cambio reale) >1, abbiamo: Aumento delle importazioni e diminuzione delle esportazioni 469. Quando si esaminano le variazioni delle grandezze economiche nel corso del tempo, si cerca: Si cerca di isolare l'effetto dovuto alla variazione dei prezzi considerando, quindi, le grandezze reali anzichè quelle monetarie. 501. Se l'inflazione è dovuta al rialzo dei costi, bisognerà? Agire sui costi stessi cercando di frenare la crescita dei salari e dei profitti 502. Se l'inflazione è la conseguenza di un eccesso di moneta è necessario ? Ridurre la moneta in circolazione e attuare politiche monetarie restrittive 503. Se lo scopo della Banca Centrale è quello di ridurre il reddito, si deve attuare: Una politica restrittiva 504. Se l'offerta è anelastica rispetto al prezzo, la curva di offerta: verticale 505. Se per un qualsiasi motivo i mercati non sono concorrenziali e quindi i prezzi non possono eseguire il loro compito di diffusori delle informazioni, indicare come risulta il raggiungimento dell’ottimo paretiano: Non più garantito. 506. Se SA > Y, le imprese: Per far fronte all'eccesso di domanda, nell'immediato utilizzeranno le scorte e successivamente aumenteranno la produzione e l'occupazione 507. Se si modificano i prezzi, la IS: non subisce variazioni 508. Se si riduce il coefficiente di riserva obbligatoria, la LM: si traspone a destra 509. Se supponiamo che Q e V siano costanti nel breve periodo, quale formula possiamo perfezionare? P=V/Q*M 510. Se Y > SA, le imprese: Avranno un accumulo indesiderato di scorte e saranno costrette a ridurre la produzione (e di conseguenza l'occupazione) fino a portarla verso il punto di equilibrio Y* 511. Secondo i neoclassici, la domanda di moneta dipende: Unicamente dal reddito 512. Secondo il Modello Barro-Gordon il tasso di inflazione deve essere : Non superiore dell’1,5% a quello medio 513. Secondo il teorema di Haavelmo, la variazione complessiva del reddito è pari a: ?Y = (1 – c)/ (1-c) x ?G 514. Secondo il trattato di Maastricht, qual è l'obiettivo principale del SEBC: il mantenimento della stabilità dei prezzi 515. Secondo Keynes i prezzi sono: Vischiosi 516. Secondo Keynes il consumo come era: crescente al crescere del reddito, ma con propensione marginale al consumo decrescente 517. Secondo Keynes il mercato reale e il mercato monetario sono: Interdipendenti 518. Secondo Keynes il tasso di interesse è una variabile: Monetaria 519. Secondo Keynes il tasso di interesse ha un'importante rilevanza: Nella determinazione della domanda speculativa 520. Secondo Keynes la disoccupazione è un fenomeno: Involontario 521. Secondo Keynes per quale motivo gli individui detengono moneta: per fini transattivi, precauzionali e speculativi 522. Secondo la teoria di Keynes la disoccupazione, è dovuta? Al fatto che, nel breve periodo, il prodotto nazionale effettivo è al di sotto del suo livello potenziale, soprattutto nelle fasi di recessione 523. Secondo la teoria keynesiana come è la curva di offerta nel breve periodo: È relativamente piatta nel breve periodo se non addirittura orizzontale 524. Secondo la visione liberale dello Stato, quest'ultimo deve limitarsi a svolgere alcune funzioni essenziali, indicare quali: servizi di polizia, difesa nazionale, amministrazione della giustizia e lasciare il resto all'iniziativa privata . 525. Secondo le teorie monetarie le cause dei cicli economici vanno ricercate : principalmente nella cattiva gestione della politica monetaria 526. Secondo le teorie monetarie le cause dei cicli economici? Vanno ricercate principalmente nella cattiva gestione della politica monetaria 527. Secondo le teorie monetarie le politiche economici? Vanno ricercate principalmente nella cattiva gestione della politica monetaria 528. Secondo Pareto l'utilità non è una proprietà fisica dei beni ma: è una grandezza soggettiva e psicologica. 529. Secondo Say la disoccupazione è un fenomeno: Volontario 550. Una politica monetaria espansiva equivale a: svalutare il tasso di cambio e permette di aumentare le esportazioni e quindi la produzione di equilibri 551. Una politica monetaria si rivela poco efficace quando: La variazione del tasso di interesse generata dall'aumento dell'offerta di moneta, sarà piccola e gli investimenti poco reattivi a tale variazione 552. Uno dei modi per costruire la curva LM è partire da un iniziale equilibrio tra domanda e offerta di moneta. In questo caso, se il reddito aumenta si verifica: Un aumento della domanda di moneta e del tasso di interesse 553. Vi è un altro modo di descrivere l’equilibrio macroeconomico. Qual’è? Quello che utilizza la relazione fra risparmio ed investimento 554. Vi sono casi che rappresentano quelli che si chiamano fallimenti del mercato, in queste circostanze lo Stato: interviene per porvi rimedio. 555. Vi sono dei settori, definiti come canali di creazione della base monetaria. Quali sono? Le altre banche; il Tesoro; l’estero; altri settori; 556. Y ha natura duale perchè indica: la produzione e il reddito I beni complementari sono caratterizzati da una correlazione positiva tra i beni. Quando aumenta il consumo di un bene, indirettamente aumenta anche quello di un altro bene. Esempio. L'esempio tipico dei beni complementari è il consumo di caffè e di zucchero. Questi due beni sono considerati beni complementari in quanto, normalmente, sono utilizzati insieme. Nei beni succedanei la relazione tra i beni è inversa. Quando aumenta l'uso di un bene, si riduce l'utilizzo dell'altro. Sono beni perfetti sostituti. Esempio. Un esempio tipico di beni succedanei sono il caffè e il Te. Queste due bevande sono beni succedanei. L'aumento del consumo di caffè corrisponde quasi sempre ad una riduzione del consumo di Te. E viceversa In economia, un bene pubblico è un bene che è difficile, o impossibile, produrre per trarne un profitto privato. Per definizione, un bene pubblico è caratterizzato da: Assenza di rivalità nel consumo - il consumo di un bene pubblico da parte di un individuo non implica l'impossibilità per un altro individuo di consumarlo, allo stesso tempo (si pensi ad esempio a forme d'arte come la musica, o la pittura); Non escludibilità nel consumo - una volta che il bene pubblico è prodotto, è difficile o impossibile impedirne la fruizione ai soggetti che non hanno pagato per averlo (si pensi ad esempio all'illuminazione stradale). Beni pubblici puri possiedono in senso assoluto tali proprietà. D'altra parte, poiché i beni pubblici puri sono rari (sebbene includano importanti casi quali il sistema dei diritti di proprietà o la difesa nazionale), nel gergo degli economisti il termine bene pubblico è in genere riferito a beni pubblici impuri, o pubblici soltanto con riferimento a un particolare sottoinsieme di consumatori. È importante al riguardo osservare che un bene pubblico può essere fruito da parte dell'intera società, laddove un bene che è utilizzato soltanto da un suo sottoinsieme dovrebbe essere considerato un bene collettivo. scuole. In relazione alla loro funzione: ali quelli che soddisfano direttamente i bisogni dei consumatori. Ad es. generi alimentari, libri, abbigliamento ecc … . produrre altri beni. Ad es. materie prima o energia A seconda del modo in cui soddisfano i bisogni: bisogno nel momento in cui vengono impiegati. Ad es. gli alimenti. In relazione al rapporto che lega i beni tra loro: I beni complementari sono qui beni che si consumano congiuntamente. Ad es. automobile e benzina, caffè e zucchero I beni succedanei o sostituti sono beni che possono essere sostituiti l’uno all’altro per soddisfare un determinato bisogno. Es. burro e margarina Per i soggetti che ne fanno uso: l’abitazione. es. l’alimentazione, In base alla loro natura i beni si distinguono in : tretto sono beni materiali, tangibili, che possiamo vedere e toccare. regolata dalla Banca Centrale, che svolge la funzione di istituto di emissione, alla quale compete la responsabilità della stabilità monetaria e l'attuazione della politica monetaria. Poiché l'offerta di moneta è regolata dalle decisioni della Banca Centrale, essa viene considerata come una quantità data. La domanda di moneta dipende sia dal reddito, sia dal tasso corrente d'interesse ne deriva che l'equilibrio del mercato monetario viene raggiunto quando il reddito nazionale e il tasso dell'interesse assumono un livello tale da rendere la domanda di moneta uguale all'offerta. Il monetarismo Secondo Friedman risulta che la velocità di circolazione della moneta non è stabile nel tempo, ma varia nel breve periodo in relazione al tasso d'interesse e all'andamento dell'attività economica: nel senso che la velocità aumenta nelle fasi di espansione dell'economia e di inflazione, mentre diminuisce nelle fasi di depressione. Poiché l'offerta di moneta è fissata in modo autonomo dalle decisioni delle autorità monetarie, secondo la teoria monetarista un aumento dell'offerta di moneta provoca un aumento della domanda di beni. Di conseguenza l'aumento dell'offerta di moneta e della domanda di beni si traduce in un aumento dei prezzi. La regola monetarista formulata da Friedman per la politica monetaria, è che le autorità monetarie devono annunciare e realizzare un tasso di crescita della moneta adeguando alla crescita preventivata dal reddito nazionale in termini reali. 02 La nascita dell’economia App_02_01 Il sistema economico può essere definito come -l’insieme delle relazioni che intercorrono fra agenti economici App_02_02 In base agli assetti istituzionali si distinguono economie -di mercato; pianificate; miste App_02_03 Si parla di economia di mercato quando -i prezzi sono determinati dalle scelte delle imprese, ovvero dalla loro offerta e dalle scelte dei consumatori cioè dalla loro domanda complessiva App_02_04 Si parla di economia pianificate quando -è lo Stato che si fa carico di prendere tutte le decisioni relative a cosa, quanto e come produrre. App_02_05 Nelle economie pianificate la proprietà dei mezzi di produzione -è statale e non esistono imprese private, lo Stato rappresenta, quindi, il principale datore di lavoro App_02_06 Si parla di economia mista poiché -accanto all’iniziativa privata è presente lo Stato, il quale svolge un insieme di funzioni economiche App_02_07 Le relazioni economiche coinvolgono agenti economici diversi -Singoli individui; Imprese; Organizzazioni; Istituzioni App_02_08 Le relazioni economiche possono riguardare -lo scambio di beni tra le imprese e i consumatori; tra imprese che assumono lavoratori e individui che offrono il loro lavoro; tra contribuenti che pagano le imposte e lo Stato che offre in cambio un servizio; relazioni che coinvolgono interi Paesi od organizzazioni internazionali App_02_09 Gli agenti economici sono -famiglie; imprese; lo Stato; banche e il sistema finanziario; resto del mondo App_02_10 La teorica economica, al fine di semplificare l’analisi del comportamento delle famiglie, parte da due ipotesi -Ciascuna famiglia mira a soddisfare al meglio i propri bisogni; si usa come riferimento una ipotetica famiglia “ideale”, rappresentativa di tutte le famiglie App_02_11 Le imprese decidono -cosa e quanto produrre in base alle loro prospettive di vendita, e come produrre (quale tecnologia usare) App_02_20 Quando i fattori che influenzano una certa grandezza possono essere più di uno, è opportuno limitarsi a studiare la relazione tra due sole grandezze -Questa situazione viene definita, dagli economisti , ceteris paribus “a parità delle altre condizioni” App_02_21 Le analisi economiche possono essere effettuate attraverso un modello di -analisi positiva e analisi normativa App_02_21 Altre distinzioni delle analisi economiche possono essere -analisi teorica e analisi empirica; analisi statica o analisi dinamica App_02_21 L’analisi statica -mette in relazione ad un dato istante le grandezze economiche App_02_22 L’analisi dinamica studia -come un certo fenomeno si evolve nel tempo App_02_23 Qualunque grandezza che può essere misurata e che varia nel tempo rappresenta -una variabile App_02_24 Le variabili si possono distinguere in -endogene e esogene; discrete e continue; variabili di stock; variabili di flusso; grandezze monetarie e grandezze reali App_02_25 Le variabili endogene dipendono -da altre grandezze, e rappresenta l’incognita del modello App_02_26 Le variabili esogene sono -autonome e costituisce la variabile esplicativa del modello stesso App_02_27 Le variabili discrete possono assumere -solo valori finiti o interi App_02_28 Le variabili continue assumono -valori infiniti App_02_29 Le variabili di stock sono -grandezze economiche che sono riferite ad un preciso istante temporale App_02_30 Le variabili di flusso si riferiscono -a quelle variabili che hanno una dimensione quantità/tempo o valore/tempo App_02_31 Quando si esaminano le variazioni delle grandezze economiche nel corso del tempo -si cerca di isolare l’effetto dovuto alla variazione dei prezzi App_02_32 La rappresentazione grafica da una immagine immediata della relazione tra due grandezze. I grafici in economia possono -mettere a confronto dei dati; evidenziare come una certa grandezza sia variata nel corso degli anni; rappresentare le relazione che esiste tra due grandezze o variabili economiche App_02_33 Un grafico esprime -una relazione tra due o più variabili, e può trattarsi di una relazione empirica o teorica App_02_34 In economia -si considerano solo grandezze positive e si considera soltanto il primo quadrante del sistema degli assi cartesiani. La variabile indipendente è riportata sull’asse delle ascisse App_02_35 Tra due fenomeni esiste un legame funzionale -se ad ogni valore assunto dal fenomeno X corrisponde un unico valore di Y, Y= f(X). La costante viene chiamata intercetta o termine noto della funzione (individua il punto in cui la retta interseca l’asse delle ordinate); il coefficiente angolare esprime la pendenza della retta App_02_35 La microeconomia studia -Che cosa, come e quanto consumano le famiglie; Che cosa, come e quanto producono le imprese; Qual è il risultato complessivo di individuali; Come si formano i prezzi dei beni sui mercati App_02_36 Dal comportamento del singolo consumatore si cercherà di capire -come si formano le scelte del consumo, come si determina la curva di domanda individuale e come reagisce il consumatore quando cambiano i prezzi, il suo reddito o un’altra variabile App_02_37 Dal comportamento delle imprese si cercherà di capire -come e cosa sceglie di produrre; quanto produce; come si determina la curva di offerta dei beni da parte di ogni singola impresa; come modifica il proprio comportamento quando cambiano le circostanze App_03_06 Secondo la teoria del valore-lavoro -il diverso valore dei beni è la conseguenza del diverso contenuto di lavoro che i beni stessi incorporano App_03_07 David Ricardo formula la teoria della produzione e della distribuzione dell’aumento di ricchezza tra tre classi -il salario ai lavoratori; la rendita ai proprietari fondiari; i profitti ai capitalisti App_03_08 Il Salario, dei lavoratori -tende a fissarsi nel lungo periodo al livello di sussistenza; la rendita è quella parte di reddito, sovrappiù, che va ai possessori dei terreni App_03_09 La Rendita è -quella parte di reddito, sovrappiù, che va ai possessori dei terreni App_03_10 I profitti ottenuti dai capitalisti -rappresentano ciò che resta del sovrappiù al netto delle rendite App_03_11 Karl Marx -condivise alcuni punti espresso da Ricardo; riconobbe i meriti dello sviluppo industriale in termini di maggiore produttività e di progresso; interpretò il capitalismo e il conflitto di classe tra capitalisti e proletari come una fase transitoria dello sviluppo; rielabora e approfondisce la teoria del valore-lavoro App_03_12 Karl Marx considera che il capitalismo -impiega i lavoratori per una intera giornata e per un numero di ore superiori a quelle corrispondenti al salario di sussistenza; ritiene che si genera un plusvalore di cui se ne appropria il capitalista; la sottrazione di plusvalore la considera sfruttamento App_03_13 Gli autori dell’economia neoclassica (o marginalista) ricorrono -a strumenti matematici per l’analisi dei problemi economici. Essi si concentrano sull’unità marginale (ovvero il costo necessario per ottenere un’ulteriore unità di bene).La teoria neoclassica si sviluppa come una scienza esatta, indipendente dal contesto storico e istituzionale App_03_14 Le principali caratteristiche dell’economia neoclassica o marginalista -validità assoluta delle leggi economiche; analisi sulle scelte del singolo individuo; abbandono della teoria classica del valore-lavoro; totale fiducia nella capacità dei mercati concorrenziali di raggruppare l’equilibrio App_03_15 L’attenzione rivolta ai comportamenti individuali dei soggetti economici è -chiamato individualismo metodologico; si basa su analisi e modelli di equilibrio parziale App_03_16 Il problema principale per i neoclassici è -come conciliare i bisogni illimitati degli individui con le risorse limitate che sono disponibili all’interno di una società. App_03_17 I neoclassici considerano la forma di mercato ideale quella -che opera in condizione di concorrenza perfetta. La visione ottimista venne smentita dalla Grande Depressione (24 ottobre 1929) App_03_18 Le ragioni della grave Depressione vennero spigate da Keynes attribuendo -maggior peso alla domanda aggregata, in particolar modo alle sue componenti: consumi, investimenti e spesa pubblica App_03_19 I consumi dipendono -dal reddito delle famiglie (i salari non possono scendere oltre un certo livello) App_03_20 Il livello di investimento dipende -dalle previsioni che le imprese hanno rispetto all’attività economica futura 04 Bisogni del consumatore App_04_01 Le scelte del consumatore sono condizionate da -dalla somma di denaro di cui dispongono; dal prezzo del bene che intendono acquistare; dai gusti e dalle preferenze; dalla capacità del bene di soddisfare uno specifico bisogno; dal fatto che esistono altri beni simili in commercio App_04_02 Il fine dell’uomo economico è -quello di destinare le risorse scarse e limitate di cui dispone allo scopo di soddisfare i suoi bisogni App_04_03 Il bisogno è una esigenza o un desiderio che l’individuo cerca di soddisfare. Essi possono essere -assoluti o primari; relativi o secondari; illimitati App_04_04 I bisogni sono considerati illimitati, poiché -nel momento in cui ne vengono soddisfatti alcuni, ne escono di nuovi App_04_05 I beni si distinguono in -in senso stretto e in servizi; beni di consumo o beni intermedi; beni durevoli e beni succedanei; beni individuali e beni collettivi App_04_06 La teoria neoclassica individua tre caratteristiche che possono descrivere l’uomo economico -Razionale; Individualista; Benesserista App_04_07 L’uomo economico è Razionale poiché -è sempre in grado di valutare ogni azione in relazione ai benefici e ai costi che essa comporta App_04_08 L’uomo economico è Individualista poiché -le decisioni che prende sono valutate in relazione agli effetti che esse producono soltanto su se stesse App_04_09 L’uomo economico è Benesserista perché -il suo unico scopo è quello di incrementare il proprio benessere personale App_04_10 Il consumo dei beni dà agli individui una sensazione di soddisfazione che in economia prende il nome di -utilità App_04_11 L’utilità che si ricava dal consumo di un determinato bene -non è sempre uguale e costante qualunque sia la quantità di bene di cui disponiamo e facciamo uso App_04_12 L’utilità Totale è -il piacere che l’individuo ricava dal consumo di un determinato bene. Essa è crescente App_04_13 L’utilità Marginale è -il piacere che l’individuo ricava dall’ultima dose di un bene. Essa è decrescente App_04_14 Quando l’utilità totale è massima, -l’utilità marginale è uguale a zero App_04_15 Quando l’utilità totale diminuisce, -l’individuo è sazio, quella marginale è negativa, l’ulteriore consumo di cibo provoca disutilità App_04_16 La teoria neoclassica ha sviluppato due diversi approcci, -l’utilità cardinale e l’utilità ordinale. L'utilità cardinale si riferisce ad una utilità misurabile e aggregabile, mentre l'utilità ordinale si riferisce all'ordine delle preferenze App_04_17 Per gli economisti, l’utilità marginale e l’utilità totale -sono grandezze misurabili con numeri ordinali, quindi è possibile valutare quanta soddisfazione deriva dal consumo di un determinato bene, associando ad essa un numero App_04_18 Pareto e Edgeworth hanno dato vita ad un nuovo approccio -basato sulla nozione di utilità ordinale App_04_19 Secondo Pareto l’utilità -non è una proprietà fisica ma è una grandezza soggettiva, quindi non è possibile misurarla App_04_20 Gli economisti assumono che gli ordinamenti di preferenza dei consumatori razionali godono di alcune proprietà -sono completi; sono transativi; di no sazietà App_04_21 Gli ordinamenti di preferenza sono completi - il consumatore di fronte a tanti possibili panieri è sempre in grado di confrontarli a due due e di esprimere un giudizio App_04_22 Gli ordinamenti di preferenza sono transitivi: - questa proprietà si applica nel caso di una relazione di indifferenza al fine di evitare che vi possano essere delle scelte contraddittorie da parte del consumatore. Quindi dire 05 L’equilibrio del consumatore App_05_01 Le curve di indifferenza sono decrescenti perché -la diminuzione della quantità disponibile di un bene va compensata con un aumento di un altro bene App_05_02 Gli economisti ricorrono al concetto di saggio marginale di sostituzione per poter -spiegare in modo più preciso la relazione di scambio di un bene con un altro App_05_03 Il saggio marginale di sostituzione è -il rapporto tra la quantità di un bene a cui il consumatore è disposto a rinunciare dell’altro bene che riceve in cambio (esempio cibo C, abbigliamento A SMS = - Delta C/ Delta A) App_05_04 Tanto più è piccola la quantità di un bene -tanto più lo si considera prezioso o più svantaggioso rinunciare a tale bene App_05_05 Il saggio marginale di sostituzione -spostandoci in basso lunga la curva di indifferenza è via via decrescente (vedi fig. 9) App_05_06 Il saggio marginale di sostituzione è -una misura dell’inclinazione della curva di indifferenza App_05_07 Il saggio marginale di sostituzione è -decrescente (ordinamenti di preferenza) perché il consumatore preferisce la varietà App_05_08 Le curve di indifferenza sono convesse verso l’origine degli assi quanto -più ci spostiamo verso il basso e a destra della curva di indifferenza App_05_09 Le curve di indifferenza possono assumere una forma diversa da quella convessa -per la relazione che lega tra loro due beni App_05_10 Nel caso in cui due beni sono perfettamente sostituti l’uno dall’altro -il saggio marginale di sostituzione è sempre uguale a 1 in qualsiasi punto App_05_11 Quando due beni sono perfettamente sostituiti l’uno dall’altro (burro e margarina) la mappa di indifferenza è -formata da una serie di rette parallele tra loro, e il saggio marginale di sostituzione è costante lungo la stessa curva di indifferenza (vedi fig. 10) App_05_19 In figura 13 nel punto E la soddisfazione è -massima ed il SMS (Saggio Marginale di Sostituzione) è uguale al rapporto tra il prezzo del cibo e il prezzo dell’abbigliamento; se è maggiore o minore la soddisfazione non è massima App_05_20 In figura 14, nel caso in cui il reddito a disposizione del consumatore diminuisce mentre il prezzo dei due beni non variano, -comporta uno spostamento del vincolo di bilancio verso il basso App_05_21 A prezzi invariati, nel caso in cui il reddito aumenta o diminuisce -la pendenza del vincolo di bilancio espressa dal rapporto pB/pA non cambia App_05_22 La figura 15, mostra il caso di variazioni, in aumento o in diminuzione, del reddito -una riduzione di reddito determina un abbassamento parallelo del vincolo di bilancio quindi un nuovo punto di equilibrio; un aumento del reddito sposta il vincolo di bilancio parallelamente verso l’esterno e la scelta ottimale per il consumatore si trova su una curva di indifferenza di ordine più elevato App_05_22 La curva reddito-consumo descrive -come cambiano le combinazioni di acquisto dei due beni A e B al variare del reddito dell’individuo, date le sue preferenze e dati i prezzi dei beni App_05_23 La figura 16 rappresenta la curva di Engel. Essa esprime -come cambia la domanda di un dato bene da parte del consumatore al variare del reddito App_05_24 La forma e l’inclinazione della curva di Engel varia, poiché -dipende dal tipo di beni che si considera. Al crescere del reddito i consumatori non aumentano proporzionalmente la spesa in beni di prima necessità, ma spostano le loro scelte di consumo verso beni superiori o di lusso App_05_25 I grafici di figura 17, mostrano la forma assunta dalle curve di Engel, nel caso di beni -di prima necessità; inferiori; di lusso App_05_26 Consideriamo che il reddito e le preferenze non variano, ma cambia il prezzo di uno dei due beni. Il prezzo del bene B raddoppi, mentre il prezzo del bene A non cambia, e il reddito non varia -In questa situazione il valore dell’intercetta sull’asse verticale resta immutata, poiché il reddito e il prezzo del bene A non sono variati, mentre l’intercetta con l’asse orizzontale cambia. La figura n. 18 mostra un aumento del prezzo del bene B, determina una rotazione verso l’interno del vincolo di bilancio e l’area dei panieri accessibili si restringe. La variazione di prezzo modifica l’inclinazione della nuova retta di bilancio CN. Questo perché l’inclinazione della retta è misurata dal rapporto PB/PA, quindi se il numeratore aumenta anche il prezzo relativo si modifica e quindi la retta avrà una diversa inclinazione App_05_27 Il grafico di figura n. 19, mostra le modificazioni nell’equilibrio del consumatore -in seguito a variazioni di prezzo del bene B, ma -degli eventuali beni sostituti o complementari App_06_08 Nel caso di beni sostituti, la relazione fra prezzo di un bene e quantità domandata del bene sostituito -è una relazione diretta App_06_09 Nel caso di beni complementari -la domanda di un bene è inversa del prezzo dell’altro bene App_06_10 La funzione di domanda individuale di un bene A per un consumatore generico è -dA = f(pA, pB, ….pN, R, P) App_06_11 La domanda di un dato bene dipende -dal prezzo del bene stesso pA, dal prezzo degli altri beni complementari e sostituti (pB, ….pN), dal reddito del consumatore R e dalle sue preferenze P App_06_12 Quando si parla di variazioni della domanda dovute a fattori come il reddito, le preferenze o il prezzo di altri beni -si considerano gli spostamenti dell’intera curva di domanda, verso destra o verso sinistra App_06_13 La teoria neoclassica -analizza le scelte economiche di un singolo soggetto, del consumatore razionale, ne studia il comportamento, ricerca le regolarità economiche e assume che queste relazioni fondamentali valgano anche per il sistema economico nel suo complesso, individualismo metodologico App_06_14 La curva di domanda di mercato si determina (fig. 22) -sommando le quantità domandate da ciascun singolo consumatore per ogni possibile livello di prezzo . La quantità domandata è QA = qi A + q j A. App_06_15 Lo spostamento della curva di domanda del mercato -può essere determinato dal fattore demografico o, per alcuni beni, anche dalla struttura della popolazione App_06_16 Il coefficiente di elasticità è -lo strumento nell’analisi della domanda per valutare in termini più precisi quanto varia la quantità domandata di un dato bene App_06_17 Il coefficiente di elasticità si può calcolare -facendo riferimento a variazioni di prezzo del bene considerato, del prezzo dei beni complementari e sostituti o del reddito App_06_18 Il coefficiente di elasticità è -il rapporto tra la variazione percentuale della quantità domandata di un bene e la variazione percentuale del fattore che ha determinato questa modificazione nella quantità, prezzi o reddito Ep = variazione % della quantità domandata variazione % del prezzo App_06_19 Gli aumenti di prezzo di alcuni beni fanno diminuire gli acquisti da parte dei consumatori sensibilmente, mentre in altri casi hanno poco effetto -la diversa reattività può essere misurata attraverso l’elasticità della domanda rispetto al prezzo App_06_28 L’elasticità non è sempre uguale sulla curva di domanda, infatti (fig. 24) - scendendo lungo la curva, ogni incremento di quantità rappresenta un aumento percentuale sempre più piccolo e quindi il valore dell’elasticità continua a diminuire App_06_29 La curva di domanda perfettamente rigida si rappresenta (fig. 25) - come una retta parallela all’asse delle ordinate, in questo caso l’elasticità è pari a zero in qualunque punto della curva, perché qualunque sia il prezzo del bene, la quantità domandata non cambia. App_06_30 La curva di domanda perfettamente elastica è rappresentata (fig. 25) - da una retta parallela all’asse delle ascisse , in questo caso il prezzo non cambia mai qualunque sia la quantità domandata e l’elasticità è = ∞ in qualunque punto lungo la curva. . App_06_31 Si può, però, conoscere con maggiore precisione di quanto varia la quantità domandata di un bene al variare del reddito dei consumatori. - attraverso il calcolo dell’elasticità della domanda rispetto al prezzo. App_06_32 L’elasticità della domanda rispetto al reddito, è pari al - rapporto tra la variazione percentuale della quantità domandata del bene e la variazione percentuale del reddito, quindi avremo ER = variazione % della quantità domandata variazione % del reddito App_06_32 Il valore dell’elasticità dipende dalla categoria dei beni considerata. Per alcuni beni superiori o di lusso l’elasticità è - generalmente elevata App_06_33 I beni normali o di prima necessità, come possono essere i consumi alimentari - hanno un’elasticità sempre positiva ma più bassa App_06_34 Nel caso di beni inferiori l’elasticità della domanda al reddito è - negativa poiché al crescere del reddito i consumatori abbandonano i beni inferiori a favore di beni di qualità più elevata App_06_35 L’elasticità della domanda rispetto al reddito - Beni di prima necessità: ER < 1; Beni di lusso: ER > 1; Beni inferiori: ER < 0. App_06_36 Quando si parla di elasticità della domanda al reddito - il riferimento non è a ciò che accade lungo la curva di domanda, ma agli spostamenti dell’intera curva di domanda a seguito di variazioni del reddito o, alla relazione espressa dalle curve di Engel. L’elasticità della domanda rispetto al reddito: App_06_ 37 L’elasticità incrociata permette di misurare - quanto varia la quantità domandata del bene A al variare del prezzo di un altro bene B EAB = variazione % della quantità domandata del bene A variazione % del prezzo del bene B App_06_ 38 Nel caso in cui due beni A e B siano sostituti fra loro - la relazione è diretta, quindi EAB > 0 (esempio: l’aumento del prezzo del burro determina un aumento nel consumo di margarina) App_06_ 39 Nel caso in cui due beni sono complementari - l’aumento del prezzo del bene A determina una riduzione delle quantità domandate del bene B, per cui la relazione è inversa e avremo EAB < 0 App_06_ 39 Nel caso in cui tra i due beni non esiste nessuna relazione - l’elasticità incrociata della domanda è uguale a zero App_06_ 40 L’elasticità permette di fare previsioni - sono quei fattori produttivi che possono essere variati liberamente App_07_11 Si possono distinguere due diversi orizzonti temporali - il breve periodo; il lungo periodo App_07_12 Nel breve periodo le imprese - possono variare la produzione modificando solo o fattori variabili ma non quelli fissi App_07_13 Nel lungo periodo le imprese - possono modificare tutti i loro fattori produttivi App_07_14 La funzione di produzione mette in relazione - la quantità di input impiegati nell’attività produttiva e la massima quantità di un dato bene o servizio che da essi è possibile ottenere, in un dato periodo di tempo. Essa può essere rappresentata Q = f(L,K), dove Q è la quantità di prodotto, L è il lavoro, K è il capitale App_07_13 Nel breve periodo il Lavoro è - il fattore variabile, mentre il capitale è il fattore fisso App_07_14 A seconda del processo produttivo oltre a K e L - si prenderanno in considerazione, se siamo nel lungo periodo i fattori variabili, oppure i fattori fissi, nel caso si è nel breve periodo App_07_13 Nel lungo periodo il Lavoro e il Capitale - saranno entrambi variabili App_07_14 Il prodotto medio (PMe) di un fattore variabile è - il rapporto fra prodotto totale e la quantità impiegata del fattore e ci permette di capire qual è, in media, la produttività di ciascuna delle unità di lavoro impiegate nella produzione Prodotto medio = PMe = quantità totale di prodotto = PT quantità di lavoro utilizzato L App_07_15 Il prodotto marginale (PMg) esprime - come varia il prodotto totale in seguito alla variazione di ogni singola unità impiegata di fattore variabile, Δ indica le variazioni di quantità delle due grandezze Prodotto marginale = PMg = variazione del prodotto totale = ΔPT variazione unitaria del fattore lavoro ΔL App_07_16 Gli economisti, per la regolarità e la frequenza con cui si manifesta l’andamento delle funzioni di prodotto totale - hanno formulato la legge economica, legge dei rendimenti marginali decrescenti App_07_27 I rendimenti di scala dicono cosa succede alla produzione dell’impresa quando - tutti i fattori variano nella stessa proporzione App_07_28 La legge dei rendimenti marginali decrescenti è - riferita ad una situazione in cui varia un solo fattore mentre gli altri rimangono costanti, ed è valida nel breve periodo quando almeno uno dei fattori è fisso App_07_29 I profitti economici di un’impresa sono - la differenza fra ciò che l’impresa ricava dalla vendita dei beni che ha prodotto ed i costi che ha sostenuto per acquistare i fattori produttivi necessari per la produzione. Per rendere massima questa differenza, l’impresa, deve produrre la quantità più elevata possibile di output al costo più basso possibile App_07_30 La combinazione di fattori produttivi che permette di ottenere questo risultato - è la combinazione ottimale o efficiente App_07_31 Il costo totale, CT, che l’impresa deve sostenere dipende - dalla quantità di lavoro e di capitale impiegata nel processo produttivo oltre che dal prezzo di questi fattori, indicati con PL e PK. Il costo totale CT = PL L + PKK App_07_32 La figura 28 indica una linea di isocosto, lungo la quale sono indicate - tutte le possibili combinazioni di fattori produttivi che per l’impresa comportano lo stesso costo App_07_33 A parità di prezzo di fattori produttivi gli isocosti - si collocheranno più lontano o più vicino all’origine degli assi a seconda che il costo totale dei fattori sia rispettivamente maggiore o minore. Saranno sempre parallele fra loro se i prezzi non cambiano App_07_34 In figura 29 il punto E indica - la combinazione ottima di input che permette all’impresa di ottenere il massimo livello di output al costo minimo Rendimenti di Scala Accade la stessa situazione nel caso in cui l’output viene raddoppiato: siamo in presenza di rendimenti costanti se per ottenere un output doppio occorre il doppio anche dei fattori; rendimenti crescenti se l’incremento dei fattori è inferiore rispetto a quello dell’output; rendimenti decrescenti se per raddoppiare l’output è necessario più che raddoppiare i fattori 08 I costi dell’impresa App_08_01 Il costo viene distinto in - Costo contabile e Costo economico App_08_02 Nel costo contabile - entrano tutte, e solo, le spese effettivamente sostenute dall’impresa per l’acquisto dei fattori produttivi App_08_03 Il costo economico comprende - oltre alle spese effettive anche i costi impliciti App_08_ 04 Uno dei principi economici fondamentali è - che le risorse sono scarse, e ogni volta che si decide in quale misura destinare una risorsa, si rinuncia alla possibilità di utilizzarla per scopi alternativi App_08_05 Il costo-opportunità è - esattamente il valore del bene o del servizio a cui si rinuncia ogni volta che si attua una scelta App_08_06 L’insieme di tutti i costi opportunità viene definito - profitto normale App_08_07 Il profitto economico è - la differenza tra i costi totale e ricavi totali App_08_08 L’extra-profitto è ciò che resta - del ricavo totale all’imprenditore dopo che egli ha remunerato tutti i fattori produttivi, incluso il lavoro e il capitale da lui stesso prestato App_08_09 Nel breve periodo i costi dell’impresa possono essere distinti in - Costi fissi totali; Costi variabili totali App_08_10 I costi fissi totali (CFT) sono - i costi complessivi che l’impresa sostiene per i fattori produttivi fissi e sono indipendenti dal livello di produzione dell’impresa App_08_11 I costi variabili totali (CVT) sono quei - costi che l’impresa sostiene per i fattori produttivi variabili e dipendono dalla quantità
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