Scarica EDIFICI NZEB ECOSOSTENIBILITÀ e più Guide, Progetti e Ricerche in PDF di Fisica Sperimentale solo su Docsity! a cura di DANIELE MALERBA LE ENERGIE RINNOVABILI E GLI EDIFICI NZEB CHE COSA SONO GLI EDIFICI NZEB? 1. NZEB= nearly Zero Energy Building 2. un edificio ad elevata efficienza energetica, il cui funzionamento richiede una quantità di energia davvero minima. 3. Il loro funzionamento è quello di fruttare al meglio le risorse naturali come il sole e il vento, infatti questo tipo di costruzioni sono alimentati ad energia rinnovabile e sono dotati di impianti tecnologicamente avanzati. SCOPO: ridurre il fabbisogno energetico dell’edificio. Risparmiare energia, significa anche ridurre le emissioni dovute alla produzione di energia e il consumo di risorse. NZEB: A CHE PUNTO È L’EUROPA? Alcuni Paesi però sono andati oltre e hanno già stabilito alcune misure per una transizione graduale verso i livelli NZEB anche per gli anni successivi: - Infine, un altro esempio è la regione di Bruxelles capitale, in cui i requisiti NZEB sono stati ufficialmente definiti già nel 2011, ma applicati a partire dal 2015. In questo caso, il settore delle costruzioni si è gradualmente adattato alle esigenze e oggi la definizione di NZEB è obbligatoria per tutti i nuovi edifici. - In alcuni paesi, invece, la definizione di NZEB verrà implementata solamente per alcune tipologie di edifici (Regno Unito). - ad esempio, in Danimarca, l’obbligo di una determinata prestazione energetica per edifici di nuova costruzione è diventato più severo dopo il 2015. NZEB: A CHE PUNTO È L’EUROPA? A Londra troviamo il progetto BedZED: ossia un edificio che si trova a Hackbrig (Sutton) e si caratterizza perché è completamente ecosostenibile. Spicca in tutta la sua bellezza la Scuola Internazionale di Copenhagen , nel quartiere Nordhavn in Danimarca, con le sue facciate ricoperte da 12000 pannelli solari color verde mare in grado di produrre 300 Megawattora di elettricità all’anno. piccola compatta e completamente ecosostenibile, in Belgio nella città di Heidelberg, ci sono mille di questi edifici sparsi in ogni angolo della città. NZEB: E L’ITALIA? Il nuovo campus della Bocconi a Milano, tra innovazione e sostenibilità Il progetto è stato inaugurato a fine novembre 2019 ed è un vero e proprio gioiello in termini di edilizia eco sostenibile: si tratta infatti di una struttura con sistemi di ventilazione e sistemi di illuminazione studiati per sfruttare al massimo i raggi solari, inserimento di pannelli fotovoltaici e un sistema di sfruttamento dell’acqua piovana. NZEB: DATI ALLA MANO Per quanto concerne invece gli impianti utilizzati negli edifici nZEB, nelle 3 regioni precedentemente analizzate , vediamo i due grafici di seguito (rispettivamente per gli edifici residenziali e per quelli non residenziali). edifici nZEB NON residenziali nZEB residenziali NZEB: DATI ALLA MANO In Lombardia, nel 2018, il 55% degli impianti di riscaldamento di edifici residenziali è costituito da pompa di calore accoppiata con un impianto fotovoltaico e il 40% da caldaia a condensazione. Nel 2017 la percentuale di pompe di calore installate in edifici nZEB si aggirava intorno al 63% e quella delle caldaie a condensazione al 37%. Per gli nZEB non residenziali la pompa di calore accoppiata all’impianto fotovoltaico è la soluzione impiantistica per la fornitura dei servizi di climatizzazione nella totalità dei casi. Quindi La presenza di solare fotovoltaico è una costante (percentuale superiore al 95%). ANALIZZANDO LE 3 SINGOLE REGIONI VEDIAMO CHE: Anche nelle Marche, negli nZEB, la tecnologia maggiormente usata per il riscaldamento invernale e il raffreddamento estivo è la pompa di calore elettrica abbinata all’impianto fotovoltaico. È inoltre diffusa l’integrazione di solare termico per la produzione di acqua calda sanitaria. In Piemonte si assiste nel 2018 a una riduzione dell’impiego di caldaie a condensazione e a una rinnovata diffusione delle pompe di calore elettriche. Costante nel tempo l’adozione di sistemi di ventilazione meccanica con recupero di calore e di impianto fotovoltaico; in crescita gli impianti di solare termico il cui numero è raddoppiato nel 2018 rispetto al 2017 QUAL È LA DIFFERENZA TRA NZEB E CASE PASSIVE In un edificio si guarda soprattutto al bilancio energetico finale, grazie al sostegno di fonti energetiche rinnovabili. In una Casa Passiva invece si pensa principalmente al comfort ambientale degli inquilini, sia in inverno che in estate, che viene assicurato dall’involucro edilizio. Pertanto questa può considerarsi una delle differenze sostanziali tra un Edificio a Emissioni Quasi Nulle e una Casa Passiva. Ma prendiamo ora in esame quest’ultima tipologia e vediamo cosa s’intende per “casa passiva“. QUINDI Lo scopo primario di entrambe le tipologie è quello di ridurre la quantità di energia derivante da fonti fossili impiegata per il riscaldamento o il raffreddamento. Ma gli Edifici a Emissioni Quasi Nulle riescono quasi ad azzerare la loro richiesta energetica annuale attraverso per lo più l’ottimizzazione degli apporti energetici. Ciò è possibile sfruttando le energie rinnovabili. LE Case Passive d’altro canto tendono al raggiungimento di un bilancio energetico molto basso grazie a elevati spessori di isolamento termico, involucri edilizi ad alta tenuta all’aria e infissi di ultima generazione. In questo caso, quindi, si punta in particolar modo sull’efficienza dal punto di vista della domanda energetica dell’edificio e all’ottenimento di un eccellente comfort ambientale.