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Educazione e esperienza, Slide di Filosofia Teoretica

Slide con le parole chiavi sull'opera di Dewey sul concetto di esperienza e scuola progressiva

Tipologia: Slide

2018/2019

Caricato il 21/05/2019

chiara.balducci
chiara.balducci 🇮🇹

4.7

(3)

10 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Educazione e esperienza e più Slide in PDF di Filosofia Teoretica solo su Docsity! Donatella Cesareni Il controllo sociale • Dopo aver definito le condizioni di un’esperienza di qualità superiore, Dewey esamina alcuni problemi, primo fra tutti quello della libertà individuale e del controllo sociale • In tutte le situazioni umane il cittadino medio è soggetto al controllo sociale, ma nella maggior parte dei casi non lo vede come restrizione della libertà personale • I ragazzi nei loro giochi esercitano e richiedono il controllo sociale. Non si oppongono alle regole, ma alla violazione di esse • Quando partecipano ad una competizione non sentono di dover sottostare alla volontà di qualcuno. Ciò avviene solo se vi è un’ingiustizia, o se qualcuno vuole imporre la sua volontà personale Donatella Cesareni Il controllo sociale • Anche nella famiglia che funziona bene l’ordine non è imposto dall’esterno, non è la volontà del singolo, ma lo spirito che muove l’intero gruppo • Il controllo delle azioni del singolo è fatto dall’intera situazione nella quale gli individui sono parte attiva • In una scuola ben ordinata il controllo dell’individuo è uno degli elementi della situazione stessa, e l’insegnante deve ridurre al minimo le occasioni in cui esercitare un’autorità; inoltre quando lo fa non deve essere in nome di un potere personale ma in nome dell’interesse del gruppo. • Gli studenti sanno infatti ben riconoscere un’azione motivata dal potere personale (sentita come sopruso) da un’azione che è giusta perché suggerita dall’interesse di tutti. • Dewey vuole chiarire cosa si intende parlando di libertà • E’ un errore identificarla con la libertà di movimento, • La libertà è “libertà dell’intelligenza, libertà di osservare e giudicare” • La maggiore libertà fisica è un mezzo e non un fine: la limitazione dell’attività data dalle scuole tradizionali impediva di fatto ai ragazzi di mostrare la propria natura (costretti ad una uniformità innaturale) e impediva agli insegnanti di conoscerli e quindi di adattare a loro i materiali e i metodi. L’immobilità fisica accentua la passività. • La libertà di movimento è importante come mezzo per mantenere la normale salute fisica e mentale (antica Grecia) Donatella Cesareni 5 La natura della libertà • Si deve però coltivare la capacità di inibire in qualche modo il desiderio di movimento come semplice impulso. • Una cosa è l’imposizione dall’alto che costringe a star fermi e seduti, l’altra il sentire la necessità di fermarsi per compiere qualcosa: l’autocontrollo • Non basta togliere il controllo esterno perché si eserciti l’autocontrollo, si può cadere nel capriccio e nella stravaganza, che è il contrario della libertà, perché l’individuo non è libero ma diretto da forze che non riesce a dominare Donatella Cesareni 6 La natura della libertà • Come può l’educatore educare il giovane alla padronanza di sé? Padronanza che genera libertà, perché la dipendenza dai propri impulsi rende l’uomo non libero tanto quanto la dipendenza dalla volontà altrui. • E’ centrale in questo la nozione di proposito “Non c’è nell’educazione progressiva nessun punto più significativo dell’accento posto sull’importanza della partecipazione dell’educando alla formazione di progetti che dirigono le sue attività nel processo dell’apprendere” • Il proposito è la visione di un fine, ed è un’attività complessa che prevede l’osservazione delle condizioni esterne, la ricerca di altre informazioni e il giudizio (il comprendere il significato) Donatella Cesareni 7 Il significato del proposito • Primo passo fondamentale è partire dall’esperienza che i ragazzi già possiedono • Poi si tratta di far assumere a ciò che è stato sperimentato “una forma piena e ricca, che gradualmente si avvicini alla forma in cui la materia del sapere si presenta ad una persona competente e matura”. Si tratta quindi di predisporre le esperienze in modo che si volgano verso l’espansione e l’organizzazione del sapere Donatella Cesareni 10 Organizzazione progressiva della materia di studio • Nella scuola tradizionale gli argomenti erano scelti e ordinati secondo una regola adulta, pensando a cosa sarebbe stato utile nel futuro, senza organizzare il materiale tenendo conto dell’esperienza attuale dei ragazzi. Tutto aveva a che fare con il passato, con ciò che gli uomini avevano fino a quel momento costruito • Pericolo della scuola nuova è rigettare il passato. Ma solo ciò che è stato compiuto nel passato ci offre i mezzi per comprendere il presente. • Gli obiettivi dell’apprendere sono nel futuro, e i suoi immediati materiali sono nell’esperienza presente, ma l’esperienza presente deve allungarsi, per così dire all’indietro, comprendendo il passato Donatella Cesareni 11 Organizzazione progressiva della materia di studio • Problema delle scuole nuove è stato poi la scelta e l’organizzazione del materiale di studio. • Se è giusto distaccarsi dall’aridità e non omogeneità del materiale che costituiva il nucleo della vecchia educazione, non si può non riconoscere come fondamentale il problema della scelta e dell’organizzazione della materia di studio • Le materie sono ambiti in cui si organizzano le esperienze Donatella Cesareni 12 Organizzazione progressiva della materia di studio
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