Docsity
Docsity

Prepara i tuoi esami
Prepara i tuoi esami

Studia grazie alle numerose risorse presenti su Docsity


Ottieni i punti per scaricare
Ottieni i punti per scaricare

Guadagna punti aiutando altri studenti oppure acquistali con un piano Premium


Guide e consigli
Guide e consigli

El Buscon, Il trafficone di Quevedo - riassunto, Sintesi del corso di Letteratura Spagnola

El Buscon, Il trafficone di Quevedo - riassunto

Tipologia: Sintesi del corso

2017/2018

Caricato il 10/11/2021

laurayaku
laurayaku 🇮🇹

4.6

(14)

9 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica El Buscon, Il trafficone di Quevedo - riassunto e più Sintesi del corso in PDF di Letteratura Spagnola solo su Docsity! El Bruscon/Vita del pitocco/Il trafficone Pensiero e stile - Quevedo è tra le figure più significative del barocco europeo; della letteratura barocca egli rappresenta l’ala concettista, come Luis de Gòngora ne rappresenta l’ala culterana. Nella sua vasta e variegata opera ha lasciato un’orma inconfondibile della su acuta sensibilità morale che, di fronte alla crisi dei valori (del regno di Filippo IV), prende l'aspetto di critica rivolta. L’opera - Il pitocco viene pubblicato nel 1626 a Saragozza, ma senza l’autorizzazione dell’autore, che anzi per molti anni negò di averlo scritto di suo pungo (probabilmente per il timore dell’Inquisizione). Caratteristiche del romanzo: nota sarcastica profonda ed intensa, il linguaggio popolare preso dal mondo dei delinquenti, gusto grottesco e caricaturizzazione dei personaggi. Stato d'animo tendenzialmente pessimista. Una delle principali morali dell’opera è quella di evidenziare i pregi della vita libera del vagabondo mascalzone, ma allo stesso tempo di criticare anche le intenzioni adolescenziali di Paolo di diventare un signore. Corrente letteraria picaresca (iniziata dal romanzo anonimo Lazarillo de Tormes). Narra l’opera in prima persona poiché l’effetto diviene più grottesco se è il protagonista a narrare delle sue disgrazie; divisa in due libri, per argomenti. Trama — Paolo, protagonista del romanzo, volendo raggiungere i suoi obiettivi (imparare la virtù e diventare un signore) frequenta studi sia privati che pubblici, ma subisce vari eventi sfortunati e negativi, come atti di derisione e di aggressione da parte di studenti; comunque il suo intento di istruirsi fallisce e con esso anche i suoi due propositi iniziali moralmente elevati e quindi devia verso la cattiva strada del briccone. Dopo la morte per impiccagione del padre, avvenuta per mano dello zio, e l'arresto della madre con l'accusa di stregoneria, Paolo rientra a Segovia per riscuotere l'eredità e per trasferirsi a Madrid, descritta dall'autore come un importante centro della furfanteria, dove proseguirà la sua carriera di ladro a tempo pieno. Durante il tragitto verso Segovia, Paolo incontra una serie di personaggi bizzarri e un po' folli, quali un progettista stravagante ed un vecchio chierico scrittore di filastrocche, invece nel viaggio verso Madrid riceve da un presunto hidalgo (sinonimo di nobile) lezioni di galateo e anche di scaltrezza sociale-relazionale. Ma le peripezie di Paolo a Madrid non finiscono certo qui: viene arrestato e messo in galera per due volte, la prima assieme ad un gruppo di furfanti con cui aveva fatto amicizia, la seconda dopo un suo goffo tentativo di conquistare le grazie della figlia di un locandiere. Scontata la condanna, fa dapprima il mendicante, poi si unisce ad una compagnia teatrale per scrivere poesie e recitare, successivamente corteggia una monaca e infine si trasferisce in america per sfuggire alla polizia. Neanche nel nuovo mondo lo stile di vita e i costumi di Paolo cambiano e così prosegue con le sue bricconate fino alla fine dei suoi giorni. LIBRO 1 ® Capitolo 1‘’Nel quale don Paolo racconta chi è e da chi nacque” - nato a Segovia; il padre era un barbiere ed un alcolizzato. La madre aveva invece la reputazione di essere una donna facile e di essere una strega. ® Capitolo 2‘Come andaia scuola e ciò che in essa mi avvenne’’ — Qui racconta della sua esperienza scolastica e di come diventa amico del figlio di Don Alfonso, Don Diego, mentre gli altri ragazzi lo prendevano in giro e ricordandogli con nomignoli allusivi l’arte del padre (rubava) o di come la madre li avesse maledetti. Finché un giorno non picchiò un ragazzino che chiamò chiaramente sua madre troia (‘’se me l'avesse detto in modo confuso non me la sarei presa”). Dopo che i genitori vennero sdegnati pubblicamente, Pablo/Paolo decide di andare a vivere da Don Diego. ® Capitolo 3 ‘Come andai a pensione con Don Diego Coronel in qualità di servo” — Inizialmente la situazione è quasi di riscatto, positiva ma a causa della grettezza del dottor Cabra i due rischiano di morire di fame. Uno loro compagnò morì di stenti e dopo questo fatto decisero di tornare di nuovo a Segovia. ® Capitolo 4 ‘’Della convalescenza e dell’andata ad Alcalà de Henares per gli studi” — tornati a casa di don alfonso vennero posti delicatamente sui letti per paura che ‘’le ossa si spezzassero”' tanto erano denutriti. Il padre di Don Diego volev comunque che il figlio completasse gli studi e lo mandò ad Alcalà e diede la possibilità anche a Paolo di andare, come servitore. Paolo accettò con grande voglia. ® Capitolo 5 ‘’Dell’ingresso in Alcalà” Capitolo 6 ‘Le mie birichinate” — Qui Paolo subisce le angherie degli altri studenti ma piano piano da vittima diventa anche lui ‘carnefice’ ed inizia a derubare ed ingannare. ® Capitolo 7 ‘Del ritorno di Don Diego” — Gli arriva poi una lettera di suo zio, boia, che lo informa della morte del padre (decapitato dallo stesso zio, boia appunto) a causa della sua condotta da ladro e lo invita a tornare a casa per poter ritirare l'eredità del padre. Anche la madre di Paolo viene arrestata e condannata come eretica, ritenuta pericolosa per la comunità e dedita al culto del Maligno. ® Capitolo 8-9-10 ‘’Viaggio per Segovia” — in questo viaggio si imbatte una serie di strane figure, come per esempio di un economista che gli propone delle nuove misure per salvare l'economia del paese o di un teorico della scherma che pensava di poter giocare con tattiche basate sulla geometria o di un poeta che scriveva solo per i ciechi. ® Capitolo 11-12-13 ‘Dallo zio alla fuga” — Vedendo lo zio si vergogna per lui e poi partecipa al banchetto organizzato da quest’ultimo che ritiene straziane e degradante. Ritira l'eredità e decide di scappare in quella stessa notte senza salutare lo zio però gli lascia un messaggio in cui gli augura addirittura la morte, tanto era il disprezzo che provava per lui. LIBRO 2 (1-10) - Scappa verso Madrid e qui inizia però a frequentare gruppi di gente poco pulita fino a finire poi in carcere; venne arrestato una volta a causa loro. Venne arrestato poi una seconda volta perché cercò di corteggiare la figlia di un potente locandiere. Uscito di prigione si imbattè in una osteria in un gruppo di commedianti diretta a Toledo. Sotto compenso, gli permisero di unirsi. Iniziò a scrivere per la compagnia ‘si atteggiò a critico teatrale”. Paolo fece abbastanza successo come commediografo finchè un giorno quando
Docsity logo


Copyright © 2024 Ladybird Srl - Via Leonardo da Vinci 16, 10126, Torino, Italy - VAT 10816460017 - All rights reserved