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Elaborato multidisciplinare educazione civica, Dispense di Diritto

Elaborato multidisciplinare di educazione civica riferito a due articoli della costituzione italiana, in collegamento con la dichiarazione umana dei diritti dell'uomo e alla spagnola,con parti spiegate in inglese e spagnolo,essendo un elaborato multidisciplinare.

Tipologia: Dispense

2020/2021

In vendita dal 05/04/2022

federica-argiolas
federica-argiolas 🇮🇹

4.5

(8)

10 documenti

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Scarica Elaborato multidisciplinare educazione civica e più Dispense in PDF di Diritto solo su Docsity! Elaborato multidisciplinare finale di Educazione Civica La libertà, come intesa nell’art. 13 della nostra Costituzione Italiana, è un diritto inviolabile che spetta a tutti (cittadini e stranieri), e può essere limitato solamente in base alle disposizioni contenute nella Costituzione. Questo articolo indica molto chiaramente che le eventuali restrizioni della libertà personale possono essere decise solamente attraverso leggi approvate dal Parlamento ,a loro volta subordinate ai principi affermati nella Costituzione. La pandemia da Covid-19, in questo ultimo biennio 20/21, ci ha permesso poca libertà di movimento e ,forse grazie a ciò, comprendiamo meglio quanto potersi muovere con una maggiore relativa libertà sia decisivo per la nostra vita, individuale e collettiva, per quanti più umani possibili, per quanto più tempo possibile, in quanti più luoghi possibile. A partire da Febbraio 2020, si sono susseguite una serie di misure, adottate dal Governo centrale, atte a contrastare la diffusione del virus. Misure che si sono presentate sempre più stringenti e che hanno coinvolto sempre di più il territorio italiano, sino a dichiarare l’Italia interamente zona rossa. Da un momento all’altro ognuno di noi si è ritrovato ad essere confinato nella propria dimora, senza poter uscire dalla propria regione, dal proprio comune, dalla propria abitazione, per via della pandemia, poichè il rischio di contrarre la malattia era molto alto e soprattutto non si conosceva la conformazione del virus, non si conoscevano i modi per attenuarla e per evitare di contrarla, per questo all’inizio ci hanno costretto a rimanere chiusi per due interi mesi dentro casa, con solamente poche deleghe per permetterci di uscire, tra cui, il lavoro, chi esercitava la professione di medico, infermiere, oss, panettiere, commesso al supermercato, era giustificato nello spostamento, si poteva uscire per motivi di salute, quindi per visite mediche, per andare in ospedale o per andare in farmacia, oppure ci si poteva spostare per motivi di necessità, come ad esempio, andare a fare la spesa, ma solo nei negozi presenti nel proprio comune. In due mesi il modo di vivere si è evoluto per tutti noi, noi che eravamo abituati ad essere liberi e spensierati, ad uscire, a divertirci, a fare lunghe cene e lunghi pranzi nei ristoranti, a vivere come se fossimo eterni, consumando il doppio delle risorse a nostra disposizione, arrivando ad un punto di non ritorno, perchè tutto ciò ci aveva trasformato in persone ciniche e senza cuore, non attente al prossimo, anzi puramente egoiste poichè ognuno pensava a se stesso. La limitazione delle nostre libertà, ci ha fatto sentire violati, disperati, depressi, come dei topi in gabbia, e tutto ciò, solo per salvaguardare un bene superiore, ovvero la salute collettiva, fondamento principale dell’art. 32 della Costituzione italiana. Ad oggi, tutto il mondo rivive momenti drammatici, vive l’esperienza di una pandemia mondiale che ha portato tutti ad un look down forzato. L’articolo 13 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani riguarda il movimento dentro e fra gli Stati, stabilisce questi principi giuridici: “Ognuno ha il diritto alla libertà di movimento e di residenza entro i confini di ogni nazione. Ognuno ha il diritto di lasciare qualsiasi paese, incluso il proprio, e di ritornare nel proprio paese.” Il primo comma determina una libertà individuale e collettiva di movimento e di migrazione interna al singolo Stato nazionale, e con l’articolo 29, si precisa che eventuali limitazioni devono essere stabilite dalla legge per rispettare diritti e libertà di altri. Cos’è esattamente la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’uomo? The Universal Declaration of Human Rights is an international document adopted by the United Nations General Assembly that enshrines the rights and freedoms of all human beings. It was enacted by the General Assembly in 1948 in Paris, France. It is considered a foundational text in the history of human and civil rights. The Declaration consists of 30 articles detailing an individual’s “basic rights and fundamental freedoms” and affirming their universal character as inherent, inalienable, and applicable to all human beings. apprendere e il 50% del lavoro lo si fa proprio a scuola, così invece i bambini e i genitori si sono trovati a dover affrontare tutto da soli, a dover fare quindi il 100% del lavoro tutto da casa, generando sconforto e depressione nei bambini che magari avevano problemi nel capire i vari argomenti e le varie spiegazioni e scaturendo irritabilità, ansia e stress tra i genitori, che dovevano giostrarsi tra casa, lavoro, problematiche varie e la scuola. Nei bambini con età superiore ai 6 anni sono stati molto più frequenti i disturbi d’ansia, sensazioni di mancanza di aria, disturbi del sonno( soprattutto gli adolescenti che tendono ad andare a dormire tardi e non riescono a svegliarsi facilmente la mattina). Nel caso degli adolescenti, la distanza sociale imposta dalla pandemia può rappresentare la vera difficoltà ed essere vissuta come una imposizione innaturale. Proprio come i bambini, anche i teenager hanno pagato un prezzo altissimo per via della pandemia, poichè per loro la socialità rappresenta un punto focale e fondamentale della loro vita, perciò ritrovarsi da un momento all’altro al non poter più essere “liberi” di uscire, andare in discoteca, andare a fare una passeggiata o praticare uno sport, ha provocato tra la maggior parte degli adolescenti una situazione di stress ma soprattutto li ha portati ad assumere atteggiamenti di chiusura verso l’ambiente circostante e verso gli altri, portando la maggior parte di essi ad avere sintomi associati alla depressione. Inoltre la pandemia ha creato molti problemi anche alla scuola, poichè i ragazzi hanno perso la voglia di studiare e di stare dietro ad uno schermo per fare lezione e molti adolescenti hanno abbandonato gli studi, perchè la monotonia, il loop continuo che stavano vivendo li ha portati ad abbandonare anche la scuola, non trovando più un senso in ciò che facevano, in ciò che studiavano, non dando credito alle loro capacità e scegliendo la via più semplice. C’è un grande bisogno di ritornare a vivere, di ritornare tra i banchi in sicurezza, ma anche di tornare a divertirsi, perchè nella vita anche il divertimento è importante, indipendentemente dalla categoria alla quale uno appartiene( bambino, neonato, adolescente, adulto, anziano). Ma sono proprio gli adulti e i giovani che si erano appena affacciati al mondo del lavoro, ad essersi trovati in difficoltà, vedendo le loro attività chiuse per mesi e mesi, vedendo i soldi che mancavano, gli incassi che ormai non esistevano più, e sempre più tasse da pagare. Loro si sono trovati a dover fronteggiare una crisi molto pesante, che ancora oggi, è presente e che solo grazie a delle riforme, a degli aiuti e tanti sacrifici, verrà eliminata, come ad esempio il microcredito, ovvero uno sviluppo economico presente nel goal 8, dell’agenda 2030, che permette l’accesso a servizi finanziari alle persone in condizioni di povertà ed emarginazione. Il microcredito viene definito come “credito di piccolo ammontare finalizzato all’avvio di una piccola attività imprenditoriale o per far fronte a spese d'emergenza, nei confronti di soggetti vulnerabili, dal punto di vista sociale ed economico, che generalmente sono esclusi dal settore finanziario formale”. Con il microcredito d’impresa in Italia si possono ottenere fino a 25.000 euro in 5 anni (più un periodo di pre-ammortamento), aumentabili fino a 35.000 euro a determinate condizioni: il prestito può essere utilizzato sia per sostenere l’avvio di un’impresa appena costituita, sia per sviluppare un’attività già avviata, purché attiva da non più di cinque anni. Non sono richieste garanzie reali al richiedente, che è sostenuto anche attraverso servizi ausiliari di accompagnamento, grazie all’intervento dei tutor di microcredito. L’Italia è uno dei primi paesi dell’Unione Europea ad aver regolamentato in maniera stabile e precisa il microcredito: il Comitato nazionale italiano permanente per il microcredito è nato nel 2006, per poi cambiare nome e diventare Ente Nazionale per il Microcredito (ENM). Chi può richiedere il microcredito? La domanda di finanziamento può essere presentata da: ● lavoratori autonomi titolari di partita IVA da non più di 5 anni e con massimo cinque dipendenti; ● imprese individuali titolari di partita IVA attive da non più di 5 anni e con massimo cinque dipendenti; ● società titolari di partita IVA da non più di 5 anni e con massimo 10 dipendenti. Naturalmente, ciò significa che lo strumento è attivo anche per imprese o attività appena costituite che devono sostenere i costi dell’avviamento. Il finanziamento può essere utilizzato per: ● acquistare beni, servizi e materie prime; ● pagare retribuzioni di dipendenti o soci lavoratori; ● sostenere costi di formazione; ● pagare affitti o canoni di leasing. Tutto ciò ha favorito molto l’economia, nonostante il nostro Paese sia pieno di problemi economici, ciò ha permesso alle famiglie in difficoltà di poter tirare un respiro di sollievo e di essere sostenute economicamente in quella attività che per loro rappresentava lo sforzo di una vita intera. Purtroppo non sarà semplice riprendersi da ciò che il Covid ha creato, ma sono sicura che anche questa volta l’Italia si rialzerà e riuscirà a far fronte a tutti i problemi che si sono creati (o almeno questo è quello che mi auguro).
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