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ELABORATO PEDAGOGIA DELLA FAMIGLIA, Prove d'esame di Pedagogia dell'infanzia e pratiche narrative

Elaborato pedagogia della famiglia 2021/22 in preparazione per l'esame

Tipologia: Prove d'esame

2021/2022
In offerta
30 Punti
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Caricato il 12/06/2022

oxi-panda
oxi-panda 🇮🇹

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Scarica ELABORATO PEDAGOGIA DELLA FAMIGLIA e più Prove d'esame in PDF di Pedagogia dell'infanzia e pratiche narrative solo su Docsity! Studentessa: Oxana Airaghi N. Matricola: 833812 NON FREQUENTANTE DEGLI STUDI d &39 UNIVERSITA’ È 5 $ A IL CONCETTO DI FAMIGLIA Tale elaborato mira a proporre ed esaminare il concetto di famiglia partendo dalla sua storia e la sua evoluzione fino alla sua attuale definizione. Tale nucleo può essere inteso come sistema complesso all’interno del quale possono essere analizzati diversi fattori scatenanti problematiche di conflittualità interne al costrutto famigliare stesso. Il concetto di famiglia venne delineato già da Strauss (1979), in ottica naturalista. Egli sottolineó l’universalità della famiglia, considerata come alleanza generata dal matrimonio tra due persone e come filiazione, data dalla nascita dei bambini. Affinché si verifichino queste due condizioni, è necessario che prima ci sia un’altra condizione importante: la presenza di altre due famiglie alle spalle che diano vita ai genitori e così a seguire all’infinito (Roudinesco, 2002). La famiglia intesa come “nucleare o coniugale”, conosciuta oggi in Occidente, è il prodotto di una serie di evoluzioni, avute nel tempo, in cui il gruppo famiglia non è stato sempre visto come un nucleo costituito da padre-madre e figlio, bensì da una specie di insieme costituito da un gruppo includente amici, parenti, domestici e vicini. Quest’idea di struttura famigliare nucleare è esistita in Europa, già a partire dal Medioevo, fino a diventare modello dominante, successivamente, in epoca moderna. Attraverso studi sociologici, sono stati distinti tre macro periodi evolutivi: 1- La prima tipologia di famiglia è quella tradizionale. Essa mira a trasmettere un patrimonio, in cui i matrimoni sono combinati dal padre senza considerare gli affetti o la sfera più intima (sessuale) dei futuri sposi che sono costretti a unirsi anche in età precoce. In questo modo, il nucleo famigliare si imposta verso una gerarchia interna, con la quale si va incontro a un’autorità di tipo patriarcale. 1 FACOLTA’ DI SCIENZE DELL’EDUCAZIONE Elaborato in “Pedagogia della F miglia” Titolo: IL SISTEMA FAMIGLIA, LA GENITORIALITA’ E PROBLEMI ANNESSI Anno Accademico 2021/2022 considerano due sistemi, caratterizzati da condizioni iniziali diverse, questi possono raggiungere lo stesso risultato finale. Si parla, infatti, di famiglia come unità contraddistinta da una sua cultura e da una sua logica, che vede al centro il concetto del “il senso del noi”. Questo senso nasce dalla con-posizione, ovvero dall’insieme dei singoli comportamenti interni a un nucleo famigliare: ogni singolo componente si muove e si trasforma in qualche modo in relazione agli altri. Di conseguenza, ogni gesto compiuto dal singolo, provocherà la nascita di sensazioni totalizzati che toccheranno ogni membro della famiglia, coinvolgendolo sistematicamente. La famiglia, infatti, è definibile come continua cooperazione, interazione ed interdipendenza. Tale approccio sistemico alla nozione di famiglia genera, perciò, diverse variazioni interne, che possono moltiplicarsi e/o ripetersi nel tempo storico. E’ qui che interviene la pedagogia della famiglia, introducendo gli aspetti più dinamici e complessi del nucleo famigliare. L’intento di questa disciplina è perciò quello di non ridurre la famiglia a una sola variante. Sarebbe, quindi, necessario, individuare tutta la serie di trasformazioni della vita familiare, su livelli intermedi o livelli meso (che non siano né macro né micro). Tuttavia, il livello meso è ben collegato sia al macro, che porta a vincoli e possibilità, che al micro su cui ogni membro famigliare porta un’informazione. Questo è esattamente un modo che la famiglia ha per potersi esprimere e costruire la propria identità: raccontare storie, co-costruire e trasformare le relazioni con gli altri (Formenti, 2012). EDUCAZIONE E SPAZIO NEUTRO In campo educativo famigliare è molto importante considerare il contesto in cui essa è collocata. Affinché una famiglia sopravviva, è indispensabile una rete di relazioni significative intorno a essa. Considerando quanto detto, si può parlare anche di pedagogia auspicabile, ossia la pedagogia della famiglia che è in grado di comprendere e tenere sempre presenti le risorse, la storia e l’evoluzione che conserva ogni membro appartenente a un nucleo famigliare. E’proprio da qui, che origina la possibilità di co-costruire storie nuove e dei sistemi di famiglia sani. Nel caso in cui si presentino conflittualità all’interno di una famiglia, tra due o più membri interni alla famiglia, si può invece parlare di conflitto. In questo caso possono sorgere conseguenze positive e negative, colmate e aiutate dai cosiddetti spazi neutri. Gli spazi neutri servono a sostenere la famiglia e mantenere saldo il rapporto genitore-bambino o tutore- bambino (in caso ci sia un punto di riferimento diverso dal genitore). Questo servizio è utile 4 alle famiglie poiché permette di preservare il diritto di relazione con il proprio figlio, in un clima adatto ed agevole per la crescita dello stesso. In presenza di questa tipologia di conflitti si fa fronte alla rappresentazione estetica del conflitto, proponendo un’alternativa giusta al problema, ascoltando le metafore e visualizzando le immagini che emergono dalle famiglie che si raccontano. Una famiglia che intende cambiare, deve mettere in pratica azioni che producono nuove visioni e, quindi, praticare l’altravisione. Tale visione non è altro che la possibilità di vedere le persone da nuove prospettive, rispetto alle loro emozioni, storie e relazioni. Di fondamentale importanza è anche l’ampliamento del contesto, analizzando l’albero genealogico contenente informazioni sui membri della famiglia e le loro relazioni generazionali (Formenti, 2012). Il servizio offerto dallo spazio neutro, infatti, è un modo per mantenere, sviluppare e rafforzare le competenze adatte dell’adulto utili alla cura educativa, attraverso degli incontri. Il setting è completamente neutrale rispetto a quello che è l’ambiente giuridico esterno: l’incontro avviene in un contesto pensato e architettato per lo svolgimento del servizio che viene offerto alle famiglie. Ad occuparsi di questi spazi è sicuramente un educatore esterno al nucleo famigliare che, attraverso un’analisi sociale della famiglia, deve analizzare e promuovere quanto segue (D’Antone, 2018): 1- Il feedback reciproco, l’empatia che si può instaurare e la fiducia; 2- Attribuire significati condivisi, non ricollegandoli alla propria storia personale; 3- Gestire il tempo delle figure adulte, condividendo in modo diretto ed indiretto la progettualità in atto che il servizio offre; 4- L’inserimento diretto all’interno del nucleo famigliare, senza entrare troppo nelle dinamiche interne alla famiglia. RIFLESSIONI E CONCLUSIONI Si può sostenere che l’analisi pedagogica porta ad esaminare una serie di elementi utili alla comprensione di processi e pratiche che ci servono come chiave interpretativa, in uno specifico contesto educativo sociale e famigliare. La famiglia, come già anticipato, è uno tra i più importanti sistemi educativi, in cui non si apprende però, solo attraverso scambi diretti di informazioni, ma bensì attraverso l’interazione e il concatenamento di esperienze all’interno di contesti sociali, fisici e culturali. Questo sistema complesso che è la famiglia oggi, ha perso l’autorità di cui parla Roudinesco (2002), fondandosi invece su una realtà condizionata fortemente dall’ambiente esterno. Questi 5 studi sulle conflittualità interne, sui supporti offerti da educatori esterni e sull’evoluzione storica avuta in ambito famigliare, ci fanno riflettere sul fatto che la famiglia, vista come nucleo complesso di membri diversi tra loro, è in continua corsa verso a quella che oggi è una società corrotta, in crisi e problematica. Mentre in precedenza, nella prima tipologia di famiglia che abbiamo analizzato, quella di tipo patriarcale, c’era senza dubbio il disagio della non possibilità di scelta da parte di un figlio per la propria vita e, allo stesso tempo, un equilibrio apparente che non portava a così tante conflittualità interne e possibilità di espressione sentimentale accentuata. Man mano che la società si è evoluta e hanno acquisito sempre più importanza i sentimenti, l’ambiente esterno ha influenzato fortemente l’equilibrio famigliare. Oggigiorno, basta solo un membro della famiglia in dislivello rispetto agli altri, perché la famiglia cada in “rovina” o si “disintegri”. E’ proprio così che si hanno problemi e conflitti tra genitori- figli ed è proprio per questo che la società e i vari campi educativi tentano di intervenire utilizzando strategie e modi diversi per poter comprendere le problematiche e risolverle. Abbiamo visto l’importanza dello spazio neutro e del servizio offerto dagli educatori sociali, che mirano a ricomporre il così tanto desiderato equilibrio famigliare, che talvolta non esiste. In conclusione, si può dire che la famiglia è davvero un sistema nucleare complesso, che ha bisogno ancora una volta di essere re-inventato o di re-inventarsi, perché in continua evoluzione. 6
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