Scarica La Sintassi: Struttura e Regole della Combinazione delle Parole in una Frase - Prof. Mereu e più Sintesi del corso in PDF di Linguistica Generale solo su Docsity! CAPITOLO 2: LA SINTASSI (O L’ABC DELLA SINTASSI) La sintassi è il livello di analisi linguistica che si occupa del modo in cui le parole si combinano dando luogo ad una frase. Una frase è un insieme che ha senso compiuto, un’espressione autonoma, costituito da un predicato e un soggetto. La frase può essere semplice (costituita da un solo predicato) o complessa (costituita da più predicati). Possiamo distinguere le frasi semplici in base alla modalità (dichiarative, interrogative, imperative, esclamative), polarità (affermative e negative) e diatesi (attive e passive). Le strutture predicative all’interno di una frase complessa possono essere subordinate o coordinate alla principale, le subordinate si distinguono in base alla forma (esplicita e implicita) e in base al rapporto con la principale (completive (oblique, oggettive, soggettive, interrogative indirette), circostanziali (temporali, causali, finali ecc...) e relative (libere, restrittive e appositive)). Gli elementi che compongono la frase sono: il soggetto (l’elemento della frase a cui si riferisce il predicato, con il quale concorda nel numero, nella persona e nel genere) il predicato, il complemento oggetto e i complementi obliqui. Il soggetto e l’oggetto sono costituiti dal sintagma nominale (SN) composto da almeno un sostantivo che può essere accompagnato da un articolo, un dimostrativo, un aggettivo ecc…; i complementi obliqui sono sintagmi preposizionali (SP) costituiti dalla stessa struttura interna dei SN in più introdotti da una preposizione; il predicato è costituito dal sintagma verbale (SV) che può essere costituito o da un solo V, o da un V con SN, SP, SA; anche gli aggettivi possono essere costituiti dal sintagma aggettivale (SA). Una proprietà tipica della sintassi è la ricorsività, ovvero la capacità della grammatica di ripetere più volte l’applicazione delle stesse regole. Gli alberi sintattici rappresentano le strutture sintattiche delle frasi (F) di una lingua. Essi pur cogliendo le similarità strutturali tra SN soggetto, oggetto e SP ne mostrano anche le differenze funzionali. Fenomeni della sintassi Ordine sintattico: quando si parla di ordine ci si riferisce alla sequenza tipica delle frasi dichiarative attive. L’ordine sintattico in italiano è SVO. In giapponese è SOV, in irlandese è VSO e in alcune lingue classiche come il latino l’ordine dei costituenti può variare. Complementi vs circostanziali: i complementi servono a compiere il senso di una frase mentre i circostanziali non sono richiesti dal V dunque non sono strettamente necessari ma conferiscono alla F una maggiore precisione. Strutture complesse: frasi subordinate(dipendenti dal V della principale) e frasi coordinate (poste sullo stesso piano della principale). Forme pronominali: le lingue si dividono fra quelle pro-drop (a soggetto nullo) come l’italiano, e quelle non- pro-drop (a soggetto non nullo) come l’inglese. L’italiano è una lingua pro-drop perché oltre a costituenti espliciti (Paolo parte) e a forme pronominali foneticamente realizzate (Lui parte), presenta anche pronomi vuoti ma riempiti semanticamente (Parte, soggetto implicito) o pronomi vuoti e non riempiti semanticamente (Piove, pro espletivo). Al contrario in inglese si hanno solo forme pronominali piene e una forma di soggetto fantoccio (pronome neutro “it”) con i verbi impersonali. Fenomeni morfologici: in alcuni casi la morfologia (che studia la struttura interna delle parole) contribuisce a costruire la frase. In particolare la morfologia flessiva contiene informazioni che localizzano temporalmente gli eventi (Paolo incontrerà le sorelle domani) e informazioni relative all’accordo fra il verbo (o l’ausiliare) e il soggetto (Incontrerà le sorelle Paolo domani). Se l’informazione morfologica portata dal V è rilevante a livello di F, vuol dire che essa è in relazione con la sintassi. Fenomeni di movimento: in italiano oltre all’ordine SVO sono possibili altre sequenze che corrispondono alle frasi interrogative (OVS, VOS) e passive. Organizzazione grammaticale della GGT: la sintassi è costituita da regole di riscrittura che insieme al lessico danno la struttura –p delle frasi, a queste si applicano le regole del movimento ottenendo in tal modo le strutture –s. Su queste operano regole che servono ad interpretare le frasi semanticamente (FL) e