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Stratificazione Sociale: Teorie di Lenski e Marx, Sintesi del corso di Istituzioni Di Sociologia

Sociologia comparataTeoria della Stratificazione SocialeTeoria della disuguaglianza socialeTeoria di Marx e Engels

Le teorie di Gerhard Lenski e Karl Marx sulla disuguaglianza sociale e la stratificazione sociale. Lenski afferma che la disuguaglianza è cresciuta nel corso della storia, mentre Marx ritiene che sia necessaria per il buon funzionamento della società. La teoria del conflitto nega invece che la stratificazione svolga una funzione vitale, affermando invece che le classi sociali esistono perché i gruppi che ne avvantaggiano possono difenderle dagli attacchi. una definizione di classe sociale e spiega come le classi si formano sulla base di interessi materiali e ideali.

Cosa imparerai

  • Come Karl Marx definisce una classe sociale?
  • Che teoria di Gerhard Lenski riguarda la disuguaglianza sociale?
  • Perché, secondo la teoria del conflitto, le classi sociali esistono?

Tipologia: Sintesi del corso

2020/2021

Caricato il 06/11/2021

pia-saggese
pia-saggese 🇮🇹

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Scarica Stratificazione Sociale: Teorie di Lenski e Marx e più Sintesi del corso in PDF di Istituzioni Di Sociologia solo su Docsity! 7)STATIFICAZIONE, CLASSE SOCIALI E MOBILITà Il termine stratificazione è usato in geologia per disegnare gli strati di terra e di roccia che si sono depositati nel corso dei millenni e che formano la superficie terrestre. | sociologi Hanno introdotto il termine stratificazione sociale, che sta ad indicare il sistema delle diseguaglianze strutturali di una società nei suoi due principali aspetti 2 punti 1.Distributivo, Riguarda l'ammontare delle ricompense materiali e simboliche ottenute dagli Individui e dei gruppi di una società; 2. Razionale, a che fare con i rapporti di potere esistenti tra essi. Definiamo Dunque strato un insieme di individui che godono della stessa quantità di risorse o che occupano la stessa posizione nei rapporti di potere. Possiamo dire che la stratificazione sociale è universale. Vi sono Tuttavia società che pur avendo queste diseguaglianze di genere ed età, sono e egualitarie dal punto di vista delle risorse materiali e simboliche di cui dispongono le famiglie. Sono quelle di caccia e raccolta e le orticole. Gli antropologi hanno individuato due motivi principali della natura egualitaria delle società di caccia e raccolta: - Il primo è il nomadismo, che ostacola l'accumulazione di grandi quantità di risorse. - Il secondo è l'applicazione del principio di reciprocità, che porta a condividere con gli altri le scarse risorse disponibili. Gerhard Lenski alla conclusione che la disuguaglianza era assai ridotta Nelle società di caccia e raccolta, è cresciuta però nelle orticole e ha raggiunto il punto più alto in quelle agricole per diminuire in seguito. La forma a campana della forma di disuguaglianza dipende secondo Lenski da diversi fattori: - DIMENSIONE DEL SURPLUS ECONOMICO - CONCENTRAZIONE DEL POTERE POLITICO Sono due le teorie di stratificazione: 1. Teoria funzionalista l'esistenza delle disuguaglianze sociali è un fatto Non solo inevitabile, ma anche necessario, al buon funzionamento della società. La stratificazione sociale ha delle funzioni vitali, indispensabili alla sopravvivenza del sistema sociale. Le argomentazioni principali dei funzionalisti possono essere sintetizzati in 4 punti - in ogni società non tutte le posizioni hanno la stessa importanza funzionale. - il numero delle persone dotate delle capacità possono essere convertite nelle competenze appropriate ed occupare determinate posizioni è limitato e scarso. - la conversione delle capacità in competenze implica un periodo di addestramento dove bisogna sostenere di sacrifici. - per indurre le persone capaci a sottoporsi a questi sacrifici è necessario dare competenze materiali e morali. 2. TEORIA DEL CONFLITTO | teorici del conflitto, negano che la stratificazione sociale svolga una funzione Vitale indispensabile alla sopravvivenza del sistema sociale. Ritengono che le diseguaglianze esistono Perché i gruppi sociali che se ne avvantaggiano sono in grado di difenderle dagli attacchi degli altri in una situazione di conflitto continuo. Paradossalmente, Marx non ci ha lasciato né una trattazione organica né una definizione formale del concetto di classe sociale, però la teoria è sufficientemente Chiara. La base delle classi è nella sfera economica, non significa però che le differenze di classe vadano ricercate nella dimensione della borsa, nel livello di reddito è tutto ciò che si riduca alla contrapposizione tra Ricchi e Poveri. In ogni società, l'asse portante delle classi si ritrova nei rapporti di produzione e nelle relazioni di proprietà. Un piccolo numero di persone ha la proprietà dei mezzi di produzione, Mentre la grande maggioranza della popolazione è esclusa. Le classi che Marx prende in considerazione sono ad esempio la piccola borghesia o i contadini, che sono classi formate da persone che sono proprietarie dei mezzi di produzione e acquistano forza lavoro sul Mercato, Ma che al tempo stesso svolgono lavoro manuale. Altre classi ancora non sono certamente definibili in termini di rapporti di produzione e di proprietà. Come ad esempio il sottoproletariato. le classi sono raggruppamenti omogenei di persone che hanno lo stesso livello di istruzione, lo stesso livello di consumo, le stesse abitudini sociali, gli stessi valori e le stesse credenze, la stessa Concezione della vita e del mondo, sono potenzialmente dei soggetti collettivi. Secondo Marx le classi sono degli attori storici solo potenzialmente. Egli infatti distinguere tra la classe in sé e la classe per se. La prima indica un insieme di individui che si trovano nella stessa posizione rispetto alla proprietà dei mezzi di produzione. La seconda quando questi individui prendono coscienza di avere degli interessi comuni e di appartenere alla stessa classe. - a differenza di Marx, che concentra tutta la sua attenzione sulle classi, Weber ha elaborato la sua teoria ha più dimensioni. Era convinto che le forme delle diseguaglianze e dei principi fondamentali di aggregazione andassero ricercate in diverse sfere: l'economia, la cultura e la politica. Nella prima gli individui si uniscono sulla base degli interessi materiali comuni, formano classi sociali; nella seconda seguendo comuni interessi ideali e danno origine ai siti; nella terza si associano in parti o in gruppi di potere per il controllo dell raggiunto il culmine , ha iniziato a svilupparsi il settore dei servizi , quello impiegatizio e professionale . Dalla società industriale se é passati a quella che è stata chiamata società postindustriale , non più organizzata attorno al coordinamento di individui e macchine ma attorno alla conoscenza . Questi processi sono avvenuti in tutti i paesi occidentali , in tempi diversi . Diverso è stato l'andamento della classe media impiegatizia. Di dimensioni minuscole alla fine dell'Ottocento , essa ha avuto in tutti i paesi occidentali un rapido e continuo sviluppo , tanto da diventare in alcuni di essi la classe più numerosa . Cambiati sono anche i confini e le relazioni tra la classe media implicatizia e quella operaia industriale. Fin dall'inizio tra queste due classi ci sono state somiglianze e differenze , ne gli operai ne gli impiegati possiedono i mezzi di produzione e entrambi devono vendere la propria forza lavoro . La condizione è diversa però Tra i Colletti blu e colletti bianchi. I primi hanno rapporti con le cose , i secondi con le persone e i simboli. Altri importanti mutamenti nella stratificazione sociale sono i processi di proletarizzazione. Questa espressione è usata per indicare il passaggio di una o più persone dalla piccola borghesia al proletariato, ovvero dalla condizione di lavoratore autonomo e proprietario di mezzi di produzione a quella di lavoratore salariato, dipendente da un imprenditore pubblico o privato. Non sono mancati tuttavia anche i progressi di segno opposto ovvero di De-proletarizzazione, di passaggio quindi dalla condizione di bracciante o operaio di fabbrica a quella di lavoratore autonomo. La grande maggioranza della popolazione Attiva è occupata nel settore dei servizi, segni evidenti di Una tendenza alla divaricazione sociale. In alto c'è stata una continua espansione di quei dirigenti e professionisti che fanno parte della borghesia. In basso invece si è formata la classe di persone che svolgono lavori a bassissimo livello di qualificazioni, chiamati McJobs. Il lavoro a bassa qualificazione è più forte nei servizi al consumatore, e minore nei servizi sociali. Gli schemi di classificazione che abbiamo seguito per analizzare | mutamenti della stratificazione sociale, presentano un inconveniente: prendono in considerazione solo le persone occupate, mentre ne sappiamo che esiste una quota della popolazione che non lo è. Dato che i disoccupati non hanno una classe, vengono posizionati nella sottoclasse (underclass) , costituita dalle persone che si trovano in uno stato permanente di povertà e che non essendo in grado di procurarsi da vivere con un'attività economica legale dipendono dall'assistenza pubblica. Esistono due concezioni prevalenti: culturalisti, per i quali la sottoclasse è costituita da tre gruppi: ragazze madri, persone espulse dal mercato del lavoro, e i delinquenti. Lo sviluppo di questi tre gruppi è dovuto alle politiche sociali liberali e al wlfare state. Strutturalisti,per i quali la sottoclasse è frutto non della dipendenza al welfare state , ma di una debolezza di fondo dell'economia. Gli economisti hanno studiato due modi di considerare e di misurare la povertà: assoluta e relativa. ASSOLUTA: coloro che non dispongono delle risorse minime necessarie per soddisfare un insieme di bisogni essenziali. RELATIVA: si riferisce alle risorse di cui dispone una famiglia rispetto a quelle della popolazione di cui Essa fa parte. La povertà relativa è un indicatore di disuguaglianza nella distribuzione dei redditi. Se la divisione in classi sociali avesse perso gran parte della sua importanza, non vi sarebbe più una forte disiguaglianza nella distribuzione delle risorse economiche tra gli individui e le famiglie o perlomeno essa sarebbe stata oggi minore di un tempo. In realtà però le cose non stanno così. Il reddito è quello che gli individui e le famiglie ricavano dalle varie più fonti. Il patrimonio è costituito da tutti i beni mobili e immobili posseduti dagli individui o dalle famiglie. Uno dei metodi per misurare la diseguaglianza é l'indice di Gini, che viene espresso in una scala che va da O(perfetta Uguaglianza) a 1 (massima diseguaglianza). Gli studiosi hanno abbandonato la distinzione tra classi, ceti e hannob sostenuto che vi sia un'unica dimensione, hanno creato il concetto di status socio-economico. Questo mutamento di prospettiva è dovuta al fatto che, con la fine della società di antico regime, l'ordine per Ceti ha perso di importanza, in quanto negli stati democratici non esistono più differenze giuridiche fra gli appartenenti ai siti e perché i rapporti di differenza sono assai più rari di un tempo. Tuttavia alcuni studiosi hanno sostenuto che é necessario riprendere lo schema weberiano e distinguere tra le diverse forme di stratificazione sulla situazione di lavoro e di mercato. Quello delle classi non é un ordine gerarchico. Mentre quello dei ceti lo é per natura. Definiamo mobilità sociale ogni passaggio di un individuo da uno strato, un ceto, una classe sociale ad un altro punto si distinguono tra mobilità orizzontale e verticale, ascendente è discendente, intergenerazionale e intragenerazionale, di breve o lungo raggio, assoluta e relativa, individuale e di gruppo. Mobilità sociale orizzontale si intende il passaggio di un individuo da una posizione sociale ad un'altra allo stesso livello. Mobilità sociale verticale per indicare lo spostamento ad una posizione più alta(ascendente) o più bassa(discendente) nel sistema di stratificazione sociale. Mobilità di lungo raggio, se ci si sposta tra strati o classi molto lontane. Mobilità a breve raggio se questi strati o classi sono contigue. Mobilità intergenerazionale quando lo status della famiglia originale era di un tipo ma attraverso le generazioni cambia. Mobilità intragenerazionale posizioni che una persona occupa durante la sua vita. Mobilità assoluta data dal numero complessivo delle persone che si spostano da una classe all'altra. Mobilità relativa si intende il grado di eguaglianza delle possibilità di mobilità dei membri delle varie classi sociali. Tutte queste riguardano la mobilità individuale. Per modalità collettiva invece si intendono i movimenti verso il basso non di una persona ma di un intero gruppo rispetto a tutti gli altri gruppi sociali. Esistono varie teorie sulla tendenza alla mobilità nei paesi occidentali, quella che trova Maggiore conferma nei dati esistenti e quella di Sorokin, secondo cui non vi è alcuna tendenza costante al suo aumento o alla sua diminuzione. Ad esempio guardando l'andamento delle due curve dei due paesi come Irlanda e Polonia, hanno avuto una industrializzazione tardiva, Ciò fa pensare che sia la prima fase dell'industrializzazione a provocare un forte aumento della mobilità sociale assoluta
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