La conquista normanna della Calabria (parte 2), Schemi e mappe concettuali di Storia Medievale

Scarica La conquista normanna della Calabria (parte 2) e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Storia Medievale solo su Docsity! Storia della Calabria medievale Dai bizantini ai normanni (parte 2) Inizialmente essi furono mercenari al servizio indifferente di longobardi e bizantini, intanto il loro interesse per la conquista delle coste calabresi e pugliesi era ormai risaputo, tanto che tra di essi accresceva la convinzione di dover scegliere il nuovo capo presso gli Altavilla. Fu Drogone a insediare in Calabria Roberto, conferendogli un castello fortificato nella valle del Crati perché combattesse contro i cosentini e i ribelli che si trovavano ancora in Calabria, successivamente egli si stabilì a S. Marco Argentano (in cui si conserva appunto una torre normanna). Tra il 1054 e il 1065 i normanni conquistarono San Martino, San Marco, Castrovillari, Bisignano, Montalto, Cosenza, Malvito, Aiello, Martorano, Nicastro, Maida, Mileto, Oppido, Calanna e numerosi altri centri disposti in faccia ai litorali ionico e tirrenico come Cassano, Rossano, Cariati, Catanzaro, Squillace, Stilo, Scilla, Tropea e Scalea. Successivamente Malaterra menziona anche la spedizione di Sicilia avvenuta nel 1072 e la presa di Durazzo nel 1082. La conquista della Calabria non fu semplice, alcuni centri come Aiello resistettero e Bisignano, Catanzaro, Santa Severina e Cariati risultarono gli scogli più ardui da superare. La conquista di Reggio avvenne nel giugno del 1059, assalto preparato lungamente dai fratelli Roberto e Ruggero, e assunse l’aspetto di spedizione in grande stile. Essi ottennero così, a causa della demoralizzazione dei cittadini che decisero di scendere a patti, l’allontanamento dei bizantini e Roberto, acclamato dall’esercito, ottenne il titolo ducale. Ottenuta anche la conquista delle terre pugliesi Roberto iniziò una politica su due fronti: unificazione delle varie signorine normanne disseminate in Puglia e Calabria, e l’alleanza con il papa, così ben presto ebbe in mano tutto il Mezzogiorno, dagli antichi domini bizantini all’ultimo residuo longobardo ossia il principato di Salerno.