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Eliot - Crossing the country, Traduzioni di Letteratura Inglese

Eliot - Crossing the country traduzione

Tipologia: Traduzioni

2017/2018

Caricato il 14/04/2018

elisa-cortese
elisa-cortese 🇮🇹

4.4

(20)

23 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Eliot - Crossing the country e più Traduzioni in PDF di Letteratura Inglese solo su Docsity! Crossing the Country La terra attorno era ricca e marnosa, grandi cataste di grano turco stavano nei fienili affinché gli incendia tori di paglia non le potessero trovarle lì, le propietà erano quelle ricchi agricoltori che non pagavano l’affitto o avevano il raro profitto di un affitto e potevano permettersi di mantenere il loro grano turco fino a che i prezzi fossero saliti. La carrozza avrebbe sicuramente superato alcuni di quelli sulla loro via verso campi periferici o la città di mercato, posandosi pesantemente sui loro cavalli ben strigliati o gravando su un lato del calesse verde oliva. Loro probabilmente pensavano al calesse con un po’ di disprezzo, essendo una sistemazione per gente che non aveva dei calessi propri , o che, volendo viaggiare verso Londra e luoghi così distanti, apparteneva alla parte della nazione commerciale e meno solida. Il passeggero nella cabina poteva vedere che questo era il territorio dei prominenti ottimisti, sicuri che la vecchia Inghilterra fosse il migliore di tutti i paesi possibili, e che se c’erano dei fatti che non erano caduti sotto la loro osservazione, questi erano fatti non degni di essere osservati: il territorio di piccole e pulite città di mercato senza fabbriche, di lauti tenori di vita, un clero aristocratico e scarse imposte a beneficio dei poveri. Ma con in trascorrere lento del giorno la scena sarebbe cambiata: la terra comincerebbe a essere annerita da miniere di carbone, lo sferragliare dei telai a mano a essere sentito in borghi e villaggi. Qui c’erano uomini potenti che camminavano stranamente con le ginocchia piegate verso l’esterno come risultato dello stare accovacciati in miniera, andavano a casa per lanciarsi nella flanella annerita e dormire fino ai raggi del giorno per poi alzarsi e spendere buona parte dei loro alti salari nella birreria con i loro soci del Club della Beneficienza; Qui pallidi e ansiosi visi di tessitori di telai a mano, uomini e donne , stanche dallo stare seduti fino a tarda notte per finire il lavoro della settimana, a malapena cominciato prima di mercoledì. Dovunque le casette e i bambini piccoli erano sudici, poiché le fiacche madri davano la loro forza ai telai; pie donne Dissenzienti che forse prendevano la vita pazientemente e pensavano che la salvezza dipendeva principalmente dalla predestinazione e per niente dalla pulizia. I timpani delle cappelle Dissenzienti diventavano ora un segno visibile di religione e di luogo d’incontro per controbilanciare le birrerie, anche nei borghi; ma se una coppia di vecchie megere fosse stata vista a strapparsi i cappelli, cioè era una sicura conclusione che, se non avessero ricevuto i sacramenti della chiesa, loro non avrebbero almeno ceduto ai riti scismatici ed erano libere dagli errori del Laicismo. Il respiro della città industriale, che faceva il giorno nuvoloso e una rossa oscurità di notte all’orizzonte, si diffondeva su tutti i paesi confinanti, riempiendo l’aria con ansiosa irrequietezza. Qui c’era una popolazione non convinta che la vecchia Inghilterra era il meglio possibile; qui c’erano moltitudini di uomini e donne che la loro religione non era esattamente la religione dei loro governanti che avrebbero potuto pertanto essere migliori di quello che erano e che, se migliori, avrebbero potuto modificare molte cose che ora rendono il mondo forse più doloroso del necessario, e certamente più pieno di peccato. Eppure c’erano anche grigi campanili e i sagrati, con i loro erbosi monticelli e le venerabili lapidi, che riposano alla luce del sole; c’erano ampi campi e proprietà e bei vecchi boschi che coprivano un sempre maggior terreno o che si allungavano lontano dal ciglio della strada, permettendo solo di sbirciare al parco e alla villa che chiudevano dal mondo del lavoro giornaliero. In questa regione interna in viaggiatore passava rapidamente da una stadio della vita inglese a un’altro: dopo aver guardato giù a un villaggio sporco di polvere di carbone, rumoroso per lo scuotimento dei telai, egli poteva costeggiare un’area tutta di campi, alte siepi e viottoli con profondi solchi; dopo il cocchio aveva sferragliato sulla pavimentazione di una città industriale, la scena di sommosse e riunioni sindacali l’avrebbe portato in altri 10 minuti in una regione rurale dove la vicinanza della città era sentita solamente nei vantaggi del vicino mercato per grano turco, formaggio e fieno, e dove gli uomini con un considerevole conto in banca erano abituati a dire che <<loro mai si immischiavano con la politica>>. Le scene impegnate della spoletta e della ruota, della ruggente fornace, dell’albero e della puleggia, sembravano creare nient’altro che nidi affollati nel mezzo /pieno della vita dagli spazi grandi e dal lento movimento di proprietà e lontane casette e parchi coperti di querce. Guardando alle dimore sparpagliate tra le pianure boscose e gli arati altipiani sotto un basso/profondo cielo che si sporgeva su questi con un costante silenzio, come se il tempo stesso fosse in pausa, era facile per il viaggiatore comprendere che la città e la campagna non avevano lo stesso battito vitale, eccetto dove i telai a mano facevano un’irregolare frangia di vasta portata attorno attorno ai grandi
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