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Elisabetta I - riassunto per punti, Dispense di Storia

Riassunto dettagliato per studio

Tipologia: Dispense

2022/2023

In vendita dal 28/01/2024

ale-tomlinson
ale-tomlinson 🇮🇹

5

(3)

226 documenti

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Scarica Elisabetta I - riassunto per punti e più Dispense in PDF di Storia solo su Docsity! ELISABETTA I 1. PRESENTAZIONE DELLA PERSONA Elisabetta è nata il 7 settembre 1533 ed è morta il 23 marzo 1603, a 70 anni. Scopre di essere diventata regina per caso: un giorno mentre leggeva un libro sotto un albero le viene detta la notizia. Aveva 25 anni e da quel giorno regnerà per più di mezzo secolo. Suo padre è Enrico VIII e sua madre è Anna Bolena. Era una donna molto colta: era appassionata di lettura, lingue, musica, teatro e amava danzare; per questo a palazzo aveva una stanza adibita ai balli e alle danze. Inoltre sapeva suonare il vigilae (l’antenato del pianoforte) e a teatro, a volte, recitava anche lei, nonostante a quel tempo erano gli uomini che interpretavano anche le parti delle donne. Era di religione protestante ma non creò mai guerre poiché era una donna moderata. Nonostante questo ebbe qualche conflitto con cattolici, puritani e presbiteriani. 2. POLITICA RELIGIOSA Per quanto riguarda la politica religiosa, Elisabetta si concentrò sul definitivo consolidamento dell’anglicanesimo e sulla subordinazione della chiesa al potere monarchico. Nel 1559, un anno dopo la salita al trono, con l’Atto di uniformità, rimise in vigore il Book of Common Prayer, il testo di preghiera ufficiale che doveva essere utilizzato nei culti della religione anglicana. Inoltre, nel 1563, riaffermò la superiorità della corona sulla chiesa d’Inghilterra. La sua opposizione cattolica suscitò non solo l’avversione dei cattolici, ma anche quella di molte altre comunità protestanti, in primo luogo i seguaci del calvinismo. Nella società inglese, infatti, vi erano ad esempio i puritani, i quali condividevano la concezione della chiesa come comunità di fedeli. Questo suo orientamento religioso le creò qualche problema anche con il parlamento, ma l’opposizione calvinista dei deputati della Camera dei comuni venne neutralizzata attraverso uno stile di governo tipicamente assolutistico: Elisabetta si avvaleva dell’aiuto di un numero ristretto di consiglieri e limitava il più possibile la convocazione in parlamento. 3. POLITICA ECONOMICA ED ESPANSIONE COLONIALE Durante il periodo del suo regno ci fu un grande sviluppo economico e mercantile. Dal punto di vista economico la corona inglese non deteneva la capacità di imposizione fiscale poiché affiancata da un forte Parlamento, così Elisabetta dà sempre più risalto alla monarchia attirando i nobili a corte. La sovrana sviluppa inoltre i commerci: l’industria tessile si potenziò, facendo concorrenza alla produzione europea ad alto costo, come anche l’industria mineraria. A sostegno e dimostrazione di tutto ciò, nel 1566 venne inaugurata la Borsa regia di Londra. Elisabetta pensò anche all’espansione coloniale. A questo proposito dobbiamo ricordare la spedizione del navigatore Walter Raleigh, che nel 1584 pose le premesse per la prima colonia inglese in nord America: la Virginia (così chiamata in onore della regina). Nel 1600 venne fondata anche la Compagnia delle Indie Orientali, la quale concesse all’Inghilterra il monopolio dei traffici nell’Oceano Indiano. 4. POLITICA ESTERA Per quanto riguarda la politica estera, Elisabetta appoggiò la rivolta olandese attuata in funzione antispagnola. Nel 1587, Francis Drake, uomo al servizio della regina, riuscì a distruggere la flotta spagnola in Andalusia, così Filippo II, re di Spagna, alterato per quanto accaduto, accelerò l’organizzazione di una spedizione contro gli inglesi, che già da tempo aveva progettato. A questo scopo varò una grande flotta che prese il nome di Invincibile Armata. Le navi spagnole partrono il 20 maggio 1588 da Lisbona ed erano composte da 140 grandi galeoni, oltre 2.000 cannoni e 300.000 soldati. Da subito, però, la navigazione fu ostacolata da tempeste e solo nella seconda metà del mese di luglio riuscirono a raggiungere il canale della Manica. Poco dopo, tra il 7 e l’8 agosto gli spagnoli furono attaccati dall’artiglieria inglese mediante le fireships, ovvero piccole imbarcazioni incendiarie, a ciò si aggiunse una tempesta e le navi superstiti furono costrette a fuggire passando da nord: gli inglesi erano riusciti a battere gli spagnoli. La Spagna mise fine alla guerra con l’Inghilterra soltanto nel 1604, con il trattato di Londra.
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