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Élites transnazionali Gli Acquaviva di Caserta nell’Europa asburgica, Sintesi del corso di Storia Moderna

La storia degli Acquaviva di Caserta che coincide con le fasi di ascesa e declino del sistema imperiale spagnolo

Tipologia: Sintesi del corso

2018/2019

Caricato il 31/07/2019

Chiccaaa99
Chiccaaa99 🇮🇹

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Scarica Élites transnazionali Gli Acquaviva di Caserta nell’Europa asburgica e più Sintesi del corso in PDF di Storia Moderna solo su Docsity! Élites transnazionali Gli Acquaviva di Caserta nell’Europa asburgica CAPITOLO 1 Il ramo Casertano degli Acquaviva d’Aragona si colloca negli anni 40 del Cinquecento (1541) • Anna Gambacorta dona la contea di Caserta al figlio secondogenito Baldassarre Acquaviva d’Aragona, sancendo cosi l’instaurazione della sua discendenza. L’assegnazione feudale segue ad un periodo travagliato per la famiglia; coinvolta nelle vicende del regno di Napoli tra Francesi e Spagnoli che si concluderà a metà del 500 con il trattato di Cateau-Cambresis del 1559 e con la Pax Hispanica. • Il ceppo casertano degli Acquaviva deve la fusione con il lignaggio nobiliare dei conti Della Ratta, grazie allo sposalizio tra Andrea Matteo Acquaviva e l’ultima erede della contea di Caserta, Caterina Della Ratta, per l’ Acquaviva questo matrimonio è un vero successo politico. Andrea Matteo già titolare dei feudi di confine in Abruzzo e dei domini in Puglia si dispone ad accaparrarsi importanti territori Campani molto vicini alla capitale Napoletana. • Il primogenito di Andrea Matteo, Giovanni Francesco, assunse un ruolo preciso: egli si qualifica come un condottiero fedele agli spagnoli, destinato a bilanciare i continui slittamenti del padre dal partito francese a quello spagnolo. Giovanni Francesco assunse il titolo di Marchese di Bitonto. Carlo V per la sua fedeltà dimostrata alla Spagna gli riconobbe il dominio feudale sulla città di Teramo. • Per gli Acquaviva l’inglobamento della città di Teramo però si rivela fallimentare. Andrea Matteo e i suoi eredi sono costretti a richiedere numerosi prestiti, vengono vendute le terre di Vitulano, Tocco, e relativi casali al marchese di Montesarchio, la terra di Eboli al principe i Salerno e alcuni casali Casertani. • La situazione peggiora quando Giovanni Francesco viene fatto prigioniero nella battaglia di Pavia nel 1525, per l’ulteriore riscatto da pagare gli Acquaviva si vedono costretti ad Alienare la città di Bitonto. • Nel 1498 Giovanni Francesco sposa Dorotea Gonzaga e nascono Giulio Antonio e Isabella. Alla morte di Giovanni Francesco sia suo padre che suo figlio si ritrovano ad appoggiare le rivendicazioni francesi sul regno schierandosi
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