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L'Età Ellenistica: Fine della Democrazia e Nascita di Cultura e Monarchie Absolute, Schemi e mappe concettuali di Filosofia

L'età ellenistica, periodo successivo alla morte di alessandro magno, è caratterizzato dalla divisione dell'impero in tre grandi regni: macedonia, egitto e asia, e dalla crisi delle poleis e la fine della democrazia assembleare. In questo periodo si assiste allo sviluppo delle discipline speciali, come la biblioteca di alessandria e il centro di ricerca ad essa associato. La filosofia si divide in diverse scuole, come stoicismo, epicureismo e scetticismo, che mira alla raggiungimento della felicità interiore attraverso il dubbio. La filosofia cristiana si sviluppa successivamente, influenzando il medioevo e tutte le epoche successive.

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2019/2020

Caricato il 28/12/2023

gaiarusso2003
gaiarusso2003 🇮🇹

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Scarica L'Età Ellenistica: Fine della Democrazia e Nascita di Cultura e Monarchie Absolute e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Filosofia solo su Docsity! Per età ellenistica si intende il periodo che segue la morte di Alessandro Magno e l'unificazione del mondo antico nel segno della cultura greca. Con la scomparsa improvvisa del conquistatore impero finisce per essere diviso in 3 grandi regni: Macedonia, Egitto e Asia, oltre ad alcuni stati minori, Pergamo e Rodi. Questi regni presentano strutture economiche-sociali simili e forme di vita e pensiero analoghe. Si assiste alla crisi delle póleis e la fine della democrazia assembleare e la nascita di monarchie assolute orientaleggianti: al cittadino dell’età classica subentra il suddito dell’età ellenistica. La concorrenza degli schiavi determina un impoverimento del ceto medio (base della democrazia ateniese) e l’emergere di nuovi ricchi e quindi una “estraneazione” dai temi della politica. Dal punto di vista culturale In questo periodo si assiste allo sviluppo delle discipline particolari. L'esempio piu significativo è Alessandria d'Egitto che sotto la dinastia dei Tolomei diventa un importante centro culturale. Ciò avviene soprattutto a opera del ministro Demetrio Falereo che per fare di Alessandra il cento gravitazionale dei migliori intellettuali Nasce cosi la biblioteca di Alessandria che con i suoi 700 mila volumi-papiro rappresenta la piu grandiosa raccolta di libri del mondo antico. Inoltre per dare la possibilità agli scienziati i di dedicarsi e agli studi sorge accanto alla biblioteca una sorta di centro di ricerca con il nome di museo comprendente un osservatorio astronomico, un giardino zoologico, un orto botanico e alcune sale anatomiche. Avviene una fioritura delle discipline particolari. Mentre nell'età classica i filosofi trattavano anche di matematica, fisica e scienze naturali e quindi lo scienziato era anche un filosofo, nell'età ellenistica i filosofi trascurano le indagini scientifica e restringono i loro interessi alle interpretazioni generali dell'universo, della conoscenza e della morale.  Infine nella teoria del ragionamento abbiamo i ragionamenti anapodittici (non dimostrativi) che esprimono ciò che è evidente e i ragionamenti dimostrativi che si servono di un indizio per risalire alla causa (es. se c’è del fumo vuol dire che c’è il fuoco). La Fisica sostiene invece che l'Universo sia retto da un ordine razionale e necessario, con cicli cosmici che si ripetono immutabili. la realtà sarebbe invece composta da due principi:  Principio passivo (la materia)  Principio attivo (Dio che dà forma alla materia attraverso la ragione) Quanto all'Etica, la base è vivere secondo natura, ovvero secondo ragione. Secondo gli Stoici, agire in conformità della ragione è un dovere e la virtù è l'unico bene che bisogna perseguire. Le emozioni non hanno valore, perché non appartengono all'ordine razionale, e pertanto è necessario raggiungere l'apatia, il distacco dalle emozioni. Epicuro distingue 3 parti della filosofia: la canonica,la fisica e l’etica. Come abbiamo detto prima epicuro è il filosofo del piacere ma non in maniera assoluta bensi moderata. Per questo motivo distingue 2 tipi di piacere: quello stabile (che consiste nella privazione del dolore) e quello in movimento (che consiste nella gioia e nella letizia). La felicità risiede solo nel piacere stabile cioè nel “non soffrire e nel non agitarsi”: per questo è definita come atarassia (assenza del turbamento dell’anima) e come aponia (assenza di dolore fisico). La fisica per epicuro è materialistica dato che tutto ciò che esiste è corpo. Per epicuro ogni corpo è composto da atomi che si muovono nel vuoto. La fisica si basa su Democrito, ma introduce la nozione di vuoto. Riguardo la politica, Epicuro, pur riconoscendola importante, consiglia al saggio di astenersene (vivi nascosto): l’ambizione politica è fonte di turbamento. Con il suo noto comandamento “vivi nascosto” ritiene che i beni supremi dell’uomo non risiedono negli (illusori) fasti del potere ma nella serenità dell’animo. Contrariamente alle altre filosofie, impegnate nella ricerca del vero e nella costruzione di un determinato sistema “metafisico, lo scetticismo dichiara che l’uomo non può accedere alla verità ultima delle cose. Si chiama “scettico” chi dubita di quel che sa, di quel che crede, di quel che gli viene detto. Dubitare non vuol dire rifiutare, ma sospendere il giudizio e darsi il tempo di discutere, valutare, considerare e criticare. Se intendiamo così l’aggettivo “scettico”, possiamo dire che tutti i filosofi di ogni tempo e luogo sono, almeno inizialmente, scettici. Dubitare e criticare sono attività proprie della filosofia, fin dalla sua nascita. La parola greca “skèpsis” da cui estrapolando tutti i pro e contro del problema. Per capire meglio la scolastica possiamo dividerla in 4 periodi. Il primo che comprende la prescolastica che coincide con il 8 e 9 secolo dove troviamo un problema del rapporto tra ragione e fede. Il secondo periodo che comprende l’alta scolastica che va dalla metà del 11 alla fine del 12 dove troviamo invece la fede e ragione in antitesi tra di loro. Poi abbiamo la scolastica che va dal 1200 fino ai primi ddl 1300 dove ragione e fede sono in antitesi ma in un rapporto armonioso. Ed infine abbiamo la decadenza della scolastica che comprende il 9 secondo con fede e ragione separate e autonome. Uno dei maggiori esponenti della scolastica è Tommaso daquino Tommaso è nato intorno al 1225 a Rocca secca in Italia E nel 1243 entro nell’ordine dei domenicani a Napoli. Successivamente fu trasferito a Parigi dove diventa scolaro di alberto. Segui alberto anche a colonia dove iniziò a commentare la Bibbia e le sentenze di Pietro Lombardo. Vivd anche però un periodo molto difficile visto che vennero ritenuti dei falsi apostrofi precursori dell’anticristo. Il papa inizialmente sembrava volesse dare ragione a queste critiche poi successivamente appoggio gli ordini mendicanti. Da qui successivamente decise di insegnare tra Parigi e l’Italia. Infine muore prima di arrivare al concilio di Lione del 1274. Anche Tommaso fa riferimento alla relazione tra ragione e fede vista in maniera armoniosa. Considera la fede superiore alla ragione ma afferma anche che la fede ga bisogno della ragione per 3 motivi. Innanzitutto quello di dimostrare i preamboli delle fede cioè prima di poter credere e quindi di avere fede è necessario credere che Dio esiste. Il secondo motivo è che la ragione può aiutare a chiarire le verità della fede attraverso similitudini che solo l’intelletto può fare. Infine l’ultimo motivo è che la ragione può controbattere alle obiezioni mosse contro la fede dimostrandone la loro falsità. Inoltre è giusto specificare che la ragione rispetto alla fede è autonoma. La ragione ha una propria verità ma queste verità sono state trasmesse comunque da Dio. Ecco perché vede una relazione armoniosa tra fede e ragione perché la verità della ragione non può entrare in contrasto con la verità di fede visto che la fonte di verità è sempre Dio Un’altra cosa importante da sottolineare di Tommaso è che secondo lui l’esistenza di Dio ca va dimostrata attraverso 5 vie. La prima via è qurlla cosmologica che parte dalle ideologie di aristotele dove secondo cio afferma che tutto ciò che si muove è mosso da altro. Una sorta di motore che muove tutte le cose, ovviamente questo motore è Dio. La seconda via è la via causale secondo cui ogni causa ha una causa che è effetto di un’altra causa, per evitare il regresso ci deve essere una causa non causata cioè Dio. La terza via è legata al rapporto tra possibile e necessario, dove le cose possibili sono contingenti alle cose necessarie in quanto esistono proprio perché esistono delle cose necessarie. Di queste cose necessarie, alcune sono necessarie ma deve esistere una cosa necessaria che è necessaria per se stessa quindi un ente necessario e questo sarà Dio. La quarta via è la via legata ai gradi di perfezione dove ogni casa ha un proprio grado di perfezione dettato dalla verità ma ci deve essere un grado di perfezione massimo che è Dio. Infine l’ultima via è legata alla finalità delle cose dove invece afferma che le cose naturali del mondo non sono intelligenti ma allo stesso tempo hanno una finalità ovvero un obiettivo. E questo obiettivo deve essere necessariamente governato da qualcuno dotato di intelligenza che muove le cose del modo verso il loro obiettivo ovvero Dio.
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